Da tempo non sentivo la mia ex fidanzata. Con il passare del tempo, sono ormai tre anni che non stiamo insieme, ricordo sempre meglio le nostre notti di sesso e ho sempre più voglia di rifare l’amore con lei. Decido di chiamarla. “Pronto Ale, come va?” lei è stupita ma felice. “Bene, come stai? Come mai mi chiami stasera?”. “E’ una vita che non ci vediamo ed è un po’ che mi vieni in mente”. “Come mai?” risponde lei. “Mi ricordo tutte le nostre notti di sesso. Eri una bella maiala…”. “Certo che non mi chiami da un anno e quando lo fai mi dice queste cose… anche tu però… Non dirmi che ti è venuta voglia di amarcord?” “E’ tanto che non ti vedo e ti immagino bella, femminile e dall’aspetto curato, con l’esperienza giusta dopo questi tre anni. Dai, in cambio riceverai quelle attenzioni e quell’affetto che forse non ricevi più da chi ti sta accanto, che non ricevi più come una volta insomma. Sei ciò che cerco adesso, voglio da te solo momenti di sesso libero senza complicazioni”. “Mi sei sempre piaciuto perché sei strano, ma come possiamo fare per incontrarci?” “Possiamo vederci in qualche posticino insolito, ad esempio va benissimo in parcheggio visto che a Roma ce ne sono molti e magari organizziamo una situazione un po’ particolare che ne dici?”. “Sei un cretino, però accetto. Domani sera alle 23 a Formia?” “Affare fatto, ci vediamo là, adesso io ho il Classe A”. “Va bene a domani”. Vado all’appuntamento eccitato come un bambino. La trovo ferma in macchina e le dico di seguirmi a casa mia. Saliamo in casa e iniziamo a parla. Beviamo uno, due, tre Martini e la serata si scalda. Andiamo in camera e ci spogliamo in fretta. E’ sempre bellissima, capelli castani occhi verdi. Lei è sdraiata e mi avvicino al letto, cominciando a baciarle la figa, tutta bagnata. Rimango colpito dall’odore che emana, appoggio le labbra e inizio a leccare golosamente. Poi inizio piano piano a penetrarla, aumentando gradualmente la velocità dopo poco viene gridando. Tolgo il cazzo dalla figa, e pur essendo in dirittura d’arrivo lo avvicino alla sua bocca. Mi sta spompinando, nuda col culo all’aria, mi fa godere in poco tempo, ma non voglio venire e le dico: “Ti piacerebbe essere inculata?”. Quella risponde di sì e così, prendo dal cassetto del comodino la vaselina e inizio a prepararle il culo con un dito. Poi mi fa un cenno e allora capisco che è il momento. Lei mugola di piacere. Mi posiziono dietro e inizio a stantuffarla, mi accorgo che riesce a trattenersi poco e geme alla svelta, io ho un profondo, appagante orgasmo. Subito si toglie e sborro in terra. “E’ stata una bellissima esperienza, da ripetere” mi dice rivestendosi. “Pensare che le ultime volte che scopavamo era così monotono. Ci sentiamo per mercoledì prossimo?” “Va bene” mi dice e esce di casa di fretta.
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