Sono un dirigente di una grossa azienda. Questo mi procura diversi benefici. Uno di questi arrivo’ alcuni mesi fa. Ci fu una serie di licenziamenti.Un giorno, dopo l’annuncio dei licenziamenti, una dipendente entro’ nel mio ufficio in lacrime.Questa era una bella donna, con grosse tette sode.Indossava un vestito rosso, aderente. Osservavo il suo culo rotondo e ben fatto, sodo. Dalla scollatura profonda potevo vedere perfino i capezzoli scuri e sporgenti quando lei si chinava per implorarmi.Cinzia, cosi’ si chiama, mi chiese di aiutarla. Mi racconto’ che era sola, che doveva contare sul suo stipendio per vivere. Io la calmai. Le spiegai che se voleva tenere il suo lavoro, avrebbe dovuto darmi qualcosa in cambio.Lei mi guardava stupita. Io le spiegai che sarebbe dovuta diventare la mia schiava sessuale. Lei era scioccata. Io continuai spiegandole che avrebbe dovuto essere sempre disponibile con me, senza rifiutare qualsiasi cosa che le avrei ordinato, qualsiasi. Le si arrabbio’, protestando, minacciandomi di denunciarmi. Io le risposi che anche le altre persone del mio ufficio sapevano di queste cose e le condividevano e che nessuno le avrebbe creduto.Io le proposi anche un aumento di stipendio e le non ebbe altre scelte che assecondare.Le spiegai che lei sarebbe dovuta venire da me alle fine di ogni giornata per intrattenermi.Tutto e’ diventato facile. Lei viene da me. Io la tocco, la accarezzo.Ogni volta mi spingo piu’ in la. Le tolgo le mutandine, frugandole la figa, facendomi prendere il cazzo e facendoglielo leccare. A lei questo non piace, ma non ha possibilita’.La faccio vestire come piace a me. Le impongo di venire in ufficio senza mutandine e reggiseno, soltanto con un vestito e nient’altro. Durante il giorno passo da lei per notare come e’ in mostra, con i capezzoli ben visibili. Dopo il lavoro viene da me e posso sentire la figa tutta fradicia per l’eccitazione dell’intera giornata. Le afferro il clitoride tutto duro, facendola gemere. Poi le sollevo le gambe senza lasciare il clitoride e le infilo il mio cazzo dentro in un colpo solo. Le sue grida sono un misto di piacere e dolore, date le generose dimensioni del mio membro. La pompo con forza, bloccandole le caviglie in alto con le mani. Continuo cosi’ fino a che sto per venire. Poi lo tiro fuori e le spruzzo lo stomaco e le tette. Lei si pulisce ed esce, ancora tremante e non soddisfatta.Poi passo a realizzare i miei desideri. Prima di scoparla, le pinzo i capezzoli, tirandoli. Le pinzo anche il clitoride mentre le infilo dentro le dita. Lei si abitua a queste cose, ed io aumento le mie perversita’. La lego alla sedia, i polsi e le caviglie legati alle gambe e il culo esposto in aria. Mi tolgo la cintura dei pantaloni e la frusto sulle chiappe sode. Poi la infilo, sempre legata, da dietro pompandola con violenza. Poco prima di venire lo tiro fuori le glielo metto in bocca, forzando a succhiarlo e ingoiare il mio sperma. Un giorno la faccio vestire con una minigonna e una camicetta trasparente che le comprai, sempre senza biancheria. Le ordino di tenere una pinzetta sul clitoride per tutto il giorno. Quando arriva alla sera e’ quasi stravolta.E’ sull’orlo dell’ennesimo orgasmo, i capezzoli duri perfettamente visibili.La faccio sdraiare sulla scrivania. Le lego i polsi e le gambe alla scrivania.Lei geme mentre le fisso altre pinze ai capezzoli. La figa sta colando umori. Io godo alla vista di quel corpo che si contorce sulla mia scrivania.La frusto ancora sulle tette e sulla figa prima di infilarglielo dentro e scoparla. Una serie di orgasmi la scuotono mentre io martello il mio membro dentro di lei. Prima di venire lo estraggo e lo infilo in bocca, pompandoglielo dentro fino alla gola e venendo dentro la sua calda bocca in una serie di spruzzi che le faccio ingoiare.Siccome la mia schiava procede cosi’ bene, senza protestare, decido che e’ il caso di farle provare quali sono i suoi limiti. Mi metto d’accordo con la mia segretaria, che ama anche lei queste cose, per preparare il tutto.Quando Cinzia arriva per il lavoro serale, la mia segretaria arriva portando una borsa con le cose che le avevo chiesto.Faccio spogliare Cinzia e le ordino di sdraiarsi sul tavolo. Solo lo stomaco appoggia sul tavolo, le tette pendono dal bordo. Le lego i polsi alle gambe del tavolo e le caviglie indietro alle gambe. Appoggio le sue grosse tette contro due punte che le fanno bruciare i capezzoli. Lei geme per il dolore. Le afferro i capelli, tirandole in alto il viso. Tiro fuori il cazzo, presentandoglielo davanti alla bocca. Le ordino di succhiarlo.Lei apre la bocca ed io glielo infilo fino in fondo alla gola. Me lo faccio succhiare fino a che esplodo, riempiendole la bocca. Ora siamo pronti per il vero divertimento.Le giro intorno e le apro le chiappe e le piazzo il mio membro nel buchino. In confronto al buchino il cazzo sembra mostruosamente grosso. Lo spingodentro mentre si dilata. Spingo forte. Cinzia geme, supplicando di fermarmi.Io spingo sempre piu’. Cinzia grida che la sto spaccando, che le fa male.La mia segretaria guarda lo spettacolo, divertita ed eccitata. Mezzo cazzo e’ gia’ dentro. Con un ultimo colpo fortissimo lo spingo dentro.Cinzia urla disperata. Ma le corde la stringono senza lasciarla muovere.Io la pompo nel buco. Ad ogni colpo Cinzia grida dal dolore. E’ impalata sul mio perno duro come l’acciaio. La colpisco con le mani sulle chiappe mentre pompo dentro. Infine vengo spruzzandole dentro tutto il mio seme.Ritorno di fronte a lei. Le presento il mio cazzo alla bocca per farmelo pulire. Lei scuote la testa con ribrezzo. Le afferro i capelli ordinando di pulirmi il cazzo o sara’ peggio per lei. Lei rifiuta. Io annuisco alla segretaria prende una frusta di cuoio e la colpisce con forti colpi ovunque. Il culo diventa presto coperto di strisce rosse mentre Cinzia grida dal dolore. Le chiedo nuovamente se vuole pulirmi. Lei esita. La mia segretaria mi guarda e prendendo bene la mira, colpisce la figa ed il clitoride con un forte schiocco. Cinzia salta con urlo bestiale. Un altro colpo sul clitoride. Cinzia urla senza ritegno. Ancora un colpo. Cinzia infine grida di si, lo fara’. La segretaria la colpisce ancora, ridendo. Cinzia apre la bocca e lo prende dentro, pulendomelo. Noi la liberiamo dalle corde. Cinzia cade in terra, distrutta.Ci avviamo alla prossima fase della punizione.La mia segretaria mia dice con uno sguardo molto licenzioso che dovrebbeandare al bagno.Io dico che puo’ andare quando mi viene un’idea, suggerita dal suo sguardobirichino.Mi inginocchio vicino a Cinzia e le chiedo se puo’ aiutarla. Lei non capisce.Le spiego che potrebbe aiutarla a risparmiarle un viaggio al bagno.Cinzia impallidisce, rifiutando. Io sorrido, le afferro le mani e le lego dietro di lei. La sollevo sul tavolo, legandole le gambe al tavolo, aperte.La mia segretaria prende quello che serve ora: un cavo elettrico con tre pinze a coccodrillo. La mia compagna di piacere prende due terminali e glieli passa sulle tette, facendola sussultare ad ogni tocco. I due elettrodi lasciano strisce sulle tette e sui capezzoli. Infine io collego una pinza al clitoride mentre lei le fissa le altre due pinze ai capezzoli. Cinzia urla sussultando nei legami, gridando in prenda ad un schock che la fanno eccitare e sussultare la figa che spruzza letteralmente umori.Prendo il terminale e lo passo sulle labbra della figa bagnate. Piccole scintille le bruciano la pelle tenera. Le gambe sono tese contro le corde che la stringono. Tutto il corpo di Cinzia e’ coperto di sudore. Dopo aver torturato la figa passo al culo. Le infilo un terminale dentro il buco. Lei grida agitandosi contro le corde che le stringono.Finisco il lavoro fissandole una pinza ad un capezzolo, un’altro al clitoride ed il terno ficcandolo dentro il culo. Li lascio li’ osservando Cinzia che si contorce irrigidendosi mentre la corrente scorre nel suo corpo. I denti serrati. I capezzoli rigidi e lunghi come i clitoride, scuro dalle torture. Le chiedo se acconsente a quello che vogliamo. Finalmente dice di si.Le scolleghiamo i cavi e la sleghiamo, lasciandola riprendere, stesa a terra. Le dico di aprire la bocca. Lei obbedisce. La segretaria si pone sopra. Non deve togliersi le mutande siccome non le porta mai. Si posiziona esattamente sopra la bocca di Cinzia. Le piscia nella bocca. Impongo a Cinzia di ingoiare tutto. Lei esegue con disgusto. La mia segretaria, divertita, le riempie la bocca fino a che ha finito.Prendo dalla borsa un grosso vibratore a forma di pene dotato di un secondo piccolo pene. La segretaria lo prende e infila la punta nella figa di Cinzia. Lo spinge con forza mentre Cinzia geme e si contorce. Lo infila tutto dentro e poi infila l’altro piccolo membro nel culo. Lo accende facendo vibrare ogni parte di Cinzia. Io nel frattempo mi sono messo a torturare i capezzoli bruciati. Li tiro, li schiaccio, li presso tra le dita. Cinzia grida, geme, supplica di lasciarla. Lo spettacolo e’ stupendo. Noi siamo eccitati. Le infilo il mio cazzo in bocca mentre vengo dal piacere della visione. Anche la mia segretaria viene, bagnandosi tutta.Lasciamo riposare Cinzia per un po’. Ormai sembra distrutta. Decidiamo che anche la segretaria deve divertirsi un po’. In fondo ha gia’ fatto tanto per Cinzia senza ricevere niente.Lei si sfila il vestito sotto il quale non indossa niente. I capezzoli puntano in fuori, enormi e vogliosi. La figa e’ gia’ fradicia di umori.Io prendo dalla borsa lo speciale reggiseno che le ho fatto comprare. E’ fatto di cuoio e all’interno ci sono almeno dieci punte lunghe un cm e un buco in cima che lascia sporgere i capezzoli.Cinzia spalanca gli occhi vedendo quello strumento pensando al dolore che le provochera’.Lo infilo, facendo attenzione che le tette entrino nelle coppe e che i capezzoli sporgano completamente dai buchi. Lo allaccio dietro facendo spingere le punte sulla carne.Leghiamo Cinzia con le corde sul tavolo in modo che non si possa muovere.La segretaria si mette su Cinzia presentandole la figa sul viso. Le ordina di leccarla e di farlo bene, altrimenti.. Cinzia non lo ha mai fatto prima.E’ spaventata dal solo pensiero. Ma l’idea di quello che le e’ capitato fin’ora la fa obbedire senza protestare. Tira fuori la lingua e lecca la figa. La segretaria si gode le prime leccate. Ma non e’ abbastanza. Le prende i capelli e, chiamandola pigra puttana la schiffeggia. Le tira i capezzoli ordinandole di farlo bene. Cinzia la lecca con energia, stuzzicandole il clitoride e facendola venire con pochi colpi mentre io le prendo i capezzoli e tirandoli.La segretaria si riprende dall’orgasmo. Prende due corde dalla borsa. Queste corde hanno all’estremita’ due lunghi aghi. Infila ogni ago in un capezzolo che sporge dal reggiseno di aghi. Cinzia grida dal dolore.Mi dice di infilare il mio cazzo nella sua bocca mentre lei la scopa con un vibratore enorme.Prende un vibratore dalle dimensioni esagerate e lo spinge dentro la figa tormentata di Cinzia. Poi collega i fili elettrici al clitoride e al culo mentre il vibratore la stimola. Io la scopo in bocca.Lo spettacolo e’ superbo. La mia segretaria, nuda, e’ dietro di me. Tira i cavi collegati ai capezzoli mentre le urla soffocate di Cinzia la eccitano. Mentre si agita contro di me ansimando, tortura Cinzia in ogni modo, sulla figa, sui capezzoli. Io vengo riempendole la bocca.La segretaria e’ al culmine dell’eccitazione. Cinzia grida di dolore e di godimento. Faccio sdraiare la segretaria su Cinzia. Le tette di entrambe si strusciano. Le fighe grondanti si sfregano. Lego il cavo elettrico con le pinze alle tette della segretaria ed al clitoride di Cinzia.Afferro poi il sedere della segretaria che sia agita e le infilo il mio cazzo duro. Grida per il piacere ed il dolore dei capezzoli torturati.Pompo con forza dentro di lei che subito inizia una serie di orgasmi senza controllo, agitandosi e torturando Cinzia in ogni modo. Dopo poco mi scarico dentro di lei in una serie di spruzzi che la fanno venire ancora piu’ forte.La prima parte del mio lavoro come dirigente e’ terminata. Ma il personale della mia azienda e’ molto. E non mancano le donne.
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