Come immaginavo i giorni che mi separavano dall’ora dell’incontro con Paola non passavano mai. Il giorno dell’incontro mi telefonò chiedendomi di portare dei panini perchè neanche lei sarebbe andata a casa per mangiare. Con i panini in mano bussai al locale, appena Paola mi venne ad aprire la prima cosa che notai era l’ondata di calore che proveniva dal locale segno che anche oggi Paola aveva pensato che ci saremmo spogliati. Appena chiuso la porta l’abbracciai baciandola, ma questa volta anticipai le sue mosse fui io che le infilai la mia lingua dentro la sua bocca. Nei giorni precedenti al pensiero avevo accumulato un’eccitazione bestiale,con movimenti frenetici senza staccare la bocca dalle sue labbra libero le sue meravigliose tette dure. Appena libere dai vestiti mi fiondò a succhiarle e mordicchiarle e contemporaneamente passai all’attacco dei suoi pantaloni. In brevissimo tempo era completamente nuda, era uno spettacolo,quelle tette così rotonde e dure su quel corpo ben dimensionato per una trentacinquenne. Quando ricominciai il mio lavoro di lingua mi fermò e mi disse che dovevo spogliarmi anche io , lo feci, dopo di che mi guardai in giro per cercare qualcosa che assomigliasse ad un divano o ad un letto. L’interno del locale era più un cantiere che un negozio. Lo sguardo cadde su dei scatoloni che erano serviti per l’imballaggio di alcuni mobili,li schiacciai e li stesi sul pavimento a mo di giaciglio,a Paola non dovetti dire niente appena finito ci si era gia stesa . Mi stesi sopra di lei e ripresi a succhiargli le tette,anche da stesa le sue tette erano uno spettacolo meraviglioso perchè grazie alla loro rigidità stavano perfettamente diritte. Mentre la baciavo passai una mano sulla fica, era completamente bagnata, decisi di non aspettare oltre presi il cazzo con una mano lo appoggiai alle labbra della fica e spinsi. Cominciai a pomparla ma ebbi di nuovo la sensazione che il mio cazzo fosse troppo piccolo per quella fica . Dopo qualche minuto stavo gia pensando di cambiare posizione quando Paola mi anticipa chiedendomi di leccargli la fica perchè ieri l’avevo fatto magistralmente. Questa cosa mi fece molto piacere e mi dette fiducia, mi sfilai e mi misi nella classica posizione del 69con me sopra. La sua fica sembra chiedeva di essere sbranata, l’assenza di peli mi fece vedere le sue labbra ben dilatate dalla precedente penetrazione e tutte umide di umori. Mi fiondaì prima di tutto a leccare l’esterno delle sue labbra poi introdussi la lingua leccando le piccole labbra, inutile dire che nel frattempo Paola si era inserita gran parte del mio cazzo in bocca ed aveva incominciato un pompino da favola succhiandolo senza tiralo fuori dalla bocca. Ero scomodo perchè in questa posizione non riuscivo a raggiungere il suo forellino anale per fare qualche rapido passaggio come piace a me. Mi fermai e ci mettemmo di fianco, in questa posizione avevo più liberta di movimento Paola gradì molto il mio passaggio di lingua sul suo ano, me ne accorsi sentendo sul cazzo un ulteriore pressione provocata dalla bocca di Paola. Alternavo leccate di fica a slinguate sul culo, con rapidi passaggi sul clitoride. Sentivo che stava godendo lo capivo dai umori che emetteva la sua fica e dai movimenti scomposti del suo bacino. Anche io del resto ero quasi arrivato al limite perchè il modo, la passione l’intensità che Paola aveva messo in quel pompino mi stavano portando all’orgasmo. Non aveva mai staccato le labbra dal mio cazzo il quale era sempre inguainato dentro la sua bocca che succhiava in maniera impressionante in più con una mano me lo segava lentamente. E’ fantastico farsi fare un bocchino da una donna mentre è in prossimità dell’orgasmo, quasi non respirano più per continuare a succhiarti il tuo cazzo, chi lo ha provato sa quello che dico. Muoveva il bacino con movimenti rapidi e scomposti credo che quei movimenti erano controllati dalla sua fica non dal cervello,quando raggiunse l’orgasmo i movimenti rapidi non mi permisero di succhiargli il clitoride come volevo io ma lo strusciare sulle mie labbra e sulla mia lingua bastò per portarla all’apice. Un attimo dopo anche i non resistetti oltre e venni nella sua bocca, con dei prolungati mugoli la sentì ingoiare il mio sperma senza farsene uscirne una sola goccia. Continuammo a leccarci piano, piano fino a ripulirci a vicenda , poi lei si alzò ed andò ad accendersi una sigaretta e mentre mi rivestivo mi chiese se volevo ascoltare la sua storia. E qui sinceramente devo dire che ho tuttora seri dubbi nel credere alla storia che Paola andò a raccontarmi subito dopo. Una storia piena di sesso, la trama di un film porno, un bellissimo racconto di fantasia letto su eros italia, comunqne vera ho no, il suo contenuto ha modificato, in seguito il nostro rapporto. L’euforia per aver sposato un uomo importante e ricco, svanirono dopo quattro, cinque anni, la sua vita scorse piatta per altri due anni dove dentro di lei era nata l’idea che il la vita di coppia era quella, ma in particolare la vita sessuale era quella che suo marito gli proponeva. Una scopata ogni 10/15 giorni con pochi preliminari senza mai fare sesso orale, senza mai avergli chiesto di poterlo mettere nel culo. Incredibile non riesco a capacitarmi che possano esistere uomini così. La svolta della sua vita avvenne quando una domenica pomeriggio si recò a far visita ad una coppia di amici, invece di entrare per il portone fece il giro di casa ed entrò in casa dalla cucina dove sapeva che c’era sempre lsla portafinestra sempre aperta. Appena entrata dei gemiti inequivocabili gli fece capire che cosa stava succedendo nel soggiorno. Si sforzò di non fare rumore per andarsene senza disturbare ,ma quando stava per uscire la curiosità e quei gemiti così sensuali la fecero fermare e tolte le scarpe si avvicinò alla porta che dava nel soggiorno. Patrizia l’amica trantacinquenne e il marito Mauro trentottenne erano impegnati in un furioso 69. Rispetto alla posizione di Paola i due si trovavano quasi di profilo così poteva vedere benissimo il cazzo di Mauro ben piantato nella bocca di Patrizia. In un attimo esplose dentro di lei una eccitazione indescrivibile che gli impediva di andarsene,ma la cosa che fece fare il “clik” al cervello di Paola doveva ancora accadere. Mauro dopo aver fatto appoggiare la moglie al divano incominciò a scoparla da dietro. Gli dava dei colpi molto profondi si vedeva chiaramente che voleva spingerlo dentro il più possibile in più Mauro aveva preso ad apostrofare la moglie con pesanti parolacce tipo: troglia, puttana, vacca e molte altre, la cosa gli sembrò inverosimile perchè Mauro in sua presenza era stato la persona più cordiale ed educata che abbia mai incontrato. Paola non riusciva a staccare lo sguardo da quella scena in particolare si soffermava sul viso dell’amica sconvolto dal piacere, nel frattempo il marito non aveva mai smesso di rivolgere apprezzamenti volgari alla moglie e quando disse che ora glie lo avrebbe messo nel culo ha fatto seguire i fatti alle parole. Quando il marito ha appoggiato il cazzo al culo, Patrizia ha cercato di sottrarsi protestando che gli avrebbe fatto male ma lui sordo alle proteste della moglie costrinse molto rudemente la moglie a stare ferma e appena in posizione spinse il cazzo dentro il culo della moglie. L’urlo di dolore di Patrizia penetrò dentro il cervello di Paola e sembrò rimbalzare all’interno del suo corpo per un tempo interminabile fino a finire dentro la fica. Patrizia era inginocchiata sul divano con il culo inarcato verso l’alto il marito era in piedi in una posizione perfetta per permettere al cazzo di penetrare fino alla radice. Dopo i primi colpi l’espressione del viso di Patrizia era radicalmente cambiata, stava godendo come prima, il marito commentava quello che stava facendo sempre con frasi molto volgari e quando gli disse che era una rotta in culo e che ora gli riempiva il culo con il suo sperma intensificò i colpi e vennero entrambi con dei urli di piacere. Ma le sorprese non erano ancora finite quando l’orgasmo calò di intensità Patrizia si sfilò dal marito si inginocchiò davanti a lui e prese a succhiargli il cazzo che si stava ammosciando come se lo dovesse mangiare. Grazie al fatto che si stava ammosciando Patrizia lo inseriva tutto dentro la bocca per poi risputarlo piano piano, nel frattempo dal culo di Patrizia era uscito tutto lo sperma che aveva dentro formando un chiazza sul pavimento, Paola vedendola pensava che lei prima di iniziare un rapporto con suo marito si procurava sempre della carta igienica o dei fazzolettini per non sporcare, il rapporto a cui aveva assistito aveva molto di bestiale ma allo stesso tempo molto naturale e i modi autoritari del marito durante la inculata gli erano penetrati nel cervello e stranamente la eccitava. Quando Patrizia ritenne di aver ripulito perfettamente il cazzo del marito risalì con la lingua il corpo del marito fino alla bocca e gli dette un bacio interminabile. Quando le due bocche si staccarono dalle labbra del marito uscì un “sei stata fantastica” lei rispose che lo era stata grazie a lui, il marito replicò che con una femmina come lei tutto era facile. Paola dopo queste parole riuscì a riordinare le idee e decidersi ad andare via. Guidò la macchina come un automa, la mente era completamente impegnata a rivivere le scene e le parole a cui aveva assistito pochi minuti prima, dentro di lei sentiva di avere un eccitazione bestiale la zona della fica era in fiamme si sentiva completamente bagnata e aveva una atroce voglia di toccarsi. Salì le scale di casa sua di corsa e raggiunta la camera da letto si liberò dei vestiti gettandoli a terra si buttò sul letto ed incominciò la più bella masturbazione della sua vita. Non era la prima volta ma questa era ad un grado di eccitazione che non aveva mai raggiunto, infatti appena messo le dita sul clitoride scoppiò in un orgasmo che ha stento riuscì a non urlare. Contrariamente a tutte le altre volte non si fermò, oggi voleva molto di più, inserì due dita nella fica fradicia di umori e continuò a masturbarsi alla ricerca di un secondo orgasmo e quando era prossimo si mise alla pecorina come L’amica poco prima e con l’altra mano inserì un dito nel culo. Questo non lo aveva mai fatto e appena inserto partì il secondo orgasmo che fu sconvolgente infatti durante l’orgasmo inserì un altro dito nel culo fin che le forse glie lo permisero poi cadde stremata sul letto. Da quel giorno qualcosa era cambiato dentro di lei, principalmente aveva capito che c’erano altri modi fare sesso con un uomo, aveva tratto piacere dall’infilarsi due dita nel culo in più le parole volgari e i modi autoritari del Marito di Patrizia risuonavano tutti i giorni nel cervello dandogli dei brividi di piacere e quando li incontrava in qualsiasi posto fossero veniva presa da una eccitazione bestiale ricordando le loro evoluzioni, un giorno dopo un incontro casuale si ritrovò al cesso di un supermercato a masturbarsi fica e culo malgrado avesse ancora le mestruazioni. Ad aggravare la situazione arrivò la crisi dell’azienda del marito che incise nel carattere del marito e di conseguenza sul loro rapporto. Litigavano anche per una sciocchezza, dato che le liti avvenivano sempre di sera perchè lui di giorno era sempre in azienda, Paola,dopo la lite aveva preso ad uscire, vagava per Genova a piedi per due-tre ore senza una meta precisa, a volte si fermava in qualche bar a bere qualcosa, aveva anche conosciuto qualche galletto ma tutto finiva con un saluto e la promessa, falsa, di rivedersi la sera dopo. Fin qui, devo dire che il suo racconto mi è apparso abbastanza veritiero, su quello che mi ha raccontato in seguito ho dei dubbi, ascoltarla però è stato uno dei momenti più eccitanti che mi ha fatto vivere .
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