I miei genitori lavorano tutto il giorno, quindi spesso io e mia sorella, che si chiama Elena, più grande di me di due anni, ci ritroviamo in casa da soli. Mia sorella è molto carina, devo dire che quando ero più piccolo, ogni tanto sbirciavo mentre lei si faceva la doccia…ma niente più. Poi ho iniziato a sognare, qualche volta, di fare l’amore con lei. Un pomeriggio eravamo a casa da soli, stavo guardando un po’ di foto e filmati su internet…mi eccitai ed iniziai a masturbarmi. Stavo quasi per venire quando mia sorella entrò di scatto in camera mia! Proprio in quel momento, però, dalla mia cappella uscì un fiume di sperma calda…. che non voleva finire mai! Io infilai il cazzo sotto la maglietta; ero imbarazzatissimo, non sapevo che cazzo dire o fare. Mia sorella mi disse: “E così, è questo che fai invece di studiare, eh?” Io ero zitto, speravo non avesse notato la maglietta sporca di sborra. Invece l’aveva vista, eccome! Ad un tratto mi si avvicinò, mi alzò la maglietta e passò un dito sul mio uccello, prendendo un po’ di sborra, che nel frattempo continuava ad uscire. Si passò poi il dito sulle labbra, e se lo infilò piano piano in bocca, succhiandolo dolcemente! Io non capivo più niente! Dopotutto però, eravamo sempre fratelli, così ci fermammo e non successe niente! Ad un certo punto, però, mia sorella mi disse: perché non vai dai nostri vicini, prima ti cercavano. Da parte a casa mia abita una famiglia distinta: padre madre e due figlie: una della mia età, Simona, e l’altra minore di un anno, Roberta. Andai così da loro, ancora un po’ confuso per quello che era appena accaduto: entrai in casa e non vidi nessuno. Cercai allora per le camere: niente! Sentii ad un certo punto l’acqua della doccia: mi recai verso il bagno e vidi Roberta che si faceva la doccia: io ero ancora un po’ eccitato, ma non me la sentivo di entrare e spaventarla: andai allora nella sua camera da letto e, mentre aspettavo che finisse di lavarsi, iniziai a curiosare un po’ in giro. Aprii qualche cassetto e…. trovai un bel vibratore gommoso! Nel frattempo Roberta aveva finito di fare la doccia, e poco dopo venne in camera sua. Appena mi vide con in mano il suo vibratore, divenne rossissima: io la tranquillizzai, abbracciandola e dicendogli che non l’avrei detto a nessuno. Appena lei sentì il mio cazzo contro la sua pelle ancora bagnata, si tolse le mutandine, ancora profumate di borotalco, ed iniziò a massaggiarsi tutta! Io l’aiutai molto volentieri. Iniziammo a scopare: io subito andai alla ricerca della sua fregna e le leccai le grandi labbra, con movimenti della lingua che andavano dal clitoride fino al buchino del culo. Continuammo a far passare i nostri corpi, esplorandoci in ogni punto. Sentivo la sua fregna sempre più bagnata, così decisì che era giunta l’ora di penetrarla; lei me lo implorava! Allora la feci sdraiare sul letto, le aprii le gambe ed inizia a farmi varco tra quel delizioso buchino, quando ad un tratto arrivò sua sorella, Simona. Capì subito quello che stava accadendo e, vedendo il vibratore della sorellina sul letto, si avvicinò, lo prese, ed iniziò a farlo passare sul culo della sorellina! Poi iniziarono a scambiarsi un bacio saffico: era meraviglioso vedere le loro lingue attorcigliate: io intanto presi Simona da dietro, la misi a pecora, ed iniziai a farmi largo tra le sue cosce, e poi subito nel suo culo, alternando i due buchini, che si facevano sempre più fradici. Stavo quasi per venire, quando Roberta si avvicinò alla farfalla della sorella, dalla quale il mio cazzo continuava ad entrare e uscire, sempre più turgido, ed iniziò a bere tutti i suoi umori; i miei coglioni erano pieni di sperma…. ad un certo punto sfilai la verga dalla passera di Simona, mentre le succhiavo i seni sodi, e lo infilai nella bocca di Roberta, la quale iniziò a bere tutta la sborra che usciva dal mio fallo: poi fu la volta di Simona di dissetarsi. Infine, le due sorelle porche si scambiarono un lungo bacio, mischiando gli umori delle loro passare, la loro saliva, e la mia sborra ancora calda e succosa. Finita questa tremenda scopata, stavo tornando a casa, quando vidi mia sorella Elena eccitatissima, con una telecamera in mano…aveva filmato tutto, la zozza!!! Quando le passai da parte mi disse: “Sai, il tuo non è un cazzo, è una trivella!”. Bè, con quella vacca di mia sorella non ci ho fatto mai niente, ma quando adesso non sa che fare, si guarda la cassetta di quel pomeriggio, e si sditalina fino ad asciugarsi la passera! Dopo quel pomeriggio, quando io o mia sorella avevamo voglia di godere un po’, guardavamo la cassetta che lei aveva registrato dalle mie vicine, e intanto ci masturbavamo, anche insieme se capitava. Ogni volta però che vedevo le sue dita entrare e uscire velocemente dalla sua passerina, il mio cazzo regalava fiumi e fiumi di sborra! Fu proprio durante un noioso pomeriggio che decisi di andare a fare un giro; scoppiò però un tremendo temporale, così tornai a casa prima del previsto. Entrai e, sapendo che mia sorella era a casa, andai a cercarla. Sentii dei mugolii provenire dal salotto, e capii che la mia dolce sorellina si stava sgrillettando ferocemente la fregna. Decisi di raggiungerla. Appena entrai la vidi a pecora, con tre dita nella figa, mentre si accarezzava il buchino del culo. Mi vide e si scatenò in lei qualcosa. Mi disse: “Ti prego, oggi ho troppo voglia di farmi scopare, impalami….ti prego!” Io non aspettavo altro. In un secondo ero già sopra di lei: le presi le gambe sulle spalle, ed inizia a penetrarla, prima delicatamente, e poi con colpi sempre più decisi. La sua figa era in un bagno di umori. Iniziai anche a succhiare i suoi seni delicati, coi capezzoli che sembravano dei pugnali, tanto se li era strizzati! Poco dopo lei si tolse il mio cazzo dalla passerina, lo prese in mano ed iniziò a fargli passare sopra la lingua. Dio, come godevo, era proprio una spara-pompini eccezionale la mia sorellina. Ad un certo punto mi venne un’idea: lei era vergine nel culo, ma io volevo soddisfarla in tutti i buchi. La girai e la ripenetrai in figa, iniziando però a massaggiarle il buco del culo con le dita. Lei forse ebbe paura e mi disse di non metterglielo in culo, perché le avrebbe fatto troppo male. Io le dissi di non preoccuparsi, ma intanto continuavo a lubrificarglielo per bene. Ad un certo punto le sfilai il cazzo dalla figa, e glielo sparai dritto nel culo: lei iniziò ad urlare che le faceva un male assurdo, ma dopo pochi secondi il piacere ebbe il sopravvento, ed iniziò ad implorarmi di ficcarglielo tutto dentro, e di venirle in culo. Detto fatto! Le spruzzai una cascata di sborra dentro fino in pancia, lei continuava a venire! Poi la girai e le sborrai anche sul seno: lei iniziò a spalmarsi la mia sborra sulle tette e sulla pancia. Continuammo a fare l’amore per circa mezz’ora, in tutte le posizioni, fino a quando, esausti, mi appoggiai a lei, le ficcai il cazzo in figa e iniziai a leccarle i capezzoli ancora pieni del mio sperma. Poi ci demmo una grande slinguazzata, e ci riposammo, lei che si sditalinava ancora il culo, ed io col cazzo nella sua passera, fino a quando non mi si afflosciò, e potei così rilassarmi. Io e mia sorella eravamo così diventati due macchine del sesso, e non esitavamo a soddisfarci, se i nostri rispettivi partner non ci riuscivano. Nacque tra noi una sorta di telepatia; fu proprio questa capacità di capire quando uno dei due aveva bisogno di sesso, che fece degenerare ancora di più le cose. Eravamo al mare io, lei, due sue amiche ed un suo amico. Era una notte calda, quindi dormivamo tutti un po’ svestiti, in soli due letti matrimoniali….io con mia sorella, ovviamente! Lei aveva appena fatto la doccia, e sembrava che stesse dormendo profondamente. Io, sentendo il suo corpo caldo di fianco al mio, cominciai ad inebriarmi del suo odore, al punto che iniziai ad accarezzare il suo culetto attraverso gli sleep. Lei, a quanto pare, sentì le mie mani, si girò, e con un’occhiata maliziosa iniziò a strusciarsi contro di me. Il mio cazzo crebbe sempre più, e lei lo sentiva crescere proprio addosso a lei. Ad un certo punto mi appoggiò la mano sui boxer, e in un attimo me li sfilò: ora la mia mazza era libera, e roteava nell’aria pronta a penetrare qualsiasi buco! Subito lei cercò con le sue labbra il mio glande, ed iniziò a massaggiarlo e, con abili leccate, lo faceva diventare sempre più grosso. Io allora le scostai gli sleep, ed iniziai ad accarezzarle il clitoride, con tutta la mano…. era già umido, e si bagnava sempre di più ad ogni mio tocco. Lei continuò a leccarmelo tutto, dalle palle, fino al glande, con movimenti sempre dolci ed eccitanti. Ad un certo punto decido che è ora di farla godere un po’, così mi alzo, le sfilo le mutandine ed inizio ad appoggiarmi a lei nella posizione della pecorina. Le slaccio anche il reggiseno, ed inizio a palparle quei fantastici seni sodi che mi fanno impazzire, giocando un po’ con i suoi capezzoli. Poi inizio ad attirarla a me, facendole sentire tutta la grandezza del mio cazzo, pronto a penetrarla. Mi abbasso un po’, ed inizio, con grandi leccate sempre più veloci, a bere tutti i suoi umori; quando finalmente sento che la sua fichetta è pronta per accogliere il mio membro, mi rialzo, le infilo facilmente il cazzo in quella sua figa bollente, ed inizio a spingere, con movimenti sempre più ritmici e veloci. Ad un tratto il colpo di scena!!! Io non mi ero accorto, ma quella infoiata della mia sorellina, gemeva ad ogni colpo di cazzo. Così ad un tratto mi girai verso la porta, e vidi le due amiche e l’amico di mia sorella sulla porta che ci fissavano, sbalorditi. Anche mia sorella li vide, ma continuò a dirmi di spaccarle la figa, e, massaggiandosi i seni, mi disse di farla godere sempre di più con la mia mazza da gladiatore. I suoi amici colsero al volo l’occasione: il suo amico, Federico, si avvicinò a mia sorella, ed iniziò a slinguarsela; anche le sue due amiche, Claudia e Laura, si diedero da fare, e iniziarono a scambiarsi un lungo bacio. Alla vista di quel bacio saffico, la mia eccitazione aumentò a dismisura: sfilai il cazzo dalla figa di mia sorella, e lo avvicinai alla bocca delle sue due amiche. Le due troiette capirono al volo: iniziarono a prenderlo in bocca, prima l’una e poi l’altra; vedevo le loro lingue attorcigliarsi sulla mia asta, salire fino al glande, e poi ridiscendere fino ai ciglioni. Mia sorella, intanto, si fece sodomizzare del suo caro amico: vedevo il suo cazzo che entrava e usciva dal suo culetto, che fino a 5minuti prima era pulito e profumato. Ma Federico non era molto esperto, e infatti dopo pochi minuti (anzi, dopo si e no 2minuti), stava già riempiendo di sborra calda la faccia e le tette di mia sorella: lei subito si avvicinò al suo cazzo, lo prese in bocca ed iniziò a bere tutto quel succo che il suo migliore amico le stava offrendo, e devo dire che mai ho visto una sborrata più lunga di quella. Subito dopo aver pulito il cazzo di Fede, mia sorella si avvicinò a me,mi prese la testa fra le mani e mi disse che anch’io avevo diritto ad assaggiare quel nettare divino: mi ficcò così la lingua fino in gola, e scambiò con me lo sperma che era riuscito a trattenere in bocca: io glielo sputai addosso, e lei ricominciò a spalmarselo sui seni, per poi iniziare a masturbarsi con le mani ancora piene di sborra. Vedendo poi il lavoretto che le loro amiche stavano facendo al mio membro da lei tanto desiderato, aumentò la velocità delle sue dita, che entravano e uscivano dal suo culo e dalla sua fica con una velocità impressionante! Poi, quando Federico si riprese, Laura e Claudia iniziarono a lesbicare tra loro: in posizione 69 era veramente eccitante vedere le loro lingue che entravano e uscivano dalle loro fichette, ormai fradice di umori femminili. Ma mia sorella non era ancora soddisfatta: prese in mano il mio cazzo e quello di Fede, iniziò a succhiarli con quella sua abile lingua, fino a farli diventare enormi come piacciono a lei. Dopo di ché mi fece sdraiare, si mise sopra di me, e s’infilò il mio cazzo tutto in figa, mentre ci scambiavamo una slinguata dietro l’altra. Poi fece salire Fede sopra di lei, e si fece penetrare anche nel culo. Iniziò a godere come mai l’avevo vista prima, e la sua libidine aumentò quando le sue due amiche si avvicinarono a noi, ed iniziarono a morderle i capezzoli, alternando le loro lingue alle sue tette e ai nostri cazzi. Insomma, quella gran maiala di mia sorella era proprio al centro della mega-scopata!
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