"Allontanato Wolf andai a farmi la doccia in attesa che tu arrivassi visto che ormai era quasi ora di cena.Feci appena in tempo a finire che sentii te che aprivi la porta con le tue chiavi.Il mattino successivo mi svegliai verso le dieci con la tua voce che mi augurava il buongiorno e dopo avermi salutato dicendomi che saresti rientrato per l’ora di cena.""E con Wolf com’è andata?" Chiese Stefano con voce resa roca dall’eccitazione."Ti eccita tutto questo tesoro? Non ti sapevo così depravato!""Io depravato? Tu te la fai col nostro cane e io…."Carla continuo’ per un po’ il suo lavorio con la bocca sul magnifico cazzo di Stefano che si ergeva in tutta la sua maestosità dei 25 centimetri e che lei ingoiava con difficoltà. Carla si bloccò e disse:"Dì la verità vuoi schizzarmi in gola eh? No. Ancora devi soffrire ascoltando come ti ho reso cornuto"Ma non resistette alla tentazione di mettersi a cavallo del marito inguainando lentamente il suo cazzo nel suo fodero di carne e cominciò a fare un lento su e giù.Che era meravigliosamente snervante, ma ancora una volta si fermò per continuare il suo racconto."Finito di parlare con te ripensai a tutte le cose successe il giorno prima con una eccitazione crescente che cercai di calmare pensando ad altro. Toltami da sotto le lenzuola scesi dal letto e mi avviai verso la cucina nuda com’ero e preparai la colazione. Mentre bevevo il mio caffè arrivò il nostro cane che dopo avermi annusato la passera abbrancò la mia gamba tra le sue e iniziò a menare colpi come se mi stesse scopando. Dovevo comunque farlo smettere perché non era naturale che il cane scopasse la padrona, un conto è in certi momenti altro è la realtà.Comunque decisi di passare la mattinata in piscina e indossato il costume, armata di accappatoio mi sdraiai sul bordo dell’acqua con Wolf che ormai era la mia ombra e rimaneva perennemente arrapato. Decisi che dovevo calmarlo e lo scostai da sopra il mio corpo dove si era posto data la mia posizione.Avevo deciso che avrei chiamato Laura, mi faceva piacere sentirla dopo il favoloso pomeriggio passato in casa sua. Dopo diversi squilli appesi la cornetta, Laura non era in casa, l’avrei chiamata più tardi. Avevo dimenticato di chiudere la porta per lasciare fuori Wolf e lui era lì che mi abbrancava con le sue zampe in posizione quasi eretta e dava colpi di reni tremendi con il cazzo completamente fuori dal suo naturale alloggiamento. Cosa avrei dovuto fare? In un momento decisi di calmarlo in qualche modo visto che dopo che lo avevo cacciato di nuovo mi aveva ringhiato.Mi abbassai carezzandogli la testa e estendendo le carezze al collo e poi presa dalla curiosità mista ad eccitazione iniziai a toccarlo sotto la pancia, lui era quasi passivo e mi osservava con il suo sguardo implorante. Il suo movimento era diventato impercettibile, facendomi coraggio arrivai a toccare il suo coso lungo e rosso pieno di venuzze scure e sentii una eccitazione che mi spaventò pensando alla morbosità della situazione, questo mi spinse ad andare avanti. Pensai che una sega fatta al nostro bel cagnone non mi avrebbe cambiato la vita ed iniziai a masturbarlo lentamente."E altrettanto lentamente Carla ricominciò a impalarsi sul grosso pene del marito che quasi venne ma ancora una volta si bloccò per continuare il racconto."Per fare questo mi inginocchiai e avendo quel cilindro di carne tra le mie dita decisi di andare fino in fondo cedendo alla curiosità e al desiderio che ormai provavo.Se mi avesse scopata saremmo rimasti incastrati? E se così fosse stato pensavo alla sera, al tuo rientro che ci scoprivi ancora agganciati e avresti cercato di liberarmi iniziando a competere il mio dominio con il cane. Mentre ormai le immagini viaggiavano nella mia mente ero partita completamente in preda alla libidine e non mi resi neanche conto che la mia curiosità mi aveva spinto a sdraiarmi sotto la sua pancia e avevo preso in bocca quella strana verga, prima restia poi man mano più audace. Il caro cagnone aveva le orecchie abbassate e se la godeva un mondo con le mie labbra che scorrevano su quella strana carne dura che aveva un sapore strano, selvatico diverso dal tuo. Sentivo in bocca del liquido misto alla mia saliva che mi colava sul collo dopo avermi impiastricciato la bocca. Pensai a quanto fossi troia e depravata ma avevo deciso di andare avanti con quell’esperienza a costo di farmi trovare attaccata al cane al tuo rientro.Sgattaiolai da sotto il cane che mi guardò deluso, ma infoiato com’era fece un balzo in avanti e mi afferrò con le sue zampe che mise attorno al mio collo graffiandomi.Era arrabbiato e pensai diventasse pericoloso. Ma comunque lui desiderava ormai la mia stessa cosa, mi posi in ginocchio come la sera precedente e lui sembrò essere ormai a suo agio come se io fossi stata la sua femmina da sempre e cominciò a dare dei colpi di reni, sentivo il suo cazzo ormai più familiare che sbatteva contro la mia fica, ma non ce la faceva ad entrare, io misi la mia mano sotto impugnandolo e con un piacere perverso lo sentii penetrare in me prima metà e poi affondando i suoi colpiInteramente dentro di me. Fu inimmaginabile il piacere provato quando mi sentii violata, pensando lubricamente che mi stavo scopando il mio cane. Una monta inesauribile che continuava in eterno, venni urlando il mio piacere ma lui continuava a darci dentro come se non volesse più fermarsi. Dava dei colpi tremendi e veloci era una sensazione da non poter descrivere, io continuavo a godere a fontanella.Fu al mio quarto orgasmo che lo sentii ingrossarsi ancora di più dentro di me e fu come se fosse penetrato un altro pene dentro tanto era grosso. Il mio stato d’animo era diviso tra piacere e terrore che rimanessimo attaccati. Avevo capito che lui stava venendo. Fortunatamente non successe, cosa avresti detto se al tuo ritorno mi avessi trovata così, alla pecorina con il cazzo del nostro cane piantato dentro? Sarei morta di vergogna. Wolf si tolse da dentro di me e la cosa provocò un rumore di risucchio, poi si accucciò li vicino leccandosi il suo pisello che era rimasto duro e oltre ad essere come prima vidi che alla base aveva un rigonfiamento che era il doppio delle dimensioni del suo uccello.Poco dopo mi calmai e riprovai a telefonare a Laura che non trovai, il telefono squillava a vuoto. Rimisi il costume e tornai in piscina.Venni prese da una sonnolenza e appagata cedetti al torpore.Sognai tutto ciò che era successo da due giorni a quella parte e si sovrapponevano le godute con Laura e quelle con Wolf.Poi sognai Paola che mi stavi leccando la fica dopo una mia goduta con il nostro cane e la puttanona beveva tutto ciò che fuoriusciva dalla mia sorca, mi svegliai con una voglia di sesso incredibile e mi accorsi che di nuovo quel porcone di Wolf mi stava leccando con il suo cazzone di nuovo fuori dal pelo.Pensai a quanto fosse infaticabile come amante e decisi che ormai ero pronta a provare tutto. Mi feci seguire dal cane fino in casa e appena entrati salimmo di sopra nella nostra camera e mi sedetti al bordo del letto invitando il mio amante a sollevare le zampe e prendermi, cosa che fece in un attimo e instancabilmente cominciò a pompare. Ero quasi folle dal piacere che stavo provando e mi sdraiai sul letto con lui che continuava ad un ritmo folle. Nella mia mente balenò una domanda: come sarebbe stata un’inculata con lui?Allontanai il mio scopatore che ebbe una delusione, ma si riebbe quando mi vide a pecorina, subito capì e saltò sulla mia schiena e prima che lui mi penetrasse di nuovo nella topa presi in mano la sua verga e la poggiai sul mio buco posteriore.Sentii la pressione e questo già mi eccitò ancora di più e dopo varie spinte riuscì ad entrare, io mi sentii colma di quel bastone di carne che iniziò la danza dell’amore.Al solito lui ci dette dentro furiosamente, mi sentivo violata più di quando lo facevo con te, c’era in più la depravazione e per completare desideravo che tu fossi stato lì a vedere. Durò molto a lungo e quando lui cominciò ad andare ancora più veloce mi resi conto che era il momento fatale, al solo pensiero cominciai a venire e mi resi conto che rispondevo alle sue spinte andandogli incontro e con uno scoppio di sensazioni venni urlando:"Dai inculami mio bel cagnone, godi con me!"Fu sconvolgente e ancora di più quando cercando di sdraiarmi mi resi conto che mi ero trascinata il cane giù con me, sentivo il suo bastone dentro di me che era ingrossato come prima e l’ingrossamento alla base era conficcata e questo impediva a lui di uscire. Eravamo attaccati.Venni ancora quando me ne resi conto, Wolf era a terra sopra il mio corpo con le sue zampe allargate che tirava per poter uscire senza riuscirci.Mi spaventai, nonostante la mia eccitazione, non sapevo quanto sarebbe durata quella situazione, comunque rimasi calma fino a quando non sentii aprire la porta con le chiavi e una voce che mi chiamava.Terrorizzata da quello che stava per succedere, entrai nel pallone, comunque riconobbi la voce di Paola che chiamava e attratta dal trambusto che stavo provocando cercando di liberarmi stava salendo."Carla sei in difficoltà? Sto arrivando!""No grazie Paola, aspettami che vengo giù io tra poco"Ma la curiosità la spinse a salire, aveva capito che stavo facendo qualcosa che riguardava il piacere, pensava comunque ad un ditalino e poi mi confessò che non aspettava altro che creare l’occasione per farmisi.Entrò nella stanza e vide la scena del nostro incastro e meravigliata ma non troppo, approfittò venendo verso il mio viso e inginocchiandosi mi sussurrò quasi sulla bocca:"Brava la mia porcella, si fa il cane mentre il maritino è al lavoro. Lo sapevo che eri una libidinosa immensa, l’ho sempre percepito e sperato. Sei rimasta incastrata? Facciamo passare il tempo in maniera piacevole!"Sfiorò le mie labbra con le sue e mi fece sentire la sua lingua dentro.Carla a questo punto cominciò a scoparsi il marito e disse:"dai fottuto maiale vienimi dentro, scopami, no anzi ti sto scopando io…ah…ah. Vengoo…godoo…ahhhhh."Schizzarono in due e lei rimandò all’indomani il seguito del racconto.
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