Amalia…. da quando ho conosciuto lei la mia vita, soprattutto a livello sessuale, è cambiata in modo radicale.E’ una gran vogliosa, sempre eccitante e sexy, insomma lei è il tipo di donna che noi uomini apprezziamo molto, particolarmente a letto e che tra noi chiamiamo : “una gran troia”…. con lei raggiungo davvero l’apice del godimento.Dalla prima volta… dal nostro primo incontro, son passate un paio di settimane circa, durante le quali ci siam spesso sentiti per telefono, ci siamo scambiati sms a luci rosse raccontandoci l’un l’altro i nostri desideri e le fantasie più nascoste e perverse, abbiamo “chattato” su MSN dove ci siam “scritti” davvero di tutto.Siamo complici… E’ nata in noi la voglia di provare le diverse sfaccettature del sesso…. L’appuntamento con lei era fissato per martedì pomeriggio, alle 14.00, al solito posto, in centro, davanti al teatro. Tra le sue fantasie, o meglio, tra quelle che mi aveva raccontato, c’era quella di essere fotografata o videoripresa durante il rapporto sessuale.Io potevo accontentarla, da poco avevo ricevuto un bella macchina fotografica digitale, con la quale era anche possibile fare dei brevi filmati.Sapevo che quel pomeriggio avremmo fatto sesso, che avremmo provato a realizzare qualcuna delle nostre fantasie e che dopo una fantastica scopata saremmo entrambi tornati alla vita comune, ognuno con il rispettivo consorte.Non sapevo però dove avremmo trascorso il pomeriggio.Le avevo detto che a casa mia non saremmo potuti andare, lei mi rispose che aveva altro in mente e che comunque avrei potuto stare tranquillo.Avrebbe organizzato lei.Arrivo all’appuntamento con un po’ di anticipo e dopo qualche minuto la vedo arrivare.Gonna beige, stivali, camicetta ed un giubbino in jeans… I soliti capelli rossi che tanto mi piacevano, ondeggiavano mentre lei a lunghi e sensuali passi mi veniva in contro.Mi schiocco un bellissimo bacio sulle labbra e sorrise dicendomi :“Ciao, come stai? Tutto bene??”“Benissimo” risposi, “Oggi sei davvero attraente Amalia, ti dona quest’abbigliamento casual”…“Già, fa’ lei, questa mattina non sono stata in ufficio, sono andata a far compere per questo nostro incontro… e preferivo essere comoda…”“Compere per il nostro incontro??? Ostriche e Champagne??? Che tipo di compere hai fatto Amalia???”“Ah… questa è una sorpresa, vedrai… e sono sicura che ci divertiremo un sacco”.“Beh su questo non ci piove, ne sono sicuro, ma ora dolcezza? A cosa hai pensato? Dove mi porti? Visto che, a quanto pare, hai organizzato il tutto??”“Ti va di fare quattro passi?”“Certo che sì, ma per andare dove?”“In ufficio da me… è poco distante da qui…”Amalia era una era laureata in Economia ed esercitava la professione di commercialista in un ufficio che ora scoprivo esser in una bella palazzina d’epoca in centro città.Durante la passeggiata per raggiungere la nostra “alcova” Amalia mi prese dolcemente per mano… Io, diviso a metà tra “gioia” e stupore mi guardavo intorno con la paura di scorgere qualcuno che mi conoscesse e intanto pensavo a che scusa avrei potuto trovare se, incrociando un amico, questo mi avesse fermato salutandomi chiedendomi chi era la mia amica…..L’ufficio di Amalia era in una palazzina ottocentesca riaffrescata da poco.Entrati in un portone in legno e preso l’ascensore giungemmo al quarto piano.Era davvero un bell’ufficio, in una prima stanza vi era la scrivania di quella che immaginavo potesse essere una segretaria, ma che in quel momento era assente, la stanza successiva era bellissima, soffitti alti almeno quattro metri, contornati da stucchi. Un’elegante carta da parati ricopriva le pareti.Il pavimento era in legno, un parquet che penso fosse quello originale dell’ottocento, e sopra a questo uno splendido tappeto persiano. In fondo alla stanza c’era una grossa scrivania con il piano in vetro, dietro di questa una libreria carica di volumi colorati.Dalla parte opposta un divano in velluto color amaranto, una poltrona della stessa fattura ed un piccolo angolo bar con vicino un ficus.Una finestra altissima con delle belle tende color panna, lasciava filtrare la luce opaca del sole. “Però dolcezza.. ti tratti davvero bene direi…!!!”“Beh caro, diciamo che gli affari, fortunatamente, girano piuttosto bene… posso offrirti qualcosa da bere??? Un caffè, una coca? O preferisci qualcosa di alcoolico??”“Grazie bellezza, niente di tutto ciò, se ne hai, berrei però volentieri un bicchiere d’acqua frizzante.”Amalia andò verso il frigo-bar e, per prender la bottiglia dell’acqua, si mise praticamente a 90°, mostrandomi tutto il suo gran bel culo….Bevuta l’acqua andai a sedermi sul divano ed Amalia venne a sedersi sulle mie gambe iniziando subito a baciarmi ed a sbottonarmi la camicia… Profumava di crema idratante al cacao… Ora mi baciava il collo… mi leccava dietro le orecchie mentre con le mani accarezzava i miei pettorali e pizzicava i miei capezzoli…Io, nel frattempo… le avevo tolto camicetta e reggiseno e stavo giocando con le sue grosse tette, mordicchiandole i capezzoli….D’un tratto si alzò iniziando a sfilarsi i jeans… poi, rimanendo con i soli slip, un brasiliano color panna, andò verso la sua scrivania dove, sul piano in vetro era appoggiata una borsa.Ne estrasse un enorme cazzo in gomma.Sarà stato lungo almeno 35 cm.Venne verso me dicendomi : “Ecco tesoro… questo è ciò che ho acquistato per il nostro incontro… voglio giocarci… ricordi?? Era una delle mie fantasie…. Tu piuttosto… Hai portato la macchina fotografica???”Io, che nel frattempo mi ero spogliato completamente : “Certo querida… eccola qua…” Ed iniziai a scattarle delle pose mentre lei, davanti a me, danzava con l’enorme cazzone di gomma…. Lo succhiava infilandoselo tutto in bocca… poi se lo metteva tra le tette e poi ancora se lo strofinava tra le gambe…Io ero seduto sul divano e continuavo a fotografare… lei si sfilò gli slip, fece un paio di passi in avanti venendo verso di me… e si sedette sul mio cazzo rigido impalandosi la figa….Iniziò un lento movimento… saliva e scendeva sul mio cazzo… io la tenevo stringendole le chiappe… e lei, mentre continuava il su e giù… succhiava il cazzone di gomma….Dopo qualche minuto mi chiese di giocare con il cazzone…Fu così che lei, con le gambe completamente divaricate, andò a sedersi sul divano e si infilò completamente in figa il gigantesco membro in lattice…Io nel frattempo, in piedi accanto a lei, le avevo cacciato il mio cazzo fra le labbra e, prendendola per i capelli, la tiravo contro di me facendoglielo arrivare fino in gola…Con la mano libera continuavo a scattarle delle fotografie… Non avevo bene idea di come stessero venendo, però speravo, che tra le tante, ce ne fosse qualcuna intrigante… Ma poi, al momento, in realtà, a tutto pensavo fuorché alle foto…..Amalia mi sbocchinava da favola e continuava a stantuffarsi quell’enorme cazzo nella figa… e nonostante la dimensione entrava ed usciva agevolmente, tanto era bagnata la porcona!!!…Presi io l’iniziativa e toltole l’uccello dalla bocca, la girai tenendole sempre infilato il cazzone finto in figa… Amalia era praticamente a 90° con le mani appoggiate allo schienale del divano… io, con una mano impugnavo il fallo in gomma e glielo spingevo in figa, mentre con l’altra, dopo essermi leccato un paio di dita, incominciai a trastullarle il buchetto posteriore….Amalia gemeva, iniziava a godere come una porca… E più si bagnava e più godeva… E più godeva e più diventava porca…!!! Eravamo al nostro secondo incontro ma, per certi aspetti, mi sembrava di conoscerla da sempre!!!Dopo averle ben preparato il buchetto infilandoci dentro due dita e dopo averglielo lubrificato con un po’ di saliva e con gli umori che le bagnavano la figa, mi misi dietro di lei e gli infilai il cazzo fra le chiappe…. Amalia intanto, con una mano, aveva preso possesso del fallo in lattice e le piantava per intero nella figa…!!!Andammo avanti per qualche minuto.. Io godevo da impazzire nell’entrare ed uscire dal quel suo culetto stretto… Lei ansimava…Stava godendo… in quel momento avrei potuto farle di tutto e capii che io e lei avremmo oltrepassato ogni limite provando ogni tipo di perversione… Non in quel momento naturalmente.. ma sapevo benissimo che la cosa sarebbe cresciuta esponenzialmente!!!Amalia si tolse l’arnese dalla figa, andò un po’ in avanti in modo che anche il mio cazzo uscisse dal suo culo e mi chiese di scoparla….Si mise seduta sul divano, appoggiata allo schienale col le gambe completamente aperte… la figa era dilatata dal quell’enorme palo con cui l’aveva sfondata…“Mettimelo nella figa adesso… lo voglio tutto dentro, voglio sentire un cazzo vero.. un cazzo caldo che mi scopa…”Mi misi sopra di lei nella più classica delle posizioni ed incomincia a scoparla come un forsennato.. La sbattevo quasi con violenza… Amalia era diventata una gran vacca…..O meglio… Amalia era una gran vacca… e lo scopare in questo modo faceva venir fuori la sua vera indole!!!…Stavo per venire….“Amalia.. sto’ per sborrare…. “…..“Mhhh…. Sì… sìì tesoro… ma lo voglio tutto sulla faccia….”….Detto fatto….. lo tirai fuori dalla sua figa diventata ormai un lago…Amalia riprese il cazzone di gomma e se lo cacciò dentro con un solo coplo….Mi prese in bocca il cazzo ed iniziò a sbocchinarmelo da gran maestra quale avevo capito lei fosse…!!!Aveva una “tecnica” sublime che mi aveva già fatto provare durante il primo nostro incontro…. Roteava vorticosamente la lingua intorno alla cappella.. ci giocava dandogli piccoli e veloci colpetti… Poi lo prendeva tra le labbra e lo slinguava… ed in fine se lo cacciava tutto in bocca fino alla gola… le piaceva insalivarlo per bene… Amalia godeva a prenderlo in bocca… iniziava sempre con un ritmo lento, per aumentarlo pian piano sempre di più!!!Quando sentì che mi irrigidivo, la cappella gonfiava e che io stavo per venire… lo tirò fuori dalla sua vogliosa bocca e fece arrivare i primi fiotti sulle labbra.. i successivi la colpirono sulle guance e sulla fronte…“Mh… Amalia… sto’ venendo… sei fantastica… dei una gran bocchinara…. Sìì…”Amalia in ginocchio davanti a me si faceva sborrare addosso….“Sì.. dai porcone, sborrami in faccia che mi piace da impazzire….”….Venni copiosamente su tutto il suo viso… Alla fine Amalia era piena di sborra… ne aveva davvero su tutta la faccia… Allora presi la macchina fotografica e, mentre lei con la lingua mi ripuliva l’uccello, io le scattavo le foto che tanto stuzzicavan la sua fantasia….!!…Restammo nudi.. seduti sul divano, accarezzandoci e coccolandoci come due ragazzini… Ci eravamo fatti una bella scopata….Mezz’oretta dopo….“A presto Amalia…. Aspetto una tua telefonata…”“Ciao tesoro” mi disse baciandomi in bocca…. “Scarica le fotografie… e la prossima volta portamele a vedere ok??”“Claro querida…”
Aggiungi ai Preferiti