Milano, un caldo pomeriggio estivo sono a zonzo con lui in viale Padova. Indosso solo un semplice abito in cotone, color crema, abbastanza trasparente, con una serie di bottoni sul davanti. Camminando molti uomini si girano o mi guardano interessati, data la trasparenza del vestito ed il fatto che non indosso né reggiseno né mutandine. Lui che ama esibirmi gode e sorride di questi sguardi, più o meno nascosti ed io, che dimostro qualche anno meno dei miei 48, ne sono invece eccitata. Ci avviamo mano nella mano verso un cinema. “Non importa che film proiettino, l’importante” – ha detto lui – “è togliersi da questa calura”. Vedo l’insegna del cinema che è all’angolo con una piccola via e davanti all’ingresso scopro che è un cinema porno, guardo il mio uomo che sorride maliziosamente e capisco in un attimo le sue intenzioni, le sue voglie e cosa si aspetta da me. Gli stringo più forte la mano ed entriamo avviandoci alla cassa. Il cassiere ci guarda e dice: “Nella sala principale abbiamo un film etero mentre nella saletta abbiamo un video gay”.Ci avviamo verso la sala di proiezione, situata al piano inferiore, ed a ogni gradino slaccio un bottone del vestito sino ad entrare con l’abito completamente aperto. Ci fermiamo ad ambientare la vista mentre intuisco che alcuni spettatori si avvicinano a noi, incuriositi da due cose la presenza di una coppia e il mio essere quasi nuda.Mi sfiorano e, in assenza di miei gesti di diniego, insistono facendosi più audaci toccandomi con bramosia ed un po’ duramente per i miei gusti.Nel frattempo il mio uomo si avvia verso una poltrona e mentre mi siedo mi sfila completamente il vestito, sotto il quale non indosso nulla, lasciandomi completamente nuda alla vista ed alle mani degli spettatori che hanno fatto gruppo intorno a me e mi toccano, mi penetrano la figa e il culo con le loro dita mentre le loro lingue mi leccano e entrano nella mia bocca pronta a riceverle. A questo punto alcuni hanno cominciato a masturbarsi, io allungo le mani prendo i loro cazzi li accarezzo, li prendo in bocca a turno, facendoli godere.Il loro sperma mi schizza sul viso, altri mi sborrano sulle tette o dove capita, comunque addosso, mentre il mio uomo guarda, allunga una mano, mi accarezza come solo lui sa fare, e mi fa godere con quel tipico “venire a fontanella” che allaga la poltrona.Altri uomini, più previdenti, hanno il preservativo. Uno comincia a incularmi inginocchiata sul sedile mentre un altro – dalla fila posteriore – me lo mette in bocca e gli altri intorno a toccarmi, a guardare, a masturbarsi ricoprendo il mio corpo di sperma.Alla fine, ad un gesto del mio uomo, vado alla toilette e mi metto a disposizione di chiunque mi voglia.Mi ritrovo così in ginocchio con 5-6 cazzi che mi sovrastano, che a turno mi entrano in bocca per poi uscire e sborrarmi addosso.Io sono sempre più ricoperta di sperma. Delle mani mi sollevano mi mettono alla pecorina e sento che un cazzo dopo l’altro senza sosta mi penetrano, sono almeno una quindicina, nella figa o nel culo, a loro piacimento, facendomi godere ed urlare di piacere.Lui alla fine decide che basta si è divertito abbastanza e, con l’aiuto dei presenti, mi lava e mi ripulisce. Infine mi rende il vestito che, risalendo le scale, mi riallaccio uscendo sulla strada assolata con aria seria ed assorta mentre nella mia mente rimbomba un pensiero ” Mi piace quando mi fa fare la troia, mi sento sempre più sua e lo amo per questo”.Mentre lo sto salutando, per rientrare a casa da mio marito, gli chiedo con un sorriso malizioso “Quando mi riporti all’A***a?” e lui di rimando sogghignando: “Porca, È giusto che gli spettatori di tutti i cinema a luci rosse di Milano sappiano quanto sei troia!” e da allora 2 o 3 pomeriggi ogni mese mi porta in un cinema porno.