Prima parteQuando mi sono spostato a lavorare in città ero dannatamente povero, anche se vi lavoravo, non potevo permettermi di viverci, sfruttarne i lati divertenti dopo il lavoro (cene, teatri, cinema ecc…) e mi sentivo estremamente depresso. Allora ogni sabato mattina per tre mesi, ho passato i miei fine settimana alla ricerca di un appartamento. Ho visitato quinti piani senza ascensore, con vasche da bagno in cucina, appartamenti senza armadi, cucine in un armadio… ed ogni domenica sera ritornavo a casa mia più depresso.Poi, una domenica, uscendo da un supermercato ho visto un uomo (sui quarant’anni) che stava affiggendo un biglietto alla tabella degli avvisi. Mi sono avvicinato e l’ho letto, diceva:Appartamento in coabitazione offresi a maschio non fumatore. Camera da letto luminosa in un appartamento di 3 camere da letto. Bagno privato, cucina comune e soggiorno. Affitto tutto compreso € 200 al mese.L’indirizzo era di una via molto vicina. Io non avevo più considerato la possibilità di dividere un appartamento da quando mi ero laureato 4 anni prima. Sembrava troppo bello per essere vero, una casa dove volevo per quello che potevo permettermi. Prima ancora di finire il ragionamento avevo strappato il biglietto (per non permettere a nessun altro di vederlo) e stavo correndo dietro all’uomo. Quando l’ho raggiunto si è voltato e ha cominciato a squadrarmi dalla testa ai piedi, osservando attentamente i miei capelli biondi e lunghi, i miei occhi verdi, il mio corpo muscoloso ed è sembrato gli piacesse quello che vedeva.Dieci minuti più tardi eravamo seduti al bar e chiacchieravamo come un vecchi amici. Si chiamava Davide e, anche se era il proprietario dell’appartamento, non ci viveva, anche se doveva intervenire a riparare le cose che si rompevano. C’erano altri due ragazzi che ci vivevano, il terzo se n’era andato quando aveva trovato il suo amore. Ha estratto due fotografie dal portafoglio e le ha fatte scivolare davanti a me, le ho girate una alla volta e ho emesso un gemito.Quei ragazzi erano troppo eccezionali, coi capelli rossi (sono sempre stati una mia grande debolezza), muscolosi, di circa 19 anni(io allora ne avevo 25), sdraiati con nonchalance su un letto, completamente nudi e con un’erezione di pietra! A parte il fatto che uno aveva un tatuaggio di un uccello sul pettorale destro e l’altro una pantera sul pettorale sinistro, i ragazzi erano identici. Il mio cazzo si è messo sull’attenti, perché‚ come tutti i gay, avevo una predilezione per i gemelli e, soprattutto, io sono un guardone inveterato. Mi piace guardare i bei ragazzi, soli, in gruppo… in qualunque maniera.”Cazzo, Davide, come mai hai queste fotografie?” ho chiesto contorcendomi per diminuire la pressione del cazzo duro contro i sospensori. Vedendo il mio disagio ha sorriso e ha detto “Vedrai.” Ghignando ho detto “Oh, sono esibizionisti, huh?” Enigmaticamente ha ripreso i ritratti, scuotendo leggermente la testa e chiedendomi “Così, vuoi la stanza?”Tre giorni più tardi ho fatto trasloco della mia roba senza neppure vedere prima l’appartamento (OK, non è stata la mossa più intelligente che potessi fare, ma avevo fiducia in Davide, e ho avuto ragione!). Ho abbandonato il vecchio appartamento rinunciando anche all’anticipo di un mese già versato per evitare che qualcun altro mi rubasse la nuova sistemazione. Come sono arrivato davanti alla casa con il camioncino che avevo affittato, sono usciti tutti e tre, Davide, Gianni e Giorgio (i gemelli), per aiutarmi a scaricare (senza nessun doppio senso). I gemelli erano ancora meglio dal vivo che in fotografia, anche se completamente vestiti, e anche Davide era piuttosto sexy, nonostante non fosse più un giovincello.L’appartamento era favoloso! La porta d’ingresso immetteva in un grande soggiorno da cui si passava alla cucina, alla sala da pranzo ed ad un atrio. Poi c’erano le tre camere da letto (la mia aveva un bagno privato ed uno spogliatoio) ed un bagno comune. La camera da letto di Gianni confinava col mio spogliatoio e quella di Giorgio col mio bagno. Mi hanno detto che, siccome erano gemelli (ho finto di non averlo notato), si dividendo il bagno comune. Chi ero io per oppormi?Due ore più tardi, la mia roba era al suo posto e mi sembrava di vivere lì da mesi. Anche se erano solo le 18 ero esaurito dal lavoro fatto e ho detto ai ragazzi che avevo bisogno di riposarmi. Mi hanno detto che stavano uscendo per cenare e poi sarebbero andati a vedere un film, ci saremmo rivisti la mattina seguente. Dopo che se ne sono andati, mi sono spogliato, ho fatto una rapida doccia e mi sono sdraiato sul letto. Prima che la mia testa avesse toccato il cuscino, ero già addormentato e non mi sono svegliato sino alle 2 del mattino.Quando io mi sono svegliato avevo un po’ freddo, cosi mi sono diretto allo spogliatoio per cercare qualche cosa da mettermi addosso. Non so perché non ho acceso la luce e quando mi sono chinato per prendere una maglietta ho visto all’estremità dello spogliatoio, fra le mie camicie, un cerchio di luce del diametro di non più di un centimetro di diametro. Mi sono avvicinato, ho spostato le camicie che nascondevano il buco e vi ho appoggiato un occhio. Quella che si è presentata è stata la visione completa della stanza di Gianni, il suo letto proprio di fronte a me. Gianni era sdraiato sul letto, nudo, accarezzandosi il cazzo duro con una mano e spingendosi un dildo nel culo con l’altra. Ho compreso che quella era la stessa visuale presentata nella fotografia di Gianni che mi aveva fatto vedere Davide, il vecchio porco aveva fotografato Gianni nudo attraverso quel buco!Colpito dalla vista di quel piacevole rosso che si stava masturbando, il mio cazzo si è rizzato. L’ho afferrato e ho cominciato ad accarezzarlo al ritmo delle carezze di Gianni. Quando la sua mano massaggiava il liquido pre seminale sulla sua cappella, io facevo altrettanto; quando portava con forza il pugno alla base dell’asta, anch’io lo facevo, era come se Gianni mi stesse menando il cazzo. In breve sono stato vicino al momento di venire e mi sono reso conto che non avevo niente in cui sborrare. Dolorosamente mi sono allontanato dalla vista di Gianni che si lavorava davanti e dietro, sapendo che d’allora in poi avrei potuto godere di quello e di tante altre viste nel segreto del mio spogliatoio.Mi sono diretto verso il bagno e quando ho raggiunto l’interruttore ho visto un altro cerchio di luce, questa volta nel muro sopra la toletta. La mattina seguente mi sarei accorto che dalla mia parte del muro sembrava ci fossero piastrelle art decò che nascondevano il buco. Ho guardato attraverso quel buco e ho visto praticamente lo stesso spettacolo dello spogliatoio, un bel rosso che si stava inculando con un dildo mentre si masturbava, l’unica differenza era che questo rosso aveva una pantera sul torace, non un uccello. Nuovamente ho riconosciuto la carta da parati ed il copriletto come quelli della foto di Giorgio che Davide mi aveva mostrato. Io ero in paradiso, non solo avevo un bellissimo appartamento, io avevo anche la miglior vista del quartiere, doppia, di cui godere nel segreto del mio spogliatoio e del mio bagno. Non avrei più lasciato quella casa!Mi sono messo a gambe divaricate sul water, ho alzato il coperchio e ho cominciai a farmi una sega al ritmo di quella di Giorgio. Appesa ad un gancio vicino a me c’era una spazzola da doccia col manico liscio da anni di uso. L’ho presa dalla parte delle setole e ho spinto il manico nel mio buco in attesa. Ho cominciato a sfottermi profondamente col manico della spazzola, accordandomi al ritmo che Giorgio dava al dildo nel suo buco del culo.Guardare prima Gianni ed ora Giorgio era troppo e prima che potessi rendermene conto ero oltre il punto di non ritorno. Ho puntato il cazzo verso il centro della tazza, ho spinto profondamente il manico della spazzola nel mio culo, fino a colpirmi la prostata, e ho cominciato a sparare fiotto dopo fiotto di sborra. Non mi ricordavo dell’ultima volta che ero venuto con tale forza. Giuro che ero in grado di sentire “splasc” ogni volta che uno spruzzo colpiva l’acqua. Quando gli spasmi sono diminuiti, ho tirato fuori il manico dal culo e sono crollato sopra la tazza faccia contro il muro. Mentre la mia testa rimaneva contro la piastrella, ho sentito un lamento smorzato e ho avvicinato l’occhio al buco. Il corpo di Giorgio era teso e sparava scarica dopo scarica di sperma bianco in aria per poi atterrare sul suo torace e sugli addominali.Sono tornato a letto con la testa che turbinava pensando a quanto avrei potuto vedere ogni notte. I miei sogni quella notte sono stati chiaramente erotici. Quando mi sono svegliato la mattina seguente, mi sono accorto che ero venuto ancora, la mia prima polluzione notturna dalla fine del liceo. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestito sono andato in cucina. C’erano Gianni e Giorgio, in mutande, che si stavano facendo il caffè. Non ho detto niente e ho continuato a ripetermi che ero veramente fortunato, non solo erano incredibilmente sexy, risultavano essere i più bei ragazzi che avessi mai incontrato. Abbia chiacchierato e ho scoperto che ambedue avevano un amico. Le regole base dell’appartamento erano semplici; i vestiti erano opzionali e qualunque cosa uno volesse fare nella privacy della sua stanza andava bene. Era possibile qualsiasi numero di ospiti purché fosse possibile chiudere la porta. Siccome io avevo un bagno privato, non c’erano problemi sul dove i miei ospiti avrebbero potuto fare la doccia, ecc…Se ne sono andati prima di me quella mattina ed io ho avuto la possibilità di andare nelle loro stanze e vedere i buchi dalla loro parte del muro. Nelle stanze i buchi si nascondevano perfettamente col disegno della carta da parati, così era impossibile vederli a meno di non sapere cosa si stava cercando. Mi sono chiesto se Gianni e Giorgio lo sapevano. Io mi sarei guardato bene dal rivelarglielo!Ho passato il resto di quel giorno ad esplora l’appartamento, poi il quartiere per vedere dove stavano il supermercato, la banca, il cinema e tutto il resto. C’era una palestra all’angolo del nostro edificio ed io mi sono iscritto. Il mio primo allenamento ha confermato quello che avevo sempre sospettato, le palestre della città erano il meglio per cuccare. Me ne sono andato con quattro numeri di telefono, un ragazzo meglio dell’altro, ma nessuno meglio dei miei coinquilini. Alle sei meno un quarto sono ritornato a casa, ho messo la chiave nella serratura e sono entrato in soggiorno. C’erano Gianni e Giorgio, nudi, che si stavano accarezzando con forza i cazzi mentre guardando un video porno.Accarezzando lo spazio libero sul divano tra loro, Gianni ha detto: “Vieni, l’acqua è splendida”. Per non sembrare un bacchettone mi sono spogliato, mi sono lasciato cadere tra di loro e ho cominciato a masturbarmi; ho visto subito che ce l’avevano più corto del mio, ma più grosso.L’altra differenza era che io ero circonciso mentre loro erano intonsi. Senza toccare l’uno il cazzo dell’altro, ma strofinandoci ed urtando gambe e cosce, dopo dieci minuti stavamo sparandoci i nostri carichi l’uno addosso all’altro. Mentre ci stavamo avviando verso le nostre stanze, si sono rivolti verso di me e mi hanno detto: “Benvenuto nell’appartamento.” Sono entrato nella mia stanza pensando a quanto mi avevano fatto sentire benvenuto.Seconda parte Mi sono svegliato dapprima disorientato, dopo tutto era solo la mia seconda notte nel nuovo appartamento. Ho guardato verso al comodino, l’orologio segnava le due e mezza. Ho impiegato due buoni minuti per ricordare dove ero, nella mia nuova casa, poi l’ho sentito di nuovo, il rumore che mi aveva svegliato dai miei sogni, il rumore del cigolare di molle del letto ed chiari rumori di “schiaffeggiare” di carne contro carne. Il mio cazzo ha risposto anche prima del mio cervello comprendendo cosa stava accadendo nella stanza di Gianni. Gettate via le coperte, ho afferrato un paio di mutande dal mucchio che avevo fatto prima di andare a letto. Sono entrato nello spogliatoio, ho spostato le camicie e ho messo l’occhio al buco che mi dava la possibilità di vedere sul letto di Gianni. Quella che ho visto era la mia fantasia divenuta realtà. C’erano Gianni e Giorgio, i due gemello identici diciannovenni, e uno sbatteva il suo cazzo nel culo volto in su dell’altro.Quando si sono spostati ho visto il tatuaggio della pantera sul petto di Giorgio mentre lui faceva scivolare di nuovo il cazzo nel culo di Gianni. Gianni era sulla schiena, la testa pendeva dal bordo del materasso proprio di fronte al buco da cui stavo sbirciando. Il suo cazzo, duro e ritto, sobbalzava e rimbalzava ad ogni spinta, spingendo negli addominali di Giorgio che spingeva sempre più nel culo aperto del fratello. I loro lamenti e gemiti erano solo leggermente smorzati dal muro che ci divideva.Ho arrotolato le mutande sul mio cazzo che stava già gocciolando il suo liquido pre seminale e ho cominciato a masturbarmi per la terza volta quel giorno. “Se continua così avrò bisogno di una cura intensiva di vitamina E” ho pensato… poi ho smesso di pensare perché, attraverso il muro, ho sentito Giorgio che diceva al suo gemello: “Ti piaceva il cazzo di Ezio, vero fratello? Ti ho visto fissarlo mentre ci sparavamo la sega sul divano stasera.” Gianni si è limitato a muovere la testa avanti ed indietro ad occhi chiusi per l’estasi mentre suo fratello muoveva si continuamente avanti ed indietro, dentro e fuori il suo buco. “Sì, fratello, tu stai immaginando che sia il cazzo di Ezio che si muove nel tuo piccolo culo caldo, non è vero? È Ezio che ti sta tirando fuori la sborra, non è vero? Vieni, Gianni, sborra per il nostro nuovo coinquilino biondo”. A quel punto Gianni ha ringhiato, si è arcuato indietro e senza nemmeno toccarsi, un geyser dopo l’altro di sperma è precipitato fuori dal suo cazzo, spruzzando gli addominali di Giorgio e precipitando poi sopra il torace ed il viso di Gianni. Quando l’orgasmo di Gianni è diminuito, Giorgio l’ha estratto e ha spruzzato il suo carico sullo stomaco e sul torace di Gianni. Il mio cazzo ha eruttato nello stesso momento infradiciando le mutande che lo coprivano.Quando la mia respirazione è ritornata normale, ho visto Gianni correre fuori della sua stanza, verso il bagno. Poco più tardi ho sentito il rumore della doccia. Giorgio si è asciugato l’addome con un paio di mutande di Gianni, ha attraversato la sala e è andato nella sua stanza. Io sono andato nel mio bagno e, mentre stavo lavandomi il cazzo, nello specchio ho visto un cerchio di luce sopra la mia toletta. Mentre mi asciugavo mi sono avvicinato e ho appoggiato un occhio al foro. C’era Giorgio, sul suo letto, ancora con un’erezione che si accarezzava il cazzo annusando le mutande bagnate dello sperma di suo fratello. Mentre se lo menava ha appoggiato le mutande e si è rivolto verso la testata del letto appoggiata al muro su cui era sistemato un poster di un meccanico, nudo dalla vita su, che teneva un pneumatico per mano; ha appoggiato l’occhio a quello che più tardi ho visto essere un buco che guardava nella doccia che condivideva con Gianni. (Non ci potevo credere, quell’appartamento era il sogno di un guardone!) Ha mormorato, “Oh, sì, fratello, fottiti con quelle dita. Non ne hai mai abbastanza, non è vero?”Continuava a fissare ed a menarselo, poi il telefono ha suonato, piano. Giorgio ha alzato la cornetta e ha detto, “Ciao? Oh, sei tu. Sì, Giorgio…. Come ti sarebbe piaciuto, sì, ha sparato come un razzo, l’ha fatto senza toccarsi. Sì, sta funzionando veramente bene, a Gianni piace tutto ed io penso che anche Ezio ci starà…. OK, ti terrò informato…. OK… Cosa? Si mi sto masturbando guardandolo nella doccia. Anche tu?… mmmm, sai che lo faccio…. Si, quello, immagino di avere la bocca intorno al tuo cazzo caldo. Oooo, che buon sapore. Sbattimelo in gola, fammi diventare il tuo succhiacazzi. Cosa? Oh, vuoi il mio culo, huh?”Ha bloccato il telefono tra orecchio e spalla, ha preso da sotto il letto il dildo che gli avevo visto usare la prima notte e se lo è sbattuto profondamente nel buco del culo senza lubrificarlo. “Ooo, sì, chiavami forte e profondamente, stallone. Dammi il tuo grosso cazzo. Vieni, fammelo sentire.” Ha preso il ritmo delle spinte, sia sul cazzo che nel culo e si è spostato in avanti in modo che la base del dildo fosse contro il letto. Ha preso il telefono con la sinistra e continuava a menare con la destra mentre andava su e giù sul dildo. “Unngh, unngh, unngh… fottimi, fottimi” grugniva mentre spingeva. “Vieni, spingimelo nel culo, sì, così, fallo, fallo, fallo, oh merda…… sto per sborrare!” Sempre faccia al muro ha spinto in giù il bel culo con forza e è rabbrividito mentre soffiava il suo seme nelle mutande che aveva afferrato all’ultimo secondo.Sono rimasto seduto sulla tazza pensando a quello che avevo appena sentito e visto, sembrava che Giorgio avesse parlato al telefono con qualcuno che l’aveva visto fottere Gianni solo alcuni minuti prima. Ma come? E come poteva sapere la persona al telefono che Giorgio stava guardando Gianni e si stava masturbando? All’improvviso ho sentito freddo giù per la spina dorsale, anch’io ero osservato? Ho guardato intorno nel buio e non ho visto nulla. Ho acceso la luce del bagno e ho osservato ogni centimetro della stanza. Ancora, nulla. “Oh, bene” ho pensato “Deve essere la mia cattiva coscienza per essere stato un voyeur con Gianni e Giorgio. Andiamo a letto.”Il giorno seguente era sabato e mentre stavo seduto in cucina aspettando che il caffè fosse pronto, hanno bussato alla porta. Ho aperto e c’era un uomo delle poste, alto circa un metro e ottanta, abbronzato, con capelli biondi lunghi e ben fatto. All’improvviso, mentre il mio cazzo cominciava ad indurirsi, sono stato dolorosamente consapevole che avevo indosso solo i boxer e nient’altro. Mi ha squadrato facendo una pausa sulla protuberanza che mi stava germogliando all’inguine e ha detto “Lei è Ezio?””Sì” ho risposto.”Questo è per Lei” e mi ha dato una scatola enorme. Mentre firmavo mi ha chiesto “Dove sono Gianni e Giorgio?””Stanno ancora dormendo” ho risposto.”Oh, bene me li saluti” ha risposto andandosene.Ho chiuso la porta e stavo trascinando la scatola in cucina quando è apparso Gianni, nudo, strofinandosi gli occhi. “Chi era?” ha chiesto.”La posta””Oh, un bel ragazzo biondo?” ha chiesto grattandosi il sedere.”Sì, lo conosci?””Puoi dirlo” è stata la sua replica criptica “Cosa c’è in quella scatola?”L’ho aperta, c’era dentro un PC portatile nuovo, schermo a colori, 128 MHZ di Ram 18, Hard disk da 18 Giga, DVD, Webcam, scanner, Stampante Laser. La settimana precedente stavo guardando un catalogo e sbavavo proprio per un sistema così. Costava un patrimonio! Ho guardato nella scatola per vedere se c’era un biglietto o una nota di consegna ma non ho trovato niente. “Strano, non è il mio compleanno, e non c’è neppure un biglietto. Mi chiedo chi me l’ha mandato?” Proprio in quel momento si è sentito lo squillo del telefono, Gianni ha alzato la cornetta e dopo un secondo me l’ha passata. “È per te” ed è uscito dalla stanza. Ho messo il ricevitore all’orecchio e ho detto “Pronto?””Ciao, Ezio, sono Davide” ha detto la voce all’altro capo del filo. “Come va l’appartamento?””Oh, è bellissimo, non so come ringraziarti.””Bene! Non appena ti ho visto ho capito che eri la persona giusta. Hai trovato il mio regalo?””Cosa? Questo computer è tuo? Non posso accettarlo, è un regalo troppo costoso.””Non preoccuparti, ragazzo, è cosa da niente” ha risposto e nonostante la mia opposizione si è rifiutato di riprenderlo. Non avevo altra alternativa se non accettarlo. L’ho ringraziato a profusione e, dopo aver chiuso la comunicazione, Giorgio è entrato in cucina.”Oh, vedo che è arrivato il regalo di Davide.””Come facevi a saperlo?””Davide mi ha chiesto di aiutarlo a sceglierlo per te ed io ho visto il catalogo aperto a questa pagina nella tua stanza. Era questo che volevi non è vero?””Huh Uh” ho risposto rendendomi conto che stava ammettendo di essere stato nella mia stanza. Oh bene, io ero stato nella sua ed in quella di Gianni, ed avevo visto molto di più di quanto avrei dovuto. Lui ha preso la scatola, l’ha trascinata nella mia stanza, ed in poco tempo tutto era funzionante. Non avevo notato fino ad allora che la stanza era dotata di un accesso ad Internet ad alta velocità, era fantastico!Uscendo dalla stanza Giorgio ha detto “Oh bene, scommetto che ora non ti vedremo più, starai qui tutto il giorno a navigare e cercare uomini, huh?”Sono arrossito e ho detto “Non credo, non con due coinquilini come te e Gianni.” È toccato a lui arrossire, mi ha schiaffeggiato sul culo e ha detto “A dopo, bel tomo.”Strofinandomi le chiappe sono andato alla scrivania, ho installato tutto e ho aperto la posta, avevo tre e-mail nuovi. Uno era dai miei genitori che mi chiedevano come mi trovavo nel nuovo appartamento, il secondo era da uno dei ragazzi che avevo conosciuto in palestra e che confermava l’appuntamento di quella sera, ed il terzo era da uno sconosciuto, la sua “user” era “Voyeur” ed aveva un allegato.Normalmente non apro e-mail di sconosciuti, specialmente se hanno allegati, ma con tutto quello che stava accadendo, ero curioso, comunque il sistema aveva una protezione anti virus aggiornata e ho pensato di essere al sicuro. L’e-mail era innocuo: “Ciao e benvenuto nel quartiere. Spero che tu possa goderti quanto ti circonda come è successo a me negli ultimi anni. Non veda l’ora di vederti meglio e spero di incontrarti presto.”Ho aperto l’allegato unzippandolo e per poco non sono caduto dalla sedia. C’erano cinque immagini di me completamente nudo. Due erano di me con Gianni e Giorgio, mentre ci masturbavamo sul divano il giorno prima; due mi riprendevano nella doccia ed una nel bagno, mentre guardavo attraverso il buco, sparando il mio carico nella tazza della toletta. Sono rimasto a bocca aperta e, prima che potessi reagire, il telefono ha suonato.Ho alzato il ricevitore e, prima che potessi dire qualsiasi cosa, una voce contraffatta ha detto: “Vedo che hai trovato il mio e-mail. Ti piace?” Ho mormorato qualche cosa e la voce ha detto che c’era un prezzo da pagare per gli spettacoli che stavo godendomi nello spogliatoio e nel bagno, che non mi preoccupassi, non voleva pubblicare le immagini su Internet o mostrarli a qualcuno, erano solo per il mio piacere. Gianni e Giorgio avevano fatto la stessa cosa, ma non lo conoscevano e neanche Davide! Lui non conosceva neppure la situazione. Se mi andava bene mi prendessi il cazzo e cominciassi ad accarezzarlo, lui mi vedeva.Gelato, ho accennato col capo lentamente e ho fatto scivolare in basso i boxer, mi sono preso il cazzo con la destra e ho cominciato a menarlo. Anche dopo aver sborrato tre volte rapidamente mi è diventato duro. La voce al telefono ha detto: “Bene, ti piace il fatto che io posso vederti mentre lo fai, non è vero?” Di nuovo ho accennato col capo senza conto di quello che stavo facendo. Il cazzo sobbalzava nel mio pugno. La voce ha continuato, “Su, Ezio, accarezzati per me. Fammi vedere lo spettacolo.”Sono andato alla porta, l’ho chiusa e mi sono letteralmente strappato di dosso i boxer. Mi sono seduto a gambe divaricate sulla sedia della scrivania e ho infilato il cazzo nella fessura posteriore. Ho sputato sul palmo e ho cominciato a masturbarmi, a sfottermi col pugno, cullando avanti ed indietro la sedia. Dal ricevitore che stava appoggiato alla scrivania ho sentito “Oooo, sì, pizzicati i capezzoli per me.” Ho assentito e questo è stato come un collegamento elettrico al mio cazzo, causando la fuoruscita di una maggior quantità di liquido pre seminale dalla fenditura. Guardando lo schermo da sopra la spalla mi sono visto accucciato sulla toletta, le palle pendenti, il buco del culo spalancato ed il mio cazzo che spruzzava sborra nell’acqua. Questo mi ha spedito oltre il limite, il mio cazzo ha eruttato spruzzando sperma dappertutto per la stanza.Quando l’orgasmo è diminuito sono andato a prendere di nuovo il ricevitore. “Cazzo, Ezio che bello. Se essere guardato ti da questa carica sarà bellissimo. Ti spedirò immagini molto spesso. Ciao, stallone.” E ha appeso. Mi sono seduto di nuovo, esaurito dall’orgasmo ed un po’ sbalordito. Cosa diavolo stava succedendo? Terza parteEra passato circa un mese da quanto ho raccontato, era il fine settimana in cui Gianni e Giorgio erano partiti per una crociera di una settimana con un altro centinaio di gay affascinanti. Scherzando con loro, ho detto che potevano fare la stessa cosa restando in città e risparmiando un sacco di soldi e loro ridendo hanno detto che erano determinati ad andare e farsi il maggior numero possibile di uomini. Mentre stavano partendo per l’aeroporto il venerdì sera, Giorgio mi ha ricordato che Davide sarebbe venuto il giorno seguente; c’erano delle cose da sistemare sul soffitto della mia camera da letto.Quella notte l’ho passata per la prima volta da solo nell’appartamento. Beh, più che altro senza Gianni e Giorgio, ma non da solo, perché sono andato in palestra e mi sono portato a casa due bei ragazzi. E quello che quella notte mi aveva detto al telefono l’uomo misterioso era assolutamente vero; il fatto che lui vedesse e fotografasse l’azione la rendevano ancora più eccitante. Infatti, ogni volta che avevo portato a casa un uomo nel mese precedente era stato perché volevo avere fotografie dei miei ospiti nudo, chiavati, succhiati ed ogni altra cosa. Sapevo che la macchina fotografica avrebbe scelto che posizioni migliori e spesso manovravo me stesso ed il mio partner nelle posizioni più “giuste”. Quella notte, prima ancora di portarli a casa sapevo di potermi aspettare di vedere immagini dell’azione nella mia camera da letto e di noi tre nella mia doccia. E la mattina dopo avrei avuto un e-mail con quelle eccitanti immagini unitamente a piacevoli commenti sul mio spettacolo. Ma nonostante ne avessi fatto molte volte richiesta l’uomo misterioso non aveva mai voluto mandarmi una foto di se stesso.Davide è arrivato verso le 11 di sabato mattina, circa mezz’ora dopo che i miei due ospiti se n’erano andati. Ero appena uscito dalla doccia e mi stava asciugando i capelli quando l’ho sentito entrare usando la sua chiave. Ho messo fuori la testa dalla porta della mia stanza e ho detto “Ciao” dopo di che sono rientrato per prepararmi ad uscire ma mentre mi stavo asciugando le gambe non potevo fare a meno di pensare che Davide era un uomo veramente desiderabile. Capelli grigio acciaio, tagliati corti, occhi blu ed ardenti, ed un corpo palestrato, appariva maturo ma non ancora arrivato alla decadenza. Anche se ero decisamente più giovane di lui, ho cominciato a pensare quanto sarebbe stato bello avere le mie gambe avvolte intorno alle sue anche ed il suo cazzo immerso dentro me.Guardando l’orologio mi sono accorto che stavo per essere in ritardo per il brunch col mio amico Stefano, cosi mi sono messo un paio di pantaloncini ed una maglietta ed infilati i sandali ho infilato la porta gridando a Davide “A dopo” e scontrandomi con Sergio, il nostro biondo postino. “Mi dispiace, Sergio” gli ho detto “Ma sto correndo perché sono in ritardo” e sono corsa all’ascensore la cui porta si stava chiudendo. Arrivato in strada sono balzato sul bus che stava partendo ma poi mi sono accorto di aver lasciato il portafoglio sul comodino. Bestemmiando ho rifatto la strada al contrario, ora ero in ritardo di mezz’ora.Ho aperto la porta dell’appartamento e sono corso verso la mia stanza. La porta del bagno fra le camere di Gianni e Giorgio era aperti e sono rimasto di sasso: c’era Davide nudo davanti a me, con le anche che dondolavano avanti ed indietro. Inginocchiato di fronte a lui, anche lui nudo, c’era Sergio, i nostro bel postino, che gli stava facendo un pompino. “Oh, ragazzi” ho pensato, da sempre avevo desiderato vedere Davide e Sergio nudi, ed ora avevo modo di vederli contemporaneamente! Sono andato nella stanza di Giorgio, sono salito sul suo letto, ho spostato il poster del meccanico e ho appoggiato l’occhio al buco.Di fronte a me potevi vedere il profilo di Davide, il suo grosso cazzo che si immergeva continuamente nella bocca calda di Sergio. Le mani di Sergio accarezzavano il suo cazzo considerevole. Poi lui ha tirato via la bocca dall’uccello di Davide, si è voltato e si è piegato in avanti afferrando l’orlo del water come se fosse pronto ad essere inculato, ma senza paura sul viso. Anzi si lamentava “Fottimi, papy, sì, fotti il mio culo caldo col tuo grosso cazzo. Sbattimelo dentro profondamente, papy… fottimi sì, aprimi, stallone.” Davide, da parte sua ha spinto il cazzo ricoperto di gomma nel buco fottutamente caldo ed eccitato di Sergio e ha pistonato le anche avanti ed indietro, le sue dita graffiavano i pettorali muscolosi del ragazzo.Dopo averlo fottuto un po’ in questa posizione, Davide lo ha estratto, ha afferrato le anche di Sergio, si è seduto sulle tazza e Sergio si è accosciato su di lui infilando il suo buco scivoloso sulla verga eretta dell’uomo. Il mio cazzo, desideroso di essere liberato dalla prigione dei miei pantaloncini, gocciolava sul cuscino di Giorgio. Davide sospirava mentre il buco di Sergio ingoiava il suo uccello duro come pietra; Sergio si lamentava ad ogni affondo, le sue anche erano appoggiate a Davide, il suo cazzo si dimenava contro gli addominali sodi di Davide. Davide si limitava a stare seduto e lasciava che Sergio facesse tutto il lavoro. Le cosce muscolose di Sergio lo portavano su e giù, prendendo il cazzo di Davide profondamente dentro di lui, spingendo poi verso l’alto, finché solo la testa rimaneva seppellita nel buco. Davide si è sporto in avanti e ha cominciato a mordere i capezzoli del ragazzo mentre le sue mani gli accarezzavano il cazzo e le palle. Non sapevo dove guardare ma le mie mani sapevano precisamente cosa fare. Ho afferrato il dildo sotto il letto di Giorgio, quello che gli avevo visto usare almeno tre volte la settimana, è me lo sono immerso nel culo fino a colpire la prostata.Abbiamo continuato così per venti minuti buoni: Sergio si fotteva sul cazzo di Davide, Davide torturava i capezzoli le palle ed il cazzo di Sergio, ed io mi sfottevo col dildo in una mano e carezzandomi il cazzo con l’altra. Poi, come ad un segnale preordinato, Davide ha cominciato a gemere e spingere verso l’alto, il suo seme è stato sparato nel preservativo seppellendolo profondamente nel culo di Sergio e ha cominciato a gocciolare fuori ai lati dell’asta a causa della grande quantità di sperma. Sergio contemporaneamente ha sparato la sua sborra sugli addominali di Davide impressionantemente duri. Io ho affondato il dildo ed il mio carico è sprizzato fuori ad infradiciare il cuscino di Giorgio.Mentre i nostri orgasmi diminuivano, io ho fatto scivolare fuori il dildo dal mio culo, ho rimesso a porto il poster, ho preso la federa di Giorgio e sono tornato nella mia stanza; non volevo che Davide sapesse che ero ritornato ed avevo visto lui e Sergio. Silenziosamente sono andato nel mio bagno e mi sono seduto sulla tazza ancora ansante per l’intensità di quello che io avevo appena visto; poi mi sono avvicinato al lavandino, ho lavato il dildo, il mio cazzo ed il culo dopo di che mi sono messo un altro paio di pantaloncini (gli altri erano fradici del mio seme). A del punto ho sentito la porta aprirsi e chiudersi, voleva dire che Sergio e Davide erano andati via. Sono andato nella mia stanza e ho composto il numero del cellulare di Stefano per spiegargli perché ero in ritardo, quando ho sentito il telefono suonare nella stanza di Giorgio e la voce di Davide che diceva “Pronto?”.Poi ho sentito un “clic” mentre Davide accendeva il viva voce e ho sentito la voce del mio uomo misterioso, quello che mi spediva e-mail e foto di me e dei ragazzi che avevo portato a casa durante il mese. Stava dicendo “Calma, ragazzo, calma. Rilassati, su rilassati.” La cosa mi intrigava, sono rientrato in bagno e ho guardato attraverso il buco nella stanza di Giorgio. Davide era sdraiato sul letto di Giorgio, le braccia lungo i fianchi e gli occhi vitrei. La voce del mio uomo misterioso stava dicendo: “Conterò sino a dieci ed ad ogni numero tu ti rilasserai di più. Va bene, non è vero, Davide?””Sì, signore” ha risposto Davide. C’era qualche cosa di strano in questa scena, Davide era ipnotizzato al telefono dal mio uomo misterioso. Mentre lui contava da uno a dieci, Davide sembrava rilassarsi anche fisicamente ed i suoi occhi si chiudevano leggermente. Il mio cazzo ha cominciato ad indurirsi sempre più, fino a che, al dieci era di pietra.Ho sentito l’uomo misterioso dire, “Ora Davide, voglio che tu mi ascolti attentamente. Tu sei qui per riparare la luce nella stanza di Giorgio e hai bisogno di aiuto, qualcuno che ti tenga gli attrezzi mentre lavori. Io voglio che tu suoni il campanello dell’appartamento accanto e chieda al ragazzo che aprirà di darti una mano. Lo farai salire sulla scala e, quando le sue mani saranno occupate, gli parlerai…..”Mentre ascoltavo ho cominciato ad accarezzarmi di nuovo il cazzo. L’uomo misterioso stava descrivendo una scena di seduzione incredibilmente eccitante, non potevo perdermela! Silenziosamente sono andato nella mia camera da letto e ho chiamato Stefano sul cellulare. Gli ho spiegato che stava accadendo qualche cosa e quindi non potevo essere al bruch con lui, mi ha chiesto cosa stava accadendo ma gli ho detto che gli avrei spiegato più tardi. Mentre riattaccavo ho sentito aprirsi la porta d’ingresso ed alcuni secondo più tardi, la voce di Davide impegnato in una conversazione con qualcuno sul pianerottolo. Le loro voci sono diventate più forti quando sono entrati in casa.”… grazie di nuovo per aver accettato di aiutarmi. Mi dispiace che non ci siano i tuoi genitori, salutameli quando ritorneranno, Ok?” La voce di Davide ha smesso di parlare; io sono andato nel mio bagno a guardare attraverso il buco e ho visto Davide che preparava la scala. Dietro di lui c’era Brian, il diciannovenne figlio dei nostri vicini di casa. Alto, Brian aveva giocato a pallacanestro al liceo, ed ora era a casa in vacanza dall’università.”Nessun problema, signore” diceva Brian “Solo mi dica quello che vuole che faccia.”Davide ha detto “Sali sulla scala e tieni il fondo del lampadario, io salirò sul letto e disconnetterò i fili, poi tu continuerai a tenerlo mentre io ci lavorerò sopra, Ok?” Sorridendo furbescamente Brian ha alzato le mani e, senza la scala, ha sostenuto il fondo dell’apparecchiatura con le due mani. Mentre lo faceva la maglietta gli si è alzata rivelando un bel cespuglio di peli neri che contrastavano con la sua pelle di alabastro che partivano dall’ombelico e si infilavano sotto la cintura dei pantaloncini, anche i pantaloncini si sono alzati un poco.”Non abbiamo bisogno di una scala, signore” è stata la replica di Brian. Davide ha riso, è salito sulla scala, ha sconnesso i fili dal soffitto e ha cominciato a lavorare.Per tutto il tempo ha conversato con Brian chiedendogli dell’università, se gli piaceva giocare a pallacanestro all’università, che corsi stava frequentando e se gli piacevano le ragazze dell’università; era sicuro che Brian era molto popolare tra le ragazze. Brian, da parte sua, come tutte le matricole era molto sicuro di se e diceva che tutto si stava svolgendo regolarmente. Con le mani alzate ed i pantaloncini che si erano alzati un poco, mi sembrava di vedere la testa del cazzo che cominciava a fare capolino nella gamba dei pantaloncini. Era chiara una protuberanza. Anche Davide l’ha notato e ha sorriso. Agitando le braccio si è liberato della maglietta dicendo “Maledizione, fa caldo qui, penso che dovrò controllare il condizionatore quando avrò finito con questo.” Anche a Davide stava avendo un’erezione, ma Brian era troppo compreso nel suo lavoro per accorgersene. Una leggera lucentezza brillava sulla sua pelle e le ascelle della maglietta si stavano scurendo per il calore ed il sudore.Davide è sceso dal letto e si è diretto verso la porta. “Brian, devo prendere una cosa nell’altra stanza, non lasciar cadere il lampadario, Ok?” Brian ha accennato col capo e Davide è uscito. Quando è ritornato alcuni minuti più tardi, Davide era nudo a parte i sospensori. Le sopracciglia di Brian si sono inarcate mentre Davide diceva “Oh, mi è caduto del grasso sui pantaloncini mentre cercavo un attrezzo. Li ho messi a bagno nel lavandino, non ti dispiace, vero?” Brian ha scosso la testa e si è spostato un po’ sempre con le mani sopra la testa. I pantaloncini erano scuri alla cintura per il sudore che gli gocciolava dalla schiena. Anche la maglietta era umida come le ascelle ed il collo.Davide si è messo dietro il ragazzo: “Sembra che faccia un po’ caldo, huh?” Brian ha accennato col capo, una gocciolina di sudore gli è precipitata dalla testa negli occhi. Fermo dietro di lui Davide ha sorriso: “Su, permettimi di aiutarti a rinfrescarti” e ha fatto scivolare i pantaloncini di Brian fino alle sue caviglie. Dato che non portava le mutande, il cazzo di Brian si è mosso in avanti e poi è rimasto pendente, quindici centimetri di bella carne ed era solo in parte duro! “C…” ha detto Davide mettendoglisi di fronte “Non è meglio così?”Brian non sapeva se imprecare o andarsi a nascondere, ma, a suo merito bisogna dire che non ha lasciato cadere il lampadario, ha mantenuto le mani sopra la testa e ha detto “Sì, bene, ma,… uh, signore non sono sicuro che questo… “Davide si è limitato a prendere la maglietta che stava usando per pulirsi il corpo dal sudore, si è inginocchiato di fronte a Brian e lentamente ha deterso il sudore dalle sue gambe spostandosi all’esterno dalla caviglia all’inguine, poi verso il basso all’interno delle gambe tremanti, quindi risalendo agli addominali. Il cazzo di Brian cominciava a riempirsi, pulsando all’unisono col pulsare del cuore, finché circa venti centimetri di carne adolescente non hanno puntato verso l’esterno. “Come ti senti, Brian?” ha chiesto Davide ghignando e fissando il cazzo di fronte al suo viso.”Mmmm, è bello il signore, ma… ” ha cominciato Brian, poi non è stato più in grado di profferire sillaba intelleggibile quando la bocca di Davide si è chiusa sulla testa del suo cazzo e lentamente l’ha ingoiato spingendoselo centimetro dopo centimetro in gola. “Oh Dio, Oh Dio, Oh Dio…” era tutto quello che usciva dalla bocca di Brian mentre Davide si abbassava prendendolo profondamente e poi risalendo finché la cappella rimaneva l’unica cosa nella sua bocca bagnata e calda.Anche le mani di Davide erano occupate, una massaggiava le palle di Brian e l’altra giocherellava col suo ano. Conficcandosi un dito nella bocca accanto al cazzo del ragazzo, Davide se l’è lubrificato e poi l’ha fatto scivolare lentamente nel culo vergine di Brian. Il ragazzo ha strabuzzato gli occhi e le sue gambe hanno tremato più forte mentre diceva “Signore, lascerò cadere il lampadario.”Davide ha tirato via la bocca dal cazzo di Brian e ha detto “Mi dispiace, non te l’ho detto, ho lasciato attaccata la catena; non può cadere.” Mentre Davide faceva scivolare di nuovo il cazzo nella sua gola, Brian ha abbassato lentamente le braccia, ha visto che il lampadario rimaneva attaccato al soffitto, ha messo le mani ai lati della testa di Davide e ha cominciato a fottere la gola dell’uomo.Dopo alcuni minuti di pompare il cazzo e di giocare col culo di Brian, Davide si è tolto e ha detto “Vieni sul letto, baby.” Brian è saltato sopra il letto di Giorgio rotolando sulla schiena. Davide si è messo in mezzo alle lunghe gambe del giocatore di basket, gli ha spinto le ginocchia al torace e ha cominciato a leccargli il buco.”Unngh, unngh, unngh” era tutto quello che Brian riusciva a dire mentre la sua testa oscillava da una parte all’altra e lui spingeva il buco con forza contro la lingua avida di Davide. Nel frattempo il ragazzo si accarezzava il cazzo con forza e velocemente finché Davide non gli ha tolto le mani e ha portato le dita della matricola ai suoi capezzoli dove Brian ha cominciato a strofinarli e pizzicarli. Per tutto il tempo la lingua di Davide apriva Brian e gli lubrificava il condotto con la saliva.Alla fine Davide ha estratto la lingua e ha spinto due dita nel culo di Brian mentre abbassava ancora la testa sul cazzo duro. Brian gli tirava freneticamente i capezzoli, sembrava al limite della sborrata quando ha spinto via la testa dell’uomo e ha detto “Guardi questo!” Brian ha alzato le gambe sulla sua testa e si è avvicinato l’inguine al viso. La cappella del ragazzo arrivava sempre più vicino alla sua bocca finché non è riuscito a toccarla con la lingua. Davide si è alzato e si è accarezzato lentamente il cazzo, rapito dalla vista di Brian che continuava ad abbassare le gambe finché la cappella non è scomparsa tra le sue labbra.”Oh mio Dio” è stato tutto quello che Davide è riuscito a dire mentre Brian cominciava a succhiarsi il cazzo. Effettivamente riusciva ad infilarsene in bocca quasi cinque centimetri e contorcendosi riusciva a succhiarsi fino all’orgasmo. I suoi amici di università erano rimasti stupiti da questa capacità e molte sere si mettevano in cerchio e si masturbavano guardando lo show eccitante di Brian.Dopo avere guardato quell’autopompino per alcuni minuti, Davide è salito sul letto vicino a Brian e ha cominciato a spingergli le anche per far entrare più profondamente il cazzo nella bocca. Continuando a masturbarsi con una mano, Davide ha fatto scivolare di nuovo due dita nel culo del ragazzo ed è stato ricompensato da un ringhio soddisfatto che è uscito dalla gola dell’adolescente. Davide ha sfottuto il culo affamato di Brian per molti minuti ed ad ogni spinta delle dita il ragazzo emetteva un gemito di apprezzamento. Alzatosi sul letto Davide ha fatto scivolare un preservativo sulla sua asta, posizionando poi la testa del suo grosso cazzo contro il buco di Brian, spingendolo oltre l’anello di muscolo dell’ingresso e quindi abbassandosi lentamente affondando il cazzo sempre più profondamente nel buco ormai non più vergine di Brian. Alle spinte di Davide il cazzo di Brian affondava sempre più profondamente nella gola del ragazzo mentre il cazzo dell’uomo sprofondava sempre più nel culo di Brian.Io ho perso ogni controllo di me stesso alla vista di quanto accadeva e ho sparato tutto il mio sperma sulle piastrelle della toeletta. Come se fosse stato provocato dal mio orgasmo, le gambe di Brian si sono irrigidite e la sborra ha cominciato a spruzzare dai lati della sua bocca mentre il suo orgasmo saliva.Davide ha dovuto essere stato portato oltre il limite dagli spasmi del culo del ragazzo perché ha ululato e grugnito ad ogni sprizzo dal suo cazzo. Mentre tutti noi cominciavamo a riprendere coscienza, mi sono reso conto che il tintinnio nei miei orecchi non era dato solo dall’intensità del mio orgasmo, il secondo in poco tempo, ma era il suono del mio telefono che suonava. Lentamente sono andato nella mia camera da letto, ho alzato il ricevitore e ho sentito la voce del mio uomo misterioso. “Ti sono piaciute le due scene, il mio piccolo guardone? Aspetta e vedrai quello che ho progettato per te in futuro.”Quarta parteErano passati tre mesi da quando avevo traslocato.”Ti fidi di me?” Queste parole spiccavano nel primo e-mail che ho ricevuto io ottenni da Voyeur dopo più di cinque settimane. Quelle settimane non erano state totalmente senza incidenti, Gianni e Giorgio erano ritornati dalla loro crociera con un lungo elenco di numeri di telefono ed una notevole parata di uomini incredibilmente sexy era passata in una o ambedue le camere da letto dei gemelli. Io potevo vedere tutto dai due buchi, uno nel mio armadio e l’altro nel mio bagno; ed anche se non avevo partecipato (almeno direttamente) a nessuno di quegli incontri, ero stato piuttosto occupato. Ero diventato un regolare frequentatore di sale da ballo, “club privati” e biblioteche della zona ed il mio corpo alto, muscoloso, i lunghi capelli biondi e soprattutto il mio grosso cazzo da venti centimetri mi avevano reso molto popolare. Ma, invece di fottere o succhia in quei posti, portavo il mio uomo del momento (notte o giorno) a casa mia per giocare sul mio letto matrimoniale e, chiaramente, io sapevo che il mio uomo misterioso avrebbe registrato tutto, per il suo godimento ed il mio.Ma per le cinque settimane seguenti nessuno e-mail da Voyeur, nessuna fotografie catturata nel mio appartamento. Nessuna telefonata eccitante piena di doppi sensi ed allusioni, richieste di show eccitanti per lui, di masturbazioni o di azioni col dildo. Nulla! Io avevo cominciato a pensare che forse era stato un sogno, o uno scherzo che qualcuno mi aveva giocato. E per tutte quelle cinque settimane, ogni volta che io ho pensavo a lui, a come vedeva e registrava tutto quello che avveniva nel nostro appartamento, come controllava Davide ipnotizzandolo, come il suo potere su di me mi faceva andare a cercare ragazzi sempre più eccitanti per fotterli, il mio cazzo saltava su e gocciolava. Ed ora, non avendolo sentito per cinque settimane, mi faceva impazzire!Ma ora sullo schermo c’era: “Ti fidi di me?” Null’altro. L’ho fissato per cinque minuti buoni, tentando di capire come rispondere a quella domanda. Alla fine, dopo avere guardato di nuovo alle cose che avevo fatto accontentarlo (ed accontentare me!), andare a cuccare in palestra, raccogliere un estraneo sulla strada, nelle saune solo perché volevo vedere il giorno dopo immagini di noi in azione prossimo, ho capito che c’era solamente una risposta. Con dita tremanti ho battuto sulla tastiera una sola parola “Sì” e ho spedito.Quasi immediatamente una risposta è apparsa nella mia cassetta di posta. L’ho aperta:”Bene. Vai all’indirizzo seguente alle 10 di sera venerdì. Quando arrivi suona il campanello, quando la porta si apre, entra e vai nella stanza in cima alla scala. Chiudi la porta a chiave dietro di te; troverai altre istruzioni. Vai da solo e se rispetterai ogni istruzione alla lettera, ti prometto una sera che farà avverare i tuoi sogni più selvaggi come guardone ed esibizionista.L’e-mail era accompagnato da un indirizzo, ad un isolato da dove vivevo; a venerdì mancavano tre giorni.Ho passato i tre giorni seguenti in una sorta di stordimento. Stavo realmente per farlo? Lui era un completo estraneo per me, avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa, incluso assassinarmi e nessuno l’avrebbe saputo. D’altra nei tre mesi passati non aveva fatto niente contro di me, mi aveva permesso di fare il sesso più caldo della mia vita, ed io non l’avevo ancora soddisfatto. Ero così confuso che durante quei tre giorni non mi sono mai masturbato! Ho decisi che venerdì sarei andato ma avrei preso delle precauzioni, ho mandato un e-mail ad un paio dei miei amici, incluso Stefano; ho comunicato l’indirizzo dove sarei andato, ma non il perché‚ e ho chiesto a loro di chiamare la polizia se non li avessi chiamati il sabato sera.Venerdì mattina Gianni e Giorgio mi hanno chiesto se avevo progetti per la sera. Quando ho detto di sì, sono sembrati contrariati, hanno detto che un gruppo di ragazzi che avevano incontrati in crociera sarebbero venuti per un’orgia e avevano sperato che io sarei stato dei loro. “Dannazione” ho pensato “Mi piacciono le orge!”, ma oramai avevo deciso. Ci siamo promessi che avremmo organizzato un’altra serata con altri tre amici e abbiamo cominciato a masturbarci l’un l’altro nella cucina, ma abbiamo smesso per conservarci per quella sera.Verso le 9 mi sono spogliato e ho fatto un bagno veramente caldo, mi sono lavato (fuori e dentro) e poi sono andato nello spogliatoio per scegliere cosa mettermi. Ho spostato le camicie e ho guardato nella camera di Gianni, era seduto sul letto su un asciugamano e si stava radendo palle e buco del culo per prepararsi alla festa della sera. Avevo già visto Giorgio fare la stessa cosa nella sua stanza (attraverso il buco del mio bagno) mentre stavo a gambe divaricate sulla tazza a radermi cazzo, palle e buco del culo. Di solito si radevano l’un l’altro, ma questo li portava sempre a fottersi, per cui quella sera avevano decisero di radersi da soli ed aspettare fino a che non fossero arrivati gli ospiti per cominciare.Era una calda sera di primavera così mi sono messo un paio di pantaloncini cachi, una maglietta e sandali. Quando sono uscito dall’appartamento alle 10 meno cinque, ho incontrato tre bei ragazzi che entravano nell’atrio, nessuno di loro li avevo mai visti prima. Mi hanno squadrato ed io ho squadrato loro. Ho sentito che stavano chiacchierando di Gianni e Giorgio e ho capito che stavano andando al nostro appartamento. “Wow” ho pensato, loro erano così sexy ed io ero così eccitato che mi è venuta la voglia di voltarmi e ritornare di sopra. Ma io avevo il mio appuntamento col destino, ed ero in ritardo, così sono andato di corsa all’altro isolato e quando ho suonato il campanello erano esattamente le 10.Sono entrato nella hall, era un edificio alto tre piani ed apparentemente non era stato diviso in singoli appartamenti. Mentre salivo le scale mi guardavo intorno ammirando il legno scuro che luccicava, gli spessi tappeti orientali sui pavimenti e le stampe erotiche ai muri (tutte di maschi, chiaramente). Dannazione, ho pensato, questo luogo deve valere una fortuna. La porta in cima alla scala era leggermente aperta, l’ho aperta lentamente e ho sbirciato dentro. La stanza aveva le pareti rivestite di pannelli di legno scuro su tre pareti, le finestre con pesanti tende di velluto rosso. Sulla quarta parete c’era uno specchio enorme che prendeva il muro intero. Nel centro della stanza, di fronte allo specchio, c’era una sedia di cuoio enorme, comoda, ed una piccola tavola su cui era un pannello di controllo. L’illuminazione era bassa, una calda brezza usciva dai fori di aerazione disposti lungo le pareti, c’era una musica dolce, classica che veniva da altoparlanti occulti ed un leggero aroma di fiori si diffondeva nell’aria.Come mi era stato detto ho chiuso a chiave la porta dietro di me e ho fatto un giro per la stanza. Era tutta roba di classe, dipinti originali e tutti di uomini nudi nelle varie posizioni sessuali. Dannatamente erotico, ma anche di classe. I libri erano un misto di classici, biografie moderne e romanzi erotici, tutti rilegati in cuoio, ero entusiasta e diventavo sempre un po’ più eccitato. Quando il giro d’ispezione mi ha portato al muro dello specchio mi sono accorto che sembrava uno schermo Tv e alzando lo sguardo al soffitto ho visto, (quasi nascosto) un apparecchio di proiezione televisiva.Dagli altoparlanti che trasmettevano musica classica è uscita la voce del mio uomo misterioso “Buona sera, Ezio, sono molto contento che tu sia venuto, siediti e mettiti comodo.” L’ho fatto e ho visto comparire un menù sullo schermo. Quaranta numeri, ognuno seguito dalla descrizione di una locazione. Ho visto “la stanza di Gianni”, “la stanza di Giorgio”, “la stanza di Ezio”, “il bagno dei Gemelli”, “il Bagno di Ezio” ecc… Tutti corrispondevano ad un’ubicazione nel mio appartamento, con viste nord, sud, est e ovest di ogni stanza. In breve era possibile per un osservatore vedere tutto quello che avveniva nell’appartamento. L’uomo misterioso ha continuato: “Col telecomando è possibile accedere a qualsiasi vista tu voglia. Puoi anche salvare le immagini che vuoi o fare un video. Sei l’unica persona al mondo cui abbia permesso di vedere questa stanza.”Il mio cazzo stava diventando estremamente rigido solo pensando alle possibilità, ma ero cauto. “Perché io?” Ho chiesto. “Perché sei stato il solo in tutti questi anni in cui ho avuto questa apparecchiatura , che ha accettato l’opportunità che veniva offerta. Gli uomini che hai portato a casa e le cose che hai fatto con loro, mi hanno fatto passare i tre mesi sessualmente più appaganti della mia vita, così questo è il mio modo di ringraziarti. Ora, prima che cominciamo, hai altre domande?””Sì. Perché mi hai fatto aspettare cinque settimane prima di contattarmi di nuovo?” Ha riso. “Perché volevo esaminarti.” “Esaminarmi? Che genere di esame?” “Volevo vedere quanto guardone ed esibizionista realmente eri, senza alcun contributo da parte mia. Ed ogni notte tu o avevi qualcuno che veniva nella tua stanza durante quelle cinque settimane, o guardavi Gianni e Giorgio. Hai passato la prova col massimo dei voti, sono molto orgoglioso di te, ho avuto ragione a sceglierti.””Aspetta. Ti conosco? Ci siamo incontrati? Perché non mi permetti di vederti?” Lui ha ridacchiato e ha detto “Ogni cosa a suo tempo, ragazzo mio. Ogni cosa a suo tempo. Apri il cassetto sotto la tavola” L’ho fatto e ho trovato un assortimento di lubrificanti, dildo sia rigidi che soffici, stoffe di cotone. Tutto ciò di cui avrei avuto bisogno o avrei desiderato per una sera di stimolazione sessuale. “Sei pronto?” Ha chiesto. Io ho risposto “Sì” lanciando via i sandali e spogliandomi di camicia e pantaloncini. Il mio cazzo rigido formava un rilievo nella mia parte anteriore pulsando al ritmo del mio battito cardiaco. Ho sentito un anelito e ho chiesto “Puoi vedermi?” “Naturalmente, sono sempre in gradi di vederti.” “Poi mi permetterai di vederti” Ho supplicato. Di nuovo ha ridacchiato. “Ogni cosa a suo tempo, ragazzo mio. Ogni cosa a suo tempo.”Senza che toccassi il telecomando il menu è scomparso e ho visto il nostro soggiorno. Sul divano c’erano Gianni e Giorgio, nudi e con un erezione con altri sette stalloni nudi di fronte a loro, come se dovessero passare il loro giudizio. Giorgio si è alzato ed è girato loro intorno lentamente, prima davanti e poi dietro. Toccando un cazzo qui, carezzando un culo là, mordicchiando un pettorale o altro, come un sergente che ispezioni le sue truppe. Gianni è rimasto sul divano carezzandosi il cazzo e dando consigli. “Fai succhiare il cazzo di Darren da Bruce” ed un alto afro americano si è inginocchiato davanti ad un piccolo ma muscoloso asiatico e gli ha preso il cazzo in bocca. Mentre gli succhiava dentro e fuori la cappella, Giorgio ha detto “Taylor, gioca col culo di Bruce.” Un uomo dai peli grigi si è sdraiato sulla schiena, il viso sotto il cazzo di Bruce e ha iniziato a succhiarlo mentre toccava il buco dell’uomo di colore.Ora il mio cazzo pulsava (contro la mia volontà nel giro di pochi minuti il profumo della mia sborra si sarebbe mescolato con l’aroma dei fiori, lo sentivo!) Ho preso del lubrificante nel palmo della mano e l’ho spalmato sull’asta. Lentamente ho cominciato a massaggiarmi la verga senza togliere gli occhi dallo schermo. Ora Gianni era di fronte ad un altro degli uomini che affollavano il nostro soggiorno e gli stava succhiando il cazzo con abbandono. Giorgio era dietro a Bruce e lo sfotteva mentre Taylor gli succhiava l’uccello. Tutti i nove uomini formavano una grande catena, toccandosi, succhiandosi, mordicchiandosi e sfottendosi l’un l’altro. Ed io avevo un posto di bordo ring. Pigiando un bottone o un altro potevo avere una visuale da ognuno dei quattro muri del nostro soggiorno, ed anche zoomare.Dopo circa mezz’ora che stavo guardando l’orgia nel mio soggiorno, ho sentito un grande desiderio. Ho preso dal cassetto un dildo di media grandezza, l’ho lubrificato e l’ho appoggiato sulla sedia. Lentamente, senza togliere gli occhi dalla eccitante scena che avevo di fronte, ho abbassai il culo assaporando la sensazione della calda gomma che passava il mio anello di muscoli, entrando nel mio canale anale e riempiendomi. Quando il mio culo ha raggiunto il sedile, il dildo mi ha toccato la prostata ed una scia di liquido pre seminale è sprizzata dalla testa del cazzo. Mentre mi cullavo avanti ed indietro i miei succhi hanno cominciato a fluire con forza, ogni colpo della forma di gomma aveva un effetto magico su di me ed una pozza si è formata sul cuoio in mezzo alle mie gambe. Ne ho presa una buona quantità sul dito e ho succhiato la mia sborra apprezzandone la salinità. Ero così rapito dalle visioni sullo schermo di fronte a me e dalle sensazioni nel mio culo, che non ho sentito un pannello nel muro dietro a me scivolare aprendosi silenziosamente. Due figure incappucciate sono entrate, la prima volta che mi sono accorto che c’era qualcun altro nella stanza con me è stato quando una mano mi si è posata sulla bocca e sono stato bendato ed imbavagliato. Mentre lottavo sono stato trascinato giù dalla sedia, fuori della stanza e giù per un paio di rampe di scale. Sono stato trascinato in un luogo dove le braccia mi sono state incatenate sopra la testa e le gambe allargate e ben fissate. Un paio di morsetti mi sono stati attaccati ai capezzoli; solamente in seguito mi sono accorto che il dildo era ancora nel mio culo ed il mio cazzo duro continuava a gocciolare.Sono stato così incatenato per molto tempo, non so per quanto. Ogni tanto una mano accarezzava una parte del mio corpo, tirava la catena dei morsetti attaccati alle tette o muoveva il dildo dentro e fuori del mio culo. Una volta mi è stato tirato fuori ed un bel cazzo grosso mi ha sfottuto per alcuni minuti. Un paio di volte una bocca calda ha ingoiato il mio cazzo, mi ha succhiato per un po’ e poi mi ha lasciato. Neppure una volta mi è stato permesso di venire. Sentivo il rumore di uomini che entravano ed uscivano dalla stanza, conversazioni bisbigliate che potevo sentire appena, il rumore di quello che pensavo fossero mobili smossi. La benda mi è stata rimossa ma il bavaglio è rimasto.Sbattendo le palpebre mi sono guardato intorno; di fronte a me, ai lati e, presumibilmente, dietro a me, c’erano uomini. Tutti incappucciati, tutti ben fatti, tutti completamente nudi e tutti con cazzo duro come pietra, cazzi grandi, cazzi piccoli, cazzi grossi, cazzi sottili, circoncisi e non circoncisi. Dietro a me la voce del mio uomo misterioso mi ha bisbigliato nell’orecchio: “Tre giorni fa ti ho promesso una sera che avrebbe soddisfatto le tue fantasie voyeuristiche più selvagge ed io ho mantenuto la promessa mostrandoti l’orgia che si sta tenendo nel tuo soggiorno. Ora è il momento di soddisfare le tue fantasie più selvagge come esibizionista…”Quinta parte Ho sbattuto di nuovo le palpebre, questa durata non per il fastidio agli occhi ma la visione che mi si presentava. Dieci uomini mi circondavano, ognuno con un corpo favoloso, di altezza diversa e ben fatti, ma tutti incappucciati e duri come pietre. Tutti avevano degli anelli da cazzo e tutti si stavano accarezzando lentamente il cazzo. Il mio uomo misterioso continuava a bisbigliarmi nell’orecchio: “Se vuoi fermarti, ora è la tua ultima opportunità, possiamo bendarti di nuovo, possiamo vestirti e possiamo portarti in strada, nessuno ti contatterà più. La scelta è tua.” Senza pensarci ho sibilato “No!” al che tutti hanno riso. “OK” ha gridato il mio padrone misterioso “Che i giochi comincino!”A quelle parole dietro agli uomini nudi di fronte a me ho visto un segnale rosso che saliva, poi un secondo, poi un terzo e poi un quarto. Erano telecamere messe in azione. “Questo andrà in diretta sulla rete, figliolo” ha detto “Abbiamo circa 100.000 abbonati nel mondiale che ti guarderanno fare sesso con noi dieci.” A quel punto il mio cazzo è balzato completamente duro e ho detto “Bene, cosa stiamo aspettando?” I dieci uomini mascherati hanno riso e le catene sono state rimosse dalle mie mani e dai miei piedi. Lui ha continuato: “Le regole sono queste: anche se le catene sono state rimosse, tu devi ancora fare come noi desideriamo, capito?” “Sì, Signore!”. “C’Š una scatola riempita con biglietti, ognuno descrive un atto sessuale diverso. Ogni uomo tirerà a sorte un biglietto per stabilire l’atto che compirai con quell’uomo, capito?” “Sì, Signore!”Ho notato in quel momento che il cappuccio di ogni uomo aveva stampato un numero. Il n° 1, un ragazzo muscolare, senza peli, non molto alto di circa vent’anni (da quanto dimostrava il suo corpo) ha preso un biglietto dalla ciotola e lo ha letto ad alta voce: “Rimming.” Mi si è avvicinato, mi ha preso per mano e mi ha condotto ad una piattaforma rialzata, imbottita. Mi ha fatto mettere sulle mani e sulle ginocchia e si è sistemato vicino alla piattaforma; poi ha cominciato a leccare lentamente intorno al mio buco del culo, avvicinandosi sempre più e facendomi uscire di senno! Quando ho pensato che non avrei potuto sopportarlo più a lungo, ha immerso la lingua profondamente nel mio retto spasimante. Ho gridato di puro e semplice piacere ed un mormorio di apprezzamento si è alzato dagli altri uomini. Per tutto il tempo le telecamere si sono mosse intorno a noi, zoomando, cambiando posizione per una visuale diversa, il mio culo, il mio viso, noi due, le reazioni della folla. Dopo circa 5 minuti di quel trattamento, una campana ha suonato. Lui si è fermato ed è ritornato al gruppo, dove alcuni dei ragazzi che stavano aspettando gli hanno battuto le mani sulle spalle. Io ero sulla piattaforma che mi contorcevo per il piacere. E la notte era appena iniziata!Il n° 2, un ragazzo nero ed alto, ha estratto un biglietto e ha letto “Pompino.” Mi si è messo di fronte, io ero ancora sulle ginocchia, e mi ha fatto scivolare il suo lungo pezzo di carne sottile tra le labbra. Gli andavo bene come un guanto, la curva della sua asta si adattava perfettamente alla curva della mia gola. La sua cappella è scivolata oltre l’attaccatura della mia lingua e si è sistemata all’inizio della gola. Le sue mani, piantate fermamente ai lati della mia testa, massaggiavano lentamente e sensualmente il mio cranio mentre io massaggiavo il suo scroto senza peli. Di nuovo le macchine fotografiche hanno cominciato a catturare ogni parte dell’azione e lo trasmettevano in diretta attraverso il mondo. Dopo quello che è sembrato un periodo di tempo fin troppo corto, la campana ha suonato e lui l’ha estratto ritornando poi agli altri che si sono congratulati.Lo spettacolo è continuato, ogni uomo, a turno, ha estratto un biglietto e ha letto ad alta voce. Poi, per cinque minuti (più o meno), noi facevamo quanto era scritto sul biglietto e quando la campana suonava, ci fermavamo. Quei ragazzi mi sembravano vagamente familiari; voglio dire, non potevo vedere i visi, ma i loro corpi, il colore dei peli (pubici) e le forme dei cazzi sembravano vagamente familiari.Il mio uomo misterioso era il n°10 ed il suo biglietto diceva “Fottere.” Fino a quel momento il mio cazzo era stato nelle bocche di 2 uomini, il mio culo era stato leccato, succhiato e fottuto da 2 uomini. Mi ha condotto all’orlo della piattaforma, mi ha fatto sedere e si è messo di fronte a me, ha abbassato lentamente il suo culo sulla testa del mio cazzo ricoperto di gomma, ed io sono passato attraverso il suo anello di muscoli. Per trenta secondi le sue anche sono rimaste sulle mie cosce, poi ha cominciato ad andare su e giù. La sensazione del suo culo intorno al mio cazzo era incredibile e la vista della sua schiena e del culo che cavalcavano su e giù su di me era quasi più di quello che potessi sopportare. Ben presto ho cominciato a sentire lo sperma che bolliva nelle mie palle, ma la campana ha suonato e lui si è alzato. Si è girato, mi ha baciato forte e profondamente poi ha detto “OK, uomini, dieci minuti d’intervallo. Poi continuiamo col gruppo di tre persone.”Mentre tutti andavano al bagno o a fare una doccia, io ho fatto un giro fra di loro sperando che qualcuno mi desse un indizio su chi erano… ma non sono stato fortunato. Abbastanza stranamente il mio cazzo ha continuato a restare abbastanza duro per tutto il tempo e quando qualcuno ha cominciato ad accarezzarlo è intervenuto l’uomo misterioso dicendo “Conserviamolo per le telecamere.” In quel momento mi sono accorto che per la prima volta, quella notte, la sua voce non era camuffata e mi sembrava tremendamente familiare. Mi sono guardato intorno ed improvvisamente qualcosa mi ha colpito! Ho deciso di verificare la mia teoria durante il prossimo giro di azioni.Finiti i dieci minuto l’uomo misterioso mi ha detto che i 5 eventi seguenti avrebbero coinvolto me ed un paio di uomini incappucciati diversi ogni volta e la durata di ogni evento sarebbe stata 10 minuti. Questa volta io avrei scelto le azioni ed i partecipanti. Le prime azioni sono state lineari, il n° 4 mi leccava il culo mentre sfottevo il ragazzo nero ed alto (il numero 2), il numero 1 mi inculava mentre il numero 9, un biondo alto e sottile mi succhiava, e così via.Alla fine l’ultimazione diceva “Fotti e fatti fottere” “Perfetto” ho pensato. Mi sono guardato intorno, ho scelto i due ragazzi che avevo lasciati per ultimi: i numeri 6 e 8. Quando sono venuti avanti ho compreso che i miei sospetti erano corretti. Anche se avevano fatto ogni sforzo per stare lontani l’uno dall’altro per tutta la sera, chiaramente erano identici in altezza, peso, forma e misura del cazzo, ed anche il colore dei peli pubici era uguale: rosso. Il numero 6 è scivolato dietro a me ed io ho fatto scivolare il mio cazzo nel culo del numero 8 che si era sdraiato sulla schiena sulla piattaforma. Mentre ci inculavamo mi sono piegato in avanti e ho cominciato a succhiare e leccare i pettorali del ragazzo sotto di me. L’ho guardai negli occhi, ho alzato un sopracciglio e lui ha accennato leggermente col capo. Wow, questa era una fantasia divenuta realtà! Non solo mi guardavano almeno 100.000 uomini mentre facevo sesso, ma sotto me c’era Gianni, il mio cazzo scivolava dentro e fuori del culo che guardavo da tante settimane. E (se avevo ragione) Giorgio era dietro di me che mi fotteva. La campana ha suonato troppo presto e noi ci siamo sciolti, ma non prima che Gianni mi mettesse le braccia al collo e mi baciasse con forza, profondamente e a lungo. Io ho risposto allo stesso modo. Giorgio ci ha abbracciati entrambi, dopo di che ci siamo separati. Il resto degli eventi della notte sono stati ugualmente eccitanti perché facendo dei collegamenti mentali, ho compreso che tutti gli altri ragazzi erano ragazzi che io avevo visto nel mio soggiorno precedentemente quella sera dalla stanza di osservazione! Tutti erano venuti a partecipare alla mia fantasia esibizionista. Potevo identificarli tutti eccetto il mio uomo misterioso, non avevo ancora un indizio sulla sua identità.Una campana ha suonato togliendomi dai miei pensieri. L’uomo misterioso mi si è avvicinato e mi ha detto: “Quindici minuti alla fine della trasmissione. Questa volta fai tu le scelte. Come vuoi sborrare, Ezio?” Era facile, avevo ancora un’ultima fantasia. “Voglio mettermi sulla piattaforma e spararmi una sega mentre tutti voi vi masturbate intorno a me e mi sborrate sul corpo.” E è avvenuto quanto chiedevo, si sono masturbati mentre io li guardavo e mi masturbavo a mia volta. Non si sono toccati l’un l’altro o detta una parola, si davano solo piacere ed io li guardavo. Dopo circa tre o quattro minuti sono stato spruzzato sul petto da una sborrata massiccia del numero 1. Questo ha dato il via a due altri ragazzi che mi hanno spruzzato le gambe e le palle. Ho preso un po’ del loro sperma è ho cominciato ad usarlo come lubrificante sul mio cazzo per masturbarmi più velocemente. Due minuti più tardi Gianni e Giorgio hanno iniziato a gemere e mi hanno rivestito le guance, le labbra ed il collo col loro sperma. Gli altri li hanno seguiti a breve distanza e mi hanno spruzzato dai capelli alla pinta dei piedi.Restavamo solo io e l’uomo misterioso. Abbiamo chiuso gli occhi, il nostro respiro era sincronizzato e la stanza era silenziosa, a parte i nostri aneliti ed il rumore scivoloso di carne bagnata che veniva menata. Ambiente era elettrico ed io avrei voluto che durasse per sempre. Ma una campana ha suonato e l’uomo misterioso ha gridato “Ancora un minuto, arrghh.” Si è inarcato indietro spruzzando il suo carico sulla mia mano ed il mio cazzo. Stavo quasi per sborrare, l’ho guardato in viso e ho implorato “Per favore, signore mi permetta di vedere il suo viso?” Lui si è tolto la maschera e mentre io guardavo negli occhi di Davide, il mio carico è stato sparato diritto nella sua bocca aperta.Quando il mio orgasmo è diminuito gli altri nove ragazzi hanno iniziato un applauso spontaneo e si abbracciavano e baciavano l’un l’altro mentre le luci rosse delle telecamere si spegnevano. Gianni e Giorgio si sono avvicinati e mi hanno detto che sapevano di essere spiati nei tre mesi precedenti; mi hanno detto che Davide aveva spedito loro e-mail e immagini nei due anni precedenti. Davide si è avvicinato ed io ho chiesto “Come mai quella volta sembravi ipnotizzato.” Ha riso e ha detto: “Era tutto preordinato, un amico ha fatto partire un’incisione che io avevo fatto quella mattina. Mi sembrava che tu ti stavi avvicinando troppo alla mia identità, così ho messo in piedi quella messa in scena. Volevo essere sicuro che non accadesse prima di questa sera.” L’ho abbracciato stretto e l’ho baciato con forza sulla bocca.Quando abbiamo interrotto il bacio gli ho chiesto “Hai messo al corrente Gianni e Giorgio di tutto questo quando sono venuti nell’appartamento?” I tre hanno cominciato a ridere fino alle lacrime. Finalmente Gianni ha ripreso fiato a sufficienza per dire: “Ci ha messo al corrente di questo ed altro, pensavo lo sapessi, Davide è nostro padre.”
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