Ho un cazzo enorme e a casa di solito giro nudo. Infatti ho tre sorelle e pensare ke mi possano vedere ed ammirare mi fa eccitare e spesso mi masturbo immaginando il mio uccello nella bocca di una di loro. Da quanto era grande pensavo che se fosse cresciuto ancora avrei sicuramente avuto dei problemi nella mia vita sessuale. Mi rincuorai quando iniziai ad andare in palestra dove conobbi due ragazzi che nelle docce mettevano in mostra due cazzi come il mio che a riposo misurava 17 centimetri. So che è da immaturi e superuomini allo stesso tempo, parlare di centimetri, ma questo è il motivo principale del mio comportamento in casa e del susseguirsi dei fatti. Le mie sorelle, seppur totalmente diverse una dall’altra, sia caratterialmente sia fisicamente , erano tre ficone da sballo. Una più grande di me di tre anni e due più piccole. Marinella, la più piccola di tutte, era anche la più disinibita, e anche lei non disdegnava di farsi vedere in biancheria intima ostentando un culo modello “brasile” che frequentemente andava a far parte dei miei pensieri erotici. Due tette non molto grandi ma a forma di pera e delle quali se ne potevano gustare i capezzoli eretti dalle magliette aderenti che spesso indossava. Chiaramente il nostro abbigliamento in casa era condizionato dalla presenza dei nostri genitori che seppur moderni, esigevano una certa forma di rispetto reciproco. Le altre due sorelle Carola e Sabrina la più grande, erano entrambe dotate di poppe enormi ed erano un po’ più in carne rispetto a Marinella. Indossavano spesso jeans e camicia, ma mentre Carola cercava di non mettere troppo in risalto le sue forme, Sabrina faceva in modo che i jeans le finissero in mezzo alla fica facendone risaltare la forma delle labbra che si descrivevano in un eccitante gonfiore. Insomma tutti noi avevamo delle dotazioni notevoli in qualcosa. Tutto iniziò un giorno, quando decisi di gironzolare un po’ per casa in slip bianchi e una maglietta che però copriva il mio evidente pacco ,proprio per esibirmi con le mie sorelle. Ecco Marinella rientra in casa, accaldata come sempre dall’afa del mese di agosto e dallo stress del traffico cittadino: ”Ciao Fabrizio, la mamma e il papà?” “Stanno fuori per un congresso, torneranno in serata, mi hanno raccomandato di prepararti il pranzo, ma tu sai che in non sono un esperto in cucina…….. che ne dici se mangiamo un po’ di frutta fresca ……poi sai con questo caldo!” “Ok …non ti preoccupare per me va bene……. e poi ho solo voglia di fare una bella doccia…….. sono in un lago di sudore. Beato te che te ne stai in casa in libertà” “Oh scusami…… se credi mi posso rivestire….. ma è che anche in casa fa molto caldo e….” “No no, non ti preoccupare …..e poi non ti conoscessi, …. Sei mio fratello no?” “Ehi…. Sorellina….. meriti un bacio posso?” “Ma come siamo smielati!…. non è che mi nascondi qualcosa?” Qualcosa nascondevo, ma non era ancora arrivato il momento per mostrarlo, anche se l’idea mi eccitava e dovevo subito allontanarla dalla mia mente. La mia perversione mi spingeva fino ad essere esibizionista anche con le mie sorelle ma mai avrei pensato di poter cadere in peccaminosi anfratti incestuosi come quelli che mi era capitato di leggere o ascoltare da altri, e comunque lungi da me l’idea. Il solo fatto che mi eccitava era farmi vedere provocando l’eccitazione delle mie sorelline e perché no spiarle nel caso fossi riuscito ad indurle in qualche bella masturbazione solitaria. Preparai un bel recipiente con della frutta fresca immersa nel ghiaccio e mentre Marinella faceva la doccia fischiettando sotto lo scroscio dell’acqua, mi sistemai nel gazebo in giardino con cibarie e bevande. Marinella fa la sua apparizione con una canottiera che mette ben in evidenza le sue poppe libere da indumenti intimi ed un paio di short corti all’inguine come se fossero due misure più piccoli. Mangiammo parlando del più e del meno,fumammo una sigaretta prima della quale Marinella preparò un caffè, dopodiché io dissi che mi sarei sdraiato un po’ al sole. Mi alzai, andai in casa e mi sistemai il cazzo negli slip dal centro verso sinistra, dal momento che normalmente lo tenevo verso il basso per farlo notare di meno. E si, devo dire che se non fosse per il fatto che si curvava seguendo l’andatura del bacino, poteva sembrare un cazzo eccitato dalle dimensioni normali. Uscii di nuovo dove trovai Marinella intenta nella lettura di una rivista. “Non sono riuscito a trovare il mio costume, ti dispiace se rimango in slip?….Tanto non è che ci sia molta differenza.” “Certo che puoi stare con lo slip…. io non mi scandalizzo per così poco!” “Il fatto è che……” “Non ti preoccupare, anzi sai una cosa, ti faccio compagnia così oltre ad un po’ di abbronzatura mi asciugo anche i capelli visto che li ho ancora bagnati dalla doccia.” “Si ma tu indossalo il costume altrimenti in topless mi farai venire le vertigini!” “Porcellino hai già notato che non ho il reggiseno eh?” “Un seno come il tuo non è che passi molto inosservato!” “Allora se per il topless ti vengono le vertigini, forse è meglio che vada ad indossare le mutandine, non vorrei provocarti un infarto”. Andò in casa e ne uscì poco dopo mentre io avevo sistemato due grossi teli da mare sul prato adiacente al gazebo. Così mi trovò sdraiato al sole con il sedere rivolto in alto, forse perché ancora imbarazzato dal farmi vedere e timoroso di potermi eccitare alla vista della mia sorellina mezza nuda. Mi voltai sentendola arrivare e rimasi folgorato dalla bellezza dei suoi seni nudi e dal tanga nero quasi inesistente che aveva indossato. Praticamente una sottile striscia di stoffa sul davanti che faceva subito pensare ad una fichetta rasata secondo la lunghezza verticale del tanga ed un filino che scompariva fra le natiche bianche e seriche di quel sedere da urlo. “Cazzo….. sei bellissima……. beato il tuo boy friends” “Dai non esagerare, non dirmi che a 18 anni noi hai ancora visto un paio di tette?” “Si ma non come le tue, e poi mi fa strano vedere quelle di mia sorella” “Proprio perché sono tua sorella dovrebbe esserti strano vedere quelle di altre!” Si sdraiò sulla mia destra sistemandosi supina ed iniziò a spalmarsi con della crema di protezione. Quando ebbe finito disse: “Vuoi che te ne spalmi un po’? Questo sole ti potrebbe ustionare” “Ok ma non ungermi troppo” Ne fece cadere una piccola quantità sulla schiena provocandomi un brivido al suo contatto freddo, ed iniziò a massaggiare. “Girati che te ne spalmo un po’ sulla pancia e sulle gambe così poi tu lo fai a me sulla schiena” Finalmente mi girai mostrando il mio cazzone che fortunatamente non aveva dato segni di ribellione. La guardai in faccia e mi resi conto che era rimasta di stucco pur cercando di celare il suo stupore. “Allora?…. noi mi spalmi più?” “Miki…… non… non dirmi che ti sei eccitato davvero a vedermi le poppe?” “No perché?” dissi io. “Guarda che cos’hai lì!” e mi indicò lo slip. Si vedeva chiaramente tutta la larghezza e la lunghezza del membro che terminava con i contorni perfettamente delineati della cappella. “Marinella ….guarda che non sono eccitato” “Be ma qualcosa si stà muovendo……. immagino!” “Ti posso garantire che non si stà movendo nulla, è proprio così la mia natura” “Accipicchia della natura!!! Tu sei un fenomeno….. della natura!!!” “Grazie del complimento ma anche tu non scherzi” Notai subito l’irrigidirsi dei suoi capezzoli e dissi: “Ma sbaglio o sei tu che ti stai eccitando?” “Con il cazzo che ti ritrovi sfido qualunque donna a non eccitarsi!” “Scusa se sono indiscreta, ma ormai credo che non ci debbano essere più molti segreti tra di noi, ma quando ti ecciti veramente, quanto c’e l’hai lungo” disse ridendo più per l’eccitazione che per la situazione. “Non lo so, non saprei dirti” mentii. Iniziò a massaggiarmi la crema non smettendo un istante di fissarmi il cazzo, pur cercando di non farsi notare, finchè: “….ti posso chiedere una cosa?” “Certo” “Però promettimi che rimarrà fra noi “ “Ok … d’accordo….dimmi” “Me lo fai vedere…” “Marinella!!!” finsi un leggero stupore. “Ti prego dai ……lo terrò per me” “Be se proprio…..” non finii neanche la frase che già Marinella stava armeggiando con il bordo dello slip. Inserì due dita dentro alzando lo slip leggermente e guardando all’interno. “ ….è bellissimo” Rimase a guardare con la testa abbassata verso lo slip finchè non disse: “Posso toccare?” “Ma sei mia sorella!!” Senza rispondere calò lo slip e sbigottita impugnò il cazzo con una mano alzandolo dalla sua posizione di riposo. “Senti quanto pesa!!!!, è…è…. è incredibile” disse. “Forse non dovremmo farlo,….. sei mia sorella…. e….” “….e sono fiera di esserlo mio bel fratellone… anzi un po’ mi dispiace” “A si? E perché? Invece di essere lusingata!” “Se non fossi mio fratello ti …ti…. scoperei subito” “Marinella!!! Ma che dici!!!” “Scusami il vocabolario, ma non capita tutti i giorni un cazzo così” “Che vuoi dire, che già ti sei fatta le tue esperienze?” “Certo che non sono proprio una santarellina, ma non dirmi che tu non sei mai stato con una donna?” E mentre parlava continuava a giocare con il mio pisello. “Marinella, credo che se non smetti subito avrai modo di verificare quando mi eccito…” “eccitati dai… sei mio fratello ma voglio scoparti come se fossi un negro del burundi… lo senti come sona bagnata?… misi una mano nella sua fica e constatai l’eccitazione di mia sorella… il mio uccello però non si eccitava… era grosso si… ma immobile! Marinella provò in tutti i modi a farmelo rizzare… ma non ci riuscì… dopo due ore tornarono i miei… videro Marinella che in ginocchio mi faceva un pompino senza riuscirci! Io dalla vergogna me ne andai in camera… mio padre vista la figlia a 90° la inchiappettò all’istante per non farsi sfuggire l’occasione… godettero entrambi in pochi minuti!!! Io oggi devo prendere il viagra per farmelo rizzare
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