L’amaca dondola dolcemente in una serata tiepida, ormai senza sole. Lei, i capelli ancora bagnati, gli occhi socchiusi, mollemente adagiata e abbandonata. I ricordi arrivano da soli, come in un film. Un’altra serata, in un altro posto. Una stanza un po’ kitch. Lei, sul letto, sdraiata di spalle. Lui, impaziente, vicino a lei, l’accarezza ogni tanto. La porta socchiusa. Entrambi in attesa di Peter. C’è sempre un’incognita in questo gioco. Non si sa mai come la cosa evolverà. Peter si siede vicino e non può fare a meno di baciarle le spalle. Lei, nel suo body rosa è come una calamita. Lui adora vederla in mezzo a loro due. Lei adora indossare quattro mani. Peter adora qualsiasi cosa lei faccia. Entrambi la amano, lei ama entrambi, in due modi diversi. Gli occhi chiusi, le carezze moltiplicate, i baci su tutta la pelle. Finalmente le mani di lei si muovono e cercano i desideri. I due maschi aspettavano questo segnale per prendere possesso dei seni, dei fianchi, dei glutei. Carezze intime, dolci ed esigenti. La bocca di lei è fatta apposta per la felicità di due uomini. Si divide equamente e dispensa i suoi caldi umidi baci ad entrambi facendo lievitare il piacere e le voglie. Lei conosce bene entrambi e si ferma sempre in tempo, vuole che la notte sia lunga. Così, semplicemente, lui va alla ricerca della sua calda femminilità. Da quella posizione può vedere Peter che la prende, o meglio, lei che prende Peter. Lei cerca il piacere e rende il piacere ricevuto, cerca e trova la sua posizione ideale. Lei è una perfetta amazzone, ne approfitta. Lui adora che lei lo sovrasti e, ogni tanto, affonda strappandole un gioioso lamento. Peter le sta accarezzando la schiena. Ha delle mani sapienti, impagabili. I glutei morbidi e protesi di lei sono lì per essere palpati e non solo. Finalmente quel senso di pienezza da tempo sognato. Una dolce violenza, una violenta dolcezza si insinua e sale, attraverso la pelle, fino al cervello. Il piacere è lì, al di là di quello fisico e tangibile, quello più appagante viscerale, atavico. Due maschi per una femmina che li tiene legati da un filo forte come l’acciaio, il filo del godimento. Quel movimento sincronizzato sembra non finire mai, ma succede. In tre tempi diversi, ma ravvicinati, tutti hanno avuto il loro momento indimenticabile, quello dei bicchieri di cristallo che si frantumano al suolo dopo l’ultimo brindisi, quello dell’arcobaleno che scompare nella notte dentro la pentola d’oro nell’aria umida di pioggia. Buon compleanno Peter.
Aggiungi ai Preferiti