Abitavo a Milano da un anno e mi piaceva la vitalità di questa città. L’agenzia Aston era quella dove lavoravo come modello professionista; ero con loro a tempo pieno da un anno ed ero orgoglioso di essere diventato uno dei loro indossatori migliori. Ero utilizzato in pubblicità di ogni genere, dalla birra ai vestiti. L’agenzia Aston era fra le più conosciute soprattutto per la capacità di Tom Aston nel ricercare ubicazioni esotiche, attraversavamo tutto il paese per soddisfare i desideri dei suoi cliente di avere qualche cosa di diverso; erano meravigliose esperienze di viaggio ed anche per me un lavoro superbo. Avevo posato in montagna, su spiagge tropicali per le più diverse collezioni ed ora saremmo andati a Los Angeles per un nuovo lavoro.Per quanto mi piacesse vivere a Milano, una settimana a Los Angeles mi sembrava essere il paradiso; non era il mio primo servizio a Los Angeles ed i servizi fuori sede erano sempre un sogno. Questa volta volavo a Los Angeles con molti altri modelli della Aston, andavamo per un catalogo di abbigliamento per uomo e Tom aveva scelto i suoi uomini di miglior aspetto, a noi si sarebbero aggiunti alcuni modelli dell’agenzia locale per riempire l’organico. Questo lavoro prometteva di essere qualche cosa di veramente speciale. La settimana l’avremmo passata in un’elegante ubicazione privata che l’agenzia aveva affittato. Questo lavoro sembrava diventare una sorta di vacanza pagata.I servizio sarebbe stato per una società di vendita per corrispondenza, il catalogo si sarebbe chiamato ‘Maschio selvaggio’ e sarebbe stato indirizzato a ricchi maschi gay. Gli abbigliamenti erano costosi ed eleganti e le fotografie dovevano dare un senso di regalità. Maschio selvaggio ci dava anche possibilità di acquistare i vestiti che indossavamo con un notevole sconto. La casa che l’Agenzia Aston aveva affittato per la settimana era notevole, Tom Aston aveva noleggiato anche uno staff provvisorio per gestire la magione mentre noi posavamo e ci dava realmente la possibilità di vivere in un elegante splendore. Era da urlo vedere come vivevano veramente i personaggi ricchi e famosi e per una settimana anche noi potevamo farlo; la cosa che mi ha sorpreso è stata che Tom non fosse là a divertirsi con noi. Era bello fingere per un momento che quello fosse il mio stile di vita. Ci siamo sistemati la domenica ed il lunedì il servizio è cominciato in perfetto orario.Era grande essere fotografati come un lord nel suo maniero interamente vestito di velluto. Mi avevano sistemato di fronte ad un magnifico camino di marmo intagliato nella biblioteca. Il giorno precedente molti di noi erano stati ritratti in abiti casual ed intorno a loro vi erano meravigliose macchine. Siamo stati fotografati in varie camere da letto indossando pigiami o camicie da notte. Per una settimana, tutti i giorni del servizio erano stati divertenti. Venerdì, l’ultimo giorno di lavoro, eravamo in trenta modelli a posare intorno alla piscina indossando costumi da bagno di vari stili e colori dell’ultima collezione, per quella che doveva essere la copertina della sezione ‘mare’.Mi è venuto da ridere vedendo tutti quei culi nudi allineati mentre gli radevano cazzi e palle per farli sembrare più lisci e sexy nelle fotografie. Quando è stato il mio turno di essere raso, Charley l’ha fatto con particolare attenzione, credo fossi il suo cazzo preferito. Era un uomo che veramente amava il suo lavoro, il nostro piccolo aiuto gay, era nel paradiso dei cazzi. Se fossi stato uno scommettitore avrei scommesso che aveva avuto almeno la metà dei ragazzi e, dopo il terzo giorno del nostro lavoro avrebbe avuto probabilmente l’altra metà. Era un ottimo aiuto fotografo ed era un ottimo cacciatore di cazzi. Avevo lavorato con lui prima di allora e aveva sempre una grande attenzione nell’accomodare la mia verga perché potessi mostrare al meglio quanto avevo da offrire.Charley mi prendeva sempre in giro dicendo che ero il solo modello che lui conoscesse che non avesse bisogno di un’imbottitura addizionale per farlo sembrare duro. Lui ed io eravamo divenuti amici quando avevo fatto il primo servizio con l’agenzia Aston. Ora mi stava preparando per il costume da bagno, dovevo indossare uno di quei costumi ridotti molto sexy, così ero là, nudo, di fronte a lui. Ha cominciato a radermi l’inguine perché fossi fotografato, era in ginocchio e mi insaponava il cazzo, quindi ci ha lavorato qualche secondo ed il mio cazzo e le palle sono diventate completamente depilate come quelle di un neonato. Mi ha fatto eccitare intenzionalmente, mi eccitava la maniera in cui maneggiava la mia carne e ho avuto un’erezione completa. Mi è sembrato che gli piacesse e quando le sue labbra si sono avvicinate al mio inguine, ho capito che mi voleva.Ha appoggiato le labbra e non appena l’hanno toccato si è mosso in avanti ed il mio cazzo è scivolato nella sua bocca ansiosa e calda. Ha alzato lo sguardo, ha ammiccato verso di me e mi ha sorriso, dopo di che mi ha dato uno dei migliori lavori di testa che avessi mai avuto. Dopo di allora ha sempre trattato la mia carne con delicata cura amorosa, come un vecchio amico, ed ogni volta ha rinnovato l’amicizia con quelle sue labbra calde. A Charley non mancavano le opportunità con quei trenta modelli che posavano per il catalogo natalizio e per tutta la settimana aveva continuato a sorridere. Era noto che cercasse il cazzo ed era conoscenza comune nell’ambiente che aveva la bocca più calda di Milano.Charley mi aveva preso in simpatia sin dal primo giorno e quella mattina mi ha seguito in bagno ed io ho lasciato che lo facesse. Ero stato eccitato per tutta la settimana e mi sembrava eccezionale che qualcuno si prendesse cura delle mie noci. Non ero mai intraprendente per quanto riguarda il sesso o cose del genere, così ogni qualvolta ero eccitato lasciavo che mi facesse un pompino. Era una buona maniera per ottenere sollievo e ho scoperto che a lungo andare era un’ottima soluzione. Quel giorno mi ha detto che se volevo essere la copertina di quella edizione del catalogo, avrei dovuto ingraziarmi Smithy, il fotografo. Io volevo fortemente essere l’immagine copertina perché questo sarebbe stato molto positivo per la mia carriera.Smithy era uno dei migliori fotografi di moda maschile ed era una persona intelligente. Usava la sua abilità per scattare fotografie eccellenti, lavorando con le luci e le ombre sceglieva il modello per la copertina, sicuro che un modello in prima pagina proiettava la sua luce sul resto dei modelli e per questo si aspettava sesso come pagamento. Fin dai miei anni di “bambino modello” avevo imparato che un bel corpo poteva essere molto utile ad un modello se aveva la ‘capacità’ di usarlo.Era costume della nostra agenzia far posare più modelli con gli stessi indumenti che si volevano usare per la copertina, poi scegliere quello che si pensava avrebbe attirato più vendite. Questo di solito si traduceva in un maggior appello sessuale. Per la copertina di quella volta erano stati scelti un paio di jeans con una camicia intonata. Charley aveva scelto un completo blu ben tagliato e me l’aveva dato dicendomi di indossarlo senza biancheria intima. Mi sono messo i jeans lasciando che la mia carne pendesse nella gamba destra dei pantaloni, effettivamente sembravo una reclame del sesso. Charley mi ha accarezzato il culo dicendomi che Smithy, il fotografo, era pronto a garantirmi la copertina se avessi passato con lui quella notte.Il servizio è proseguito sino al crepuscolo, Smithy ha fatto in modo che io fossi l’ultimo dei tre modelli che dovevano posare per le foto della copertina. La luce del sole aveva cominciato ad affievolirsi quando è stato il mio turno e Smithy ha sfruttato la situazione utilizzando luci ed ombre per valorizzare le fotografie; la luce sulla stoffa accentuava il mio corpo, sembravo la sposa che si prepara per la prima notte d’amore. Mi si è avvicinato dirigendo uno dei faretti verso il fianco del mio inguine e quindi ha messo le mani sul mio cazzo per renderlo più prominente ed allo stesso tempo dandomi una magnifica sensazione. Mentre mi toccava ho spinto la verga contro la sua mano per fargli capire che ero disponibile, al che mi ha scompigliato un po’ i capelli dicendomi che era necessario un look più casual.Smithy si è chinato verso di me bisbigliandomi sottovoce nell’orecchio se volevo pagare il prezzo per guadagnarmi la copertina. Guardando il suo piccolo viso tozzo mi sono leccato le labbra e ho accennato di sì col capo, dicendo che ero suo per la notte. L’ho visto ritornare alla sua macchina fotografica e ho pensato che quella sarebbe stata una notte da puttana per avere un’altra copertina, ero abituato a questo gioco per guadagnare copertine e cose del genere. Malinconicamente si svolgeva sempre lo stesso film, mi sdraiavo fingendo di avere caldo mentre qualche pervertito di super sessuato scalpitava su di me, sapevo che sarei stato solo un pezzo di carne da trattare in maniera speciale.Indossatore famoso o no, alla fine ero solo una prostituta d’alto bordo e sapevo che quando il mio aspetto sarebbe peggiorato, sarei stato finito anche come modello; avevo ormai abbandonata l’idea che qualcuno potesse amarmi per quello che ero. Tutti loro cercavano solo un Adone da fottere. Dopo altre quattro o cinque foto in quella tenuta, hanno sospeso il lavoro, siamo tornati a cambiarci con jeans e T-shirt e tutti i modelli ed il personale è andato in cucina; il nostro lavoro era finito. Seduti intorno alla tavola abbiamo fatto il nostro ultimo pasto insieme, abbiamo parlato su quanto era stato bello il lavoro e di quanto era bello tornare a casa, poi è venuto il momento di fare i bagagli; alcuni che dipendevano dalle agenzie locali se ne sono andati subito dopo la fine dei lavori mentre gli altri si sono preparati per la partenza.Gl’indossatori dipendenti dall’Aston hanno cominciato a prenotare i voli ed i taxi ma io ho salutato i miei concorrenti dicendo che sarei tornato con il volo di sabato notte; prima di cena ho telefonato per cambiare le prenotazioni così da poter passare la notte con Smithy e guadagnare la copertina del catalogo. Abbiamo visto gli ultimi uomini delle pulizie finire il loro lavoro ed andarsene. Ora eravamo gli unici esseri vivi il quel grande palazzo ed avremmo potuto fare ciò che ci piaceva. Per ricordarmi l’accordo Smithy mi ha detto che ora il mio culo gli apparteneva e che le foto sarebbero state giudicate da quel momento in poi. Con un sorriso cattivo i suoi primi ordini sono stati di togliermi camicia e jeans.Sapendo bene ciò a cui mi ero impegnato mi sono spogliato come mi aveva ordinato; mi sono messo nudo di fronte a lui che mi ha fatto girare lentamente per approvare. Un largo sorriso è apparso sul suo viso, mi ha detto che stava per divertirsi a fottermi il culo e che ero uno stallone eccitante, quindi sbavando mi ha detto che ero una splendida puttana. Ha cominciato a togliersi i vestiti mentre mi diceva che avremmo fatto una nuotata perché gli piaceva avere la pelle bagnata e liscia. Ridendo si è girato e si è diretto verso il patio; mi ha abbaiato di seguirlo e di bagnarmi il culo. Ho trottato nudo dietro di lui come un cucciolotto segue il suo padrone.Smithy aveva un aspetto abbastanza buono e perlomeno era in buona forma. Doveva avere circa cinquantacinque anni ed era leggermente sovrappeso; il solo brivido che è sembrato avere nella vita era fottere i suoi indossatori. Avvicinandosi a me con quel cazzo da cavallo che si muoveva su e giù e sbavando, era molto chiaro che era tutto eccitato e pronto a fottere. Ricordandomi che mi aveva detto che mi voleva bagnato e liscio, mi sono girato e mi sono tuffato nella piscina. Dopo aver nuotato verso il lato poco profondo della piscina, ho rallentato e ho atteso che mi raggiungesse, volevo che la scopata con Smithy avvenisse lì. È diventato rosso in viso per il desiderio e lo sforzo di nuotare, ha raggiunto il bordo dove l’acqua era più bassa e ha atteso che raggiungessi la sbarra. Quando sono arrivato mi ha afferrato per la vita e ha tirato il suo piccolo corpo grassoccio contro il mio, dopo di che ha cominciato a montarmi come un toro fa con una giovenca. Nella sua fretta lussuriosa mi spingeva sotto l’acqua, il suo solo pensiero era mettere la sua bacchetta nel mio culo. Lottando per avere un po’ di aria, alla fine ho tirato ambedue sul bordo della piscina mettendomelo sulla schiena. Ha cominciato a pomparmi il culo come una cagna in calore. Mi sono attaccato alla sbarra della piscina mentre le sue mani strisciavano sul mio corpo; afferrati i miei capezzoli ha cominciato a torcerli eccitandosi ancora di più. Mentre mi torturava così continuava a spingere il cazzo nel mio culo.Per le seguenti due ore è stato come un animale scatenato, mi ha chiavato come un depravato, un animale affamato si sesso. Era peggio degli altri individui che mi avevano usato, il suo sesso era crudo, senza pretese di preliminari o sentimenti. Tutto ciò che voleva era usare le sue noci ed io ero solo la puttana a buon mercato per il suo sollievo sessuale di quella notte. Dal suo balbettare e delirare ho capito che voleva rifarsi dei suoi soldi col mio culo. Io facevo tutte le mosse ed i rumori che potessero mantenerlo eccitato e dessero slancio alla sua sgroppata, lui aderiva febbrilmente a me scopandomi.Ho chiuso gli occhi ed i miei ricordi sono tornati all’ultimo anno di liceo quando l’allenatore mi ha chiamato dopo la lezione di nuoto per dirmi che aveva qualche cosa da insegnarmi. Dopo avermi detto di restare nella piscina, si è spogliato ed è venuto verso di me, mi si era avvicinato da dietro ed io non avevo mai sentito prima un cazzo duro, un secondo più tardi mi teneva contro il bordo della piscina e spingeva il suo cazzo duro nel mio culo, mi stuprava come ora stava facendo Smithy. Martellava la sua carne profondamente dentro di me con le palle che mi schiaffeggiavano il culo. Suo unico commento era il piacere che aveva nel chiavarmi. Si era preso con la forza quello che gli avrei dato liberamente se solo me l’avesse domandato. Dopo di allora mi aveva fatto fermare spesso per ripetizioni dopo le lezioni di nuoto, inutile dire che ho ottenuto voti molto buoni nella sua materia.Lasciare che gli uomini usassero il mio corpo per il loro piacere era una cosa che avevo fatto per tutta la vita, avevo accettato che l’allenatore mi scopasse come qualsiasi altro compito di scuola. Ora ero sdraiato là con Smithy che gemeva e pompava nel mio culo, ed io stringevo le chiappe e gli schiacciavo col culo la verga per permettergli una grande chiavata. Sapevo che poi avrebbe voluto che gli facessi un pompino. Fingendo di provare piacere emettevo tutti i rumori e gemiti e ho cercato di essere il più convincente possibile nel dirgli quanto era meraviglioso. Era un gioco che avevo imparato molto tempo prima, caricarli e far terminare l’atto sessuale il più presto possibile; per me il sesso era divenuto sempre più una necessità di affari, mai per amore.Lavorare come modello e posare sono state cose che ho fatto fin da quando posso ritornare coi ricordi, i miei genitori mi hanno detto che fin dal giorno che sono nato la gente si fermava nella nursery e mi fotografava dicendo che ero un piccolo Adone perfetto. L’ospedale mi aveva raffigurato in uno dei suoi depliant per pubblicità e pagato i miei per la fotografia. Occorre spiegare che dopo che mi era stato affibbiato il soprannome di Adone, mia madre ha pensato che fosse un bel nome e di indicarlo sul certificato di nascita. Quel nome avrebbe avuto gran parte nel creare quello che sono oggi.Da bambino gli altri ragazzi mi prendevano in giro a causa del mio nome, quando sono diventato più grande hanno smesso di deridermi ma hanno cominciato a chiavarmi. I miei genitori non smettevano di ricordarmi che la mia bellezza poteva far guadagnare loro molti soldi, fin da quando il loro piccolo era comparso sul depliant dell’ospedale, ero diventato una merce di valore. I miei genitori non mi vedevano più solo come loro figlio, ma anche come una macchina per fare soldi.In breve i miei genitori hanno cominciato ad usarmi come una loro proprietà, affittandomi per il loro profitto. Ho cominciato la mia vita lavorativa come modello e sembrava che a tutti piacesse guardare il bel culetto di un bel bambino, c’erano tonnellate di mie fotografie e nella maggior parte ero ripreso nudo, poi quando sono cresciuto grazie al mio aspetto ho cominciato a lavorare per fotografi più importanti. Mi sembrava che il caldo dei proiettori e lo scuro degli studi eccitasse la maggior parte di loro, dopo il servizio, mi facevano sempre delle fotografie da nudo. Quando ho avuto diciotto anni e per la legge non sono stati più perseguibili, dopo il lavoro finivo sul pavimento e mi fottevano. Sono diventato un modello molto famoso quando è girata la voce che era semplice avermi, sono diventato il giocattolo di tutti i fotografi.I fotografi hanno cominciato a raccomandarmi a grandi agenzie ed alla fine per tutte quelle raccomandazioni ho dovuto farmi fottere molte volte per ripagarli dei loro favori. Poi hanno cominciato a volere di più del mio culo e, per rimanere nelle loro grazie, ho cominciato a succhiarli, dopo di che ho imparato fare tutto quello che mi dicevano di fare, anche a leccare loro il culo. Nel campo dei giovani ero considerato un vero pezzo di fresca carne calda e disponibile. Ero molto richiesto non solo come modello, ma anche come un gran pezzo di culo.Smithy finalmente ne aveva avuto abbastanza del mio culo e quando si è ritirato da me, siamo strisciati sul bordo della piscina. Io mi sono sdraiato esausto sulla schiena ma lui era ancora eccitato, è rotolato su di me e ha cominciato a strisciare sul mio torace. Si è accosciato e, prendendo il suo cazzo duro in mano, ha cominciato a spingerlo nella mia bocca ed a pomparlo profondamente nella mia gola. Era ancora duro anche dopo essere venuto, da quel ninfomane che era. Non ancora soddisfatto, ha pompato affondando il cazzo profondamente nella mia gola, fino a che le sue palle non mi hanno schiaffeggiato il viso. Mentre pompava ho pensato a quante pance avevo guardato dal basso e quanti peli dell’inguine mi ero tolti dai denti. Ne avevo una visione confusa, non potevo contare le migliaia di cazzi che avevo mangiato o i litri di sborra che avevo ingoiato. Avevo probabilmente tolto abbastanza peli pubici da farne una parrucca! Facendo il modello durante i miei anni da teenager avevo imparato che era necessario essere circondati da gente felice e che fino a quando da questi arrivavano soldi, anche i miei genitori erano felici.Mio padre sapeva quello che succedeva ma, per convenienza, guardava da un’altra parte. Al liceo le cose non andavano bene, avevo quasi vent’anni e non mi ero ancora diplomato; avevo iniziato con le ragazze che mi seguivano sempre, era diventato un gioco vedere chi sarebbe riuscita a portarmi a letto e poi vantarsi di essersi fatto il più bel stallone col cazzo più grosso della scuola. Ma le ragazze venivano dopo il cazzo e non erano le ragazze le cose verso cui ero incline. Una volta ho pensato di essermi fatto un vero amico; lui ha cominciato ad essere cordiale con me e mi ha invitato a casa sua. Quando vi sono giunto sono finito in camera sua per essere fottuto, dopo di che ha cominciato a girarmi intorno per portarmi a casa sua e prendermi quando era eccitato poi, quando si era svuotato le palle, mi diceva di andarmene… non voleva essere visto con un finocchio.Però voleva far vedere agli altri che uomo era; io ero tutto insaponato sotto la doccia dopo la lezione di ginnastica quando mi ha preso, mi ha fatto piegare sulle ginocchia e mi ha fottuto dannatamente mentre il resto dei ragazzi guardava. La cosa a quel punto si è trasformata in un’orgia bagnata e selvaggia con gli altri ragazzi in formazione, eccitati, bagnati e con la verga dura… pronti a fottermi il culo. Quando il professore aveva sentito le risate e le grida “fotti il finocchio” è entrato nelle docce li ha trovati in attesa del loro turno di chiavarmi il culo. Si è messo a ridere e dopo che tutti avevano finito di chiavarmi, si è spogliato e mi ha fottuto dicendomi che un bel ragazzo come me aveva bisogno di un vero uomo.Mentre mi pompava il culo mi ha detto che girava voce che me la facevo coll’allenatore di nuoto e che anche lui voleva la sua parte, quindi come dimostrazione finale della sua virilità, mi ha fatto inginocchiare e si è fatto fare un pompino. Quando gli altri l’hanno visto, si è ripetuta l’orgia di prima; ora erano davanti e dietro di me e mi hanno fottuto dai due lati fino a che la campana della fine delle lezioni non li ha fatti finire. Sono rimasto là stordito con la loro sborra in bocca e nel culo, il professore mi ha avvertito di non dire niente a nessuno, quindi mi ha detto che ora ero la puttana della lezione di ginnastica e sarei stato il suo succhia cazzi personale. Da quel giorno il mio compito in palestra consisteva nell’essere fottuto dai compagni e nel succhiare il professore per il resto dell’anno. Da allora ho cominciato a sentire che il sesso era un’altra parte dei miei compiti di scuola.Se non altro il professore mi ha dato un bel voto e così dopo il diploma ho potuto allontanarmi dai miei genitori e da quel caos. Ho acquistato una vecchia macchina di seconda mano, ho messo in una sacca i miei vestiti e sono andato a Milano per cominciare il giro delle agenzie. Ero munito di un bel portfolio delle mie migliori fotografie ed ero ben disposto a tutto pur di lavorare in quel campo. Ridevano tutti come matti quando firmavo col mio nome e ben presto tutti mi conoscevano come Adone. Sono stato fortunato quando ho fatto domanda all’agenzia Aston. Durante l’intervista Tom mi aveva spogliato per guardarmi e mi aveva detto che avevo un corpo eccezionale ed un bel fusto di carne e che mi avrebbe inviato a qualche cliente per interviste di prova.Poi Tom come casualmente mi ha detto che qualche volta era necessario tenersi buono il cliente od il fotografo per assicurarsi il lavoro e mi ha domandato se ero disposto. Ho accennato col capo, ho detto che ero disponibile a fare qualsiasi cosa per raggiungere il successo. È venuto davanti alla scrivania e mi ha detto che voleva vedere le mie capacità. Ho capito cosa mi domandava, mi sono tolto completamente i pantaloni e mi sono messo carponi. Ho sentito le sue mani sul mio culo… aprirmi le natiche e poi entrare e pompare come un matto. Era corto e piacevole e dopo aver sparato il suo carico mi è venuto davanti e ha spinto il cazzo nella mia bocca. Ho succhiato e l’ho leccato finché non è diventato molle.Dopo essersi chiuso la cerniera mi ha detto che ero un gran chiavatore e se come modello fossi stato bravo come chiavavo avrei avuto un grande successo; quindi mi ha detto di essere sempre disponibile ogniqualvolta lui mi voleva, il mio culo era suo… perché quello era parte della sua commissione. Mi ha detto di vestirmi e mi ha spedito a fare il primo lavoro che è stato un grande successo. Sapevo di avere un bel corpo ed ora avrei potuto sfruttarlo al meglio; crescendo avevo imparato come soddisfare gli uomini ed in breve ero richiestissimo sia come modello che come giocattolo. Ben presto, grazie ai lavori che l’agenzia mi procurava, i soldi hanno cominciato a riempirmi le tasche.Fare il modello mi permetteva di vivere bene ed ora comprendevo quanti soldi i miei genitori mi avevano fatto mancare. In poco tempo ho potuto permettermi un tre stanze nel quartiere più elegante e, risparmiando, ho potuto mettermi da parte un piccolo gruzzolo. Il sesso non era certamente un problema, potevo usare il mio corpo per avere sempre più lavoro; per esempio l’avevo ottenuto dormendo per un fine settimana col direttore della compagnia. Faceva lui i provini ai modelli e quando è stato il mio turno mi ha domandato se ero disponibile per un po’ di lavoro serale. Ormai da molto tempo sapevo che quando si parlava di lavoro notturno non ci si riferiva al lavoro da modello; ho passato il fine settimana con lui e sono riuscito a dargli quello che nessuna puttana gli aveva mai dato prima, come ho detto ora ero molto bravo a soddisfare gli uomini.Quindi Smithy era venuto ed ora era sdraiato e mi strofinava e massaggiava il corpo mentre mi diceva che gli piaceva fottere begli stalloni; poi mi ha fatto alzare e ha cominciato a fotografarmi nudo, dicendomi che voleva che tutti vedessero che bel fusto aveva chiavato. Premio per tutto questo è stato che dopo le fotografie mi ha lasciato solo per il resto della notte. Mi sono svegliato rinfrescato e un po’ dolente per la chiavata selvaggia della notte precedente, ho preparato i bagagli ed alle undici ero pronto. Smithy aveva cominciato a caricare il suo equipaggiamento fotografico sul suo furgone e si è offerto di accompagnarmi all’aeroporto sull’altra costa.Stavo per dire di sì, ma ho pensato fosse bene declinare quando ho pensato che probabilmente avrebbe voluto fottermi ogni notte fino alla meta. Avevo già pagato i miei diritti per la copertina ed una volta era sufficiente. Ma avevo compassione di lui e per restare nelle sue grazie mi sono lasciato cadere sulle ginocchia e gli ho tirato fuori il cazzo molle, l’ho preso in bocca e lentamente l’ho succhiato profondamente nella mia gola. Il cazzo ha cominciato a gonfiarsi ed indurirsi e le mie labbra viaggiavano lungo l’asta, succhiandolo e leccandolo e facendolo impazzire sino a che le sue ginocchia non hanno ceduto. Quando ho cominciato a succhiargli il cazzo e massaggiargli le palle, ha cominciato a scuotersi per il piacere e mi implorava di prenderlo.Sono sceso profondamente sul suo cazzo e lui ha cominciato a riempirmi col suo sperma. Tenendomi stretta la testa ha cominciato a pompare il cazzo profondamente nella mia gola per essere sicuro che ingoiassi tutta la sborra. Ho capito che gli avevo fatto il miglior pompino della sua vita. Mi sono asciugato le labbra e mi sono alzato, dopo di che gli ho detto che avevo fretta di ritornare e quindi dovevo volare a casa. Sapevo che avrei dovuto ancora lavorare con lui e volevo mantenere buone le relazioni coi fotografi. Il mio taxi stava entrando nel cortile, mi dispiaceva veramente lasciare Los Angeles, perché qui potevo immergermi in una specie di anonimato. La città era piena di giovani bei corpi eccitanti pronti a trattare qualsiasi cosa e con chiunque… qui ero solo uno dei ragazzi. Il mio taxi si è mosso lentamente in quel pesante traffico e sembrava non volesse lasciarmi partire.Il taxi avanzava lentamente ed il taxista malediva il traffico poi, quando siamo stati completamente fermi ha cominciato ad imprecare; ho guardato fuori dal finestrino ed ho visto una Studebaker del 1953 fuori serie color crema. Gridando al conducente di frenare, gli ho detto che volevo vedere quella bellezza. Il taxista ha alzato le mani dicendo che non voleva perderci e mi ha lasciato scendere insistendo però perché pagassi la corsa sino all’aeroporto. Ho preso la borsa, gli ho gettato una moneta e mi sono precipitato fuori dal taxì. Il taxista apparentemente sembrava soddisfatto della mia offerta ed io ho sbattuto la porta.Trascinandomi la borsa mi sono avvicinato e ho cominciato ad ispezionare quel gioiello di macchina. Era incredibile; era come nuova di zecca, con i sedili in cuoio rosso con poggiatesta neri. Qualcuno aveva messo molto amore e molti soldi in quella piccola Studebaker.Mi sono spostato davanti ad ammirare il bel cofano, poi mi sono spostato sul lato del guidatore e sono scivolato sul sedile rosso. Il venditore si è avvicinato rapidamente sbavando per la prospettiva di un affare. Ha insistito perché la guidassi, ha gettato la mia borsa sui sedili posteriori e siamo partiti. Siamo usciti dalla strada principale e ne abbiamo preso una secondaria di campagna e quindi mi ha fatto segno di girare al bivio seguente per provarla su strade sconnesse per controllare le sospensioni. Eravamo su un viottolo ghiaioso e lui mi è scivolato più vicino mettendo in rilievo le caratteristiche della macchina. Ora i nostri corpi si toccavano e lui si è sporto per segnalare altre caratteristiche della vettura.Alla fine abbandonando la finzione di spiegarmi la macchina, ha lasciato cadere la mano e l’ha lasciata brancolare sul mio inguine. Sentendo la risposta immediata del mio cazzo alla sua piccola mano calda, ha tubato dicendomi che avremmo potuto fare qualcosa che avrebbe reso più appetibile l’affare. Sorridendogli gli ho detto che tutto era possibile se il prezzo era quello giusto. Venendomi contro ha cominciato a dirmi che il prezzo della macchina sarebbe stato veramente conveniente se avesse potuto fottermi. Devo dire che il mio culo in quel viaggio creava veramente soldi, prima il premio extra per la copertina del catalogo ed ora lo sconto sul piccolo gioiello. Aperta la camicia e fatti scivolare giù i pantaloni, stavo seduto quasi nudo, lasciando che mi guardasse bene. Rosso in viso ed ansimante, ha accennato col capo dicendomi che voleva il mio culo e di ritornare sulla strada e seguire le sue istruzioni, conosceva un luogo dove avremmo potuto andare. Abbiamo attraversato un quieto piccolo quartiere borghese, siamo arrivati in una località un po’ più vecchia e, dopo aver parcheggiato, mi ha condotto ad una delle piccole case che avevano un cartello “In vendita” affisso sul recinto. Aperta la porta, mi ha introdotto nella piccola casa vuota dopo di che ha chiuso Mentre mi spogliavo non perdeva una mia mossa ed anche lui è stato nudo in un baleno. Mi ha spinto sul pavimento e mi ha fatto rotolare sulla schiena, dopo di che si è gettato le mie gambe sopra le spalle. Ora era nel mio culo ed era eccitatissimo, si scuoteva mentre cominciava a pompare finché non mi ha forzato a spalancarmi spingendosi poi profondamente fino a schiaffeggiarmi il culo con le palle. Ho passato il resto di quel pomeriggio con lui, fottendo come conigli.Il suo cazzo era piccolo ma sapeva come usarlo. Ogni volta che veniva anch’io cominciavo a sborrare e lui si strofinava il mio sperma sul torace, poi si metteva sopra il mio viso per farmelo leccare e pulirlo. Quando lo facevo, si eccitava di nuovo e ritornava a chiavarmi. Era uno figlio di cagna eccitato ed eccitava anche me. Quando finalmente il suo desiderio è stato soddisfatto, si è sdraiato esausto sulla schiena. Era stato uno stallone eccezionale e mi sono abbassato a pulirlo. Come tocco finale di apprezzamento del suo cazzo, gli ho sollevato le gambe e gli ho leccato il culo. Per essere un uomo così piccolo era un grande chiavatore… e gliel’ho detto. Sulla via del ritorno aveva un sorriso molto soddisfatto sul viso ed è stato di parola, effettivamente mi ha fatto un bello sconto sulla macchina. Ho caricato la mia borsa e mi sono sfilato la camicia, ero un individuo felice. Il mio piccolo venditore alla fine è venuto con una macchina fotografica e mi ha domandato se poteva fare una fotografia ad un cliente soddisfatto, poi arrossendo, mi ha detto che ero meraviglioso e mi ha chiesto se potevo spogliarmi così da poter ricordare a lungo che gran pezzo di culo ero. Ero già semi nudo, ho fatto scivolare via i jeans e li ho calciati via, dopo di che mi sono sdraiato nudo sulla macchina mentre lui mi fotografava. Pompando entusiasticamente la mia mano, mi ha detto che non mi avrebbe dimenticato mai e, tiratomi a lui, mi ha baciato e mi ha accarezzato ancora una volta.Tirati su i jeans, mi sono seduto, ho avviato il motore e sono partito per New York lasciando dietro di me un’altra anima soddisfatta. Un giorno o l’altro qualcuno mi avrebbe amato per quello che ero e non solo come un pezzo di carne da usare. Sapevo che i giorni come modello erano limitati e la cosa che desideravo di più dalla vita era che qualcuno mi amasse per quello che ero, non per quello che sembravo. Sarebbe stata dura tornare allo smog dopo i giorni della California. Ho guidato fino a mezzanotte ed il freddo dell’aria della notte e la fatica mi hanno costretto a cominciare a cercare un motel. Finalmente ne ho trovato uno piuttosto sporco che era ancora aperto ed aveva un posto libero. Sono entrato e mi sono registrato.L’impiegato ha guardato fuori per vedere se avevo qualcun’altro in macchina ed alla fine, abbandonando le sue pretese inquisitorie, si è avvicinato alla finestra per poter vedere meglio l’automobile; poi ha cominciato a far domande. Ha detto che aveva lavorato alla fabbrica Studebaker anni fa ed era uno di quelli licenziati quando era fallita. Diceva che si trattava ancora di un’automobile dannatamente buona. Ha preso la chiave dal gancio e me l’ha lanciata, mi aveva accolto cordialmente come un ospite ed un compagno di Studebaker, quindi è uscito con me a vedere la macchina. Ha domandato quando sarei partito al che ho risposto che me ne sarei andato alle prime luci dell’alba ed avrei lasciato la chiave sulla scrivania, quindi l’ho salutato e sono andato a parcheggiare davanti al mio bungalow.Quella notte ho dormito come un bambino, felice di essere solo e libero. La luce del sole entrava dalla finestra quando mi sono svegliato e ho sentito un debole bussare alla porta. Saltato dal letto ed aperta la porta, ho visto il mio piccola amico con un carrello coperto. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentito imbarazzato a stare nudo di fronte ad un uomo. Mi ha consegnato il carrello dicendo che desiderava che facessi buon viaggio e poi si è girato per andarsene. Chiusa la porta ho cominciato a pensare che la mia macchina nuova doveva essere incantata, per una volta qualcuno era più interessato alle mie azioni che non a quello che avevo nei pantaloni. Dopo essermi vestito, sono uscito e sono salito in macchina.Ho suonato il clacson e ho salutato il mio piccolo amico mentre passavo davanti all’ufficio, dopo di che ho fatto ruggire il motore ansioso di riprendere il viaggio. La giornata era brillante e più passava il tempo, più aumentava la temperatura e più erano i vestiti che mi toglievo, finché non sono rimasto quasi nudo. Vedermi su una strada pubblica col vento che mi colpiva il torace e mi scompigliava i capelli doveva sembrare una cosa strana. I camionisti si sporgevano dai loro mezzi, salutavano con la mano e fischiavano, io sorridevo e rendevo il saluto. Le signore abbassavano il finestrino e si allungavano verso di me mentre passavo. Anche gli uomini sembravano essere incantati e molti mi facevano segno di fermarmi, poi quando vedevano che non ero interessato, acceleravano e mi mostravano il medio.Era una grande sensazione essere libero dall’obbligo di fare commercio del mio corpo per avere favori, da quella puttana a buon mercato che ero diventato. Avevo appena attraversato una cittadina quando ho deciso di aumentare la velocità, prima di sera volevo essere in una città che conoscevo e che aveva un buon motel. La strada era libera e la luce era buona, così ho accelerato ai limiti della potenza della mia macchia. Improvvisamente la strada è diventata ghiaiosa e ho rallentato cercando disperatamente di riprendere il controllo, ma ho cominciato a sbandare, ed è l’ultima cosa che ricordo. Mi sono svegliato dolorante e ho cominciato a domandarmi dove ero. Ero sdraiato mi sono accorto che uno era ingessato. Ho portato una mano al viso e ho sentito delle bende. C’era un’infermiera che mi ha accarezzato il torace e ha detto “Bravo ragazzo, almeno ti sei svegliato; il dottore vuole parlare con te.” Ho cercato di alzarmi e ho sentito una mano forte che mi tratteneva ed una voce che diceva “Non ancora figliolo, sei ancora troppo debole, stai sdraiato e riposa.” Girandomi ho visto la figura massiccia di un uomo che mi guardava e sorrideva. Mi ha detto di essere uno dei dottori che mi avevano rimesso insieme dopo l’incidente. Avevo difficoltà a capire e ho domandato “Quale incidente? Chi è lei? Chi sono io?””Speravamo potessi dircelo tu, figliolo. La tua macchina è uscita di strada precipitando in un fosso. Un camionista che passava ed un altro paio di automobilisti sono riusciti a girare la tua macchina e tirarti fuori prima che esplodesse.” Poi ha continuato “La tua macchina e tutto il contenuto sono andati distrutti dal fuoco. Non è stato salvato nulla, la macchina, il bagaglio, tutto ciò che poteva servire per identificarti è andato perso. L’unica buona notizie per te è che la tua memoria dovrebbe ritornare fra qualche tempo, per ora ti chiameremo John.” Toccandomi il viso ho domandato perché sentivo tanto male ed il dottore mi ha spiegato che avevo fratture del cranio e vi erano ferite profonde sul viso e sul cuoio capelluto; avevano dovuto radermi i capelli per pulire le ferite e cucirmele. Poi mi ha accarezzato la mano, mi ha detto che tutto sarebbe guarito e che, dopo che il gonfiore fosse diminuito, nessuno si sarebbe accorto che ero stato vittima di un incidente. Quindi ha continuato “Pensiamo di tenerti ricoverato fino a quando non ti avremo tolto i punti.”Quando il dottore ha rimosso le bende e ha cominciato a pulirmi i punti, ho preso un specchio e ho guardato scioccato l’immagine di un uomo calvo con un viso gonfio e terribili punti dappertutto. Sembrava di vedere un film dell’orrore, avevo una sensazione di depressione mentre guardavo quel brutto viso, pensavo a quale aspetto avessi avuto prima dell’incidente e se sarei mai tornato ad assomigliare ad un uomo normale. Sono passate alcune settimane e, mentre il tempo passava, i punti sono stati tolti e cominciavano a crescere un po’ di capelli. Il mio dottore aveva preso l’abitudine di venirmi a vedere molte volte al giorno, qualche volta arrivava sul carrello anche la sua cena, così potevamo mangiare insieme, anche se io potevo farlo solo attraverso una cannuccia. Questo dottore era il solo contatto umano veramente amichevole che ho avuto per settimane, mi rassicurava. sempre con un caldo tono amichevole, pensavo che età potesse avere, quaranta, forse cinquanta anni al massimo, e se fosse sposato. Pensavo fosse la persona più meravigliosa che avessi mai incontrato.Non potevo credere che potesse sopportare il mio brutto viso gonfio. Meno male che avevo ancora tutti i denti. Poi ha cominciato a venirmi a visitare di sera ed a lavarmi con la spugna; ha detto agli infermieri che loro erano affaticati e voleva dar loro una mano. Ho ottenuto l’impressione che gli piacesse togliermi la camicia da notte e lavarmi. Quando scendeva alle mie parti private, sembrava sostare molto più a lungo di quanto fosse veramente necessario, ma mi piaceva il suo tocco gentile. Quando si attardava intorno al cazzo ed alle palle accarezzandoli dolcemente, inevitabilmente cominciava a gonfiarsi per l’eccitazione che mi dava il suo tocco. Ho visto nei suo occhi uno scintillio che diceva che la cosa lo eccitava e quando si è accorto del mio sguardo si è girato diventando rosso come una barbabietola. Quando i punti sul viso mi davano fastidio, ci metteva sopra del ghiaccio per darmi un po’ di sollievo e mi diceva che sarei guarito presto e nel giro di pochi mesi le cicatrici non si sarebbero più viste. Gli sono stato grato quando mi ha tolto i punti. Di giorno in giorno la nostra intimità aumentava e gli ho domandato se potevo chiamarlo con un nome che non fosse dottore. Ha allungato una mano e ha preso la mia, ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che quello che sentivamo l’uno per l’altro era qualcosa di più della cortesia. Si è chinato su di me e mi ha accarezzato delicatamente il viso gonfio poi, baciandomi piano mi ha bisbigliato “Chiamami Buck, ma solo quando non ci sono infermieri in giro.”Mi ha scompigliato quella poca stoppa che erano i miei capelli e quando si è appoggiato al letto ho sentito il suo cazzo duro spingere contro la mia mano. Abbiamo compreso quanto cominciavamo a sentire l’uno per l’altro. Dopo la mia quarta settimana all’ospedale ero ancora poco stabile sui piedi, ma ho voluto alzarmi e cominciare a camminare. Buck aveva detto che ora che camminavo avrei potuto cominciare la convalescenza lontano dall’ospedale; arrossendo mi ha suggerito di andare a stare a casa sua così avrebbe potuto tenere sotto controllo il mio recupero e mi ha detto che sarei stato benvenuto come ospite di un vecchio ‘scapolo convinto’. Sarei andato a stare dovunque pur di stare distante da quell’ospedale asettico, ma stare con lui era veramente eccitante e sono stato felice di accettare.Prima di andarmene avrei dovuto pagare la parcella dell’ospedale ma non sapevo come mi chiamavo, se avevo un lavoro, se avevo dei soldi… come avrei potuto pagarli? Buck mi ha tolto dall’imbarazzo e mi ha pagato l’ospedale, dicendomi che si trattava di un prestito. Alla mia dismissione lui era presente in jeans, scarpe da tennis e T-shirt. Durante il breve tragitto per raggiungere casa sua ho cercato di ringraziarlo per la sua gentilezza e lui si è girato verso di me rosso in viso dicendo che lo faceva per amore non per gentilezza. Abbiamo parcheggiato davanti ad un piccolo cottage e mi ha detto che eravamo a casa. Ha aperto la porta, mi ha fatto entrare e mi ha accompagnato per la casa come una sposa mostrandomi orgogliosamente i suoi libri e tesori raccolti durante gli anni, proprio come un ragazzino. Finalmente siamo arrivati alla stanza che ha chiamato la sua foresteria e che mi ha detto sarebbe stata la mia stanza.Così abbiamo cominciato la nostra strana relazione. Si alzava presto la mattina e mi preparava la colazione, poi mi preparava il pranzo e lo metteva nel frigorifero. Mentre facevamo colazione mi domandava cosa volevo per cena; io alzavo le spalle dicendo che qualsiasi cosa sarebbe stata meravigliosa dopo il cibo dell’ospedale, poi il mio subconscio gli ha detto di prendere una pizza come quelle che fanno a Milano. Mi ha guardato serio e mi ha domandato se ero di Milano. La mia memoria brevemente è ritornata al subconscio rapidamente quanto lo era stato pensare alla pizza. Stringendomi nelle spalle e tornando alla mia mente fumosa ho detto che non mi ricordavo. Col passare delle settimane divenivo più sciolto e cominciavo a muovermi meglio ed anche il gonfiore del viso cominciava a diminuire, il viso che vedevo nello specchio mi piaceva di più. I capelli erano diventati un nero berretto ricciuto e mi coprivano le cicatrici ed anche le sopracciglia cominciavano a diventare più spesse. L’aspetto non era ancora eccezionale ma migliorava tutti i giorni.Quando sentivo Buck aprire la porta la sera, il mio cuore saltava, ero sempre ansioso ed eccitato al pensiero di vederlo. Una delle cose che amavo era stare seduto in cucina ed osservarlo mentre preparava la nostra cena. Quando ho cominciato a sentirmi meglio, una sera ho deciso di sorprenderlo e ho cucinato io la cena, quando fosse arrivato sarebbe stata calda e pronta da servire. Ho apparecchiato la tavola e ci ho messo sopra candele e fiori per fare qualcosa di speciale per lui. Gli sono andato incontro sulla porta e l’ho accompagnato in sala da pranzo, l’ho fatto sedere e l’ho servito. Avevo preparato un pasto semplice con pollo al formaggio seguito da caffè corretto e budino come dessert. Sembrava entusiasta e mentre caricavamo la lavastoviglie mi ha abbracciato e mi ha detto che voleva che rimanessi per prendermi cura di lui. Arrossendo l’ho stretto, gli ho detto che mi piaceva stare con lui e impulsivamente gli ha dato un bacio. Ogni giorno cominciavo a ricordare un po’ di più della mia vita, ho cominciato a riuscire a fare più cose; dapprima cucinavo, poi ho cominciato a fare le pulizie in casa cercando di tenere una casa perfetta per noi. Ho compreso di essermi innamorato anche se Buck, dottore di successo, per il resto era molto trasandato; non sembrava curarsi del suo aspetto e di quello della casa che era un’accozzaglia di oggetti, non una casa. Ogni giorno spostavo uno o due mobili, cercando di rendere più piacevoli le stanze. Quando Buck tornava si guardava intorno, compiaciuto dei piccoli ritocchi che avevo fatto e diceva che gli piacevano i cambiamenti. Poi un giorno si è lasciato andare e mi ha dato un grande abbraccio dicendomi mi che mi affaticavo per lui e lui l’apprezzava. È arrossito, mi ha detto di prendere le cose con più calma e che stavo guarendo bene. Da tempo sentivo un forte desiderio sessuale crescente e ho notato che ogni volta che ci abbracciavamo ci stringevamo sempre un po’ più a lungo ed un po’ più strettamente; ero sicuro che lui sentisse la stessa cosa per me. Finalmente disperato ho deciso che era ora di avvicinarlo e dichiarargli i miei sentimenti. Avevo deciso di dirgli che ero gay e che ero innamorato. Quella notte sono stato sdraiato nel mio letto fino a cieca mezzanotte mancandomi il coraggio di fare la prima mossa. Poi mi sono spogliato, sono scivolato nudo nella sua stanza e l’ho baciato leggermente sulla fronte. Si è svegliato immediatamente e, compreso ciò che stava accadendo, mi ha tirato su di lui, mi ha stretto e ha passato le mani sopra il mio corpo nudo mentre copriva la mia bocca con la sua e ci siamo fusi insieme con la sua lingua che spingeva profondamente nella mia bocca. Ho sentito il suo corpo tremante rispondere al mio arrestandosi solo per dirmi che mi amava. Lo tenevo stretto mentre le nostre bocche si toccavano e la sua lingua scivolava profondamente nella mia. Con le nostre lingue che ballavano insieme, abbiamo cominciato ad esplorare uno il corpo dell’altro. Gli ho detto quanto l’amavo e quanto lo volevo, il mio cazzo duro lentamente si sistemava tra le sue gambe mentre il mio corpo gli rispondeva più velocemente della mia mente. La passione per lui mi faceva disperare, chiedevo insistentemente il completamento del nostro amore. Toltogli il pigiama, le mie labbra hanno cominciato a scoprire i suoi capezzoli, ho cominciato a leccarli e succhiarli, poi leccando sono sceso sul torace peloso, stuzzicando e pizzicando il suo corpo con la lingua ed i denti. Le mie mani erano dappertutto su di lui carezzando e strisciando. Ho cominciato a strofinare le anche contro il suo cazzo, invitando lentamente il suo corpo ad investigare quello che offrivo. “Dio sei buono!” ha riso “ho capito che eri un amante eccezionale fin dalla prima volta che le mie mani hanno toccato il tuo corpo incosciente, quella prima notte all’ospedale e tu mi hai risposto.” Mentre parlava io continuavo a baciare e succhiare scendendo sul suo corpo finché finalmente sono arrivato alla meta. Ho fatto scivolare la bocca intorno al cazzo gonfio, ho succhiato il dolce liquido pre spermatico dalla testa ed eccitato dal sapore maschio del suo corpo, ho cominciato a soffiarci sopra come fosse la mia sola gioia nella vita. Giocherellavo e facevo il solletico al suo cazzo con la lingua ma non potevo resistere più a lungo ed alla fine mi sono immerso lasciando che la sua verga affondasse profondamente nella mia gola. Diventavo selvaggio a quel contatto dentro di me, volevo possedere tutto di lui, l’ho circondato con le mie braccia e ho inserito le dita nel suo culo.Nella sua frenesia appassionata è sembrato che Buck avesse anticipato le mie dita, mentre scivolavano nel suo buco ha cominciato a spingere col culo tremante; sembrava invitasse il mio cazzo ad entrare ed io non potevo dire di no ai suoi desideri. Quella notte siamo diventati una cosa sola. Si agitava in frenesia urlando il suo amore per me mentre io pompavo e lo riempivo del mio amore. Lamentandoci per il piacere siamo rimasti sdraiati con la mia verga profondamente dentro di lui. Dopo un po’ è scivolato via da me, è montato sul mio torace e ha spinto l’uccello profondamente nella mia gola. Lentamente dapprima, poi con frenesia eccitata, ha cominciato a pompare, forzando sempre più profondamente nella mia gola ed alla fine ha sborrato profondamente dentro di me.Ansimante e con le lacrime agli occhi, si è girato in un bel sessantanove e ho sentito la sua bocca calda avvolgermi le palle. Lui ha aspirato il mio cazzo, io la sua carne di nuovo dura e pronta per l’azione ed abbiamo cominciato a spompinarci l’un l’altro con passione frenetica. Per tutta la durata della notte abbiamo continuato a succhiarci e fotterci senza averne mai abbastanza l’uno dell’altro. Non avevo mai desiderato così disperatamente un uomo in vita mia come volevo Buck, quell’uomo quella notte era divenuto la mia vita. Da allora le nostre settimane sono sembrate passare rapidamente ed il nostro amore cresceva ogni giorno, ogni momento libero lo passavamo uno nelle braccia dell’altro.Buck ha cominciato a portare a casa cataloghi presi nella sala d’attesa dell’ospedale e sceglieva quello che voleva che indossassi, voleva che io avessi tutto. Ho cominciato ad ordinare solo i vestiti che sapevo gli sarebbero piaciuti e quando il mio guardaroba è stato rifornito, ho sentito rinascere in me un certo stile. Mi vestivo solo per piacere al mio amore e poi anche i capelli sono ricresciuti, finalmente ero coperto da una bella corona di capelli neri ricci. Il viso ha continuato ad avvicinarsi alla sua forma naturale ed il gonfiore diminuiva ogni giorno. Quotidianamente Buck guardava meravigliato il mio viso, dicendomi quanto stavo diventando bello e quanto mi ha amava.Ero grato al cielo di diventare sempre più attraente, ma ora volevo essere perfetto e solo per piacere al mio amore. È accaduto improvvisamente, guardavo un catalogo con un bel ragazzo in copertina. Ho continuato a guardare quella luccicante tenuta blu e lentamente la memoria di quel servizio ha cominciato a ritornare. Buck aveva detto che la memoria mi sarebbe ritornata ed improvvisamente era successo, cominciavo a ricordare tutto. La vita come modello, il mio comportamento ed ero vergognoso dell’uomo che ero stato. Quando Buck è ritornato quella sera gli ho detto quello di cui mi ero ricordato e chi ero. Piangendo ho detto quello che ero e che avrei dovuto ritornare a riprendere quella vita ed il mio dovere.Siamo stati uno nelle braccia dell’altro per tutta la notte giurandoci il nostro amore. La mattina ho fatto i bagagli e mentre ci abbracciavamo mi ha detto che mi avrebbe aspettato. Mi ha accompagnato all’aeroporto, siamo rimasti là come innamorati in attesa della chiamata del mio volo, ad un certo punto mi ha preso la mano, vi ha fatto scivolare sull’anulare un anello matrimoniale e quindi se n’è messo un altro al suo dito, ha detto che da quel momento appartenevamo l’uno all’altro per sempre. Durante tutto il viaggio verso Milano ho continuato a pensare come avrei potuto vivere quel genere di esistenza di nuovo, avevo dato il mio cuore a un uomo che mi amava per quello che ero e tutto quello che volevo ora era appartenere a lui.Dopo essere sbarcato a Milano sono andato velocemente fino a casa e, dopo aver aperto la porta e depositato i bagagli, la prima cosa che ho fatto è stata verificare la posta e le riviste pervenute in quei mesi, dopo di che ho vagato per le stanze ripiene delle cose eleganti della mia vita precedente. Ora non mi dicevano nulla, io cercavo solo il mio vero amore. Ho preso il telefono ma ho scoperto che era stato disconnesso, sono sceso dal portiere e ho chiamato la società telefonica per far ristabilire la connessione; quindi mi sono messo in contato con l’agenzia. Ho speso la maggior parte della settimana fra riviste, posta e rivedere i miei affari finanziari. Avevo perso molti contratti ed appuntamenti ed era difficile spiega a tutti quello che mi era successo.Era dura ritornare a quella vita estenuante; quando la gente sapeva dell’incidente, era molto generosa nel riattivare tutti gli appuntamenti persi e mi dava tempo per organizzarmi. Ora comunque rifiutavo tutte le advance sessuali dicendo che preservavo il mio corpo per il mio amore. Era la cosa più importante della mia vita ora e vivevo per le nostre lunghe conversazioni telefoniche e le sue meravigliose lettere. Ho passato quei freddi mesi invernali seduto davanti al fuoco guardando la mia fede e rileggendo le sue lettere, poi chiudevo gli occhi e ricordavo lui e quando facevamo l’amore.Mio solo desiderio ora era essere nelle braccia del mio amore. Finalmente in primavera i miei impegni sono diminuiti ed il contratto con l’agenzia era ancora attivo, però ho detto che volevo smettere di fare il modello, ma sarei stato disponibile solo per servizi fotografici speciali e lavori free lance per i miei clienti regolari. Entro la settimana avevo messo in vendita l’appartamento e disposto per spostare i miei “averi” a casa del mio amore. Sapendo che era un dottore meraviglioso, ma una donna di casa terribile, ero impaziente di costruire la nostra casa con i miei oggetti; avevo aspettato tutta la vita di trovare qualcuno da amare.Il volo è stato lungo, quando il taxi si è fermato davanti a casa sua Buck è uscito e ci siamo abbracciati e baciati. Dopo aver pagato il taxista, ho scaricato le valige mormorando sul fatto che sarebbe arrivato un furgone con le mie cose. In men che non si dica eravamo nell’appartamento e lottavamo per denudarci e fare l’amore; ero con l’uomo con cui avrei passato la mia vita, ero con l’uomo che mi amava per quello che ero e non per quello che sembravo.
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