Riuscii a dormire qualche ora e quando mi svegliai ero completamente intorpidita ma anche molto rinfrancata, guardai l’orologio, erano le 18.30 non vidi Kabir, mi avrebbe fatto piacere averlo vicino per l’ultima sera che rimanevo, stavo quasi diventando gelosa; la cosa un po’ mi infastidiva.Rimasi un pò a crogiolarmi a letto, mi piaceva annusare gli odori di cui erano impregnate le lenzuola, odore di sesso e quell’inconfondibile odore di maschio di Kabir, e, come ogni volta che rimanevo sola mi soffermavo con la mente a pensare a quanto fosse stata indimenticabile questa esperienza ed a come mi avesse cambiato dentro, la consapevolezza di essere femmina in senso stretto, di cercare godimento nel sesso anche travalicando il senso comune del pudore, e la ferma volontà di ripetere esperienze di quel tipo.-Mi alzai e andai in bagno a truccarmi un po’ e poi scesi giù dove trovai Kabir alla scrivania che lavorava, mi accolse con un sorriso smagliante e mi chiese se avessi riposato bene, gli risposi annuendo con la testa e mi avvicinai a lui e appoggiandomi alle sue spalle mi abbassai e lo abbracciai dandogli dei baci sul collo, poi feci scendere le mani ad accarezzargli il petto.Fece girare la sedia, mi mise le sue mani sulle natiche e mi tirò a sé e mi chiese se volessi andare a cena.Io vorrei andare ma se cominci a toccarmi va a finire che la saltiamo la cena – gli dissi -Allora forse è meglio che andiamo – mi rispose – ho un’altra sorpresa per te .-Gli sorrisi, lo fissai tenendolo abbracciato poi gli sussurrai : cos’hai in mente? Io ho voglia di te, non di fare altre acrobazie!Stai sempre tranquilla con me – mi rispose con un tono che non ammetteva repliche – nel soggiorno troverai una scatola rossa, lì dentro c’è tutto quello che dovrai mettere addosso, vai a prepararti!!Rimasi una attimo senza parole, ero sorpresa da quel tono così duro, poi mi tirò a se e mi baciò, mise la mano sotto la t-shirt e mi toccò la fica, la cosa mi fece sussultare dal piacere ed allargai di più le gambe, era incredibile, mi stavo allagando di nuovo, quell’uomo riusciva a farmi diventare troia solo a starmi vicino.-Hai ancora voglia !! – mi disseNon risposi, era proprio così, avevo una voglia matta di farmi sbattere di nuovo, ma capii che il suo gioco era quello di lasciarmi con quel desiderio addosso, mi staccai e andai verso il soggiorno ad aprire il contenuto di quella scatola; una volta aperta la scatola trovai una gonna nera velata con dei ricami color oro a mò di rete molto trasparente con due vertiginosi spacchi sia davanti che sul retro, un top nero abbottonato sul davanti molto scollato con dei ricami sui seni e con una catenina dorata come spalline, anche questo totalmente trasparente, il tutto assieme ad un perizoma di pizzo nero e ad un paio di scarpe nere con tacco sui 7/8 cm con una fibbia che cingeva la caviglia.-Kabir si avvicinò alle mie spalle e cingendomi la vita molto dolcemente mi disse: Se li indosserai capirò cosa vuoi, in caso contrario se non lo farai a me va bene comunque;Tu cosa vuoi ? Soltanto quello che vuoi tu e che ti fa felice;Mi avviai di sopra, posai la scatola sul letto e andai in bagno indecisa sul da farsi, feci una doccia e mi truccai abbondando con il rossetto, poi mi vestii indossando gli abiti che mi aveva regalato Kabir, mi guardai allo specchio, i seni erano in bella mostra, nascosti soltanto idealmente da quel ricamo, mentre il perizoma nero metteva in evidenza il mio culo attraverso la trasparenza della gonna che era strettissima, ero davvero molto sexy, decisi per quella tenuta, ormai avrei retto il gioco fino all’ultimo, tra l’altro finora ci ero stata e mi era piaciuto, perché tirarsi indietro proprio adesso? misi un po’ di profumo e scesi giù.-Anche Kabir era pronto, mi accolse sorridente e abbracciandomi mi disse che ero davvero splendida, si avvicinò ed aprì due bottoni del top che già era scollatissimo lasciando praticamente i seni quasi allo scoperto.-Saliti in macchina ci avviammo verso la città; durante il tragitto gli chiesi se voleva dirmi dove andavamo.Mi rispose che per lui era una importante cena di lavoro con degli amici molto importanti e se io mi sarei voluta “divertire” ne avrei avuto la possibilità.-Cosa hai detto ai tuoi amici di me? – chiesi -Che sei una mia amica italiana che sei qui per turismo a casa mia da qualche giorno ;Basta?Basta! – mi rispose – Ma ti dirò di più, se sai giocarti bene le tue carte, questa cena potrebbe cambiarti la vita!!! Che vuoi dire?? – chiesi incuriosita -Quella professionale intendo;Quella affermazione mi lasciò molto incuriosita, però considerai che a vedermi vestita in quel modo si sarebbero fatti certe idee su di me, comunque ero molto serena la presenza di Kabir mi tranquillizzava, mi era rimasta addosso l’eccitazione di prima che si mescolava con quel senso di curiosità per ciò che avrei dovuto attendermi .-Arrivammo nella zona del porticciolo turistico, Kabir parcheggiò l’auto e scese, io lo seguii e ci avviammo a piedi verso il mare, non riuscivo a capire dove stessimo andando, mi appoggiò un braccio sulle spalle e mi strinse a lui mentre continuavamo a camminare, notavo come gli sguardi degli uomini si posassero su di me al nostro passaggio, continuavo a non capire dove andavamo, non vedevo locali lì intorno, tra l’altro era ancora presto per l’ora di cena, ma non osavo chiedere perché, sapevo che non avrei ottenuto risposta, sentivo la mano di Kabir che mi stava massaggiando sfacciatamente dietro e ciò provocava commenti di chi ci guardava, ad un tratto ci fermammo e vidi arrivare un motoscafo, Kabir mi disse di accomodarmi e che aveva mantenuto la sua parola di farmi fare una gita a mare; saliti sullo scafo ci avviammo verso il mare, appena fuori dal porticciolo accostammo ad un grosso yacht e fui invitata ad accomodarmi a bordo e mi avviai sulla scaletta.-Salendo Kabir si avvicinò al mio orecchio e mi disse che su quella barca se volevo potevo trovare il cazzo più grosso della zona .-Quindi cosa devo fare? Quello che vuoi, puoi stare per i fatti tuoi e nessuno farà nulla oppure se ne hai voglia prova a cercarlo!! La cosa mi lasciò lì interdetta, ed indecisa se entrare o meno, una parte di me mi diceva di voltare le spalle ed andarmene, la parte più troia invece voleva rimanere e vedere cosa sarebbe accaduto; nel frattempo Kabir mi cinse la schiena e mi spinse delicatamente dentro il salone dello yacht, ai miei occhi balzò subito il lusso dell’arredamento, non sembrava di essere su una barca ma in una villa di gran classe, tutto l’arredamento del salone era in legno pregiato con al centro del salone due grandi divani in pelle bianca a terra sopra il parquet di legno c’erano diversi tappeti, in mezzo ai divani c’era un tavolo basso con parecchie bottiglie piazzate con molta cura.- Mi furono presentati tre uomini due arabi di una cinquantina d’anni ed un uomo di colore che all’incirca aveva quaranta anni, uno dei due arabi in un italiano stentato mo offrì dello champagne e mi invitò ad accomodarmi vicino a lui, Kabir me li presentò, i loro nomi erano Salem e Nazeeh mentre l’uomo di colore seduto di fronte a me si chiamava Muayid, chi faceva gli onori di casa era Salem, il proprietario della barca che si dimostrava molto affabile e simpatico, bevuto lo champagne mi fu riempito subito un secondo bicchiere, e per me che non sono mai stata una bevitrice di alcolici era già troppo, trangugiai anche il secondo e mi fu versato il terzo e sentivo già le gambe molli, tutte quelle attenzioni poi che stavo ricevendo mi confondevano ancora di più, ed in più aggiungiamo alla situazione il fascino di quell’uomo maturo e pieno di savoir faire!!!!Vidi a poco a poco che tutti erano usciti fuori ed io ero rimasta sola con Salem a chiacchierare, mi fece anche una proposta di lavoro, avrei dovuto seguire contabilmente diverse attività che aveva in Italia, naturalmente gli dissi che la cosa mi interessava parecchio, e nel frattempo mi ero rivolta con il busto verso di lui e nel far ciò ero con la gamba desta piegata e poggiata sul divano quindi rimasi con le gambe aperte e visto il modo in cui ero vestita vidi il suo sguardo posarsi in mezzo alle mie gambe ma non ne fui assolutamente infastidita anzi la cosa mi lusingava, mentre Salem poggiò una mano sulla mia coscia e iniziò ad accarezzarla molto dolcemente arrivando fino al perizoma, lo lasciai fare, nel frattempo mi chiese se avrebbe potuto farmi arrivare in studio un invito per partecipare ai suoi meeting aziendali, precisando però che sarebbero stati in giro per l’Europa; naturalmente gli risposi che non ci sarebbero stati problemi e presi dalla mia borsa un bigliettino da visita, lo prese chiedendomi di seguirlo che saremmo andati nel suo studio a posarlo chiedendomi anche se avevo voglia di visitare la barca anche perché di sotto aveva un regalino per me.-Mi alzai per seguirlo e cercai con lo sguardo Kabir che mi fece un sorriso di approvazione incoraggiandomi a seguirlo con un gesto della mano; scesi di sotto andammo in uno studio, anche lì il lusso si sprecava fra legni pregiati e marmo, posò il mio bigliettino da visita in un cassetto e ne tirò fuori una scatola che appoggiò sulla scrivania, quando la aprì notai che era piena di gioielli, ero in uno stato di confusione totale, non capivo come mi dovevo comportare, mi si avvicinò e mi mise una collana di perle sistemandola con cura al mio collo, poi prese un altro lunghissimo filo di perle e lo allacciò intorno alla vita, cercai di replicare chiedendo cosa significavano quei doni. Per quello che mi risulta sono sicuro che te li meriterai !Che vuol dire…… come li dovrei meritare?Andiamo, non fare l’ingenua, io so benissimo quanto piacciono queste cose a voi donne italiane.Mi sentii avvampare dal rossore, come si permetteva, provai a protestare ma non dovetti sembrare molto convincente; forse anche per lo champagne che faceva il suo effetto, ero molto confusa; mi si avvicinò e sbottonando altri due bottoni del mio top fece letteralmente schizzare fuori i miei seni iniziando ad accarezzarli con i palmi delle mani molto lievemente e con molta maestria, mi ritrovai inerme ed eccitatissima, emisi anche qualche gemito che non riuscivo a soffocare gli afferrai le mani e le spinsi ancor di più sui miei capezzoli, il cuore cominciò a battermi all’impazzata, non che ne avessi bisogno in quel periodo, ma lo champagne aveva tolto quel poco di freno inibitore che mi era rimasto, avrei voluto chiamare anche gli altri per farmi scopare a sangue, sentivo la mia fica che stava ribollendo, e mentre Salem iniziava a baciarmi mi invitò ad andare nella sua camera da letto, mi indicò la strada e andai avanti, giunta lì sentii la porta che si chiudeva alle mie spalle mentre le mani di Salem erano entrate da dietro sotto la mia gonna, spinsi il mio sedere all’indietro e sentivo che mi stava entrando la mano dentro la mia fica, continuavo a gemere e portai le mie mani all’indietro per toccarlo in mezzo alle gambe, mi fece girare e mi spinse sul letto dicendomi:Mi dicono che sei una gran porca da letto?In effetti da qualche giorno ci ho da preso gusto!!Fallo vedere anche a me allora?Con grande piacere!!Rimasi seduta sul letto gli sbottonai i pantaloni e gli presi il cazzo in mano, nella penombra della stanza trovai un bell’esemplare, era davvero molto grosso anche se non troppo lungo, duro come l’acciaio, lo massaggiai e mi avvicinai con la bocca a baciarlo, poi a leccarlo, alla fine lo ingoiai e lo spompinai con gusto, nel frattempo lui mi aveva sfilato il top, poi si tirò indietro, si stese anche sul letto, si sdraiò supino e mi tirò per salire sopra dopo avermi sfilato anche il perizoma;Questo lo terrò io come ricordo!Prendi tutto quello che vuoi !!Togli anche la gonna – ordinò -Ubbidii e la sfilai da sopra la testa, poi mi abbassai e lo baciai sul petto leccandogli i capezzoli mentre lui con le mani mi accarezzava la fica, aprii meglio le gambe e mi abbassai a prendergli il cazzo in bocca, Salem si era posizionato supino sotto di me e iniziò a leccarmi la parte pubica per poi passare alla fica ed anche il buchetto, tutto con grande maestria, la stessa maestria che cercai in tutti i modi di ricambiargli, provammo reciprocamente una grande goduria, continuammo a leccarci e succhiarci per un pezzo finchè sentii arrivare un meraviglioso orgasmo che mi fece godere tantissimo, fu diverso dagli altri, ed è anche difficile da spiegavi, fu una cosa tenera, dovuta ad un rapporto più delicato, sentivo colare tanti di quegli umori che udii Salem dire che era meglio dello champagne di prima; immediatamente dopo, inavvertitamente, Salem iniziò a sborrare copiosamente, venne tanto improvvisamente che spruzzò ovunque e senza che riuscissi a riceverlo nella mia bocca;Salem con molta cortesia quasi si scusò;Scusa me – gli dissi – dovevo essere io a capirlo , ma stai tranquillo che pulirò tutto!!!Molto lentamente, con la punta della lingua mi misi a leccargli il membro e a gustare tutto lo sperma che era rimasto sopra, soffermandomi parecchio a leccare la grossa cappella; nel fare ciò mi sistemai in modo che potesse godersi lo spettacolo, ed infatti immediatamente gli tornò durissimo :E’ proprio vero che sei una gran porca – mi disse – una porcona meravigliosa!!!Non potevi saperlo senza provare? – Risposi – Kabir è una persona troppo in vista perché possa sfuggirmi una fica come te, e poi siamo troppo amici non avrebbe potuto nascondermelo, per questo oggi abbiamo organizzato quest’incontro. Non ti dispiace vero?Niente affatto……anzi……… non mi sta per nulla dispiacendo !!!!Mi sistemai a cavalcioni sopra mi puntò la sua cappella e lo feci accomodare dentro, ero tanto eccitata che appena lo sentii entrare ebbi un altro orgasmo che mi fece tremare, mi stava piacendo moltissimo quella scopata, in lontananza sentivo me stessa che ansimava come una cagna, mi fermai per prendere respiro, e Salem iniziò a toccarmi i seni e strizzarmi i capezzoli, poi mi invitò a farlo da sola, lo feci senza discutere mentre sentivo che lui sotto di me si muoveva per farmi sentire il suo cazzo, mi portò le mani alla bocca e volle che gli leccassi le dita una ad una come se gli stessi facendo tanti pompini alle mani, ma senza comunque interrompere quel movimento sotto che tanto mi stava piacendo, con il bacino mi strusciavo sul suo pube per assecondare quel suo movimento.-Mi alzai leggermente per farlo uscire misi i piedi sul letto e mi puntai la sua cappella ben inumidita sullo sfintere sedendomi sopra, cercavo di scendere adagio vista la grossezza dell’attrezzo, mi presi i glutei con le mani cercando di allargarli, sentivo che mi stava allargando tutta, gridai ma senza fermarmi, ma mentre cercavo di scendere lentamente Salem diede un colpo di reni e mi penetrò di colpo, sentivo come se mi avessero entrato un bastone di acciaio infuocato, cercai di rilassarmi quanto più potessi e mentre lui continuava a dare dei colpi di reni facendomelo entrare ed uscire io cercavo di muovermi al contrario per cercare di farlo entrare più in profondità che fosse possibile, continuavo a gridare e ad incitarlo mentre andavamo avanti in quella danza forsennata.-Andai avanti ancora un pò fin quando stanca rallentai un pò, lui lo tirò fuori e mi tirò a sé facendomi sdraiare accanto a lui;Vuoi continuare o sei stanca – chiese accarezzandomi -Fammi prendere un po’ di respiro e continuiamo alla grande, sei un amante fantastico !!Sei tu fantastica!! Mi lasciai scivolare un pò sul letto e mi avvicinai con la bocca al suo sesso, iniziando a leccarglielo con tutta la maestria di cui ero capace arrivando a leccarlo sin oltre la sacca dei coglioni, apprezzai in quel preciso istante quanto anche lui fosse fornito, bastò pochissimo per capire che stava per godere, lo presi in bocca ed attesi, accolsi un fiume di sperma bollente nella mia bocca senza smettere di giocare con la mia lingua sulla sua cappella, subito dopo inghiottii tutto con gusto.-Restamo qualche minuto immobili poi Salem disse: Ascolta so che domani dovresti ripartire, vuoi restare ancora qualche giorno qui con me? Anzi sai che cosa potremmo fare, domani sera potremmo partire via mare e ti accompagnerei in Italia con la barca via mare;Sinceramente mi piacerebbe, e non poco, ma non credo proprio sarà possibile, non avrei cosa dire a casa.Dipendesse da te?Rimarrei senz’altro!!Ok allora resterai, ne riparliamo dopo e ti spiego .-Onestamente non vedo come!!! – conclusi -Adesso vediamo se posso inventarmi qualcosa!!Poco dopo sentimmo bussare alla porta, Salem aprì la porta ed entrò Kabir, che mi guardò e si venne a sedere sul bordo del letto accanto a me e con un sorriso mi disse:Ho piacere nel vedere che non hai perso tempo a darti da fare!!Non avevo molto tempo da perdere – ribattei scherzando – tu mi avevi lasciato con la voglia e Salem ne ha approfittato!!Allora immagino che adesso ti è passata la voglia – continuò con tono ironico -Per una mezz’oretta mi passa – dissi ridendo -Poi si rivolse a Salem chiedendogli se aveva ragione su di me che gli rispose che ero stata una bomba, subito dopo chiese la stessa cosa a me chiese la stessa cosa, sorridendo gli risposi: Io devo soltanto ringraziarti per questi cinque favolosi giorni che mi hai fatto passare, Salem è un uomo meraviglioso e un amante fantastico!!!Baciandomi ed accarezzandomi il seno si rivolse a Salem e gli disse :”Laura è una meravigliosa troia da letto, si fa portare dove vuoi e non si tira mai indietro, devi trattarmela bene !!!”Salem gli rispose che poteva stare tranquillo e gli disse che mi aveva proposto di accompagnarmi in barca fino in Sicilia e che avrebbe fatto di me una principessa.-Kabir si avvicinò al mio orecchio e mi disse di approfittare che non avevo che da guadagnare perché Salem era uno scopatore eccezionale oltrechè un uomo ricchissimo;L’avevo capito!! – risposi io -Vestitevi comunque che di la stanno aspettando tutti voi e cominciano a spazientirsi.-Si alzò per uscire e poi si rivolse di nuovo a meLaura…………a proposito…hanno chiamato dall’albergo per dirmi che ti ha cercato insistentemente tuo marito, vedi se puoi chiamarlo!!Cosa è successo – dissi preoccupata -Credo nulla…ha detto di anticiparti che ti chiama per una urgentissima comunicazione di lavoroSalem mi mise a disposizione un cellulare e chiamai subito; mio marito mi disse che aveva ricevuto una chiamata da un gruppo estero che aveva parecchie società in Italia e se mi interessava avrei dovuto recarmi a Marrakech, quindi visto che ero lì nei paraggi mi conveniva approfittare ed andarci subito; Replicai che avrei dovuto prendere l’aereo la mattina successiva e che era già organizzato, ma lui mi consigliò di restare visto che aveva preso delle informazioni ed un suo amico gli aveva assicurato che era un gruppo molto importante; quindi scrissi diligentemente tutti gli appunti che Paolo mi dettò e gli dissi che l’indomani lo avrei chiamato per informarlo su quanto tempo mi sarei dovuta trattenere, di rimando lui mi tranquillizzò dicendomi di rimanere quanto volevo.-Chiusi la telefonata e mi voltai verso Salem con aria interrogativa, non capivo cosa poteva essere successo.-Puoi rimanere allora mi sembra di capire?Non capisco mi ha dato un indirizzo per recarmi a Marrakech?Si per incontrarti con me!!!!Come hai fatto??Ti ho detto che mi sarei inventato qualcosa!!Quindi ho anche il consenso di mio marito per farmi sbattere un altro po’ – e scoppiai a ridere -Salem che nel frattempo si stava rivestendo, mi si avvicinò e mi disse che da domani avrei lavorato per lui.-Che tipo di lavoro dovremo fare?Intanto faremo lo stesso identico lavoro che abbiamo fatto stasera -mi disse ridendo-Sorrisi anch’io ed andai a rivestirmi, rifeci il trucco e mi guardai allo specchio, con quel completo assolutamente trasparente e senza gli slip ero praticamente nuda, in più consideravo che se con la vista del perizoma potevo considerarlo un abbigliamento sexy in quel modo era un abbigliamento da vera puttana, ma ormai tutta la mia pudicizia era andata a farsi benedire mi sistemai i capelli e mi tirai un po’ più su la gonna già cortissima facendo due giri attorno all’elastico e salii di sopra seguendo Salem.-Arrivammo sopra, il salone era vuoto, usciti sulla poppa vidi che due marinai stavano preparando la tavola, Kabir era insieme a Muhayid, l’altro arabo, che parlottavano nella loro lingua, Salem nel frattempo mi aveva invitato a bere dell’altro champagne accettai precisando però che sarebbe stato l’ultimo, poi lo vidi andare verso gli altri due, capivo che avevano qualche discorso importante per le mani, me ne disinteressai ed andai ad affacciarmi su mare.-Il mio stato d’animo era contrastante, per un verso avevo voglia di tornarmene a casa ed ero molto infastidita di quella presa in giro per Paolo che non si meritava quel mio comportamento in più credevo di avere superato i limiti consentiti dalla normale decenza, anche per un altro verso mi rendevo conto che tutto quello che era accaduto lo avevo voluto sin dal primo momento in cui avevo incontrato Kabir e non ne ero affatto pentita, avevo scoperto aspetti del sesso che non solo mi avevano fatto toccare picchi di godimento che non credevo raggiungibili ma addirittura avrei voluto superarli, se fosse stato possibile; adesso poi mi stavo avviando a vivere qualche altro giorno su quella barca da sogno con i favori di quell’uomo, che volendo, da ciò che avevo potuto capire, poteva cambiare la mia vita, e non soltanto professionale, che per altro era ancora all’inizio, certo avrei dovuto pagare il mio prezzo, ma fin lì non mi era affatto dispiaciuto, era generoso, affascinante e ci sapeva anche fare, oltre al fatto di avere anche lui un attrezzo formidabile; chissà quante donne avrebbero voluto essere al mio posto su quella barca.-Mentre ero assorta in quei pensieri sentii una mano entrare sotto la gonna, aprirmi le natiche e arrivare fino alla vulva, non mi voltai ma chiusi gli occhi, la mia fica era diventata talmente sensibile che il solo contatto mi procurava desiderio, poi sentii la voce di Kabir che mi parlava :Problemi?Assolutamente no!!Salem vorrebbe partire questa sera per essere domani pomeriggio insieme a te a Marrakech…… cosa vuoi fare?Non sono io che stabilisco ……… avete organizzato tutto voi finora …… va bene anche per me, devo però prendere i miei bagagli a casa tua.A questo posso pensare io, te li faccio portare qui.-Va bene allora, ma tu non verrai con noi?Se vuoi potrei anche venire ma sera potrei raggiungervi soltanto domani a Marrakech anche se penso che Salem non sarà molto contento!!!Io preferirei che venissi, sarei più tranquilla.-Ok allora, organizzo tutto io; ma non per stasera, tu parti con la barca, io arrivo domani sera e resto con voi qualche giorno, comunque stai assolutamente tranquilla qui con Salem sei al sicuro – concluse – chiedi tranquillamente e senza remore tutto ciò di cui hai bisogno .-Ci chiamarono per cenare e ci accomodammo a tavola, anche l’abbondanza e la raffinatezza della tavola faceva trasparire il lusso che si viveva a bordo; mangiai abbondantemente e con molto gusto, ero seduta con Salem da una parte e Kabir di fronte, notavo lo sguardo insistente di Muayid sulla mia generosa scollatura, chiesi chi saremmo partiti quella sera con la barca, mi fu detto che oltre a Salem ci sarebbe stato il comandante e due marinai .-Verso la fine della cena un motoscafo si accostò allo yacht e vidi salire due uomini che posarono i miei bagagli e andarono subito via, in quello stesso momento Kabir si alzò per salutare dicendo che andava via e Muayid lo seguì dopo aver salutato con un cenno della testa, si avvicinò a me e mi diede un bacio dandomi appuntamento all’indomani .-Rimasi a quel punto sola con Salem che chiamò il comandante per dare istruzioni per la partenza, arrivò dopo qualche minuto, Salem gli disse qualcosa di incomprensibile lui si avvicinò per salutarmi, mi alzai per rispondergli, ne rimasi attratta, era un gran pezzo d’uomo semplicemente strepitoso, alto e possente, elegantissimo nella sua divisa bianca e blu era di carnagione mulatta con due stupendi occhi verdi, aveva uno sguardo che sembrava ipnotizzarti, e continuava a guardarmi fisso negli occhi, gli sorrisi e, con molta troiaggine, gli strizzai l’occhio, onestamente ci avevo fatto più di un pensierino; si sedette a tavola a parlare con noi, Salem gli disse di salpare la sera stessa verso Marrakech e gli disse che io sarei stata loro ospite a bordo e che subito dopo mi avrebbero accompagnata sino in Sicilia .-Si rivolse a me, squadrandomi dalla testa ai piedi dicendomi che avrebbe fatto di tutto per farmi fare una meravigliosa vacanza a bordo, e di rivolgermi a lui per ogni cosa mi sarebbe servita, poi si alzò e andò via .-Salem mi guardò sorridendo e mi disse:Ti è piaciuto il mio capitano vero?Moltissimo è davvero un gran bell’uomo!Se vuoi gli dico qualcosa?No……se vorrà me lo farà capire da solo.Se non glielo dico io non si permetterà nemmeno di avvicinarsi;Vedremo – dissi io -Sentii i motori mettersi in moto e dopo dieci minuti la barca iniziò a muoversi, c’era un gran caldo, ma un venticello man mano che ci allontanavamo da terra iniziò a rinfrescare l’aria, un marinaio prese i miei bagagli e li portò di sotto; guardai verso la terraferma e vidi chiaramente le luci di Agadir che si allontanavano, in quel momento mi passarono nella mente tutti gli attimi splendidi che avevo vissuto in quella città, ero consapevole che quell’esperienza avrebbe lasciato un segno nella mia vita, come ero altrettanto consapevole che avrei voluto continuare a vivere il sesso come avevo fatto durante quella vacanza .-In quel preciso istante mi resi conto di essere molto stanca per la giornata trascorsa ed anche un pò ubriaca, mi avvicinai a Salem per chiedergli dove mi sarei dovuta sistemare, lo trovai seduto sul divanetto a poppa che chiacchierava con il capitano e si dimostrò molto dispiaciuto che mi volessi ritirare ed insistette perché rimanessi un po’ con loro; mi accomodai sul divano e non potei fare a meno di notare come lo sguardo del comandante si posasse costantemente sul mio corpo che per onor del vero era fin troppo in mostra .-Dopo qualche minuto Salem chiese al comandante di accompagnarmi nella mia camera e subito si alzò e mi invitò a seguirlo; lo seguii di sotto e mi fece strada fino ad una camera di prua, entrati dentro notai che era molto grande tutta rivestita in legno con un enorme letto circolare al centro, notai due porte dalle quali si accedeva ad un armadio e ad un bagno, anche questo lussuosissimo tutto in marmo, il comandante molto cordialmente mi fece vedere la camera e gli accessori mentre mi ricopriva di complimenti, che mi lusingavano parecchio, mantenne comunque sempre con un atteggiamento molto professionale .-Mi sentivo sfinita, anche se credo che lo champagne mi avesse reso ancora più puttana, infatti mi passò per la testa di farmi sbattere anche dal comandante, ma mi tornarono in mente le parole di Salem e quindi decisi che avrei atteso che fosse lui a dirlo quindi rimasi buona attendendo qualcosa che per quella sera non arrivò, infatti mi augurò la buona notte ed andò via; dopo pochi minuti arrivò Salem a salutarmi La sistemazione va bene? – mi chiese – E’ tutto fin troppo perfetto!! – risposi – Pensavo che ti saresti intrattenuta con il capitano – mi disse -Se devo essere sincera avrei avuto voglia di farlo, ma a parte la stanchezza volevo che tu ne fossi a conoscenza – risposi – Ti ringrazio per la considerazione, – incalzò lui – ma fa tutto ciò credi tranquillamente, anzi domattina ti farò portare il caffè da lui se ti va;No grazie preferisco salire su a prenderlo poi ci sarà qualche altra occasione!!Come preferisci !!! – concluse – Mi svestii e mi misi a letto .-Crollai come un sasso
Aggiungi ai Preferiti