Ecco che cosa mi è successo durante il viaggio di ritorno dalle ferie, voglio proprio raccontarlo. Stavo per salire sul volo per Palermo via Roma quando la voce della signorina all’altoparlante mi scosse. Non era una di quelle solite voci gracchianti e cantilenose tipiche di stazioni ferroviarie, aeroporti, non era nasale, non era ripetitiva. Strano, pensai. Eppure fui costretto a darmi una calmata all’uccello, che si stava agitando nella patta. Strano anche questo, pensavo. Infatti non stavo morendo di fame, roba da chiavarsi anche una mela senza torsolo, al contrario, mi ero sfamato abbondantemente durante le vacanze, si può dire che mi sia concesso soltanto due o tre notti di riposo. Una volta a bordo mi sono messo a leggere il giornale quando ho sentito la stessa voce degli annunci che mi chiedeva: – “qualcosa da bere, signore?”. Rimasi stupefatto e interdetto guardandole le labbra. Sembravano frutti maturi e carnosi, gocciolanti passione e desiderio. lei sorrise e sorridendo gonfiò ancor più quella bocca da sogno. Chiesi un bicchiere di vino freddo. Lei gentilmente mi fece cenno di seguirla dietro una tenda, ove aveva un frigorifero con le bevande e le bibite. le sue labbra si mossero e la vidi accovacciarsi ai miei piedi. Mi tirò fuori il cazzo e gli soffiò sopra. Poi lo sfiorò con la punta della lingua, come per assicurarsi che non scottasse. In realtà scottava, ma lei non lo poteva sapere. Quando lo ebbe tra le labbra mi sembrò di sognare. Prima quella voce, poi quelle labbra, adesso questa bocca. Me lo feci pompare ballandole davanti con i coglioni che le strusciavano sulle guance. Poi le venni a fiotti, questi sì, bollenti di goduria, in gola, versandogliela dentro tutta, fino all’ultima goccia. E la tenni ferma per i capelli, immobile, finché non l’ebbe bevuta tutta. Inutile dire che meglio di così le vacanze non potevano terminare. Però ho lo stesso un dubbio: ma è davvero possibile innamorarsi di una voce?
Aggiungi ai Preferiti