Piu’ che una casa direi che e’ una villa, sono arrivato davanti al cancello e adesso la vedo bene illuminata dal sole che tramonta. Davanti c’e’ un giardino ampio e alberato,poi la casa composta un corpo centrale su due piani e mansarda, le rimesse sono di fianco con sopra un altro piano. Silvia mi aveva detto “vedrai la mia casetta” quando mi aveva dato l’indirizzo ma se non ho sbagliato e’ qualche cosa di piu’, senza inutili fronzoli una villa alla periferia della citta’ Le faccio uno squillo al cellulare e lentamente si apre il cancello davanti al quale sono fermo con l’auto, d’istinto cambio idea, faccio retromarcia e parcheggio la macchina sul ciglio opposto della strada, riesco ad entrare prima che le ante si richiudano. Non so perche’ ma l’idea di avere la macchina imprigionata nel parco mi ha spaventato, cammino svelto sino alla porta che vedo socchiusa, la spingo e sono dentro. L’ingresso e’ ampio con una scala grande sulla destra ma non ho tempo di osservare l’ambiente, Claudia mi sta venendo incontro splendida e sorridente. L’avevo vista in cam ma dal vero l’effetto e’ completamente diverso, rimango immobile a guardarla. Non tanto alta, capelli scuri a baschetto, occhi vivaci e una bocca stupenda. Questa l’avevo gia’ notata ma adesso cosi’ sorridente mi fa ben altro effetto. Ha una vestaglia leggera, un poco larga che invece di nascondere sottolinea la sua linea florida, il seno ed i fianchi forse sono abbondanti ma nel complesso e’ una trentottenne nel pieno della sua femminita’. Esitiamo solo un attimo poi mi viene vicina e mi abbraccia, il profumo e la sua morbidezza mi fanno girare la testa. Mi abbandono al piacere di stringerla tra le braccia, calda, morbida, mi aderisce addosso completamente ed il suo profumo di donna e’ travolgente. Senza una parola mi ritrovo la sua lingua in bocca che cerca la mia, sono senza fiato. Poi mi guarda dritta negli occhi e mi sussurra. – Finalmente, avevo paura che venissi, ti ho detto al telefono che questa sera mio marito e’ fuori, non vedevo l’ora di conoscerti di persona. Certo la chat e’ bella, il cell anche ma… ..il vero Gabriele e’ un’altra cosa. Il mio sorriso testimonia oltre ogni dubbio che ha ragione, il virtuale e’ nulla paragonato al reale. — Spero di non averti delusa. Sai che sei diversa dalla web cam? Cambiala, non ti rende giustizia. Sorridendo mi prende per mano e mi porta in soggiorno, c’e’ un tavolo con sopra bicchieri e una cena fredda, ci sediamo sul divano vicini e con la mano nella mano. Claudia sembra davvero felice di essere vicina a me, io sono ancora stordito dalla sorpresa e non smetto di guardarla. Davvero e’ una bella donna, adesso che la vestaglia si e’ aperta ammiro anche le cosce abbondanti ed il seno bianco e morbido. Avrei voglia di esplorare subito le sue curve ma non voglio aggredirla, in fondo ci siamo incontrati solo da qualche minuto. — Perdonami ma io non so cucinare e la donna l’ho messa in liberta’ questa sera, anche mia figlia e’ uscita con il suo ragazzo, insomma siamo io e te soli, rilassati. — Non sapevo che tu avessi una figlia, mi avevi parlato del tuo ragazzo che se non sbaglio ha quattordici anni, quanti anni tua figlia? — Silvia ne ha quasi ventuno, l’ho avuta prima di sposare Giorgio, diciamo un peccato di gioventu’ ma ogni giorno ringrazio il cielo di averlo fatto. Stefano, il mio bambino e’ nato molto dopo e adesso e’ con la nonna al mare. Siamo soli e abbandonati da tutti. Un uomo ed una donna… .. Adesso comincio a sentirmi piu’ a mio agio ed il calore del suo corpo al fianco del mio non mi permette di partecipare alla conversazione con attenzione. Con una mano le accarezzo la coscia e scosto di piu’ la vestaglia, Claudia ha uno slippino nero e un reggiseno di pizzo dello stesso colore, forse sono maleducato ma il mio sguardo e’ come calamitato verso il basso e lei se ne accorge. — Scusa se ti accolgo cosi’ ma la serata e’ calda e poi a casa mi piace sentirmi libera. Ma mettiti anche tu a tuo agio, togliti la giacca. Lo faccio volentieri, ho un giubbetto smanicato ma l’effetto che mi fa Claudia e’ di farmi sentire caldo, mi alzo e lo tolgo. Insieme andiamo al tavolo e ci serviamo. Non mangio molto, brindiamo al nostro incontro chiacchierando piacevolmente finche’ ci ritroviamo di nuovo sul divano. Ma lei adesso si toglie i sandali e si accoccola sul divano infilando i piedi sotto la mia gamba, ormai la vestaglia non nasconde nulla, io quasi senza pensarci le accarezzo le gambe. Sorridendo le apre leggermente e resto abbagliato dal pelo scuro che esce dagli slippini, si vede che nascondono a fatica una passera morbida e calda. Allungo la carezza e arrivo alla pelle setosa dentro le cosce, sfioro lo slip e lo sento caldo e morbido. — Allora dici che devo buttare la cam? Trovi che io sia meglio cosi’? — Non c’e’ confronto, Claudia, ma credo che niente possa rendere quello che sto accarezzando adesso. Sorride soddisfatta e apre le cosce di piu’ — Controlla pure con attenzione e mi darai il giudizio completo. La sua risata e’ calda, direi piu’ roca e profonda, non so se e’ la mia impressione. Si avvicina e mi prende il viso tra le mani, di nuovo la sua lingua guizza nella mia bocca, non sono certo ma il fastidio che ho nei calzoni mi dice che c’e’ dentro qualche cosa che non e’ a suo agio. Senza ritegno la accarezzo tra le gambe a piene mani e lei si abbandona, anzi mi facilita l’accesso alla sua intimita’. E’ calda, morbida, non penso di resistere ancora molto, anzi, non ce la faccio proprio. La distendo sul divano e inizio a baciarle le gambe, lei si e’ aperta la vestaglia ed ho davanti tutto il suo corpo sottolineato dall’intimo nero e minuscolo. Risalgo verso il seno e lo prendo tra le mani, e’ sodo e abbondante, sento sul palmo i capezzoli duri. Cerco di abbassare il reggiseno ma non e’ facile, lei ride e sollevandosi se lo toglie in modo teatrale lanciandolo sul tappeto prima di abbandonarsi di nuovo alle mie carezze. Ormai le sto baciando e mordendo i seni come un assatanato, mi piacciono cosi’ sodi e burrosi con i capezzoli duri sottolineati da aureole larghe e scure. Sento le sue mani armeggiare sulla mia cintura, con un sorriso mi sollevo e mi sfilo i calzoni e gli slip, rimango solo con la t-shirt.. Finalmente liberata l’asta e’ dura e dritta davanti a me, vedo lo sguardo soddisfatto di Claudia ma non ho tempo di rallegrarmi. Sono ancora in piedi ed in un attimo la sua bocca lo raggiunge, sono paralizzato dal piacere. Ci sa fare davvero, con due mani mi accarezza le palle, la lingua scivola lungo la verga, con le labbra mi succhia la punta, niente e’ abbandonato a se stesso. — Bello… ..questo l’avevo visto in foto ma… hai ragione… .dal vero e’ un’altra cosa. Poverino, guarda come gli piacciono le mie coccole, come facevo a lasciarlo imprigionato dentro. Forse sorrido, non so, sono troppo preso dalle sue carezze per riuscire ad organizzare una risposta. Cerco di allungare le mani ma lei mi ferma. — No, Gabri, ti prego lasciami giocare con il mio giocattolo. Mi piace vedere come gradisce le mie coccole, e’ durissimo e cosi’ gustoso. Gradisco i complimenti ma la sua bocca e le mani mi stanno facendo impazzire dalla voglia, non riesco a tenere le mani a posto. Quando divento aggressivo si blocca di colpo. — No Gabriele, non qui. Seguimi ti prego Mi prende per mano e mi fa alzare, mi sento un po’ buffo con la t-shirt e la mazza rigida tra le gambe ma Claudia mi trascina con decisione in corridoio e poi al piano superiore dentro la camera da letto facendomi sedere sul letto. Sono un po’ frastornato e non reagisco quando mi denuda completamente, mi guardo intorno con curiosita’. La camera e’ grande con un lettone al centro e l’unica cosa che mi colpisce e’ un gran televisore accanto alla parete, non amo guardare la tv a letto ma il pensiero mi scompare in un lampo. Si., perche’ Claudia e’ in piedi di fronte a me, nuda con solo gli slippini neri e mi sorride passandosi la lingua sulle labbra. — Rilassati, non essere affrettato, voglio che giochiamo come piace a me, Te lo avevo detto che sono un po’ perversa, ti piacciono le perverse no? Le sue parole non riescono a preoccuparmi, mi piace vederla dal basso in piena luce, i seni gonfi, i capezzoli lunghi e rigidi, il ciuffetto nero che esce dagli slippini, mi abbandono senza reagire. Adesso mi accorgo anche di uno specchio molto grande che e’ sulla parete opposta al televisore e riesco a vedere Claudia a 360 gradi. Decisamente mi piace questo gioco, Claudia e’ nel pieno della femminilita’, il suo corpo maturo e morbido mi piace sempre di piu’ adesso che riesco ad apprezzarlo in tutti i suoi particolari. Le chiappe sono ampie e immagino come sarebbe bello accarezzarle e baciarle. Mentre questi pensieri mi occupano la mente devo aver assunto una espressione assorta, lei mi guarda compiaciuta sorridendo. — Vedi che piace anche a te giocare cosi’? Voglio assaporare ogni momento con te, gustarmelo senza sprecare un attimo. Allungo le mani per abbassarle gli slippini ma si allontana ancheggiando, sembra che stia sfilando davanti a me. — Non essere impaziente Gabriele, vuoi vedere cosa c’e’ sotto? Te lo mostro io, tu stai fermo e lasciami fare E’ piu’ facile dirlo che farlo, sono nudo, disteso sul letto con la verga dritta e davanti una donna stupenda che mi eccita e mi tenta. Cerco di sorridere ma deve essere una smorfia perche’ la vedo ridere allegra. Si avvicina di nuovo ancheggiando e quando e’ tra le mie gambe si scosta lentamente la stoffa nera e mi mostra il suo boschetto, in alto si vede la puntina rosa, dura, lunga, mi scopro a leccarmi le labbra. — Si, cosi’, guarda il mio bottoncino, immagina di posarci sopra la lingua e accarezzarlo. Anzi lo faccio io, guardami Con la mano libera si scosta il pelo e strofina con un dito il clito, sento che ansima ma ormai ho capito che non devo prendere iniziative. Si abbassa su di me e me lo avvicina alla bocca con aria maliziosa. — Adesso dagli un bacio, ma piccolo e dolce, fai il bravo, fagli una coccola. Il profumo di femmina mi inebria, allungo la lingua e ne sento anche il sapore acre ed eccitante. Con leccatine rapide cerco di aspirarlo e devo fare effetto perche’ lo sento avvicinarsi e finalmente lo aspiro tra le labbra. Sento Claudia che ansima sempre piu’ forte e vedo nello specchio che si inarca, il mio bacio comincia a fare effetto, comincia a sciogliersi e adesso spinge contro la mia bocca, sento il suo succo bagnarmi il mento. Il cazzo e’ talmente duro che quasi mi fa male ma ormai non credo che ci vorra’ tanto per alleviare la sua tensione, Claudia si sta sciogliendo, ha allargato le gambe e si e’ scostata la stoffa in modo che possa leccarle anche dentro la figa che cola come una fontana. Ormai sono deciso a prendere in mano la situazione, sono sicuro che non si tirera’ indietro. Dallo specchio vedo il culo che spinge e ondeggia, sta partendo completamente. Di colpo mi blocco, sento il rumore del cancello automatico che si apre e lo scricchiolio delle gomme di un’auto che sta entrando, per un attimo mi manca il respiro. Accidenti se il marito e’ rientrato in anticipo mi trovo nella classica situazione da stupido. Meno male che ho lasciato fuori la mia ma non ho proprio voglia di calarmi dalla finestra e fuggire nudo come in un pessimo romanzo d’appendice. Claudia si accorge della mia reazione e mi guarda sorridente. — Dai, Gabri, non preoccuparti, e’ mia figlia che rientra. Lei sale direttamente in camera dal garage, non aver paura. Sono un po’ rassicurato ma non devo sembrare troppo rilassato, l’ultima cosa che vorrei e’ di trovarmi alle prese con un marito incazzato proprio adesso che la tensione sta arrivando al massimo. — Silvia doveva rientrare piu’ tardi, scommetto che si e’ portata il fidanzato a casa. Che ragazza birichina ! Tutta sua madre, alla sua eta’ non pensavo ad altro ma purtroppo non avevo la comodita’ della camera da letto a disposizione quando volevo Infatti sento la serranda che si chiude e poi silenzio, lentamente riprendo il controllo della situazione ma l’asta si e’ un po’ ammosciata. — Dai rilassati… .tutto e’ tranquillo. Mio marito non torna prima di domani sera, e’ fuori per lavoro come succede spesso e poi non ti ucciderebbe, lo sa che mi prendo qualche sfizio e anche lui non se li fa mancare. — Di cosa si occupa? Mi sembra che sia una attivita’ redditizia da quello che vedo. — E’ un ingegnere molto bravo nel suo mestiere, ha un sacco di clienti fedeli e soddisfatti, pero’ sono quasi sempre lontani e cosi’ lui viaggia molto lasciandomi spesso sola. Non sempre purtroppo ho la fortuna di avere Gabriele con me. Il mio sorriso dice chiaramente che la cosa mi rende felice, Claudia mi piace sempre di piu’ e l’eccitazione ormai sta tornando al massimo. Sono disteso nudo sul letto con lei di fronte coperta sola da un minuscolo slippino, allungo le mani e riesco a trascinarla su di me. — Claudia mi piaci tantissimo, ho voglia di te… .subito. Non farmi aspettare. Ti prego. Si strofina addosso a me e di nuovo le nostre lingue si intrecciano, con le mani libere le accarezzo la schiena e mi infilo sotto il pizzo riuscendo finalmente ad esplorare il suo culetto morbido. Quando cerco di liberarla dall’ultimo ostacolo che mi separa dalla sua figa calda si solleva e mi guarda fissa. — Aspetta un attimo, non essere impaziente, vedrai che ne vale la pena. Quando si alza di nuovo in piedi rimango frustrato e sinceramente comincio ad irritarmi. Ho voglia di possederla, sento un fastidio alle palle gonfie, ho bisogno di fare l’amore… .subito. Con un balzo felino si avvicina al televisore e lo accende tornando immediatamente sul letto con in mano il telecomando. — Ma Claudia, scusa, non ho voglia di guardare la televisione ! Spegnila e lascia che mi occupi di te. Ti prego, non resisto, non vedi il mio amico congestionato e gonfio? Ha un’aria furbetta, si porta le dita alle labbra e mi ordina di tacere, non riesco ad arrabbiarmi ma sono contrariato, televisione o no adesso prendo l’iniziativa io, sono stanco di giochetti. Claudia si distende sul letto rivolta al tv lasciandomi sotto gli occhi la sua schiena ed il suo culo ancora sottolineato dal pizzo nero, sembra non occuparsi di me. Armeggia sul telecomando ma io non sono certamente interessato ai programmi televisivi, le vado sopra da dietro e finalmente riesco ad abbassarle gli slip, la mia lingua comincia a percorre la sua schiena dalla nuca allo spacco, Claudia adesso mi lascia fare ed io ne approfitto. Sento che si stira come una gatta e ansima sotto le mie carezze, metto il cazzo tra le sue chiappe e la loro morbidezza mi manda in estasi. Sfilo gli slip senza che lei si ribelli, anzi allarga le gambe per facilitare l’ingresso della mia asta, non riesco ad infilarmi nella tana, ma il cazzo che scivola davanti e’ gia’ bagnato dal suo succo e la mia voglia e’ al massimo. Cerco di farla girare ma lei resiste, non vuol staccare gli occhi dallo schermo. Guardo distrattamente e mi sembra che stia proiettando un film pornografico, da quel poco che vedo nemmeno tanto erotico. Ci sono due giovani che si baciano appassionatamente, la ragazza e’ carina ma nel complesso il film non e’ cosi’ travolgente, inquadratura fissa, insomma una cosa piuttosto artigianale. Invece Claudia non perde una immagine, io approfitto per infilare le mie mani sotto di lei e abbrancare le tette, la cosa deve piacerle molto perche’ sospira sempre piu’ forte. Il film sta diventando interessante, la ragazza si e’ inginocchiata ed ha liberato la verga del suo boy, niente male da quel che riesco a vedere. Adesso la sta accarezzando e la assaggia con colpetti di lingua, lui gradisce dai gemiti che sento. Comunque ho visto filmati molto piu’ professionali, sinceramente non ho bisogno di eccitarmi e quindi mi dedico a Claudia che finalmente si abbandona alle mie carezze. Anzi solleva il culo e mi offre la figa pelosa da dietro, uno spettacolo che mi eccita come un toro. Spalanco le sue chiappe e con la verga in mano esploro lo spacco fradicio, e’ calda e rotea il bacino ansimando. — Dai infilalo dentro, non vedi che e’ pronta? Montala come una vacca, e’ in calore. Non c’e’ bisogno di dirmelo, ormai l’asta dura ha trovato la tana e inizia la sua penetrazione, il calore mi fa perdere la testa. — Spingi, spingi forte, sfondala… dai… . Le sollevo i fianchi e finalmente sono dentro tutto, mi sollevo sul busto per fare forza con le reni e lei mi accoglie tutto. Ho un cazzo lungo ma senza fatica lo infilo sino alle palle. Claudia e’ partita, ha le mani sulla testa ed il culo in alto, si fa montare spingendo forte per non perdere un millimetro di cazzo nella figa. La tengo per i fianchi la pompo con lunghi colpi, le sento l’utero sbattuto dalla mia cappella dura come una roccia. — No, non tirarlo fuori. Riempile la figa, ti prego… .sborra dentro, in fondo… . Sono partito del tutto e sto sbattendola forte ma di tirare il cazzo fuori non ci penso nemmeno, non riesco a capire cosa mi sta dicendo. Ma lei continua, si irrigidisce in un orgasmo quasi rabbioso. — Vieni dentro, no… .non cosi’… ..io godo… godo… … riempila… . In un attimo di lucidita’ realizzo che Claudia non sta dicendo a me, apro gli occhi e vedo sullo schermo che il ragazzo ha il cazzo in mano e sta sborrando sul ventre della ragazza che rimane distesa a gambe aperte spalmandosi lo sperma sulla pancia. Lo spettacolo e’ eccitante ma piuttosto dilettantistico, quando mai si e’ visto un film porno che finisce in questo modo ! Se non fosse che Claudia lo apprezza tanto non lo degnerei di uno sguardo. Finalmente si abbandona a me e riesco a girarla praticamente senza estrarre l’asta dalla figa spalancata, sprofondo in lei sino in fondo e mi godo la montata. — Dentro, devi venire dentro. Non puoi lasciare asciutta la mia bambina ! Lei vuole sentire la sborra in fondo alla sua pancia. Non sono sicuro di aver capito bene, non e’ che stia prestando molta attenzione a quello che Claudia sussurra. Sono troppo impegnato a godermi la sua figa accogliente, anzi le sollevo e gambe e sprofondo ancora di piu’ con colpi forti, ho l’impressione che anche le palle siano entrate. Adesso e’ una furia, mi circonda le reni con le gambe e mi imprigiona in fondo a lei guardandomi fissa negli occhi. — Tu non lo farai… giuralo ! Rimani dentro di me sino in fondo, quegli stupidi ragazzini non capiscono niente, non sanno come far godere una donna. Giurami che ti svuoterai le palle dentro la mia passerina calda ! Non chiedo mio meglio e continuo a spingere mentre lei agita il bacino per mungermi, non lo dubitavo ma proprio Claudia e’ una figa da monta che sa come far impazzire un uomo. Le apro le chiappe sotto di me e con un dito esploro il buchino tutto bagnato dal suo succo, ho voglia di incularla. Mi metto le sue gambe sulle spalle e la sollevo, con un gesto rapido estraggo il cazzo ben lubrificato e lo sposto davanti al buchetto spingendo. — Si, mettilo dentro, spingi forte ma non lasciarmi un solo momento, voglio averti dentro tutto. La cappella fatica a forzare l’ anello stretto ma in un attimo passa e dopo… … la strada e’ aperta. Con il busto sollevato la inculo mentre geme di piacere, ha un buchetto stretto da impazzire e mi sento la base del cazzo strizzata. Cosi’ sollevato mi trovo la tv di fronte dove la ragazza sta di nuovo succhiando il cazzo che, a quanto sembra ha ripreso vigore, e’ incredibile che recupero veloce si abbia da giovani anche se poi si sborra in un baleno. E’ solo un pensiero di un secondo perche adesso sento le mani di Claudia che mi stringono i coglioni, quasi mi fanno male da come sono congestionati. L’effetto pero’ e’ travolgente, il culetto stretto, le palle massaggiate, insomma, sento la sborra salirmi lungo l’asta ed i miei colpi diventano frenetici. — Si, cosi’ mi piace, sfondami, spingi, non risparmiarti, non trattenerla, riempimi subito che sto per godere ancora. Potrei continuare ancora ma l’incitazione mi porta vicino al limite, adesso la ragazza nello schermo si sta facendo inculare dal boy, e’ incredibile la rapidita’ con il quale gli ha fatto rizzare il cazzo dopo che era venuto. Ma intanto quasi senza rendermene conto comincio a venire io, il primo schizzo di sborra mi lascia senza fiato, sento che mi sto svuotando dentro di lei e lei urla come una pazza. — Lo sento. Ti sento caldo e forte, sborra… dai… godimi dentro… .dimmi che sono una vacca alla monta. Allagami il culo… e’ tuo ! La prima sborrata e’ sempre travolgente, mi sembra di non finire piu’ di svuotarmi, ogni contrazione mi provoca un brivido alle reni e d’istinto spingo sempre in piu’ in fondo. Quando gli spasimi si allentano il flusso diventa quasi continuo come il piacere, forte, profondo, indescrivibile. Anche Claudia adesso e’ ammutolita, ha la bocca spalancata e aspira l’aria come se stesse soffocando, singhiozza e mi graffia la schiena con le unghie. Per almeno un minuto rimaniamo immobili, incapaci quasi di respirare, travolti dal piacere e dalle sensazioni che ci annebbiano la mente. Come un automa guardo fisso lo schermo tv, adesso hanno cambiato posizione e la ragazza lo sta montando da sopra con il busto eretto. Ha due tettine piccole e dure e i fianchi si muovono roteando, non riesco a staccare lo sguardo. L’inquadratura e’ fissa, dall’alto sul letto e non perde un particolare, l’audio mi rimanda i loro sospiri ed il fruscio ritmico della scopata. Anche Claudia sembra ipnotizzata e non si cura di me, ha una mano tra le gambe e si accarezza lo spacco aperto, anzi dal culo sta colando un po’ di sborra e lei con un dito se la spalma sino al clito. Vedere come si masturba e’ uno spettacolo eccitante e ci ritroviamo insieme ad accarezzarci davanti allo schermo. La ragazza adesso e’ come indiavolata, si solleva e si lascia cadere sul cazzo con una violenza incredibile, il ragazzo mi sembrava ben dotato ma lei non se ne fa mancare nemmeno un millimetro. La vedo irrigidirsi portandosi le mani sui seni duri, sta venendo, si capisce benissimo, subito dopo si lascia cadere di fianco come una bambola spezzata. Adesso vedo bene lui disteso con il cazzo dritto e gli occhi spalancati, non credo che abbia sborrato, anzi ha un’aria sorpresa. — Dai Silvia, non smettere, non essere egoista, anch’io devo godere. Non usarmi come fai tutte le volte. E’ come una folgorazione, che stupido a non capirlo subito. — Ma e’ tua figlia ! Chi le ha fatto questo filmino erotico? Claudia sembra non voler rispondere, e’ troppo presa a masturbarsi dolcemente e mi risponde dopo alcuni secondi. — L’hai capito che e’ la mia bambina, non e’ una femmina adorabile? Non e’ un film registrato, la stiamo vedendo in camera sua, pensavo che l’avessi capito. E’ una diretta… . Rimango un attimo attonito, avevo capito subito che non era il solito filmino pornografico ma non ci avevo fatto troppo caso, ero troppo concentrato su Claudia. Adesso il ragazzo si e’ alzato, ha un bel fisico anche se non e’ certamente un palestrato, Silvia e’ immobile supina con le gambe aperte. Lentamente lui scivola su di lei e si infila nella fighetta spalancata senza che Silvia faccia un movimento. — Dai, cara, fammi godere, non mi lasciare solo, lo vedi che non resisto piu’. Niente, lei rimane passiva e subisce i colpi del ragazzo che la squassano tutta, sembra cosi’ piccola e fragile tra le sue mani. Vedo le chiappe di lui contrarsi nella spinta, la sta sfondando senza ritegno, le ha sollevato il culetto per entrare meglio e la sta adoperando come una bambola di gomma. — Sei una puttanella, non pensi che a godere tu, ma io ti punisco, ti sbatto come una troia e ti riempio la figa, non dire che non ti piace, vacchetta da monta che non sei altro. Si sentono solo i suoi gemiti ritmati, ha le gambe sollevata e il montone tra le gambe che la sfonda senza pieta’. Ma ormai lui sta perdendo il ritmo, mugola e ansima finche’ si blocca di colpo sprofondato dentro, sta svuotandosi le palle dentro di lei che sorride e ansima. — Sei proprio un toro da monta, mi piace quando mi violenti e perdi la testa, mi fai godere come una pazza. Montone ! Voglio vederti perdere la testa dalla voglia… … . Rimangono abbracciate e ansimanti, davvero e’ difficile staccare gli occhi da quei due giovani, e’ proprio un monumento al piacere ed alla lussuria. Non ho badato a Claudia ma la sento gemere al mio fianco, ha due o tre dita sprofondate nella figa e sta venendo senza badare a me con gli occhi fissi alla tv — Si. La mia bambina, vedi come e’ brava? Vedi che femmina stupenda ho allevato? Non mi stancherei di vere come sa godere e far impazzire gli uomini. Non trovi? La risposta mi si legge in faccia e nel cazzo che mi e’ tornato duro come un palo, la accarezzo piano sulle seni e sento che freme, il suo profumo di femmina e’ travolgente, irresistibile. — Con mio marito non ci perdiamo un attimo delle performance erotiche di nostra figlia, sapessi come ci eccitiamo ! L’altra settimana si e’ portata a casa un compagno d’universita’ di colore, se vuoi ti faccio vedere il nastro registrato, lo ha spompato completamente e credimi che era un toro incredibile. La mia bambina e’ una forza della natura, distruggerebbe un reggimento.

