Non faceva freddo quella sera, e mi trovai a camminare lungo il viale che da casa mia portava a casa di Anna, la mia ragazza da pochi giorni. La sua era una di quelle villette tipo inglese, con due piani ed un garage, e spesso in quel garage facevamo l’amore. l giorno prima l’avevamo fatto per un paio d’ore di seguito e lei sembrava impazzita.Tornavo li’ con l’intento di scoparla ancora, lei lo sapeva e voleva, anche perche’ mi aveva telefonato per dirmi che era sola e che i genitori stavano fuori per il week end. Erano le sei. Suonai al citofono e uno scatto secco apri’ il portone. Anna si precipito’ a venirmi in contro e nonostante i trent’anni pensai ancora una volta che avesse degli atteggiamenti da bimba. Mi salto’ addosso, e per poco non caddi.Tra un bacio e l’altro mi disse -Amore, voglio presentarti i miei amici-Usci’ dalla porta di casa una ragazza mora, poi un ragazzo circa della mia eta’ e infine sopraggiunse la voce di una seconda donna. -E’ finita la serata- pensai, e cominciai a presentarmi a tutti. Qualcuno aveva fatto la spesa e le buste erano sopra il tavolo della cucina. Di fianco c’era una chitarra. -Chi suona…?- chiesi tanto per dire qualcosa- io!- rispose Maurizio e prese la chitarra in mano.Comincio’ a fare un arpeggio e le ragazze canticchiavano mentre preparavano la pancetta per l’ amatriciana. Una delle due sconosciute mi chiese -bevi?- e mi diede un bicchiere di vino, Anna me lo tolse dalle mani e bevve un sorso, si affianco’, poso’ le labbra sulle mie e mi passo il vino che aveva in bocca. Tutti batterono le mani. Io mi stavo eccitando ma avevo stampato sulla faccia il mio sorriso idiota di convenienza. Mangiammo e bevemmo, ansi, bevemmo e mangiammo qualcosa perche’ alla fine c’era solo il primo e tante bottiglie vuote. Paola prese dalla borsa un pezzo di fumo avvolto nella stagnola e preparo’ un paio di spinelli con incredibile abilita’.-Fumi tu?- mi chiese Maurizio -Si, non sempre e non tanto…ma se c’e’..-Ci accendemmo la prima, la seconda , la terza. Ridevamo di tutto, ci fissavamo e ridevamo. Erano simpatici. Anna era da un’ora abbracciata a me e passava la mano, discretamente, sull’uccello. Avevo intuito che tra Maurizio e Paola c’era del tenero e ne ebbi la conferma quando cominciarono a baciarsi. A questo punto la terza si lamento’-che facciamo io reggo il moccolo a voi?…-Ridemmo, e Paola si avvicino’ ad Eleonora e gli disse con voce un po’ sbronza -che ti vuoi divertire anche te? …vieni con noi…-e se la tiro’ sul divano dove era con Maurizio.Di nascosto Anna mi baciava i pantaloni, propro sul cazzo, e io non ce la facevo piu’.-Se non la pianti, amore mio, te lo metto in bocca davanti a tutti….- gli sussurrai all’orecchio-Non hai il coraggio…-e rise-Di che?- chiese Maurizio-Di nulla, si sta ubriacando questa…–No, no, sentite, non sono ubriaca….gli stavo dando i bacini maiali…e lui ha detto che se non la piantavo mi si faceva davanti a voi…-Si giro’ verso di me e mi abbraccio’-questi sono i miei amichetti sai…loro mi difendono se tu mi scopi qui in mezzo a tutti.–Lascia stare- dsse -Maurizio – che mi sa che a te una bella cura …ora come ora ti farebbe solo bene e smaltiresti un po’..–E dai! -disse lei -sbatimelo in bocca!- Io non mi muovevo, non avevo capito se scherzava o altro. Maurizio prese la testa di Anna con una mano e con l’altra si tiro fuori un cazzo gonfio e grosso.Io stavo per scattare in piedi ma qualcosa mi trattenne. La bocca di Anna affondo’ sul cazzo di Maurizio e comincio’ a pompare su e giu’ con la testa, Paola giro’ il viso di Maurizio verso di lei e inizio’ a baciarlo.Eleonora si alzo’ e venendo verso di me mi disse sorridendo -cosi’ che fai, finisce una storia d’amore?-Io ero teso come una frusta, ero eccitato ma incazzato nero con Anna. Eleonora si sedette accanto a me e tiro’su le gambe -Ti va di leccarmela?-Tiro’ su la gonna a scacchi e le mani di lei aprirono le grandi labbra scansando le mutandine bianche di pizzo. Ebbi un attimo di esitazione, avevo come l’impressione che tutto fosse premeditato, ma ero eccitato, e le piantai la lingua in mezzo alle cosce. Il mio naso era perso fra i morbidi peli della sua fica e non vedevo piu’ nulla di quanto stava accadendo intorno a me. Sentii delle mani che tentavano di sbottonarmi i pantaloni, mi alzai per permettere l’operazione e subito una bocca prese il mio cazzo. Non ci capivo piu’ nulla. Leccavo quella figa e sentivo che il mio cazzo era succhiato da due persone diverse, ero in paradiso, stavo per sborrare ma a questo punto volevo farlo nel culo della mia donna quasi per dimostrarle la mia rabbia e il mio possesso. Sentii la voce di Anna che diceva -sbooorroo…- quasi in un sussurro, glielo avevo insegnato io a dirlo, al posto di ”vengo” che non e’ abbastanza efficace…Mi girai per vedere mentre veniva e vidi il peggio. Le bocche intorno al mio uccello, che oramai era gonfio e rosso(quando e’ cosi’ arriva a 24 centimetri) erano quelle di Paola e Maurizio, nella fattispece Maurizio era ancora attaccato e Paola, mentre aspettava il suo turno gli faceva una sega. Mi guardo’, e io lo fissai. Si sfilo l’uccello di bocca e mi chiese -ti da fastidio?…- Anna mi sorrise e venne verso di me. Aveva la mano fradicia, si stava masturbando, a lei piaceva molto, a volte quando eravamo soli lo faceva per ore e parlava….di qualunque cosa. Delicatamente Anna prese la testa di Maurizio e la spinse dinuovo sul mio cazzo, e lui affondo’. Dio come lo succhiava bene.Eleonora si tolse e ando’ verso Paola, Anna mi disse -straiati a terra,…- Scesi dal divano e Maurizio lascio’ il mio cazzo e cominco’ ad incularsi la sua donna che gemeva e masturbava l’amica. Anna mi comincio’ a baciare, poi con la sinistra prese il cazzo di Maurizio dal sedere di Paola e comincio’ a menarlo furiosamennte. Maurizio perdeva schizzi di sperma ad ogni colpo. -non possiamo buttare via tutto questo…ben di Dio- disse guardando Paola -no …eh…- gli fece eco la donna di Maurizio. Poi Anna si giro’ verso di me e mi disse -vieni amo’..- Lei si volto’ e comincio’ a succhiare dinuovo quell’enorme uccello bagnato. Io avevo il cazzo nel culo di Anna, ormai era cosi largo e lubrificato che sentivo poco. Mi tolsi, allargai le natiche di Paola e glielo piantai dentro, lei era piu’ piccola, piu’ stretta, mi faceva godere dippiu’. Mi avvicinai ad Anna mentre inculavo l’amica che nel frattempo era intenta a leccare e masturbare Eleonora con una di quelle candele rosse e ritorte che si accendono a Natale . La baciai sulla guancia gonfia della cappella di lui. Anna si sfilo’ l’enorme cazzo dalla bocca e lo mise difronte a me. Delicatamente con la mano mi spinse la testa su quell’ uccello e tutti si erano fermati e mi osservavano con una espressione interrogata e divertita. La cappella di Maurizio affondo” tra le mie labbra e io iniziai a succhiarlo tenendo il ritmo con la mano di anna cheancora mi spingeva. Succhiai, succhiai, succhiai. Non l’avevo mai fatto, ma mi piaceva, non mi vergognavo. Dopo un po’ io e la mia donna lo succhiavamo insieme e lei rideva -non lo finire tutto he!..-Qualcuna succhiava il mio cazzo e l’altra si era messa fra le cosce di Anna e le leccava la figa . La guardai, era Paola che succhiava disperatamente le grandi labbra della mia donna e Anna sfilandosi il cazzo di Maurizio dalla bocca lo giro’ verso di me e disse -ragazzi io sto per sborrare ancora……ahhhhhh- Prese la mia testa, la schiaccio’ sul cazzo di Maurizio e lo mosse un po’ per fargli una sega mentre io lo spompinavo… lui sborro’ nella mia bocca, fece un lago. Fiotti caldi mi riempivano il palato e Anna muoveva ancora la sua verga. – Anche io …- disse – e lo sfilo’ dalla mia bocca per passarlo nella sua.Io mi avvicinai, tolsi il cazzo di Maurizio e baciandola gli passai tutta la sborra che non avevo ingoiato. In quel momento venni. Eleonora e Paola videro il mio cazzo sborrare cosi’ tanto che si misero sotto a farsi bagnare la faccia… Anna si giro’ verso di loro -….che vi avevo detto…?- poi con ancora il cazzo di Maurizio in mano mi dice -…bravo Amo’-
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