Tutto ha inizio la sera in cui, verso le 22,30, entrano due ladri a casa nostra.In casa c’eravamo io, che sono Andrea ed ho 23 anni, mia sorella Angela che ha 28 anni e mia madre Rossella che ha 51 anni. Per completare il quadretto famigliare, bisogna dire che esiste anche un padre nonché marito che si chiama Luigi ma che essendo consulente di una grossa ditta di sondaggi petroliferi, passa quasi tutta la vita in giro per il mondo.Come tutte le sere in cui nessuno di noi esce, eravamo tutti e tre in sala a guardare la televisione. O meglio, la televisione era lì accesa a tenerci compagnia, ma visto che non c’era niente di particolarmente interessante, mia madre passava il tempo a cucire, io a leggere un fumetto e solo mia sorella sembrava attirata dal programma in onda.Grazie ai sacrifici di mio padre, viviamo in una bella villa alla periferia di Parma. Prima vivevamo dentro la città ma quando ci si è prospettata la possibilità di acquistare questa casa già in costruzione abbiamo deciso che la comodità di ampi spazi interni e di un bel giardino valevano la scomodità di essere un po’ più isolati rispetto a come eravamo abituati. Ma è stato proprio questo isolamento che ha invogliato i ladri a venirci a far visita. In casa c’è l’allarme ma solitamente lo inseriamo al momento di andare a letto perché in alcune occasioni, avendolo inserito dopo cena, è scattato quando qualcuno di noi, dimenticandosene, ha aperto la porta per uscire alcuni minuti in giardino. I ladri comunque dovevano tenerci sotto osservazione da alcuni giorni perché appena entrati sapevano che noi tre eravamo gli unici componenti della famiglia presenti. Inoltre, anche se il portoncino d’ingresso è blindato, sono entrati dalla porta che dal garage comunica con l’appartamento. A quanto pare la cattiva abitudine che avevamo di non chiudere a chiave anche il garage era a loro nota.Ce li ritrovammo davanti con le pistole puntate ed il passamontagna a coprirgli il volto e senza perdere tempo chiedono subito a mia madre, tirandola in piedi, di portarli alla cassaforte. Al suo disperato tentativo di negare la presenza di una cassaforte in casa, uno dei due le da’ un sonoro ceffone facendola cadere a terra ad un passo da me che immediatamente tento di alzarmi per correre in suo aiuto. L’altro balordo, che si trova dietro di me e mia sorella però è di parere contrario e mi mette una mano sulla spalla bloccandomi sul divano: “Tu ti alzi solo quando lo dico io capito?” dice con tono minaccioso facendomi capire, se ce ne fosse stato bisogno, che non scherzavano affatto. L’altro intanto riprende per un braccio mia madre e la strattona con una certa violenza per farla rialzare. “Muoviti che non abbiamo tempo da perdere! Mi hai capito brutta troia?” le urla mentre se la piazza ritta davanti. Solo ora si accorge che strattonandola in quel modo le ha fatto saltare l’ultimo bottone in alto della vestaglia, che ora lascia quindi scoperta una bella parte del suo generoso seno. L’uomo resta per alcuni secondi con lo sguardo fisso in quell’intrigante scollatura beandosi della vista del solco dei seni di mia madre la quale, accortasi della cosa, diventa rossa dall’imbarazzo e con una mano cerca maldestramente di tenere chiusa la vestaglia mentre gira lo sguardo verso di noi come in cerca di aiuto. Questo fa letteralmente incazzare il tizio che bruscamente le prende la mano e glie la abbassa facendo poi girare mia madre verso il suo compare dietro di noi. “Questa puttana ha due grosse zinne” gli quasi urla mentre con le mani prende i lembi della vestaglia e li apre violentemente facendo saltare altri due bottoni e scoprendo il busto della mamma fino all’ombelico. Io e mia sorella vediamo chiaramente le lacrime gonfiare gli occhi di nostra madre che però cerca di resistere per non dare questa ulteriore soddisfazione ai due balordi.Confesso comunque che, nonostante la situazione, la vista del voluminoso petto di mia madre, coperto solo da un reggiseno a dir la verità inadatto per le ridotte dimensioni e consistenza, mi stava facendo eccitare. Nel momento in cui il ladro gli aveva bruscamente aperto la vestaglia avevo potuto vedere chiaramente quelle due grosse masse oscillare paurosamente e, mi vergogno a dirlo, per un attimo ho sperato che almeno una delle due uscisse fuori dalla coppa. Vengo però distolto da questi pensieri quando mia madre viene portata in giro per la casa, minacciata dalla pistola, per rovistare nei cassetti e negli armadi allo scopo di raggranellare un primo bottino tra argenteria, orologi, gioielli e così via. Mi giro verso mia sorella che è quasi paralizzata dallo spavento e cerco di consolarla facendo anche qualche battuta per farla sorridere ma al momento è tutto inutile. Finché questi due saranno per casa, difficilmente lei e mia madre, ma in parte anche io, saremo tranquilli.Dopo circa venti minuti mia madre riappare sulla porta della sala con dietro il ladro che ha in mano un paio di buste abbastanza piene ed un largo sorriso stampato in faccia a riprova che il suo giro ha fruttato al di la di ogni aspettativa. Quando inizio a sperare che se ne vadano senza arrecarci ulteriori danni, ecco che il secondo tizio, quello che è stato per tutto il tempo dietro di noi va incontro a mia madre e le dice, minaccioso che deve fargli vedere dove si trova la cassaforte altrimenti per lei saranno guai. Lo sapevo, penso tra me e me, che ci stava dicendo troppo bene.Il fatto è che noi a casa non abbiamo sul serio una cassaforte proprio perché abbiamo sempre pensato che in una situazione come questa, comunque non sarebbe stata sufficiente a proteggere i nostri soldi. Il problema è riuscire a convincere i ladri che questa è la verità e quando cerco di inserirmi nella discussione, il balordo che già mi aveva bloccato prima mi guarda ancora più incazzato puntandomi la pistola: “Allora io e te non ci siamo capiti! Devi muoverti o parlare solo quando te lo diciamo noi hai capito?”. Io, rassegnato faccio cenno di si con la testa e mi risiedo al fianco di mia sorella che mi mette un braccio intorno alla vita e si stringe a me il più possibile quasi andandomi a finire dietro, come a farsi in qualche modo difendere.Nostra madre nel frattempo continua a trattare con i ladri supplicandoli di lasciarci stare visto che hanno già preso oggetti per un valore abbastanza consistente. I ladri però non sono d’accordo ma il loro interesse invece di continuare ad essere per una fantomatica cassaforte, sta diventando per il fisico di mia madre e quel suo mostrarsi continuamente a loro a tette quasi fuori sta facendo su di loro lo stesso effetto che continua a fare a me. E mia sorella non è che mi facilita il non pensare a certe cose in quanto strofinandosi continuamente sulla mia schiena mi fa sentire le sue di poppe che, so per certo, non sono da meno di quelle di nostra madre.Ma che mi succede? Anche se devo ammettere che ogni tanto una sbirciatina ai fisici di mia madre e mia sorella la do volentieri, non riesco a credere che in un momento come questo mi stia eccitando alla vista di mia madre mezza nuda e di mia sorella che mi strofina le sue poppe sulla schiena. Sarà perché a dividere la mia schiena dalle sue poppe ci sono solo due esili magliette del pigiama, o perché riesco chiaramente a sentire che Angela non porta il reggiseno, oppure il vedere mia madre obbligata a stare quasi a tette fuori davanti a due sconosciuti, fatto sta che devo arrendermi all’evidenza di avere il cazzo mostruosamente in tiro dentro i calzoni del pigiama. Spero solo di non dovermi alzare dal divano altrimenti la cosa sarebbe ben evidente a tutti i presenti.Intanto quello che temevo sta accadendo. Ritenendosi infine soddisfatti per quanto riguarda il bottino, i due balordi stanno seriamente valutando l’ipotesi di dare una ripassasta alla mamma ed il primo segnale inconfondibile è il fatto che uno dei due le infila le mani dentro il reggiseno e lo tira rompendolo, facendo debordare dalla vestaglia due poppe enormi che solo raramente avevo avuto modo di vedere, ma di nascosto e sempre da lontano attraverso il buco di una serratura. Ora invece me le trovo ad un paio di metri di distanza libero di guardarle e quando alzo gli occhi mi accorgo che mia madre mi sta osservando sorpresa non tanto per ciò che i due tizi le stanno facendo, cosa che penso aveva iniziato anche lei a mettere in conto, quanto per il fatto che suo figlio la sta guardando in modo inequivocabilmente allupato. A questo punto i due balordi iniziano ad andare su di giri e con un abile movimento, uno dei due scioglie la cinta della vestaglia di mia madre finendo poi di aprirla con uno strattone che fa saltare gli ultimi bottoni. L’altro da dietro glie la sfila finendo di togliere anche ciò che resta del reggiseno ed ecco che mia madre si ritrova in mutande davanti a due ladri ed ai suoi due figli. Ancora una volta l’istinto fa si che lei alzi le braccia per coprirsi in qualche modo ed ancora una volta uno dei due tizi le molla un ceffone intimandole di abbassarle anzi, di fare alcuni passi dentro la sala per farsi vedere meglio. Stanno perdendo la pazienza e sono infoiati come due tori per cui mia madre capisce che bisogna fare buon viso a cattiva sorte e cercare quindi di uscire da questa tragica situazione nel modo più indolore possibile. Bisogna cioè assecondare tutte le loro richieste…qualunque esse siano. Quindi si gira e si dirige verso me ed Angela cercando di assumere un’espressione il più tranquillizzante possibile per noi. Mentre viene verso di noi il suo petto ondeggia leggermente e non posso fare a meno di guardarlo voglioso. Inoltre solo adesso mi accorgo che lo slip è dello stesso genere del reggiseno, cioè classico ma ridotto e molto sottile, tanto che non si può non vedere il nero del suo pelo attraverso il tessuto bianco. Non ci crederete ma, nonostante tutto continuo ad avere il cazzo che mi scoppia e mia sorella non fa niente per cercare di attenuare questa mia condizione, anzi continua ad agitarsi dietro di me strusciando ancora le sue grosse poppe sulla mia schiena e tenendo il mento poggiato sulla mia spalla anche lei guarda la mamma che si avvicina. Quando è a pochi passi da noi viene richiamata indietro da uno dei due balordi e lei si gira per eseguire l’ordine. A quel punto ho davanti a me il culo di mia madre che non pensavo fosse così tondo e pastoso. E’ un po’ abbondante ma da ciò che vedo non è particolarmente flaccido come mi sarei aspettato da una donna della sua età bensì è alto e tonico in perfetta armonia con le sue gambe anch’esse pienotte ma toniche e con la muscolatura ben delineata. Le ciabatte che indossa abitualmente, con un po’ di tacco, valorizzano i suoi polpacci e la slanciano a bilanciare qualche centimetro che gli manca in altezza. Ai fianchi larghi segue però una vita stretta che fa da base ad una schiena sensuale e dalla pelle vellutata, coperta in parte dai capelli che, all’inizio raccolti sulla nuca, ora ricadono scomposti sulle spalle. Mentre sono assorto a gustarmi il voluttuoso fisico di mia madre la mia attenzione viene attirata da mia sorella il cui respiro è diventato più corto ed affannato. Giro lentamente la testa a vedere cosa succede e mi accorgo che sta guardando verso il basso, più precisamente sta guardando il bozzo che il mio cazzo dritto forma nei calzoni del pigiama e lei, dalla sua posizione, è l’unica che se ne poteva accorgere. Anche lei gira lentamente la testa verso di me e da come mi guarda capisco che sa il motivo di tanta…esuberanza. Evidentemente anche lei si è accorta di come sto guardando nostra madre. Quando mia madre arriva vicino ai due balordi, la strattonano facendola nuovamente girare verso di noi e con una pacca sul culo la invitano a fare un altro giro. Lei guardandoci fa un lungo respiro per mantenersi calma ed inizia nuovamente a venire verso di noi ma questa volta non viene richiamata subito per cui si ferma solo quando ci è davanti. Mi ritrovo così le sue grosse zinne a due palmi dal naso. Posso guardarle nei minimi dettagli. Nonostante le dimensioni non hanno segni di smagliature e le aureole sono di un bel color marrone caffè e latte, ampie e perfettamente delineate rispetto alla candida pelle del seno. Mentre la guardo mi accorgo con meraviglia che i capezzoli le si stanno rizzando ed inturgidendo. A tale vista sposto lo sguardo verso il suo viso e la trovo ancora una volta a fissarmi. Ma non guarda solo me. Alterna lo sguardo tra il mio viso che fissa il suo petto e l’enorme bozzo dei miei calzoni che ora dall’alto e così da vicino, può vedere anche lei. E’ ovviamente sorpresa da questo nuovo fatto e cioè che il figlio la guardi come una femmina e non come la propria madre. Divento rosso come un peperone ma non so assolutamente cosa fare perché qualsiasi movimento sbagliato metterebbe in allarme i due ladri. Mia madre capisce la mia situazione e mi fa un impercettibile gesto come a dire: sta tranquillo; è tutto a posto. Prima che uno dei due balordi la richiami, si è già girata e sta tornando lentamente da loro.Il gioco si fa più pesante quando la fanno mettere a pecora sul tavolinetto che sta davanti al divano.Quando la mamma prende posizione uno di due gli va dietro e le strappa l’ultimo indumento che indossava lasciandola completamente nuda, mentre l’altro inizia a sbottonarsi i calzoni ed a sfilarseli insieme allo slip. “Vediamo cosa c’è nella cassaforte che questa troia di vostra madre ha in mezzo alle chiappe!” dice mentre ci guardando e ridendo gli infila il suo cazzo dentro la fica. Inizia a scoparla subito con foga mentre il suo compare, standogli di fianco, le carezza la schiena e le strizza le grosse zinne che le dondolano sotto al busto. Lei ci guarda come a chiedere comprensione mentre viene scossa dagli affondi del balordo. L’altro non vuole perdersi la sua parte ed inizia anche lui a spogliarsi. Ha un cazzo più grosso del compare e subito si va a piazzare davanti a mia madre sbattendoglielo in faccia con il chiaro intento di farsi fare un succulento bocchino. Questa volta mia madre tenta una certa resistenza abbassando la testa ma il bandito non ha intenzione di demordere per cui la prende per i capelli e la solleva a forza mettendogli la cappella sulle labbra. Alla fine è costretta a cedere ed apre la bocca sentendo la grossa nerchia che pian piano le arriva fin quasi in gola provocandole un conato di vomito. Il bandito è indulgente e ne estrae una parte aspettando con impazienza che mia madre inizi a ciucciarlo, cosa che fa quasi subito, anche se con una certa riluttanza, per non incorrere in qualche ritorsione. Se non fosse la realtà e se quella bella donna a pecora sul tavolinetto che viene scopata in bocca e in fica dai due non fosse mia madre, potrei dire di stare ad assistere ad un film porno dei migliori. Ad un certo punto i due tipi si danno il cambio. Quello che la scopava in bocca le si piazza dietro facendola scendere dal tavolinetto sul cui bordo le fa poggiare solo le mani, mentre le gambe sono ora dritte e leggermente separate. Bello lubrificato, gli entra completamente nella fica, mentre l’altro, va a sdraiarsi sul tavolinetto sotto mia madre mettendogli a sua volta il cazzo davanti la bocca: è il suo turno di farsi ciucciare cosa che mia madre, suo malgrado inizia a fare. Ad un certo punto l’uomo la ferma e la fa tirare leggermente più su mettendogli il cazzo nel solco delle zinne e scopandogliele con gusto. Ormai non capisco più niente nemmeno io. Nostra madre continua a lanciarci occhiate sempre più languide. Nonostante la situazione sta iniziando a godere ed anch’io ho quasi dimenticato che i due che la scopano sono dei ladri introdottisi in casa nostra per derubarci.Mia sorella intanto si è inginocchiata dietro di me e mentre guarda anche lei la prestazione cui è sottoposta la mamma, continua a strofinarmi le poppe sulla schiena. Le sue mani mi carezzano il petto senza più stringere nervosamente come faceva all’inizio di questa storia, ma lo fanno delicatamente tastandomi e pizzicandomi i capezzoli e strofinando la sua guancia sulla mia da sopra la mia spalla. Ad un certo punto toglie le mani e la sento trafficare dietro di me. Mi sta scoprendo la schiena alzando leggermente la lenta maglia del pigiama. La arrotola adagio, per non farsi scoprire dai due ceffi anche se sono talmente presi che difficilmente si accorgerebbero di qualcosa. Non posso dirle niente per lo stesso motivo ma non riesco a capire cosa abbia intenzione di fare. Poi intuisco che sta trafficando con la sua giacca del pigiama che è di quelle con i bottoni. Quando si riappoggia a me è tutto chiaro: ha sbottonato parte della sua giacca e tirato fuori le sue grosse zinne poggiandole ora sulla mia schiena. Non ci sono più tessuti di sorta a dividerci ma ora il contatto è pelle a pelle. Riporta sul mio petto una delle sue mani e riprende ad accarezzarmi mentre sento che con l’altra armeggia tra me e lei all’altezza del suo pube. Quando i movimenti diventano regolari e le inizia ad ansimarmi ad un orecchio, capisco che si sta masturbando! Le prendo la mano sul mio petto e lentamente la faccio scendere fin sul mio cazzo dal quale cerca in un primo momento di ritrarsi opponendo una certa resistenza. La lascio tranquillizzare mentre senza che io le imponga niente mi accarezza la pancia sotto l’ombellico indecisa chiaramente se accettare la mia proposta o meno e continuando quella tortura che è il massaggio della mia schiena con le sue zinne. Massaggio che ora è diventato più raffinato perché a volte si scosta di quel tanto che serve per far rimanere poggiati solo i suoi duri capezzoli e li muove delicatamente, a volte si schiaccia su di me per farmi capire, se ce ne fosse ancora bisogno, che le poppe della mamma non sono più grandi delle sue. Neanche a farlo apposta, il ladro che sta scopando mia madre mi viene in aiuto perché ad un certo punto tira fuori il suo uccello e lo inizia a sbattere sulle chiappe della mamma. Mia sorella alla vista di quel cazzo duro e lucido non resiste ed in un attimo prende il mio e lo strizza alcune volte gemendo dal piacere. Poi il ceffo lo inizia a strofinare sul buco del culo della mamma ed io e mia sorella straluniamo gli occhi intuendo le sue intenzioni. Ambedue però ci eccitiamo ancora di più. E mia sorella me lo dimostra prendendo una mia mano e portandola dietro la mia schiena. La guida dentro il pigiama fino alla sua fica coperta da un esile pezzetto di stoffa a conferma del fatto, a me noto, che per andare a letto indossa solo dei ridottissimi tanga…mentre io non indosso slip. E’ zuppa di umori e sentire sulle dita gli umori di mia sorella che prova piacere mi fa girare la testa che per un attimo, mentre le infilo un dito tra le grandi labbra, tiro indietro poggiandola sulla sua spalla. In quell’attimo lei mi massaggia il cazzo mentre mi lecca con la punta della lingua sotto l’orecchio.Nell’estasi che in quel momento pervade tutti i presenti nella nostra sala, riesco ad avere un barlume di lucidità e riapro gli occhi lanciando un’occhiata a mia madre. La trovo che ci guarda meravigliata da ciò che sta vedendo. Mia sorella d’altronde continua a massaggiarmi il cazzo ed a slinguarmi il collo per cui ho poco da fare il vago. Anche questa volta uno dei due ceffi mi salva in calcio d’angolo. Infatti quello che sta sotto mia madre, gli prende la testa e la spinge verso il suo cazzo che, toltolo dal solco delle sue zinne, vuole che venga ciucciato. Come inizia a ciucciarlo l’altro tipo spinge la sua cappella nel culo di nostra madre che alza di scatto la testa e si morde le labbra ad occhi chiusi. Da come è poco stretto il tipo capisce che per lei non è la prima volta. “Lo vedete che vostra madre è una troia? Che vi avevo detto? Lo prende in culo come se niente fosse” dice guardandoci mentre continua a spingerglielo sempre più dentro. Io e mia sorella ci siamo in un attimo ricomposti e fissiamo nostra madre che ci guarda con un’espressione tra l’imbarazzato e l’arrapato. Io ed Angela siamo sufficientemente adulti da capire che suo malgrado in servizio che le stanno facendo inizia a piacergli e la cosa ci sorprende perché avevamo sempre pensato che da questo punto di vista nostra madre e nostro padre avessero una vita sessuale monotona. Il ladro sotto a quel punto vuole partecipare al festino e fa allargare a nostra madre le gambe per farla risalire lungo i lati del tavolino di quel tanto che basta a far trovare il suo cazzo in corrispondenza della sua fica. Basta un secondo che quello dietro smette di stantuffarle il culo che lui fa piegare le ginocchia a mia madre facendola scendere col bacino per entrare completamente in lei. A quel punto tutti e due iniziano a stantuffarla chi in fica e chi in culo e lei ci guarda sudata e sfatta dal piacere che ormai non riesce più a contenere mentre le sue grosse zinne dondolano e sbattono a ripetizione suo petto e sulla faccia del maschio che gli sta sotto. In quel momento nessuno ci guarda ed io ne approfitto per rimettere la mano dentro i calzoni di mia sorella che per non essere da meno fa la stessa cosa con me infilando la sua mano dentro i miei calzoni e prendendomi finalmente per bene il cazzo in mano. Nella foga generale non ci accorgiamo che il ladro che sta inculando nostra madre si è accorto di ciò che io ed Angela stiamo facendo e ci guarda senza disturbarci, traendo da quello spettacolo supplementare ulteriore piacere. Prende per i capelli nostra madre e le solleva la testa per far vedere anche a lei cosa stanno combinando i suoi figli e lei a quella vista invece di restare in qualche modo turbata, se ne viene. In modo silenzioso ma, a noi che le stavamo davanti e possiamo vedere la sua espressione, la cosa è fin troppo evidente. Vedere mia madre che gode mi fa uscire di testa e senza pensarci prendo l’elastico dei miei calzoni, lo sollevo e scopro il mio cazzo grosso e duro chiuso nella mano di mia sorella che mi sta facendo una sega magistrale. Senza ombra di dubbio mia madre a questa vista gode ancora più intensamente. Mia sorella invece all’inizio resta impacciata, poi alla vista di mia madre che gode, inizia a godere anche lei mentre aumenta il ritmo della sega.Intanto mia madre si è ripresa dal godimento e cerca di riprendere in qualche modo il controllo della situazione. Capisce che finché non farà godere quei due, non c’è modo di levarseli dai piedi. Inizia quindi a rispondere colpo su colpo alle bordate che le arrivano da sotto e da dietro assumendo una posizione più comoda e movendosi da vera amazzone. Poggia i palmi delle mani sulle spalle del maschio che sta sotto e si solleva di una ventina di centimetri mostrando orgogliosa e senza più falsi pudori a suo figlio e sua figlia le sue abbondanti zinne che sbattono continuamente sul suo busto ed ondeggiano in ogni direzione.Io, mia sorella e mia madre, per qualche minuto ci guardiamo mentre lei prende due cazzi in fica ed in culo, io masturbo mia sorella e lei mi sta facendo una sega magistrale.Ad un certo punto si sentono dei rumori nel giardino di casa e i due ladri, nonostante tutto, danno prova di riflessi pronti staccandosi in un attimo da nostra madre, quasi buttandola a terra, e cercando di rivestirsi il più in fretta possibile. Io e mia sorella assistiamo alla scena immobili con lei che continua a tenere il mio cazzo stretto nella sua mano. Velocemente raccolgono le buste con il bottino e si precipitano da dove erano arrivati. Dopo un minuto in casa regna uno strano silenzio. Nostra madre è seduta sul tavolinetto teatro della sua avventura, che ci guarda smarrita. Così naturalmente nuda è bellissima. Il suo sguardo però ha qualcosa che non riesco a decifrare. Ora ci sono! Continua a guardare la mano di mia sorella stretta immobile attorno al mio cazzo. Anche mia sorella arriva alla stessa conclusione e lentamente riinizia a masturbarmi. Sia io che Angela guardiamo nostra madre mentre ho tirato alle caviglie i calzoni del pigiama e le mostro, anch’io orgoglioso, un’erezione paurosa. Mentre mia sorella finisce di sbottonarsi con la mano libera la giacca del pigiama, prende con due dita il mio cazzo alla base mostrandolo a nostra madre in tutta la sua grandezza….palle comprese. “E’ per te mamma….se lo vuoi! Devi pur finire ciò che avevi iniziato con quei due!” dice prendendoci di sorpresa. Mia madre ci guarda ancora e deglutisce a fatica non riuscendo a distogliere lo sguardo dal grosso cazzo di suo figlio. Mi guarda come a chiedere conferma: “Tu che ne pensi Andrea?” chiede come se potessi in qualche modo rifiutare. “Magari mamma…ne sarei lieto!” le dico mentre Angela si toglie dietro di me ed io mi tolgo completamente i calzoni e lo slip posizionandomi meglio sul divano. Nostra madre si alza e viene verso di me fermandosi quando mi è di fronte. Mi guarda ancora un attimo poi con un largo sorriso mi si mette a cavallo e scende a farsi impalare fino in fondo. In quell’attimo vengo riversandole nella fica un litro di sborra che inizia a colarmi sulle palle e sulle cosce. A questo punto interviene Angela che si inginocchia davanti a me e cerca di intrufolarsi con la testa tra le mie gambe ed il sedere di nostra madre che, intuite le intenzioni della figlia, si solleva e fa uscire dalla sua fica il mio cazzo non del tutto moscio. Un attimo dopo sento chiaramente la bocca di mia sorella che me lo ingoia leccandosi poi ogni goccia di sborra : sulle cosce sulle palle ed infine leccando e ciucciando la fica di nostra madre per recuperare anche quella rimastagli dentro. Angela alterna slinguate a nostra madre con succulente ciucciate al mio cazzo mentre io, con mia madre sollevata, ho il viso affondato tra le sue maestose zinne che lecco e ciuccio più di un neonato. Cerco di aiutare mia sorella e con le mani tengo aperte le chiappe di mamma permettendogli di leccarla più a fondo…ed è quello che fa…compreso iniziare a leccargli il buco del culo. “Ma…tua sorella è una porca Andrea…” dice cercando di girarsi. Io la blocco: “Lasciala fare mamma! Se le piace….e se ti piace….lasciala fare” e riprendo a ciucciargli i capezzoli. Lei mi guarda un momento poi chiude gli occhi e si concentra sulle leccate che mia sorella, sua figlia, gli sta dando a fica e buco del culo e parte nuovamente per la tangente iniziando ad assecondarci il più possibile. Quando non ce la fa più si toglie e si alza andando verso il tavolinetto. Io ed Angela la guardiamo curiosi. “Angela, vieni qui” le dice. Angela si avvicina e lei la fa sdraiare sul tavolinetto nella posizione in cui era uno dei ladri. Quando Angela è sdraiata le mette un cuscino sotto la testa per farla stare più comoda poi le torna davanti e le sfila calzoni del pigiama e tanga poggiando ai lati del tavolo le mani e chinando la testa per portarla all’altezza della fica di mia sorella. La guarda ed Angela incredula capisce cosa vuol fare. Solleva le gambe e le allarga offrendosi alla bocca di sua madre che inizia subito a leccarla e ciucciarla voracemente. Mia sorella inizia a godere e sembra non voglia più smettere. Ora che non c’è nessuno, non cerca di reprimere i suoi gemiti che arrivano alle mie orecchie facendomi arrapate ancora di più. Dopo qualche minuto di quello spettacolo mia madre alza nuovamente gli occhi e mi chiede: “Tu non vuoi continuare quello che ha interrotto l’altro tizio?” Mi sta chiedendo di incularla! Prima che cambi idea mi alzo e mi dirigo verso di loro. Quando sono all’altezza del volto di mia sorella non posso non soffermarmi a guardarla lì distesa e nuda. E’ una donna stupenda! Sia lei che mia madre sono due donne stupende! E, almeno stasera sono ambedue mie. Mia sorella capisce a cosa sto pensando. Il modo in cui le guardo è il migliore dei complimenti. Decide quindi di ringraziarmi: “Per quello che devi fare hai bisogno di una bella lubrificata Andrea…permetti?” dice allungando una mano e prendendomi il cazzo. Mi metto dietro la sua testa, che in parte fuoriesce dal tavolinetto, come se io fossi la testata di un letto e mi chino su di lei fino a che la mia cappella non arriva davanti alle sue labbra che immediatamente si aprono ed io continuo la corsa verso il basso facendoglielo ingoiare completamente. Torno su e torno giù più volte scopandola in bocca. E’ meraviglioso. Nostra madre solleva la testa e si gusta lo spettacolo. Il mio volto è a pochi centimetri dal suo. Lei si allunga un po’ e mi da un bacio in bocca…poi spinge con la lingua a cercare la mia che le offro incondizionatamente. Continuo a scopare in bocca mia sorella, poi per non venire, lo tiro fuori e glie lo strofino in faccia mentre riprendo il controllo della situazione. Mia sorella continua a slinguarlo ogni volta che gli capita a tiro. Mia madre ride di quel gioco. Mi sollevo leggermente e le dico: “Vuoi partecipare anche tu?”. Lei ride e si china di nuovo spostandosi con il viso verso quello di sua figlia per slinguare insieme a lei il mio cazzo duro. Mentre loro mi ciucciano e mi leccano, io mi sorreggo in posizione sulla schiena di mia madre. Mia sorella le ha avvinghiato intorno alla vita le gambe e, in questo modo le loro fiche si strofinano l’un l’altra. Stanno andando su di giri e me lo accorgo da come leccano e ciucciano sempre più freneticamente. Ma mia madre vuole la sua parte per cui si solleva e mi dice se ho dimenticato quale era il mio compito quando mi sono alzato dal divano. Mentre lo dice si sposta indietro piantandosi con le gambe dritte e leggermente divaricate in fondo al tavolinetto e riprendendo a leccare sua figlia. Angela intanto è riuscita a rimettersi in bocca il mio cazzo e lo risucchia e lo risputa come una pompa. Se non fosse che voglio incularmi mia madre le verrei proprio in bocca ora. Ma uno sfizio voglio togliermelo: allargo le gambe e ci faccio passare in mezzo la testa di mia sorella ritrovandomi con il cazzo all’altezza delle sue zinne che sollevo avvolgendocelo ed iniziando a scoparla. “Una spagnola con i fiocchi” dico rivolto a tutte e due ma alludendo alle grosse zinne di mia madre da me ancora inviolate da questo punto di vista. Lei capisce a cosa mi riferisco e replica: “Te lo devi meritare….e sai come”. Intanto mia sorella, che si ritrova le mie chiappe davanti la faccia non trova niente di meglio che aprirmele ed iniziare a slinguare anche il mio buco del culo. E’ il momento di togliermi altrimenti sborro anche l’anima. Mi posiziono dietro a mia madre e gli faccio sparire il cazzo nella fica strappandole un gemito di piacere. “Ora vediamo se quello che diceva il tizio è vero mamma” le dico sottovoce provocandola. Lo tiro fuori e strofino la cappella sul suo bottoncino forzando leggermente per saggiarne la resistenza. Effettivamente inizio ad entrare con una certa facilità Mi fermo solo quando sento un lamento di mia madre: “Ahii!! Fai piano con quel mostro Andrea! Quello dello stronzo di prima era grande si…ma non c’è paragone col tuo!”. Tiro fuori la cappella e vado in cucina a prendere dell’olio con cui le lubrifico per bene il retto. Poi torno verso le zinne di mia sorella e le dico: “Permetti?” facendo segno con la bottiglia dell’olio. “Prego, accomodati” dice lei sorridendomi. Le verso un po’ d’olio nel solco dei seni mentre lei li tiene stretti tra loro, poi messomi nuovamente a cavallo ce lo faccio sparire nel mezzo iniziando a scoparcela di nuovo. “Unisco l’utile al dilettevole” dico a mia madre che mi guarda divertita.Mi riposiziono dietro mia madre e, puntatale nuovamente la cappella sul buco del culo, inizio a spingere. Affondo leggermente e questa volta la cappella entra senza trovare ostacoli. Sto fermo qualche secondo poi è proprio mia madre che inizia a spingere all’indietro facendomi entrare in lei. La prendo per i fianchi e con un colpo secco sprofondo fino a sbattergli le palle sulla fica. Mi accorgo che si ferma dal leccare mia sorella ma non si lamenta e non mi dice niente. E’ come un’autorizzazione a proseguire ed io eseguo senza indugio. Inizio ad incularla prima lentamente poi più velocemente. Lei perde la ragione e inizia a leccare mia sorella in modo così voglioso che nel giro di un minuto la fa godere nuovamente. Mentre mia sorella si riprende io procedo lentamente perché ora che ci sono, il culo di mia madre me lo voglio proprio gustare. Mia sorella nel frattempo si alza e si posiziona dietro di me riprendendo a strofinarmi le sue grosse zinne, ora belle unte, sulla schiena trasmettendomi sensazioni indescrivibili. Suggerisco a mia sorella una variante alla posizione con cui sto inculando la mamma e lei accetta entusiasta facendosi promettere una cosa. Allora mi sfilo da mia madre nonostante le sue proteste e la faccio sdraiare sul tavolinetto dopo averle messo sotto il bacino un paio dei cuscinotti del divano. Un altro cuscinotto lo metto per terra e mi ci inginocchio sopra. Poi la metto a gambe all’aria e glie le apro ritrovandomi di fronte alla cappella sia la sua fica che il suo culo in cui rientro in un secondo. Con questo servizio, la sua espressione, all’inizio smarrita, cambia e diventa estatica. Me la inculo per qualche minuto così mentre mia sorella, in piedi dietro di me, le regge le gambe in alto e divaricate ed io che, con le mani libere le impasto instancabilmente le voluminose zinne. Quando mi accorgo che tutti e due stiamo per venire dico a mia sorella che è giunto il momento e lei diligentemente si mette a cavallo della mamma nella posizione del 69, con la faccia rivolta a me ed offrendogli nuovamente la fica da leccare. La mamma non si fa pregare ed inizia subito ad occuparsi di Angela la quale ricambia iniziando a ciucciargli la fica mentre il mio cazzo scorre sotto il suo naso, entrando ed uscendo da quello splendido culo.Mia madre, ciucciata e leccata nella fica da sua figlia e contemporaneamente inculata dal figlio inizia a godere in modo impressionante lanciando urla e gemiti senza freni e cercando comunque di dare qualche ulteriore lappata alla fica di Angela che quando si accorge che anche io sto per godere mi dice: “Ricorda la promessa”. “Tranquilla sorellina”, le rispondo e, date un’altra decina di stantuffate al culo della mamma prima di venire tiro fuori il cazzo e metto la cappella davanti la bocca di mia sorella che in un secondo la inghiotte. Nello stesso momento io le metto una mano in testa e spingo tutto il mio cazzo a farlo arrivare nella sua gola dove sborro divinamente. Angela, sentendo le scariche della mia sborra calda in gola e le sensazioni che le leccate di mamma che ora si stava dedicando al suo buchetto del culo, viene nuovamente accasciandosi su di lei ed io su loro due insieme.Ci vuole un buon quarto d’ora prima che ci riprendiamo e solo a questo punto realizziamo che comunque i ladri si sono portati via un po’ di cose. Noi però sappiamo che molte erano copie; infatti le originali le teniamo in un caveau in una cassetta di sicurezza. Quelle di valore invece sono comunque assicurate per cui avremo un congruo risarcimento. Per il resto, confronto a ciò che abbiamo perso….vuoi mettere quello che abbiamo guadagnato?
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