La svegliò lo squillo del telefono. Allungò la mano, prese il ricevitore:"Pronto", con la voce ancora impastata dal sonno. "Pronto, ho letto l’annuncio sul giornale. Parlo con Cindy?" La voce era di uomo giovane, ben impostata, sicura di sè, ferma. "Sì, sono io, buong… ciao!" Capì che doveva assumere il ruolo di gattina. "Avrei da ripulire la mia casa, da mettere in ordine…ma tu Cindy, fai solo i lavori di casa oppure…?" "Oppure!" rispose lei con una voce da troia che non riconosceva neppure lei.Dopo un’ora e mezza era all’indirizzo fornitole per telefono. Casa signorile, nei quartieri alti. Din don!Le aprì il maggiordomo, cosa che le fece capire immediatamente che qui non le sarebbero state richieste le sue capacità di casalinga, bensì le sue nuove capacità di recente acquisite. Venne fatta accomodare in una stanza in disordine, giocattoli sparsi sul pavimento, barattoli di marmellata aperti e rovesciati, cioccolata, frutta, caramelle già succhiate e ancora da scartare, indumenti infantili sparsi qua e là. Diede al maggiordomo il suo impermeabile e lei rimase sola nella stanza con addosso il suo grembiulino e il corpetto trasparenti. Niente mutande, niente reggipetto questa volta.Una porta si aprì ed entrò un uomo vestito da ragazzino, pantaloni corti, giacca alla marinara che procedeva timidamente succhiandosi un dito. Lei dovette fare uno sforzo per non scoppiare a ridere, ma professionalmente disse:"Ciao, sono Cindy! E tu come ti chiami?" "Bobby" rispose l’"uomo" balbettando. Capì subito di che cosa si trattava e assunse subito il ruolo della governante burbera, cattiva, che deve sgridare il ragazzino disubbidiente e disordinato. "Viene qui immediatamente Bobby! Cos’è questo disordine? Lo sai che i bambini bravi tengono tutto in ordine e non sporcano!", disse afferrandolo per un braccio. Poi nervosamente gli sfilò i pantaloni e tra le gambe il "bambino" aveva un attrezzo che le tolse quasi il fiato. Era mollo e gli arrivava a metà coscia. "Dio mio" pensò "per essere il primo è davvero enorme! Ma saranno tutti così? Farà male?" Fece sdraiare Bobby sulla pancia sulle sue gambe e cominciò a picchiarlo sul sedere prima piano e poi sempre più forte. L’uomo incominciò a frignare come i bambini, ma quello che Cindy sentiva crescere contro le sue cosce non era di certo affare da bambini. Cresceva cresceva, più lei lo sculacciava più il palo di Bobby diventava duro, e nell’erezione si conficcò tra le cosce di Cindy ed entrò in contatto con le sue labbra e con il clitoride.I movimenti causati dalle sculacciate, facevano sfregare quel cazzo enorme contro la sua fica che cominciò ad inumidirsi, ad ogni movimento sentiva sempre un po’ più di piacere che le saliva dalla figa su su fino alle tette, i capezzoli incominciarono ad indurirsi e faceva sempre più fatica a sgridare il "piccolo", la voce le diventava sempre più affannosa. "Cattivo, peerchè.. faaai.. così, saiiii… che pooooi.. io devvo meeettere …a poooosto", incominciò a sentire un desiderio irrefrenabile. Non aveva mai succhiato un cazzo e finalmente ne aveva uno a disposizione tutto per lei, e che cazzo! Girò Bobby che effettivamente non era molto alto e lo fece sdraiare per terra. Gli si chinò sopra e aprì la bocca, poteva finalmente toccare, succhiare, leccare un cazzo. Quanto lo aveva desiderato! Stava per infilarsi in bocca quella enorme cappella quando Bobby disse "La cioccolata, vojo la cioccolata sul pipì" indicando il vaso di crema aperto lì vicino.Cindy capì, prese il barattolo, con due dita tirò su un bel po’ di cioccolata e la spalmò sul glande di Bobby. Poi incominciò a leccare! Ahhh, che buona la cioccolata! Beh, a dire il vero quel gusto lo conosceva già e in un baleno arrivò alla pelle, alla carne, che voglia sentire gusto di cazzo, di uomo.Ce l’aveva finalmente in bocca, la saliva colava lungo quel pene enorme. La cappella era sparita nella sua bocca, lo teneva con entrambe le mani, alla radice imprimendogli un movimento dall’alto verso il basso. Bobby gemeva, frignava,"Sì,tataaa.. sì come lecchi bene, sei esperta tuahahahaahha……" e le scaricò in bocca una marea di sperma; lei per la prima volta sentì quel gusto acre di uomo che le riempiva la bocca di liquido caldo, e poi la gola e giù giù sempre più ingorda, le piaceva sentire quella nuova sensazione, le sembrò di venire… già venire, ma lui era già venuto e comunque lei non se ne perse una goccia, anzi mentre lui le sborrava in bocca lei pensò con piacere a quanti altri cazzi avrebbe dovuto succhiare e quale quantità di sperma avrebbe ingoiato ingorda nel suo futuro.Bobby se ne stava estasiato per terra con quel suo grosso cazzo ancora eretto! Cindy già in preda ad una voglia sfrenata, non ce la faceva più e si mise a gambe divaricate in posizione su quell’uccellone. Piegandosi sulle gambe lo afferrò con entrambe le mani e abbassandosi se lo posizionò contro l’apertura della sua fica facendolo ondeggiare, sfregò la cappella tra le labbra, quindi si lasciò cadere sul corpo di Bobby facendosi penetrare di botto da quella pertica. Subito il silenzio, poi :"AAAHHHHAAHHHA… GhHHGHG.." un urlo di piacere immenso, tutto, l’aveva dentro tutto, era indescrivibile, lo sentiva che le lacerava di piacere tutto il suo interno. Dopo il primo approccio violento, Cindy rimase per un po’ ferma, poi prese a dimenarsi come un animale, su e giù, su e giù, le tette sobbalzavano battendole ora contro il viso, ora sul ventre, i capelli ormai sciolti sembravano la coda di un cavallo al galoppo sfrenato, il suo culo batteva e ribatteva sui coglioni dell’uomo: "Siiii.ghgh…. oh Dio mio un cazzo vero nella mia fica, nooon OOOOHHH è verooOOOHH.. AAHH,siiiii godooHOH siii sborroOOHH.. vengoohh.. si più forte scopami, piccolo bastardo, sfoohhndamiihihii tutta!" mentre il ritmo cresceva le sue labbra si aprivano e si richiudevano attorno a quell’immenso pene che rimaneva duro nonostante la recente sborrata. "E adesso lo voglio provare nel culoOO…" Se lo estrasse dalla vagina si girò e con quanta forza aveva se lo ficcò nel di dietro. "AAAAHAHAHAHAHAahahaha… ighighigh…" le sembrò di avere dentro il fuoco, mille arpioni che le laceravano le interiora, ma al dolore subentrò il piacere che la invase furiosamente nell’attimo in cui Bobby le scaricò in corpo un’altra dose del suo sperma caldo. Lei se ne stava a gambe divaricate su di lui dimenandosi come una cagna in calore, una calda crema cominciò a colare copiosa lungo le sue cosce facendola godere ancora di più "Ahh. cazzooh.. spingi scopami, UHUHUHh.. lo voglio tutto di piùUUUUUHHHHH…" gemeva e latrava.E finalmente quel bel cazzo dopo due potenti sborrate si afflosciò e uscì dal corpo di Cindy andando letteralmente a sbattere sul corpo dell’uomo. Ma Cindy col culo non aveva ancora sborrato e in preda ad una eccitazione incontrollabile cercò qualcosa che poteva finire il lavoro. Si precipitò sul letto, addocchiò il pomello tondo della testiera e a cavalcioni si sedette su di esso gemendo e godendo in modo disumano. Dopo tre minuti venne urlando e ululando come la peggiore delle troie di strada e finalmente si abbandonò sul letto. Bobby giaceva nudo, spaventato dalla reazione della ragazza non osava proferire parola. Dopo un po’ tentò un timido "Cindy?" lei sollevò lo sguardo, lo fissò dritto negli occhi con un sorriso diabolico, levò il suo magnifico corpo dal letto andò sopra di lui a gambe divaricate e gli scaricò sulla faccia una marea di piscio, caldo, giallo, misto al suo sperma. Bobby aprì la bocca e bevve "Bevi, piccolo maiale, bevi l’urina della tua puttana! "Alla visione dell’uomo che godeva nel bere la sua pioggerellina d’oro a Cindy cominciò a tirare un’altra volta, ma si era già stufata dello stallone bambino. Le venne in mente che in quella casa c’era un altro cazzo, il maggiordomo che oltre tutto non era neanche male…
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