Torno ora da casa di Anna, soddisfatto per l’ennesima goduta coi fiocchi che quella Femmina sa donarmi.Per questa settimana se ne prevedono parecchie, da domani a venerdì lui deve andare a Verona per il suo solito lavoro, io fibrillo già e la mia verga è già tesa.Anche oggi l’ho presa, subito dopo il lavoro, come piace a me.Le avevo fatto capire che avevo voglia quando furtivamente ci eravamo incontrati ai bagni durante la pausa pranzo e in nemmeno dieci minuti l’avevo masturbata e le avevo leccato la magnifica gatta nera che si ritrova. Ovviamente non ero riuscito a farla venire, il mio amore a bisogno di lunghe attenzioni per esplodere, però la cosa era servita molto a scuotere il mio di torpore e ci eravamo accordati per i nostri, ormai soliti, incontri clandestini dopo-lavoro.Le diciassette arrivarono alla svelta, ma non troppo come ahimé capita in questi casi, solita sceneggiata, davanti a tutti timido saluto e ognuno va a casa per conto suo.Ma, presa l’automobile, a piazza Matteotti ecco lì, come sempre, il mio amore avvicinarsi all’auto e salire in macchina.Le sorrido e subito la bacio avido con lingua e labbra toccandole con la mano sinistra il fianco e il seno trionfante sotto il maglione. Lo capisco che oggi ha più voglia di sempre, accetta ansiosa la mia esplorazione orale, un braccio è rilassato, d’attesa, con l’altro tocca i miei jeans all’altezza del sesso.Partiamo, come sempre verso casa sua, marmocchi dalla nonna, il cornuto è al lavoro, per un’ora e mezza prenderò piacere da Anna, nella sua tana, e sarà tutta per me solo.Infiammato dalla calda accoglienza e dal leggero e armonioso suono della sua voce, mi innervosisce il tamarro con la punto che va si e no a quaranta all’ora davanti a noi senza alcun motivo, arrivo alla rotonda di viale Garibaldi e mi incazzo ancora di più perché così ci becchiamo tutti i fancazzisti che finiscon giornata in ufficio, tra cui noi, non nascondo, ma noi andiamo a lavorare ora! Sfrenati libertini che siamo!L’ira, come la fatica, il troppo lavoro e la sventura ha il piacevole effetto di aumentare solitamente la mia eccitazione cosa che ha un certo punto oggi mi ha fatto letteralmente andare su di giri, ma Anna, gran femmina, ormai mi conosce benissimo e ancor meglio sussurrandomi e baciandomi “calma” inizia a far strada alla sua bellissima mano bianca di ragazza perfetta dietro la mia lampo. Mentre procediamo verso casa sua me lo masturba eccellentemente a glande scoperto come solo le vere donne sanno e ogni sua mezza parola non fa che aumentare la mia eccitazione.Al campetto del CONI però io sto già per esplodere dopo un simile trattamento sublime e duecento metri dopo fermo la macchina nel parcheggio del palazzotto e la imploro di farsi chiavare in bocca che così muoio. Sugge due colpi con sigillo di maestria delle labbra attorno alla spessa carne che delimita il glande e poi, sempre da grandissima Femmina mi fa gli occhi neri tra i più dolci mai visti e passandosi la piccola lingua porpora triangolare sul labbro superiore mi dice con voce candida che per ora basta così, non possiamo rovinare la festa che avverrà tra poco nel suo appartamento.Immaginarsi come mi son sentito. In foia peggio di un toro a cui levan la vacca dopo il salto, sbotto trivialità ma capisco la grandezza del mio amore che mi vuole ancora più pronto tra pochi minuti.Con massima delicate mi rinfila il sesso ormai durissimo dietro la lampo, avendo cura di non dargli ulteriori sollecitazioni positive onde evitare fuoriuscita anticipata della tiepida crema che Anna adora da matti irrorarle gli intestino.Appena entrati in casa provo a sodomizzarla entrambi vestiti, le faccio sentire la mia virilità che non è andata a riposo durante la parte terminale del viaggio, ne approfitto per baciarla, dirle che mi fa morire e palpeggiarle i seni sotto il maglione.Dentro casa ci spogliamo in men che non si dica, ci dirigiamo in bagno dove lei si dedica alla toeletta del mio uccello e del mio culo, io invece provvedo a lavarle col suo detergente intimo alla fragola la fica, la valle del culo e l’ano.Puliti ci dirigiamo in camera da letto, amplissim, con i tendoni completamente tirati e le tapparelle parzializzate. Anna avvia sul cd un cd di intelligente e particolare musica elettronica, al che deduco oggi ci voglia proprio dare dentro oltre ogni mia forza.Io dopo averla abbracciata mi abbasso a baciare la deliziosa luna piena del suo culo rimirando ed esplorando ogni cratere, valle e mare lunare.Mi dice che ha una sorpresa oggi, che le va da matti e da un piccolo scrigno di porcellana finemente decorato a fiori mi mostra il contenuto che vuole condividere con me: un cuore d’oro custodito in polvere bianca, che mi rivela subito essere coca purissima. Io con estrema gentilezza declino l’invito (personalmente non condivido) ma non voglio assolutamente mostrarle il mio rifiuto e gentilmente mi invento una scusa, lei si fa due colpi su un vassoietto lì vicino sul suo comodino, la mia eccitazione ha un’infiammata definitiva: dopo aver visto ciò mette al collo il bellissimo gioiello del cuore color oro che era custodito nello scrigno. Vederla così pura e viziosa fa esplodere in me la voglia di possederla quanto prima, seppur gentile, delicata e soave è splendidamente, viziosamente borghese cosa che pur non condividendo di persona mi fa morire vederla nelle mie amanti.Stava facendosi un terzo colpo che ormai stanco di averle baciato a fondo il culo cercavo nella busta della toeletta il kv lube deciso ad incularmi Anna quanto prima.Un paio di dita in preparazione, ancora crema e mentre si riprendeva dal terzo tiro sorridente l’ho infilata senza pietà assestandole fin da subito due spinte decise.Così fatta mi arrapava a mille e dopo aver spinto un paio di minuti la invito ad andare alla finestra per concludere nella mia posizione preferita sentendo ormai il cd musicale giungere al suo climax massimo.Piegata leggermente verso la luce, culo alto, braccia larghe legate con due foulard a due anelli su mattonelle a muro di cui capivo solo oggi il senso, l’ho posseduto in un’estasi anale senza precedenti data dal contesto particolarmente eccitante e vizioso e visto il precedente di ricchi stimoli avuti.Nel deliquio Anna non sapeva far altro che ridere e dirmi non smettere, io come mio solito quando inculo urlavo le più turpi oscenità e trivialità che mi venivano in mente, sconcezze che contribuivano non poco ad aumentare l’eccessivo godimento di entrambi.Finalmente paghi ed esausti sciolsi le sete e l’adagiai sul letto, misi un cd appropriato di classica novecentesca e l’ammirai per un paio di minuti, perfetta, rotonda il giusto, donna, con un luccicante rivolo del mio sperma che fuoriuscendo dal culo colava fino a sotto il ginocchio dove la gamba femminile regala spesso sexy incantevoli rotondità del polpaccio.L’unico difetto trovato alla fantastica esperienza tardo pomeridiana è la mancanza del superbo uccello di Paolo nel mio fondoschiena nel preciso istante del godimento massimo, ma penso che la mia viziosa ‘mogliettina’ non è ancora pronta a giochi allargati e soprattutto decisamente poco eterosessuali.Considerando questo tra me e me mi accovacciavo anch’io nel letto dove trascorsi venti minuti ad abbracciarla e a cantarne le lodi, masturbandola di tanto in tanto o suggendo dai suoi gonfi seni, altra attività che con Anna non posso certo rinunziare.I suoi occhi neri bellissimi e lucidi mi incantavano, ad ogni mio complimento reagiva con un sorriso o con un “dimmi che non smetteremo mai di scopare, questo è vivere!”.Io la rincuoravo e tra me me rimpiangevo l’inculo senza gomma che mi tratteneva dall’infilarle subito il mio sesso già pronto tra le labbra e farla godore con la mia bocca, cosa che mi piace da pazzi.Dopo le coccole scelsi allora di leccarle un attimo la candida passera di fragola non potendo ricevere il servizio sperato, cmq l’operazione fu uno spettacolo raro: amplificate dalla cocaina le sensazioni del cunnilinguo che abilmente le procuravo creavano fantastici colori sul suo bel visino donando alle guance espressioni e colori nuovi fino a un triplo orgasmo orale intensissimo e molto bagnato, umori meravigliosi che andarono ad irrigare i folti peli neri di fragola e bosco di Anna.Soddisfattala le chiesi di dare anche a me il giusto ricambio al mio ottimo lavoro masturbandomi con la sua mano sinistra, sempre rigorosamente a glande scoperto, carezzandomi con l’altra mano palle, perineo e ano e introducendomi nell’ano poco prima del deliquio il dildo elastico color blu cristallo che avevamo preparato ben lubrificato prima del nostro incontro e che siamo soliti usare in molteplici nostri giochi.Prevedendo ancora una volta le mie sfrenate fantasie diresse il mio getto in parte sul suo volto e in parte sui suoi seni dalla pelle ancora arrossata dalla pesante goduta pomeridiana.Ovviamente obbedii subito alla richiesta di una sì sublime opera d’arte, regalandole cinque scatti di camera digitale come la composizione pretendeva senza scuse.La lasciaii intorno alle sei mezza ancora a letto, calda e felice, ma dovevo andarmene il marito sarebbe rincasato come suo solito appena dopo le sette.Ma andandomene e pensando al consorte partorii subito la fantasia che vedrò di realizzare questa settimana mentre lui è a Verona a montar appartamenti e a montar clienti ignorando però la perfezione che ha sposato.L’idea peregrina che questo pensiero mi suggerì fu quello di proporre ad Anna di possederla uno di questi giorni nel negozio del marito, contesto che aumenterebbe ulteriormente l’appagamento di entrambi… chiamato Anna alle sette e mezza, stava cucinando per lui e mi rispose “certo dottore, quello che vuole per mercoledì massimo giovedì sarà pronto. No non è mia competenza, ma non è certo un problema ciò che mi chiede, anzi viste le specifiche richieste, la mia preparazione è molto adatta a fornirle un buon lavoro….”Speriamo!
Aggiungi ai Preferiti