Provo anch’io a scrivere qualcosa.Posterò solo racconti autentici. Cambiando solo i nomi dei protagonisti.Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i maestri – e soprattutto le maestre – della scrittura erotica.Ciao.Carla. Aveva insistito per avere l’appuntamento proprio quel giorno.Anche se le avevo detto che ero molto impegnato ed avrei potuto riceverla solo molto tardi.Carla era stata la moglie di un mio carissimo amico. Si erano sposati subito dopo l’università, entrambi molto giovani, ed ero stato loro testimone di nozze.Un matrimonio finito molto male, visto che Achille aveva iniziato a tradirla praticamente dopo pochissimi mesi. Quando lei se ne è accorta si sono lasciati.Poi lui si è trasferito per lavoro a Barcellona e lei è rimasta sola.Non si è più risposata – “per la delusione …. “ dice – pur essendo decisamente molto carina.Dopo il divorzio e la partenza di Achille si è rivolta a me per la gestione delle sue finanze.Mi ha affidato tutti i suoi averi – molti, per la verità, visto il successo professionale di Achille e la sua generosità al momento della separazione – e la gestione del suo portafoglio.Non ci siamo visti spesso in questi anni, solo un paio di incontri all’anno in studio e qualche telefonata.Mi ha sempre ritenuto un po’ colpevole delle “scappatelle” di Achille e, per questo motivo, non ha mai voluto andare aldilà di un rapporto meramente professionale.E’ passato quasi un anno da quando l’ho vista l’ultima volta.Ripenso a lei mentre appendo la cornetta dopo la telefonata con cui mi conferma l’appuntamento, in ufficio da me alle otto. Ripenso ai suoi lunghi capelli nerissimi ed al suo seno. Piccolo, ma sicuramente molto sodo. Al suo corpo magro e slanciato. Mi chiedo come Achille possa essersi perso una donna così bella.“E’ vero Carla è bellissima. … ma … praticamente frigida …” mi diceva quando commentavamo qualcuna delle nostre numerose avventure sessuali ed io gli chiedevo qualcosa di lei. Arriva.Io sono in sala riunioni con Stefano, uno dei miei due soci, ad analizzare con lui e Paolo, un cliente affermatissimo, i bilanci di una delle sue innumerevoli acquisizioni di questi anni.“Dottore, c’è la signora Carla Arlandi. La faccio accomodare in ufficio da lei?”“Certo Cristina …arrivo subito”“Se non ha bisogno di me Dottore, io andrei…”Saluto Cristina, la mia segretaria personale, e la raggiungo. “C’è la Arlandi, Stefano, vado di là…”“La conosci Paolo? E’ stata la moglie di Achille… E’ praticamente la donna segreta di Riccardo, da quando si sono lasciati.““Magari lo fosse”“E’ davvero una gran bella donna, ma pare che non frequenti nessuno, almeno nessuno del nostro giro.”“Qualcuno mi ha detto che è lesbica. Era molto amica di Barbara … la conosci vero?”“Non lo sapevo proprio.” Lascio l’ufficio e vado da lei. Carla lesbica … Achille ne sarebbe stato molto contento. Lui che amava gli incontri sessuali con ragazze bisex. Ma chissa, poi, perché ha così insistito per vedersi proprio oggi. “Ciao … come stai?”Un castissimo bacio sulle guance … “Sei davvero splendida ….”Lo penso veramente e glielo dico.Carla è una di quelle donne a cui il superamento della trentina ha sicuramente giovato.E’ ancora più bella di quando l’ho conosciuta all’università.Ed il tailleur pesca in cui è avvolta valorizza in modo particolare le sue forme. Si siede sul divanetto accavallando le cosce. Mi siedo di fronte a lei e non posso evitare di notare che sotto la gonna, non cortissima ma abbondantemente sopra il ginocchio, indossa un paio di autoreggenti. “Dimmi. Come ti ho detto al telefono il tuo portafoglio sta andando molto bene e se hai bisogno di liquidità non è un problema realizzare qualcosa”“Non sono venuta per questioni finanziarie, Riccardo… ma per questa. L’ho trovata ieri, sistemando la libreria… quella che c’era nell’ufficio di Achille”Dalla borsetta prende una videocassetta e me la porge.Credo di capire.Achille ha sempre amato fotografare o riprendere le sue performances sessuali.“Hai un video in studio, vero? Immagino di si e credo anche che ti faccia piacere rivederti.”Resto di sale. Un video di Achille. E anch’io presente…Lei sorride, fissandomi. Accendo la tv e infilo la cassetta nel videoregistratore.A questo punto anch’io sono decisamente curioso. Cosa ci sarà in questo video? La sala riunioni dello studio.Io, Achille, Stefano e altri due amici. Lisa e Stefania, due splendide ragazze, ora entrambe sposatissime, che lesbicano tra loro in primo piano. Noi nudi. Visibilmente eccitati.Poi Stefania che si impossessa del cazzo di Achille e si lancia in uno splendido pompino, mentre qualcuno la prende da dietro.“Vedo che vi divertivate parecchio insieme”“Beh Carla …”La situazione è molto imbarazzante.“Lo facevate spesso?”Balbetto qualcosa, poi la domanda che mi gela.“Non vi è mai venuto in mente di coinvolgermi? Magari non aspettavo altro?” Ora sullo schermo ci siamo io e Achille che scopiamo Lisa.Lei mi sta cavalcando, mentre lui la sta prendendo da dietro. Carla si avvicina. Non capisco cos’abbia in mente.“Così quando ero sposata con Achille mi perdevo tutti questi vostri giochino. Ne fai ancora Riccardo di queste cose?” E’ dietro di me e si appoggia alla mia schiena. Sento il suo corpo aderire al mio, mentre con le mani cerca il mio arnese.Carla mi abbassa la cerniera dei pantaloni e infila la sua mano.“E come mai in tutti questi anni non ci hai mai provato con me? Non ti piaccio forse? Oppure Achille ti ha convinto che io non amo il sesso?” Intanto sullo schermo Achille sta abbondantemente schizzando sulla schiena di Lisa, che ora, mentre continua a scivolare sul mio cazzo, ne sta succhiando con foga un altro. Carla inizia a masturbarmi lentamente. Poi la sorpresa.“Le ho sognate anch’io sai queste cose? E mi sono anche masturbata molto sognando di avere più uomini intorno a me. Ora vorrei decisamente rifarmi del tempo perduto”Mi giro e la bacio sfilandole la giacca del tailleur e iniziando a sbottonarle la camicetta.I suoi capezzoli sono durissimi sotto il reggiseno di pizzo nero e la sua lingua fruga nella mia bocca, arrivandomi sino in gola.La mano ora è tra le sue cosce e quando arrivo al suo tanga la sento già bagnatissima.Inizio a penetrarla dolcemente con le dita. “Vedo che ti piaccio Riccardo… Mi avrai, ma non così e non da solo soprattutto. Vieni qualche volta da me, con un paio di amici magari”Si stacca e si ricompone…Resto gelato vedendola così determinata. Non mi starà prendendo in giro? Non sarà il suo modo di vendicarsi per le cose che ha scoperto?Accendo una sigaretta. Poi decido di vedere il suo bluff. “Quando e in quanti?”“Perché non stasera stessa? Uno abituato a queste cose, come te, non dovrebbe fare fatica a trovare un paio di amici disponibili”La fisso, mentre raggiunge la porta dell’ufficio.“Fammi sapere. Io ti aspetto. Ma una sola condizione. Organizzati per fare qualche foto o per riprendere il tutto. Mi piacerebbe proprio mandare qualche foto ad Achille. Non credi che gli farà piacere vedere la sua ex moglie finalmente conquistata ai piaceri del sesso in gruppo?”Mi da un bacio in fronte ed esce dall’ufficio. Mentre fermo il videoregistratore la sento salutare Stefano.“Credo che il tuo socio abbia qualcosa di interessante da dirti. Ciao Stefano.” Rimaniamo soli io e lui. Paolo se ne è gia andato da un po’.Gli racconto tutto e gli spiego la richiesta di Carla.“Ma guarda un po’. Certo che per Achille sarà una bella sorpresa. Telefoniamo a Claudio?” Siamo da lei un paio d’ore dopo. Io, Stefano e Claudio con la sua macchina digitale. Ci accoglie sorridente.Si è cambiata. Una gonna corta nera. Stivali neri ed un paio di calze velatissime. Una camicetta bianca opportunamente sbottonata. I capelli lunghissimi e neri raccolti in una coda.Le presentiamo Claudio e ci fa accomodare.Si muove decisamente a suo agio, mentre beviamo qualcosa. Sorride contenta.“Sarà decisamente una bella sorpresa per Achille. Credo proprio che si morderà le dita.” Si siede sulle ginocchia di Claudio. La gonna lascia intravedere l’alto bordo delle autoreggenti. E’ estremamente eccitante. Ma sia io che Stefano siamo un po’ bloccati.Claudio inizia ad accarezzarle le cosce. Si baciano. Lai si alza e viene verso di me.“Cosa ti raccontava quello stronzo, Riccardo? Scommetto che ti diceva che ero un po’ imbranata. E che non volevo acconsentire alle sue richieste sessuali.”Intanto si inginocchia. E inizia a strusciarsi. Sente il mio cazzo attraverso i pantaloni.“Tu che ne dici? Ci credi ancora?”.Le tocco i seni, piccoli ma decisamente molto sodi. I capezzoli sono dritti e quando glieli stuzzico la sento fremere. Claudio è dietro di lei. Le alza la gonna.Indossa un perizoma nero che valorizza il suo splendido culo.Mi slaccia la cintura e mi fa sfilare i pantaloni e gli slip.Inizia a succhiarmi proprio nel momento in cui Claudio si sdraia sotto di lei, leccando avidamente la sua fichetta. Stefano si spoglia e poi inizia a fotografare. La spogliamo completamente. Rimane solo con gli stivali e le autoreggenti.Il corpo magro ed abbronzantissimo è davvero eccitante. I capezzoli scuri e drittissimi. Succhia avidamente il mio cazzo. E mugola di piacere.Claudio si alza. Si infila un preservativo e inizia a scoparla da dietro. Ora le sue labbra percorrono la mia asta con ancora maggiore avidità.Stefano si siede accanto a me e lei inizia a masturbarlo.Ora passa da uno all’altro, gustandosi la lunga penetrazione di Claudio. Succhia con avidità, masturbando l’altro e passando la sua mano curatissima tra le palle. Continuiamo a scattarle delle foto.Anche quando si alza, mi porge un preservativo e poi si siede sopra di me.Si muove con maestria, facendolo scivolare dentro di se per tutta la sua lunghezza.Difficile pensare che questa sia la stessa donna che Achille descriveva come frigida.Mi scopa con foga, senza smettere per un istante di succhiare il cazzo di Claudio. E’ eccitatissima. Urla il suo primo orgasmo proprio nel momento in cui Claudio le viene in bocca.Ingoia tutto il suo sperma e, senza smettere di muoversi sopra di me, si getta sul cazzo di Stefano, iniziando a succhiarlo. Continuiamo così per ore. Scattando numerose foto e cambiando posizione frequentementeLei è decisamente insaziabile. Nessuno di noi ha il coraggio di provare a farsela anche dietro.Almeno per quella sera. Ma ce ne sono state molte altre da quella volta.
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