Ormai eravamo alla fine di Settembre, ed io con Valeria mi ci vedevo si, ma solo per farmi un’inculata veloce per il timore che si venisse scoperti dal suo uomo, e questo poteva accadere una volta alla settimana, ma sempre tardi quando lei era sicura che fosse rientrato a casa dalla moglie, io insistevo per cercare di trovare il modo di vederci con più tranquillità, ma la paura che aveva di essere scoperta la frenava sempre, eppoi non eravamo mai soli, aveva una donna di colore che le teneva il bambino quando lei era in ufficio, dormiva nell’appartamento con lei, aveva una cameretta, ma quando venivo io non poteva non sentire i lamenti di Valeria, il suo nome era Malvina, era una mulatta di 22 anni, un bel viso, due labbra carnose ma non eccessive, una seconda di seno, un bel corpicino, ma il culo era veramente fantastico, e poi era simpatica sempre sorridente, quando rideva mostrava due file di denti bellissimi bianchi e perfetti, sembravano finti per come erano meravigliosi, ed era proprio Valeria che mi diceva, ma lo sai che gli piaci moltissimo? ed io scherzando le dicevo, ma se tu non sei gelosa come dici, perchè non me la fai scopare? e lei di rimando, se tu lo fai in mia presenza non ho problemi a fartela scopare, ma credo che tu più che scopartela te la vorresti inculare, dai dimmi che non è vero? allora io di rimando, mi piacerebbe però me la godrei di più se partecipassi anche tu all’incontro, non la trovi una buona idea? ma io e lei che cosa si dovrebbe fare? a me una donna mi fà schifo a baciarla o toccarla, questo può essere le risposi io, ma se ti toccasse lei non credo che la cosa ti dispiacerebbe, a quel punto rimase assorta a pensare a quello che poteva accadere, al che le dissi, facciamo così, ora ci siamo noi e basta, vediamo di combinare a casa mia, perchè queste cose hanno bisogno di tempo e di tranquillità, adesso spogliami e fammi sentire quanto mi desideri, Valeria era in camicia da notte e a lei non dovevo togliere nulla, cominciò con sbottonarmi la camicia, me la tolse, e mentre trafficava con i pantaloni, mi baciava e leccava il petto, la sentivo ansimare sempre di più, si stava eccitando per quello che mi faceva, slacciati i pantaloni, li aveva fatti cadere a terra, e cominciava a toccarmi il manganello che già era dritto, gli ho tolto le mani dicendole, prima mi spogli completamente e poi lo tocchi.Era impaziente di toccarmi, e di perdere tempo con i miei pantaloni non voleva, ma gli aggiungevo, quando me li hai tolti, li pieghi per benino mi sfili gli slip e poi fai quello che vuoi, la scarpe me le tolgo io e ti faccio un favore, li ha piegati subito, mi ha tolto gli slip ma l’ho fermata, e tu la camicia da notte quando la togli dopo? sei un bastardo mi ha sussurrato baciandomi, si è tolta la camicia da notte ed era meravigliosamente nuda, con il triangolino di peli in mezzo alle gambe era un quadro di Raffaello, i seni grandi e abbondanti, con due rose più scure e al centro due caporelli dritti e maestosi, ma il seno anche se grande si teneva su meravigliosamente, e poi la cosa che mi faceva impazzire di Valeria, erano le ascelle con un ciuffetto nero di peli che non si rasava, per me le dava una femminilità ancora più grande di quella che aveva, io ero in piedi l’ho fatta mettere seduta sul letto e le ho preso la testa spingendola leggermente verso il mio manganello, ha spalancato la bocca e lo ha preso, come se fosse l’unica cosa al mondo che gli togiesse la sete di sesso che aveva, con gli occhi chiusi, dall’espressione del volto si notava quanto le piacesse succhiarmi il cazzo in quella posizione, me lo carezzava con la lingua, se lo mandava dentro il più possibile e poi ricominciava a leccarmi la cappella, spesso lo teneva fermo con la mano e me lo riempiva di piccoli bacetti, la vedevo che se lo gustava come l’assetato che aveva visto l’acqua e cominciava a berla, mentre Valeria continuava la sua degustazione io notavo un movimento con la coda dell’occhio, la porta della camera da letto era aperta per metà, e la visione che mi si è presentata era paradisiaca, Malvina era sulla porta completamente nuda, aveva un corpo incredibilmente bello, due seni non molto grandi, ma dritti immobili, il triangolino di peli sulla fica che spiccava come un’ornamento su un quadro d’autore, due gambe dritte lunghe affusolate, accentuate ancora di più dalle scarpe con i tacchi alti, aveva una mano sul seno destro e l’altra in mezzo alla fica, mi ha fatto il cenno di stare zitto, e si stava masturbando con la gamba sinistra alzata, per favorire il movimento della mano nella fica, Valeria che mi stava facendo un pompino, essendo di spalle non la poteva vedere, ho continuato a farle succhiare il cazzo e mi gustavo questa visione paradisiaca, era uno spettacolo vedere Malvina come si faceva quel ditalino, e se lo godeva da pazzi, con gli occhi fissi al mio manganello. Ho sfilato quasi a forza il cazzo dalla bocca di Valeria, l’ho girata dalle parte della spagliera, così non poteva vedere Malvina sulla porta, l’avevo messa a pecorina, ho cominciato a leccarle il culo, gli infilavo dentro la lingua, la sentivo che stava per godere, ho preso la vaselina sul comodino e ho cominciato ad ungerle il buco del culo, nel frattempo Malvina si era tolta le scarpe ed era vicino a me, mentre ero intento ad ungere per bene il culo di Valeria, Malvina mi prendeva il cazzo in mano e in un attimo lo aveva in bocca, la toglievo subito, ero terrorizzato ma eccitato dalla situazione incredibile che stavo vivendo, ho fatto cenno a Malvina di andare via, ma lei mi riprendeva in mano il cazzo e lo dirigeva sul buco del culo di Valeria, io cominciavo a spingere piano piano e lei continuava a tenermelo con la mano, le ho tolto la mano dirigendomela da dietro sulle palle, allora lei a cominciato a massaggiarmele, io intanto con una mano le toccavo la fica, un dito l’ho infilato dentro, sentivo quella fichetta stretta e scivolosa, a causa degli abbondanti umori che continuava ad emettere, intanto ero completamente dentro al culo di Valeria, e lei aveva iniziato a lamentarsi dal godimento, io ho iniziato a dirle, pensa se ci fosse quì Malvina che mentre ti godi questo manganello nel culo, lei ti leccasse la fica, non ti piacerebbe? e lei di rimando si che lo vorrei, quando mi stai tutto nel culo non capisco più niente, adesso mi potrebbero fare tutto che lo accetterei senza riserve, ma quanto è bello questo cazzo che ti ritrovi, mi fai godere in continuazione, non faccio in tempo a sborrare, che sento di nuovo il godimento che si riavvicina incredibilmente veloce, non ho mai sborrato cosi velocemente una volta appresso all’altra, e non mi fermo mai, sentilo che meraviglia, ti prego non ti fermare, continua ancora, non sborrare subito, fammelo godere più che mai, ma ormai sia le carezze di Malvina alle palle che erano meravigliosamente sensuali, sia la fica che continuavo a masturbare mi stavano portando nella fase del non ritorno, infatti da li a poco dopo, avvertivo Valeria che le stavo per riempire il culo di sborra, allora lei incitandomi di andare più svelto, cominciava a gridare tutto il suo godimento, con l’altra mano sentivo la fica di Valeria che era diventata un ruscello di umori, aveva bagnato il lenzuolo, le cosce completamente fradice, io ho iniziato a sborrare come una fontana, sentivo una serie infinita di schizzi che stavano riempiendo il suo intestino. Appena avevo finito di sborrare nel culo di Valeria, Malvina in silenzio e velocemente spariva dalla camera nostra, Valeria si stava riprendendo dalla serie di orgasmi appena provati, ed io andavo in bagno a darmi una rinfrescata, seguito poco dopo da Valeria che mi domandava, ma senti Massimo, cosa volevi dire prima con quel, “se ci fosse Malvina” ma per caso hai un’idea di qualcosa che adesso mi sfugge? ed io prontamente, no tesoro, era una situazione che mi eccitava in quel momento, ma non sei stata proprio tu a dirmi che gli piaccio e che non saresti gelosa? e lei di rimando, si l’ho detto, se fossi presente non ne sarei gelosa, ma mi sembra un’idea talmente assurda che non credo che si possa avverare, ma te la figuri Malvina davanti a me che si fà scopare o inculare da te? io non ce la vedo, prendendo l’occasione al volo, le ho detto, sentiamo lei che cosa ne pensa, che ne dici? e poi non ti intriga il fatto di essere inculata mentre Malvina ti lecca la fica? senza attendere la risposta ho chiamato Malvina, poco dopo entrava nella stanza, aveva una tunica chiara lunga fino hai piedi, era uno spettacolo vederla anche così, era trasparente, si vedeva la fica nera che risaltava sotto quel chiaro che indossava, e il seno era come se non fosse coperto, quando è entrata eravamo sotto le lenzuola, allora le ho chiesto, senti Malvina, te la sentiresti di partecipare a qualche giochino sul letto con noi due? e lei di rimando, io non l’ho mai fatto, ma se mi dite cosa debbo fare non ho problemi, sia con un uomo che con una donna, ho scopato poche volte, ma con una donna non ho mai fatto nulla, così io insistendo, ma se ti dicessi di spogliarti ora e venire quì sul letto con noi lo faresti? e lei si è slacciata le spalline facendo cadere il vestito in terra, mostrandosi completamente nuda, è salita sul letto e ci ha detto, come cominciamo? io togliendo il lenzuolo mi sono chinato verso di lei e ho cominciato a leccarle la fica, lei di rimando a girato Valeria e le ha messo il viso in mezzo alle coscie, ha cominciato anche lei a leccare la fica di Valeria, questa cosa improvvisa aveva eccitato Valeria moltissimo, le aveva preso la testa e se la spingeva contro la sua fica cominciando a godere quasi subito, intanto con le mani Valeria trovava e mi afferrava il cazzo cominciandolo a masturbare, la lingua di Malvina la stava facendo impazzire, la situazione la intrigava e la faceva godere moltissimo. Nel frattempo Malvina mi riempiva la bocca dei suoi notevoli umori, non mi era mai capitata una donna che sborrava la quantità di liquidi come Malvina, avendo già fatto due orgasmi e dal momento che l’avevo posizionata alla pecorina, mi sono alzato e le ho infilato il cazzo dentro la fica, era strettissima e bollente, ma quando ho iniziato ad andare in fondo, si è spalancata ulteriormente per farsi pompare meglio, si sentiva lo sciabbordio degli umori che le colavano, e il movimento di andirivieni che le stavo facendo dentro la vagina, aumentava il rumore dello schiaquio nella fica, era veramente una fontana questa stupenda mulatta, e Valeria si alzava e baciandomi mi diceva, adesso me lo rimetti nel culo questa favola, voglio godere ancora e tu Malvina inventati qualcosa per farmi godere di più, tolta Malvina da sotto a me. Valeria si metteva in posizione per ridarmi il culo, allora Malvina scivolava sotto Valeria e ricominciava a leccarle la fica, io ormai l’avevo puntata e iniziavo a scivolarle dentro al buco del culo, mi si allargava ancora di più per effetto della lingua di Malvina che le stava lappando il clitoride, in pieno godimento vedo Valeria che si allunga e comincia a leccare la fica a Malvina, quella mossa mi aveva preso di sprovvista, sentirla venire e lamentarsi e affondare il viso nella fica di Malvina assatanata, le stava leccando la fica come una forsennata, le sentivo entrambe lamentarsi e godere infinitamente del piacere reciproco che si stavano donando, a quel punto sentivo che non reggevo oltre, avvisavo Valeria che le stavo per riempire di nuovo l’intestino, infatti poco dopo ho iniziato di nuovo una serie di schizzi che sentivo non finire mai, e loro due che ormai prede degli orgasmi multipli che stavano avendo tremavano come foglie al vento, io infatti crollavo di fianco senza più forze, mentre loro per avere un ultimo orgasmo continuavano per altri trenta secondi, abbandonandosi a loro volta squassate dai numerosi orgasmi, Malvina si girava e mi prendeva il cazzo in bocca succhiandomelo appena un po’, e poi mi diceva, volevo solo sentire il sapore della tua sborra, mi sono alzato, sono andato in bagno a rinfrescarmi e mi sono vestito, prima di uscire ho detto loro, ragazze, la prossima a casa mia, voglio stare tranquillo e passarci la notte con voi, le ho baciate entrambe, ma prima di uscire Malvina mi ha detto, io vengo se Valeria vuole, ma mi dai la tua parola che me lo fai sentire nel culo la prossima volta? ci siamo guardati, e siamo scoppiati in una grossa risata, e ho aggiunto: “Ragazze io adesso vado via, vedete di non combinare niente senza di me, perché quando verrete a casa mia faremo…., ma questa è un’altra storia.”

