Buongiorno miei cari amici, oggi sarò in ufficio tutto il giorno così ne approfitto per scrivervi … sono appena ritornata da una bella vacanza in Marocco.. vi piacerebbe leggere il racconto della mia vacanza e di quello che ho fatto?…. comincio allora…. . ah! Dimenticavo il mio nome è Angelina… ho 38 anni…. sono divorziata da dieci… ho due figli… beh se seguirete i miei racconti mi conoscerete meglio e chissà che qualcuno non voglia scrivermi….. Siamo arrivati il lunedì verso mezzogiorno…. consegnati i documenti…. assegnatoci i bungalow…. Io e mia sorella assieme (è stata una nostra scelta c’era un accordo fra di noi… ci si parava il “culo” una con l’altra)… le ragazze in un altro e Jerry da solo…. .. Disfatti i bagagli, ci siamo ritrovati tutti in piscina… meglio dire in una mega piscina fatta di isole isolette, cascatelle ecc. ecc. … Io sfoggiavo il mio nuovo tanga…. dire che era ridotto è un eufemismo (ho dovuto rinunciare a parecchio del mio amato pelo)…. non portavo reggiseno… beh! puoi immaginare cosa vedevano chi era presente… mia sorella si può dire era una copia uguale… un figone anche lei…. tanto che quando si è sdraiata vicino a me… le ho sussurrato…. “quasi… quasi… ritornerei in camera a sistemare la valigia” “da sola?” mi ha chiesto “tu che ne dici?” Ci siamo messe a ridere come due matte…. pensando che in fin dei conti non era una brutta idea… ma con i ragazzi nei paraggi… meglio non pensarci…. Puoi immaginare che due esemplari come eravamo io e Claudia… non potevano passare inosservate…. c’è stato un continuo via vai di esemplari maschili e anche femminili (sicuramente volevano valutare quanto pericolose fossero le nuove arrivate)… però credimi nulla di interessante… Facciamola corta…. cena… e poi a ballare… ne avevo una vera voglia… e lì è accaduta la prima storia…. mi si è avvicinato un bell’uomo… brizzolato… con un certo fascino… chiedendomi se volevo ballare… nessuna esitazione e mi sono buttata fra le sue braccia e ho cominciato a vorticare sulla pista… era davvero bravo…. non so quanti balli abbiamo fatto assieme… finalmente sudata… accaldata… e anche stanca…. ci fermiamo e decidiamo di uscire al fresco della serata africana…. ho cercato mia sorella per avvertirla… ma l’ho vista impegnata…. siamo usciti e ci siamo inoltrati nel giardino tropicale del villaggio… che profumo nell’aria…. è stato naturale sentire il suo braccio sulla mia spalla… e la mia testa appoggiarsi sulla sua… abbiamo proseguito cosi per un po’…. poi improvvisamente si è fermato… ha preso il mio viso fra le mani… mi ha guardata negli occhi e senza dire una parola ha incollato le sue labbra sulle mie… nessuna resistenza da parte mia… ho accettato la sua lingua… ho offerto la mia… è cominciata l! a bellissima battaglia delle lingue intrecciate … degli inseguimenti nell’altrui cavità… era un vero maestro… mi ha portata in paradiso…. le mie gambe hanno cominciato a vacillare… le spalline del vestito sono magicamente cadute…. il mio seno offerto ai suoi occhi… alle sue mani… alle sue labbra…. ha cominciato a dipingere il mio corpo con arabeschi fatti con la sua lingua… contornati dalle sue calde mani…. la punta della lingua leccava …. succhiava… mordeva i miei capezzoli oramai diventati di marmo… le sue mani palpavano… stringevano… strapazzavano i sen come stesse impastando… poi la lingua cominciò a scendere verso il basso… dipingeva il mio ventre… fece una pausa sull’ombelico… introdusse la lingua… la girò e rigirò… una fiammata … dalla mia bocca solo mugolii… le sue mani sulla schiena… sempre più giù… arrivarono alle natiche…. si fermarono…. strinsero… la sua bocca sulla mia figa… il suo caldo alito attraverso il tessuto del perizoma… i miei umori mescolati alla sua saliva…. … l’orgasmo che montava… mordeva il tessuto con i suoi candidi denti… tutto si fece confuso… i mugolii si trasformarono in rantoli… godevo come una pazza…. si mise a succhiare il miele filtrato dal candido tessuto… l’estasi… il paradiso… spasmi continui squassavano il corpo… poi la calma… le sue braccia…. il suo alito nell’orecchio… la sua voce…. “a domani mia meravigliosa regina” Si allontanò… lasciando una scia che sapeva di maschio… confusa con il profumo di donna appagata… ma ancora vogliosa….. Un piccolo brivido… l’aria si faceva più fresca… raccolsi il vestito… lo indossai… ritornai… nel salone… lo cercai… non c’era… vidi mia sorella…. si avvicinò…. “dove sei stata?” “in paradiso… all’inferno. non lo so ancora… era un sogno… era la realtà?” Mi accompagnò nel bungalow… mi spogliai… vide lo slip… bagnato… non disse nulla…. dormii profondamente….. Al mattino ritrovai la mia famiglia a colazione… sul posto mio una rosa rossa… la annusai… un profumo intenso…. “cos’è?” mi chiesero in coro… “la realtà..il paradiso” non avevo sognato…. mi aspettava una bella vacanza.
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