Voglio raccontarmi cosa mi è capitato ad una festa di laurea di un mio cugino la settimana scorsa.Sono un ragazzo di ventiquattro anni della provincia di Verona, sono alto un metro e ottanta, scuro di carnagione, buona muscolatura (frequento la palestra tre volte la settimana), occhi scuri, capelli neri. È la festa di laurea di un cugino di secondo grado, figlio di un cugino di mio padre. Si è laureato con il massimo dei voti, ma è un tipo sveglio, conosce molte ragazze e proprio per questo accetto di buon grado l’invito a questa festa che ha luogo non lontano da Verona.Arrivato alla festa mi accorgo che è come me l’aspettavo, tantissime persone, ma soprattutto tante belle ragazze. Saluto il festeggiato e faccio un giro per il locale. Ad un certo punto si avvicina una ragazza davvero molto carina, biondina, occhi scuri, non molto alto, un metro e sessanta circa, ma davvero ben messa, ha una terza di reggiseno e un culo a mandolino da spavento. Mi dice: “Non mi riconosci?” . Allora inizia dicendo che è la figlia di una cugina di mia madre e che non vedevo da almeno sei anni, è totalmente cambiata ed in meglio. Andiamo a prendere qualcosa da bere e parliamo del più e del meno. Andiamo a sederci e tra una risata ed un’altra ci scappa un bacio. Lei rimane un po’ sorpresa, ma non sembra essere scontenta visto che nel secondo ci scappa anche la lingua. Allora le chiedo se vogliamo allontanarci un po’ così da stare in tranquillità ed accetta. Dapprima andiamo dietro al bar, un posto che sembra tranquillo e lì già iniziamo a scatenarci. Le mie mani sono dovunque, entrano sotto la maglietta, le stritolo le mammelle, i capezzoli. Poi le mani scendono sotto la gonna e gliela alzo fin sopra la pancia, vedo che hai un minuscolo perizoma, ma al momento che cerco di scostarglielo è ritrosa, mi dice che è ancora vergine. La rassicuro le sposto il perizoma e comincia a giocherellare con il clitoride. Ormai è in bagno di umori, raggiunge l’orgasmo almeno due volte. Con tutto quel nettare riesco ad inumidire anche il buco del culo che cerco di penetrare con il dito medio, e non appena entra un po’ emette un gridolino di piacere ed ha il terzo orgasmo. Durante tutto questo la ragazza mi aveva solo toccato sui pantaloni, avevo un cazzo di marmo, ma mentre stavo per cacciarlo fuori mi accorgo che si sta avvicinando qualcuno le dico di sistemarsi un po’ e ci allontaniamo da quel posto. Vedo che dall’altra parte della sala c’è un piccolo ripostiglio nel quale possiamo appartarci con tranquillità e ci dirigiamo verso quella stanza. Entriamo e c’è un tavolo. Ci appoggiamo e la stendo. Le tolgo la maglietta, il reggiseno, le tocco il seno, le strizzo i capezzoli e sembra apprezzare tantissimo visto i continui mugolii. Poi le alzo la gonna e gliela tolgo, poi le tolgo il perizoma ed inizio a leccarle la figa. Dopo un po’ anche io mi spoglio, tolgo i pantaloni, il boxer e mi posiziono a 69. Ho il cazzo già duro, lei prima lo prende tra le sue mani e poi se lo avvicina alla bocca iniziando un pompino. Ricomincio a leccarle la figa soffermandomi sul clitoride che è diventato quasi un piccolo cazzetto. Le continue slinguettate fanno si che lei raggiunge l’orgasmo. Prendo un po’ di umori e cerco di penetrarla con un dito, ma lei fa resistenza, dice che non vuole essere sverginata e così appoggio soltanto le dita. Intanto lei continua il pompino, è abbastanza brava e dopo un po’ anche io ho il mio orgasmo, le arrivo tutto in gola e lei ingoia tutto. Ma non può finire così, devo almeno penetrare almeno un buco, così mi viene un’idea. La faccio girare sul tavolo, con i piedi a terra, la posiziono a novanta gradi, la ragazza capisce subito, è alquanto refrattaria, ma le dico di tranquillizzarsi perché se è calma il dolore è minimo. In questa stanza noto che c’è del sapone liquido, ne prendo un bel po’, prima ne spalmo una grande quantità sull’ano e poi sul dito. Inizio a penetrarla con il dito indice e noto un po’ di resistenza le consiglio di tranquillizzarsi, e piano piano riesco a penetrarlo per intero. La ragazza è un po’ insofferente, le tocco la figa dalla quale fuoriescono i primi umori e si calma. Tiro fuori il dito lentamente per poi rimetterlo tutto dentro, ripetendo questa operazione più volte l’ano sembra cedere e così infilo un altro dito, mentre con l’altra mano continuo a massaggiarle la figa intrattenendomi con il clitoride. Fa molta resistenza ad entrare, ma pian piano con l’aggiunta di altro sapone riesco a penetrarla. Sfilo le dita dal culo, e poi gliele rimetto, ripetendo l’operazione più volte. Ad un tratto mi ricordo di avere una penna, di quelle rotondi, più grandi rispetto alle normali bic. Decido di prenderla, la immergo nel sapone e la faccio entrare nel buco del culo, questa volta la penna entra con relativa felicità. Il mio cazzo è ormai granitico al solo pensiero di sverginare un culo così. Non ce la faccio più, invito la ragazza a rilassarsi quanto più è possibile. Punto il cazzo all’ano, che fa molta resistenza, spingo pian piano entra appena la capocchia e già la ragazza si sta dimenando, allora decido di penetrarla in sol colpo, faccio forza e la penetro completamente. La ragazza emette un grido fortissimo, fortunatamente di là c’è musica assordante e non sente niente nessuno. Mi basta una sola penetrata ed eiaculo nelle sue budella. Quando tiro fuori il cazzo è sporco di sangue. Le spiego che è normale, lì c’è anche del disinfettante così posso pulirla. Eseguo e rivestitoci torniamo in sala.
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