Salve a tutti, amici e amiche. Come di consueto sono di nuovo con voi per raccontarvi una mia nuova eccitante avventura. Ero andata al supermercato per fare la spesa settimanale insieme ad Angelo. Ero li che mi aggiravo fra i corridoi intenta a riempire il nostro carrello con gli articoli che dovevo comperare. Il reparto dove mi ero fermata era pieno di commessi che rimpinguavano gli scaffali con gli articoli mancanti. Da subito non mi accorsi di niente, ma presto mio marito mi fece notare gli sguardi, come dire… “affamati” di alcuni di loro. Mi stavano guardando come se non vedessero una donna da mesi, e i loro occhi si soffermavano insistentemente sul mio culetto che si intravedeva dalla mia minigonna. Il corridoio era vuoto visto che non era l’ora di punta, cosi facendo finta di prendere qualcosa nello scaffale piu basso mi inchinai per mostrare loro meglio quello che stavano guardando cosi vogliosi. Non c’è che dire rimasero a bocca aperta. Erano due uomini e una donna. Anche la commessa cominciava a guardare interessata me e mio marito. Purtroppo il nostro momento di trasgressione fu interrotto dall’arrivo di altri clienti che si infilarono nel corridoio per fare anche loro la spesa.Così a malincuore prendemmo il nostro carrello e finimmo il giro. Passati alle casse per il pagamento ci dirigemmo verso la macchina per caricare le buste. Ne io ne Angelo ci accorgemmo di nulla, ma mentre eravamo intenti con le operazioni di carico ci si avvicinarono due persone che subito riconoscemmo come due dei commessi che deliziammo precedentemente. Sorridenti si presentarono per conoscerci. Erano la ragazza e uno dei due di prima. Flavia e Marco per la precisione. Ci chiesero se volevamo prendere un aperitivo insieme verso il pomeriggio (dato che loro dovevano ancora lavorare), cosi dopo esserci consultati con uno sguardo Angelo e io accettammo, prendemmo appuntamento per le 17.00. Dopo aver chiuso la macchina andammo a casa e commentammo la cosa. Alle 17.00 uscimmo per andare al bar che concordammo, e’ inutile dirvi come mi ero vestita per l’occasione…. Arrivati al bar incontrammo Flavia e Marco… ordinammo un aperitivo e incominciammo a parla re del più e del meno. Non c’è che dire passammo un bel pomeriggio a chiacchierare e scherzare insieme. Una coppia veramente simpatica. Angelo contraccambiò il loro invito proponendo loro una cena la sera stessa. Accettarono!! Passarono le ore velocemente e ci accorgemmo che ormai era il momento di andare a cenare ero vestita di tutto punto, indossavo un vestitino mozzafiato che fasciava il mio corpicino. Saliti in macchina ci dirigemmo verso il ristorante prenotato… Inutile dire che ci siamo divertiti da morire a giocare durante la cena fra noi e con i camerieri che sempre più esterrefatti giravano sempre intorno al nostro tavolo. Flavia era un vulcano e riusciva con i suoi discorsi a mettere in imbarazzo i malcapitati camerieri che diventavano rossi come peperoni. Finita la cena andammo a fare un giro nei dintorni del lago di Garda. Finchè trovato un posto praticamente deserto Angelo tirò fuori la macchina fotografica. Flavia e Marco per fare le foto come è ormai sua abitudine fare dato che ogni occasione e’ buona, propose anche a Flavia di farsi fotografare ma preferì non farle dato che era restia su queste cose, e così Angelo prese a farmi qualche fotografia fuori da ristorante, finito di fare qualche scatto mentre Angelo riponeva la dgt nella sua custodia, non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto di niente che avevo le labbra di Flavia sulle mie e ci prodigammo in un bacio eccitantissimo da svenimento.C’era un posticino isolato che io e Angelo conoscevamo molto bene, ci recammo li era a due passi praticamente a 100 metri circa dal punto dove avevamo fatto le foto, è un piccolo porticciolo con una piccola casetta forse addetta a qualche guardiano che di solito in inverno lascia incustodita, sapendo questo anche pensando che potesse comunque scoprirci, non ci lasciammo intimorire e ci andammo senza esitazione. Al massimo avremmo avuto un nuovo amico a cui prestare le nostre attenzioni. Appena entrati abbracciai Flavia e ricambiai il bacio che poco prima era stata lei a darmi… ero eccitatissima, la sua lingua scorreva sulla mia pelle scendendo sul collo fino a raggiungere i miei capezzoli già durissimi. Marco dal canto suo non perse tempo e mi trovai gia senza perizoma con le sue mani che accarezzavano il mio culetto. Angelo a quel punto si buttò anche lui nel gruppo, dando le sue attenzioni a Flavia che non disdegnava affatto la cosa. Presto lei gli slacciò i pantaloni prendendogli in mano il cazzo durissimo. Chiaramente la stessa cosa feci io con Marco. E dopo aver scambiato una occhiata complice con lei ci buttammo sulle loro cappelle gonfie regalando loro un pompino mozzafiato. Il cazzo di Marco mi entrava in bocca sempre di più, finche sentivo le sue palle sbattermi sul mento. Era come se mi scopasse. Mi faceva impazzire sentire il suo sapore e il suo odore. Mi faceva impazzire sentirmi riempita in quel modo. Di sottecchi guardavo Angelo che aveva il viso stravolto per il pompino che gli stava facendo Flavia. La sua lingua correva sulla sua cappella rossa bagnandola e facendola tremare di piacere. Avevo voglia anche di lui. Mi girai e iniziammo un pompino a due bocche, mentre Marco si mise dietro di me e mi infilò il suo cazzone in figa. Ero fradicia all’inverosimile. Sentivo la mia eccitazione che colava lungo le mie cosce, ma mai avrei abbandonato il pompino che stavamo facendo a Angelo. Iniziò a tremare in preda a un orgasmo, ma con uno sforzo si fermò in tempo per godersi ancora quel momento. Ci tolse dalla bocca il suo cazzo lasciandoci per un momento orfane, ma subito Flavia mi infilò la sua lingua iniziando a baciarmi. Anche lei prese il cazzo di mio marito nella figa, e a giudicare dai suoi gridolini le piaceva moltissimo. Marco nel frattempo aveva preso a leccarmi divinamente. La sua lingua si infilava fra le mie labbra sempre più in profondità, come fosse un piccolo fallo. Mi succhiava il clitoride, facendomi impazzire di goduria. Stavo perdendo la testa e presto sentii il primo orgasmo che si impossessava del mio corpo facendomi vibrare. Vedevo Angelo che scopava Flavia sempre più forte finche anche lei ebbe un orgasmo violentissimo gridando il suo piacere. Per fortuna che il posto era deserto, altrimenti avremmo richiamato l’attenzione di tutti. Io e Flavia ci sdraiammo sul lettino e iniziammo a lesbicare. Leccavo avidamente la sua figa mordicchiandole le labbra umide. Era fradicia e i suoi umori mi grondavano sul viso. Le infilai dentro un dito proprio mentre Marco appoggiò la cappella sul suo culetto, spingendo lo vedevo allargarsi per accoglierlo sempre di più finche non sparì totalmente dentro. Potevo sentire con le dita la sua cappella gonfia che strusciava contro le pareti. Flavia continuava a bagnarsi ancora finche mi trovai il suo orgasmo che colava lungo il mio braccio. A quel punto Marco iniziò a trombarla sempre più forte, mentre io continuavo golosa a leccarle il clitoride e a scoparla con le dita. Nel frattempo Angelo me lo aveva messo nella figa. Potevo sentire il suo cazzo duro come il marmo che entrava in profondità fino alle palle, sempre più veloce, sempre più duro finchè non ebbi un altro orgasmo che mi lasciò quasi senza forze. Continuarono a trombarci alternativamente per un tempo che mi sembrò infinito finchè eccitati al limite anche loro ci offrirono le loro cappelle sulle quali ci gettammo golose succhiandole avidamente. Succhiai le palle di Angelo mentre Marco mi strofinava il suo cazzo sulle guance. Flavia leccava le palle del suo ragazzo, mentre mi masturbava con una mano. Il primo a venire fu Marco che inondò il viso di Flavia. Potevo vederla che golosa continuava a leccare la cappella, mentre anche Angelo ebbe il suo orgasmo, bagnandomi fin sopra i capelli. Ci lasciammo con la ferma intenzione di rivederci al più presto tanto ci eravamo divertiti, ma fino ad ora a causa di svariati impegni non è stato possibile. E dire che tutto era iniziato semplicemente andando a fare spesa!!! Spero che anche questa avventura vi sia piaciuta e vi abbia eccitato almeno quanto è successo a me. Vi do appuntamento al prossimo racconto, lasciandovi con un caldissimo bacio.
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