Questo racconto è un mio squarcio di vita. All’età di 18 anni frequentavo una ragazza molto spigliata e porcella con la quale facevo porcate farcite da perversione anche in gruppo entrambi eravamo bisex e perciò la nostra ricerca del piacere era su ambosessi, ricordo che un giorno leggemmo un giornale locale di inserzioni varie tra cui vi era la rubrica incontri e altro. Nel scorrere le varie inserzioni dove maschi/femmine/gay o coppie si cercavano/offrivano leggemmo una inserzione che ricordo ci colpì molto più o meno diceva “ Siete maggiorenni disinibiti esibizionisti amate il sesso a 360 gradi siete bisex, volete ottenere un compenso bene scrivetemi e realizzerete i vostri sogni….. Fermo posta Cordusio Milano.Ci guardammo in faccia e ridendo decidemmo di rispondere descrivendoci e decantando la nostra libido perversa, allora non c’erano le e-mail e perciò il fermo posta era la soluzione più conosciuta, dopo due settimane mi recai in posta ritirai una lettera e la lessi avidamente, poi visto il contenuto telefonai alla mia ragazza e ci trovammo ai giardini pubblici, eravamo convocati il giorno stesso o il giorno dopo alle ore 16.00 in via ……… al n 21 zona viale Padova citofonare a…….., tanto valeva non perdere tempo, lei confermò così ci recammo all’appuntamento. Arrivammo davanti a un vecchio palazzo citofonammo, dopo una frazione di secondi rispose una voce di uomo che quando sentì chi eravamo ci disse di accomodarci al terzo piano, porta in fondo alla ringhiera, (Il palazzo era molto curato e pulito pur essendo di ringhiera essendo della vecchia Milano), suonammo e venne ad aprirci un signore sui 60 anni con una pancia enorme e con una canottiera logora, ricordo che la prima cosa che pensai era stata “mamma mia che faccia da porco che ha”, ci fece entrare dopo le presentazioni (si chiamava Nicola) ci invitò in una stanza che fungeva da ufficio e ci fece accomodare, prese dalla scrivania dei moduli “questionari” disse che ci avrebbe fatto delle domande per capire le nostre attitudini e alle quali dovevamo rispondere in modo veritiero, nel frattempo ci illustrava il lavoro in cosa consisteva, ricordo che “disse che faceva parte di un gruppo di persone fidate che amavano realizzare delle riprese amatoriali hard, e che erano disposte a pagare molto bene le riprese, detto questo ci chiese cosa ne pensavamo……..” io guardai la mia ragazza che accenno un “per me va bene” diedi allora l’ok, ma dando una condizione irremovibile si doveva usare sempre la mascherina per non essere riconosciuti, cosa che venne subito accettata e messa per iscritto, poi lui disse che questo colloquio di lavoro e la prova attitudinale che ne seguiva erano comunque retribuite con lire 50mila correva l’anno 1982 e vi garantisco che erano dei bei soldini, di conseguenza accettammo.Cominciò con il sottoscritto e dopo le domande classiche da schedario pubblico disse che sarebbe passato alla parte delicata cominciò con il chiedermi la conferma della mia bisessualità, (si sono bisex) se ero passivo o attivo (attivo con la donna passivo al 100% con l’uomo) se mi piacevano i rapporti orali attivi o passivi (si in entrambi i casi), se accettavo l’ingoio (si solo da persone sicure) se accettavo la sodomia (si) se praticavo rapporti con più persone (si ogni tanto mi era capitato di fare delle orge miste) rincarò la domanda aggiungendo e solo con uomini? (non c’è problema), se mi masturbavo o mi piaceva farlo o farmelo fare (molto volentieri in entrambi i ruoli), poi ridendo aggiunse ora passiamo alla parte più scabrosa del questionario “bene dissi compiacente” la domanda arrivò a bruciapelo se praticavo attivamente o passivamente il pissing (tentennai nel rispondere ma poi dissi che mi era capitato di leccare una figa appena che aveva pisciato e un’altra volta di assaggiare la mia piscia dopo averla fatta in un bicchiere), no… no … non ci siamo capiti volevo dire farsi pisciare sul corpo in faccia in culo o addirittura in bocca e berla , mentre pensavo cosa rispondergli lui deciso disse “devo mettere un si o un no, va bene metta un (si), giochi con la cacca li pratichi era passato dal voi al tu con una facilità sorprendente ma lo lasciai fare dopo tutto dopo tutte le confidenze che le stavo dicendo era stupido mantenere un rapporto asettico e professionale la mia risposta comunque fu rigidamente un (no), altra domanda se facevo uso pattivamente o su altre persone di falli artificiali o oggettistica varia (si molte volte li ho utilizzati in entrambi i ruoli), scusami… ti piaceva incularti con un fallo di gomma? Non era una domanda del questionario ma una sua curiosità quella che mi aveva rivolto, comunque risposi “che praticavo la masturbazione anale da molti anni traendone molto piacere ma preferivo quando era un’altra persona che mi pompava con l’oggetto”, compiaciuto aggiunse che c’erano ancora un paio di domande, pratichi o ti piacerebbe praticare rapporti con animali (non ho mai praticato per mancanza di occasioni) con un ghigno disse sottovoce “che questo tipo di filmato era molto richiesto e superpagato ”oooooh dissi ma allora bisogna provare metti (si), un ultima domanda cosa ne pensi del rapporto di sottomissione, anche per questa domanda tentennai poi risposi (mi piace essere trattato da schiavo quando brutalmente vengo usato deriso umiliato anche da più uomini) la faccia del signore era sempre più arrapata, mi girai verso la mia ragazza anche lei era molto eccitata aveva le guance purpuree, due capezzoli che quasi bucavano la maglietta e aveva le mani conserte in mezzo alle gambe proprio appoggiate sopra l’inguine segno evidente del suo stato, lei si girò sospirando e disse ridendo “pensa quando toccherà a mè rispondere alle domande mi sono eccitata sentendo le tue figurati dopo”.Bene disse il signore le domande sono finite ora spogliati che voglio esaminarti adducendo la scusa che voleva vedere se ero dotato, se non avevo imperfezioni, se ero dilatato, in quanto tempo e come mi diventava duro, aggiunse comincia pure…………. mentre mi spogliavo la mia ragazza strusciava nervosa le gambe quasi si masturbava sopra la gonna, poi guardando verso il signore vidi che si toccava senza pudore il pacco nei pantaloni, per quel che mi riguarda il cazzo era al massimo dell’erezione e sguscio fuori prepotente appena abbassai le mutande, quando il mio corpo fu completamente esposto lui si alzò, venne alle mie spalle mi girò attorno tocco il cazzo lo masturbò un paio di volte mentre continuava imperterrito a toccarsi il pacco attraverso la stoffa dei calzoni, poi mi disse di appoggiare il busto sulla scrivania, ero completamente messo a 90 gradi con il culo esposto, al mio fianco la mia ragazza non ne poteva più doveva avere una fontana al posto della fica lui andò in un cassetto di uno schedario estrasse un paio di guanti un tubetto e una scatola di preservativi, bene disse passiamo a verificare se hai risposto in modo esatto alle domande unse con del gel il dito e me lo spinse di colpo nel culo io gridai per l’improvvisa penetrazione lui prendendomi per i capelli mi apostrofò con “troia non hai scritto che ti piace essere usato e trattato da vacca forse e poi cosa è un dito per questa fogna di culo che ti ritrovi forse aggiungendo altre due dita senti qualcosa e così fece, ….. il dolore aumentava come l’eccitazione di tutti, di colpo tolse le dita e il guanto prese la scatola di preservativi e chiese gentilmente alla mia ragazza se ne poteva infilava uno sul suo uccello “lei mi guardò per chiedere conferma e io annuii” estrasse il preservativo mentre lui estrasse il suo uccello dai pantaloni era tozzo molto largo completamente scappellato e mi colpì la grossezza della cappella e il suo colore bordeaux, altra cosa che mi colpì era il fetore che emanava, la mia ragazza scartò il preservativo lo appoggio alla punta ma era talmente largo che non riusciva a farlo entrare, lui ridendo disse che se non riusciva a farlo entrare lui sarebbe sicuramente entrato nel mio culo e perciò da muoversi, apostrofandola con puttanella.Finalmente riuscì a farlo calzare, mi sputò sul buco del culo e lo appoggiò era già lubrificato ma quel palo richiedeva convinzione e calma per essere ingurgitato e mentre ci ragionavo lui spinse di colpo per entrare “mi sentii svenire” lui rise dicendomi “persa frocetto che ho inserito solo la cappella il resto devi ancora sentirlo…….” Senza ritegno spinse lacerandomi tutto entrando fino ai coglioni meno male che ero appoggiato alla scrivania così non caddi a terra sconvolto dal dolore, diede una decina di colpi nel mio ano poi di colpo uscì lasciandomi un vuoto dentro, mi bruciava enormemente il buco e colavo sangue lui con il cazzo eretto mostruoso sporco di merda e sangue mi venne davanti si tirò via il preservativo e mi invitò a mettermi in ginocchio per succhiarglielo, senza pensanci due volte mi inginocchiai e vincendo l’olezzo che emanava lo baciai non entrava in bocca da quanto era grosso lui mi ordinò di tirare fuori la lingua che voleva vedere quanto mi piaceva fare la troia davanti alla mia ragazza, estrassi la lingua e cominciai a leccarlo, dopo un buon cinque minuti mi spinse a terra e con l’uccello fuori dai pantaloni andò a sedersi dietro alla scrivania. Mi porse il questionario da firmare che come clausole citava sei maggiorenne e consenziente firma per conferma e sotto “dopo aver letto accetto le condizione pattuite per essere scritturati come attori porno amatoriali retribuiti alla fine di ogni prestazione sessuale anche perversa e contronatura (se pattuita) ripresa con telecamera o servizio fotografico. Firmai per accettazione Ben disse tu sei scritturato, rivestiti mi buttò un pacchetto di fazzolettini profumati con i quali mi ripulii alla bene meglio, lui con piglio beffardo sentenziò … ora passiamo alla tua vacchetta, che deve essere fradicia “vero puttanella?” rispondi Troia “La mia lei rispose un si sottovoce ma lui lo volle sentire forte e glielo fece ripetere ad alta voce.
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