Ad Ariana non parve vero di rivederlo.Alessio, il suo primo vero amore, l’uomo che aveva sempre reputato come il più probabile eterno compagno.Non l’aveva più visto dal giorno del matrimonio, quando si era fatta scopare con l’abito indosso, mentre il marito la cercava.Si erano congedati con un addio che non voleva dire molto, ma che restava pur sempre un assenso di reciproca intesa al non vedersi più.Si incontrarono per caso, mentre lei al parco coi bambini che giocavano sotto il vigile occhio dell’apprensiva nonna, faceva una telefonata.Si abbracciarono e si rividero con gioia, aldilà del sesso c’era stato un bel legame che non si era incrinato.Dopo una decina di minuti, sedettero su di una panchina, sorseggiando una bibita.Ariana non staccava mai gli occhi dalla madre e dai pargoli per accertarsi che tutto andasse per il meglio, ma con la nonna i piccoli stavano bene e lei poteva chiacchierare tranquillamente.Il figlio di Alessio, Pietropaolo, cresceva bene ed anche la moglie era soddisfatta della vita di coppia e felice.Spesero belle parole per i cari, e furono entrambi sinceri.-Ti vedi con qualcuno?-le domandò lui sorridente.Lei abbozzò uno sguardo malizioso-Sono sposata-Risero entrambi, e quanto Ariana rigirò la domanda, lui le mostrò la fede. Altra risata e la nostalgia si impadronì dei due.Si congedarono con la promessa di rivedersi, per una cena tutti insieme, con coniugi e figli, una bella rimpatriata, magari anche con qualche vecchio amico.Tre giorni dopo, Ariana organizzò una cenetta formale, ma solo per famiglie, cosicché le due coppie poterono confrontarsi su bambini e suocere.La settimana successiva, optarono invece per una bella uscita tra amici, tutti quelli del vecchio gruppo, che furono facilmente reperibili e felici di rifarsi vivi.Terminate le occasioni di stare in gruppo, lei ed Alessio, poterono trascorrere del tempo assieme, fare dello shopping, andare al cinema, tutto secondo criteri di vera amicizia.Alla donna, la cosa piacque molto, perché con quell’uomo si era trovata sempre bene, aldilà del sesso fantastico, che pareva assurdo, nessuno dei due sembrava intenzionato a cercare nell’altro.Per due mesi, si incontrarono da soli od in compagnia di partner ed amici per ben otto volte, fino a che, dopo una uscita a due, cena al volo e film Alessio passò all’azione.All’uscita dal cinema, nel luogo meno illuminato e praticato, la trascinò in un vicolo baciandola appassionatamente, senza risparmiarle la lingua dal primo secondo.La bella mora ovviamente non si fece pregare e massaggiandogli la patta, lasciò che l’uomo la tastasse ovunque.-Ci hai messo tanto!–Lo so–Dai però smettiamola, questo non deve succedere–Si hai ragione-rispose lui, stringendole il culo con la mano.La donna mugolò.-Promesse solo promesse!-Alessio la mollo, fece un passo indietro e si slacciò la cinta, presentadole un vecchio amico di lunghe conversazioni.Ariana si guardo attorno e rise.-Stupido, ma non lo sai che può arrivare gente-Alessio le guidò la mano su quel cazzone di 24 centimetri.-Non passa nessuno in questo vicolo buio, e poi che importanza ha? Sei la mia donna!-Ariana con la mano stretta attorno al cazzo si impietrì. La mia donna. Quelle parole l’avevano turbata. Lei era una moglie, infedele alla grande ma pur sempre una moglie che amava il marito. Gli svaghi sessuali che si concedeva, le piacevano e non poco, tuttavia non si era mai sognata di definirsi la donna di un altro.Alessio però sembrava fare breccia.Sospirò, nulla era cambiato.Sorrise lo baciò, e senza inginocchiarsi, ma semplicemente piegandosi in avanti, prese in bocca il cazzo non del tutto duro.Pompò per cinque minuti, mentre il suo uomo le dava il ritmo. Non passo nessuno ed alla fine ricevette in premio una copiosa sborrata sul palato e giù nella gola. Ne bevve una parte, mentre il restò gocciolò per terra.-Da quanto non venivi?–Tre giorni–Che stronzo-Si lasciarono con l’impegno di recuperare, e le situazioni non mancavano.Il lavoro del marito, e i tanti vizietti della moglie di lui, amante dei piccoli viaggi con la madre, in giro per mostre e fiere varie contribuirono alla tresca.Parlarono del passato, di un coinvolgimento pericoloso eccetera, ma erano abbastanza esperti in fatto di relazioni extraconiugali, per far si che l’intera faccenda scivolasse via senza nessun intoppo.Notò che Alessio aveva preso l’abitudine di venirle dentro, accentuando il fatto molto spesso.Dopo circa un mese di scopate, in cui riuscirono ad avere dieci incontri buoni, sempre fatti di non solo sesso, Alessio venendole dentro per l’ennesima volta, le domandò di smettere di prendere la pillola.-Ti ecciterebbe farlo con il rischio di farmi venire il pancione?–No, non il rischio, la voglia di farlo-Ariana ebbe come uno svenimento o forse un ulteriore orgasmo.Fece finta di nulla e si abbandonò.Nei minuti successivi Alessio tornò sull’argomento e pareva troppo serio. Quelle inoltre non erano burle da lui.-Io ho sempre desiderato avere un figlio da te, bello ed intelligente, sano e meraviglioso-Ariana non sapeva che rispondere, palarono di tutti i casini ma Alessio sembrava avere una risposta a tutto. Lui non pretendeva di essere padre, ma solo di poter condividere con lei la gioia più grande per due esseri, metterne al mondo un altro.-Tuo marito è un bravo uomo e sarà un padre perfetto, inoltre se ci saranno problemi di qualsiasi genere io ti aiuterò-L’idea era troppo assurda.Alessio la fissò intensamente negli occhi-Allora andiamo via insieme…e ricominciamo!-Lei non riuscì a dire nulla, solo ad attraversare diverse fasi, che per giunta abbracciavano davvero l’idea di fare un figlio con lui.Si lasciarono e lui non pretese nulla più se non una scelta. -Se vuoi farlo non dirmi nulla, puoi anche smettere di prendere la pillola quando ti pare e decidere da sola. La mia idea è concreta e sempre valida, non cambierà, mai!-A casa turbata da troppe opzioni, si diede per malata con tutti, e per una decina di giorni smise di vedere Alessio. Lui comprendeva e non si dimostrò invadente.Alla fine decise che la cosa, nel bene e nel male andava fatta per quanto quello fosse il tiro più cattivo giocato a suo marito.Due giorni dopo gettò via i suoi anticoncezionali e senza dire più nulla di quella storia, si rigetto tra le braccia di Alessio, che come promesso non parlò mai più della storia.I contatti furono leggermente più freddi del solito all’inizio, ma alla fine ritrovata la vecchia passione, i due tornarono a scopare meglio di prima.Alessio che in tutti quegli incontri non le aveva ancora rifatto il culo, si deliziò scopandola a lungo proprio lì, senza ascoltare le implorazioni della donna.Le piaceva.Come promesso, le venne sempre dentro, la scopava nel culo e poco prima di venire cambiava buco riempiendola, e restando poi lì per interi minuti.Scoparono sul tavolo di casa di lui, per terra e persino in luoghi pubblici, ed il furore messo nelle prestazioni, lasciava la donna spossata.L’ultimo del mese, dopo diverse coppe di Champagne ghiacciato, frutto del tempo concessogli da un incontro al night, più unico che raro, visti i consorti si incontrarono come una vera coppia.Ariana prese a maneggiargli in cazzo, sino a che entrambi partiti, si avvinghiarono in un 69 al limite delle capacità.Un ‘ora di sesso orale, una possente inculata ed una bella sega spagnola.Gianni cedette alla voglia di sperimentare, e molto più sobrio la invitò a segarlo con i piedi.La donna si impegnò ma senza riuscire a farlo venire.Carlo si consolò spaccandole la fica e venendole dentro.-La prima, più copiosa dentro-.Lei ne fu lieta.-Dopo però devi farmi venire solo con i piedi!-ordinò convinto.Ariana annuì accogliendo la sfida. Quel genere di prestazione era terreno vergine anche per lei, presto però avrebbe supplito alla mancanza.
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