Mi chiamo Lara e sono una squinzietta sempre piena di novità. Mia sorella Marina mi aveva raccontato al telefono i suoi progressi dopo il soggiorno presso di me e il mio ragazzo a luglio. Adesso va in giro nuda per casa e si abbronza integralmente insieme a Valentina; sembra anche che sia riuscita a perdere i chili superflui.Bene: ci aspettava per un week-end durante il quale i miei genitori si sarebbero assentati. Prima di partire, Stefano ed io abbiamo fatto un patto: lui avrebbe cercato di sverginare Marina e io mi sarei fatta mio cugino. Per dimostrarci i risultati raggiunti mia sorella ci ha accolti completamente nuda, quel sabato mattina. Ha sussultato quando Stefano le ha messo una mano sulle chiappe per complimentarsi della splendida forma in cui la trovava. Anche quando siamo andati in piscina eravamo ben poco vestite. Dopo esserci asciugate sono andata a telefonare a Vale che doveva raggiungerci nel pomeriggio portando anche suo fratello, per farmi piacere. Poi ho attaccato un bottone a Marina sull’argomento fotografie e lei, per dimostrare che era completamente priva di tabù, ha accettato di posare. E’ stata una seduta piuttosto soft; Stefano, mentre scattava le foto aveva il cazzo in tiro e, in tutta evidenza, la cosa interessava mia sorella che non finiva di sbirciarlo. Dopo quella seduta mi sono messa a spompinare Stefano, giusto per distenderlo un po’. Dopo qualche pompata lui si è liberato dalle mie labbra: -E’ inutile, se sono in questo stato è colpa di tua sorella!Detto fatto le ha messo il cazzo in mano, con fare autoritario. Era il primo cazzo che mia sorella toccava in vita sua e lo ha menato timidamente, non osando spingersi più in là. Non di meno Stefano ha annunciato rumorosamante l’orgasmo e io mi sono affrettata a prenderlo in bocca, per non diperdere nemmeno una goccia di sborra. Dopo pranzo ho chiesto a Marina di spalmarmi l’olio solare; prima la schiena , poi le chiappe e le gambe. Poichè aveva evitati di ungermi la scriminatura delle chiappe ho fatto finta di meravigliarmene e le ho detto:-Hai dimenticato una parte. Hai vergogna… o hai paura che ti morda?Ha finito per metterci le dita, girando accuratamente attorno allo sfintere. Voltandomi ho visto chiaramente che aveva i capezzoli in tiro. Anche i miei si sono inturgiditi quando ha cominciato a spalmarli; poi è discesa sul ventre e da lì è passata direttamente alle gambe. Così le ho afferrato una mano e l’ho posata sulla fica: -Anche qua! Sai benissimo che, così depilata, ho ancora più bisognio di proteggermi!Marina ha obbedito e mi ha spalmato tutta la fregna, fessura compresa, con l’olio mischiato alla mia broda. Aveva la respirazione accelerata ed era tutta rossa. Per quanto mi riguardava me ne sarei fottuta altamente che fosse mia sorella anzichè un’altra donna a procurami del piacere, ma a lei non passava nemmeno per la testa.-Adesso tocca a te!Marina si è distesa sul ventre, ma è stato Stefano a occuparsi di lei. Quando le dita del mio ragazzo si sono avvicinate al buco del culo, mia sorella si è irrigidita tutta e lui l’ha esortata a rilassarsi. Si è voltata verso di me e io ho fatto cenno con la testa, in segno di assenso. Lei allora si è lasciata andare e Stefano si è messo a percorrerle tutta la scriminatura, indugiando particolarmente sul buco del culo. Poi l’ha fatta voltare e ha cominciato con le tette, i cui capezzoli erano induriti. Non era proprio possibile far finta di niente: ho cominciato a masturbarmi mentre Stefano posava direttamente le dita sulla topa spalancata di Marina e le prendeva il clitoride fra il pollice e l’indice. La ragazza non riusciva più a trattenere i gemiti e ansimava sempre più affannosamente finchè ha avuto un primo, rapido orgasmo. Stefano, a quel punto, si è cosparso il cazzo di olio solare per lubrificarlo a dovere e lo ha puntato all’ingresso della fica, spingendo delicatamente. Marina rantolava:-Oh sì… oh sì… sì…Ha perduto la verginità praticamente senza dolore. Stefano ha accelerato i colpi poco a poco e mia sorella ha avuto il suo secondo orgasmo; Stefano ha estratto l’uccello e le ha sborrato sulle tette. Dopo una bella doccia rinfrescante, Marina ha confessato di aver fantasticato più di una volta sulla verga di Stefano, durante i ditalini notturni, e che, essendole passata ogni inibizione, era felicissima di ciò che era successo. Tuttavia non aveva mai pensato di toccare me e l’averlo fatto l’aveva turbata. Allora le ho confidato che anche a me era sembrato strano, seppur piacevole, farmi palpicchiare da mia sorella:-D’altronde ti sei accorta che ero tutta bagnata, no? E sono certa che anche tu lo fossi.In quel momento abbiamo sentito suonare il campanello e io sono andata ad aprire. Erano Vale e Marco. Quest’ultimo sembrava scioccato di vedermi tutta nuda sulla porta (che dava praticamente sulla strada, fortunatamente deserta), subito imitata da sua sorella che si tolse la gonna sotto la quale non aveva niente. Si è stupito anche vedendo Marina e Stefano col cazzo ancora semieretto. Mia sorella sembrava un po’ imbarazzata di trovarsi nuda di fronte a un ragazzo che non conosceva.Io ho detto a Marco: -Siamo tutti in famiglia e sappiamo tutti com’è fatto un maschio nudo; allora non restare così, ci metti in difficoltà. Lui ha capitolato e si è subito spogliato. Aveva già un principio di erezione che ho pensato bene di sfruttare; mi sono avvicinata e gli ho accarezzato le palle, la verga si è ingrossata lasciando scoperto il glande. Mi sono rivolta a Marina: -Finora conoscevi solo quello di Stefano, eccone un altro!Poi, senza dar tempo a nessuno di realizzare, mi sono inginocchiata e ho cominciato a spompinarlo. Vale, dal canto suo, si è subito lanciata a prendere in bocca la nerchia di Stefano. Potevo sentire gli “oh” e gli “ah” di Marco e Marina, sconvolti da tanta sfrontatezza.Ma l’erotismo della scena ha finito per travolgere anche mia sorella che si è messa a lavorarsi il clitoride. Vale ha abbandonato Stefano, ha trascinato Marina davanti alla verga rigonfia e le ha abbassato la testa facendogliela inghiottire: il suo primo pompino!La ragazza la guidava nel movimento di labbra, le suggeriva come usare la lingua o come titillare le palle e l’ano. Poi mia cugina si è messa dietro mia sorella e le ha separato le chiappe, l’ha masturbata per un poco e le ha offerto la sua prima leccata di fica. Marina non ha fatto cenno di volersi sottrarre!Marco, intanto, mi aveva innaffiato copiosamente le tonsille ma era rimasto in tiro. Al punto di eccitazione in cui si trovava non ha per nulla protestato quando, dopo aver lavorato un poco la fregna di sua sorella, gliela misi davanti al cazzo. Al primo contatto con il membro fraterno, Vale si rivoltò contro di me:- Puttana… te l’avevo detto: non con mio fratello!- Un cazzo è un cazzo: va sempre bene!Visto poi che Marco aveva cominciato a limarla e che lei sembrava apprezzare, non ha più insistito ed è tornata a occuparsi, contemporaneamente, della fica di mia sorella. Per completare il quadretto sono andata a sedermi sulla bocca di Stefano; in primo piano avevo mia sorella che lo spompinava senza ritegno e, dietro di lei, mia cugina che le lappava il culo mentre si faceva sbattere dal fratello. Stefano mi ha fatto decollare, infilandomi due dita nel culo, poi ha sborrato come una fontana. Marina, che non si era certo immaginata tanta abbondanza, sputava lo sperma facendolo scorrere a fiumi sulle palle di Stefano. Questi allora ha preteso che lo ripulisse: – E la prossima volta, bellezza, vedi di ingoiare tutto!Sottomessa e mortificata, mia sorella ha leccato coscienziosamente i peli impiastricciati. Mia cugina era ancora aggrappata alle anche di mia sorella che belava come una pecora sgozzata; io mi sono messa a inculare Marco con due dita lubrificate con la mia stessa broda, cosa che ha accellerato la sua eiaculazione. Con le dita potevo sentire tutte le sue violente contrazioni. Abbiamo continuato così per tutta la notte e il giorno seguente. Abbiamo veramente perso ogni freno inibitore. Stefano ha fatto fare un sessantanove a me e mia sorella, lei è stata poi iniziata alla sodomia e alla doppia penetrazione.Vale ha finito per spompinarsi il fratello e poi si è fatta prendere a sandwich, lui di dietro e Stefano davanti. Poi quest’ultimo mi ha sostituita nel fare un pompino a mio cugino e quando questi ha sborrato, gli ha presentato il cazzo a sua volta; Marco non ha potuto far altro che rendergli il favore.Quando io e Stefano avevamo progettato il week-end non avevamo certo pensato che le cose si sarebbero spinte tanto in là!
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