Luca e Andrea, che si sono intrattenuti nella sala consolle con Oscar a seguire le imprese degli altri due alle prese con Maya e Mara, decidono che è ora di prendersi un sostanzioso assaggio delle altre, anche per verificare di che pasta sono fatte e per valutare se il tempo a disposizione prima della prossima spedizione, all’incirca due settimane, sia sufficiente per il periodo di “ammorbidimento ed educazione”. D’altra parte gli sceicchi gradiscono solo ragazze sottomesse e ben addestrate, ed è compito dei nostri amici far sì che tutte le ragazze si presentino docili e non creino rogne.Nel passato hanno avuto delle noie per un paio di elementi che si sono ribellate nel bel mezzo di una festa che un capetto arabo aveva dato per i suoi amici, Ne è nato un putiferio che è costato non poco sanare. Da quel giorno, Luca non vuole più correre rischi ed ha imposto un regime educativo tale che tutte le malcapitate, dopo aver passato qualche settimana nelle mani dei cinque manigoldi, hanno imparato ben bene che la cosa più intelligente che possano fare è quella di diventare delle vere e proprie schiave, sempre pronte e consenzienti, in attesa di tempi migliori.Anche se le attuali inquiline della baita ancora non lo sanno, sono state moltissime le ragazze che le hanno precedute e che ora sono sparse in giro per il Medio Oriente. Qualcuna, più ostinata e recalcitrante, è finita ad una organizzazione che compra ragazze appositamente selezionate tra quelle con carattere riottoso e ribelle: le vende a tutti quelli che vogliono sfogare i loro istinti sadici e che beninteso, hanno una montagna di dollari da spendere. Che fine facciano quelle disgraziate, dopo un periodo di indicibili sofferenze, è facilmente intuibile.Luca e Andrea entrano decisi nella stanza dormitorio e si fermano a guardare le tre ragazze rimaste.Sono vestiti, o per meglio dire svestiti, con un cache-sex ridottissimo, giusto quel tanto che basta per non sentir ballonzolare i coglioni quando camminano o corrono. Oltre ovviamente all’immancabile bastone elettrico.Decidono di svegliare le dormienti con sonori sculaccioni, che applicano immediatamente.I colpi, vibrati con forza e a mano aperta, svegliano di soprassalto le tre ragazze, che prorompono subito in urla di dolore e di paura.”State zitte e seguiteci” intima Luca e le ragazze, ricacciando in gola le urla, si affrettano ad ubbidire. Mentre seguono le ragazze, i due si lasciano andare a delle toccate veloci con il bastone nelle chiappe di quella che rimane per ultima: si assiste così allo strano balletto delle tre donne che cercano di camminare più in fretta, anche sopravanzandosi tra di loro.”Di qua, signorine, dentro quella porta aperta sulla destra” ordina Andrea.Entrano tutti in una stanza dove ci sono un divano, alcune poltrone ed un letto. Alle pareti, appesi od appoggiati, tre specchi giganti a figura intera. Le ragazze vengono fatte sedere sul divano e rimangono lì in silenzio, in attesa di comandi.Luca estrae da dietro una tenda una scala a libretto, uno scalandrino per intenderci; la apre e la piazza al centro della stanza.Andrea fa alzare Gemma e le ordina di spogliarsi: la ragazza esegue prontamente e rimane nuda.Le viene fatta infilare la testa tra il terzo ed il quarto piolo della scala e quindi, fattala piegare completamente in avanti, le vengono fissate la manette dei polsi a quelle applicate alle caviglie ed il tutto viene bloccato alla base della scala. Da dietro è una vista superba: un culo bellissimo, una fica che spunta, tutta rasata su due gambe che sembrano due colonne. Luca si porta dietro di lei e le allarga le natiche con le mani. Gemma ha una paura folle: è vergine, almeno di culo, e sentire quell’aria fredda che viola la sua intimità più nascosta la rende ancora più nervosa. Luca infila il dito indice nello stretto sfintere della ragazza con un po’ di fatica, dato che è più asciutto del mese di agosto. Lo estrae, lo inumidisce con la saliva e lo infila di nuovo. “Ora va meglio, Sei stretta eh! Scommetto che qui non lo hai mai preso, hai la rosellina con tutte le pieghe intatte. Bene, vediamo cosa succede con due dita” così dicendo sfila di nuovo l’indice e poi forza la stretta apertura con due dita insieme. Gemma si lamenta con mugolii soffocati: non vuole infastidire l’uomo con le sue urla, anche se la paura per quello che l’aspetta la paralizza.Luca manovra avanti e indietro le dita, rigirandole dentro al buco che sente strettissimo. Infine toglie le dita ed avvicina il cazzo allo splendido culo alla sua mercé davanti a lui.”Dovresti rilassarti, invece che contrarti” dice “facendo così ti farà ancora più male” Ma Gemma non può seguire il consiglio, è troppo tesa e irrigidita per la paura del dolore che di lì a poco sentirà certamente. Luca inumidisce la cappella con la saliva, non per rispetto del culo di Gemma ma per non farsi male lui stesso ed infine spinge. La cappella entra per una buona metà, ma la resistenza si fa più dura; allora dà un energico colpo di reni ed il glande entra tutto; senza fermarsi continua a spingere ed entra fino in fondo con un sospiro. Gemma ha l’impressione di essere aperta in due e lancia un urlo: il suo aguzzino non se ne dà per inteso e comincia a stantuffare poderosamente su e giù per quel caldissimo budello: entra fino in fondo, fino a sbattere i coglioni sulla fica sottostante, poi si ritrae e riaffonda. Il piacere è indescrivibile, mentre stantuffa, prende a martoriare con le mani e con le unghie quei due stupendi globi carnosi che ha davanti. Dopo un po’ sente che l’eiaculazione si avvicina. Allora rallenta il ritmo e poi si ferma del tutto, vuole farle ancora più male; affonda fino a toccare con la pancia le natiche della ragazza e poi, con un movimento velocissimo estrae completamente il cazzo. Si sente un rumore simile a quello di un tappo di champagne che viene fatto saltare. Gemma prorompe in un altro urlo: sembra quasi che le faccia più male di quando è entrato. Ma Luca non le da tregua. Entra ed affonda di nuovo, per poi uscire completamente un’altra volta: ormai ha preso il ritmo e .. la mira e quell’uscire ed entrare lo porta velocemente sull’orlo dell’orgasmo. Ancora pochi colpi e viene, riversando un fiume di sborra nelle viscere della ragazza: Continua a pompare come un invasato, finché non si svuota del tutto, ma rimane con il cazzo piantato nel culo, per godere fino in fondo del calore e delle sensazioni da brivido che gli provoca quella guaina strettissima intorno all’uccello. Alla fine, con una pacca amichevole su una natica, abbandona definitivamente il culo di Gemma. La poverina tira un sospiro, pensando di avere un po’ di tregua, quando sente una mano aprirle la fica ed un nodoso cazzo farsi strada prepotentemente dentro di lei. Ancora una volta senza una minima preparazione: è completamente asciutta e, per quanto non sia certamente vergine lì, le fa un male boia.Ma Andrea, il cazzo infatti è il suo, va e viene con un buon ritmo. Anche lui, ad un certo punto si ferma, estrae il cazzo dalla fica e lo pianta con un colpo deciso nel culo, ormai aperto e lubrificato dalla sborra di Luca. Gemma è ancora tutta dolorante per l’inculata appena terminata e quella nuova intrusione la fa soffrire ancora di più. Il suo calvario non sembra avere fine. Mentre Andrea entra ed esce indifferentemente ora dalla fica ed ora dal culo, Luca le si è portato davanti e le sta martoriando i seni ed i capezzoli, stringendoli e tirandoli. Dopo un buon quarto d’ora di solenni stantuffate anche Andrea rovescia un torrente di sborra nel culo di Gemma, che ormai non sente altro che dolore e bruciore in quella parte, fino a poco prima intoccata.Sciolgono quindi la malcapitata dalla scomoda posizione e la mandano a “riposarsi” sul divano, dove le altre due stanno in silenzio e tremanti, chiedendosi che cosa abbiano escogitato i due uomini per loro.
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