Ero stato un po’ vago, avevo detto a mai moglie che sarebbe stata una festa con amici, si beveva qualcosa, si spizzicava qualche tartina e si facevano quattro salti. Fummo ricevuti dal padrone del club, ci fece accomodare in un salone molto accogliente; divanetti, musica e luci diffuse rendevano, l’atmosfera era distesa e piacevole.Ci saranno state una ventina di persone; sei o sette coppie, quattro uomini singoli più noi due. ci sedemmo su un divano sorseggiando un aperitivo. Il padrone fece un po’ di presentazioni…Conoscemmo così un assessore (sui 60 portati male), un commerciante all’ingrosso di alimentari (un "coatto" con camicia rossa aperta ed orecchino sui 50) e un non meglio identificato dottor Rossi, elegante, raffinato e un po’ scostante (sui 50 anche lui). Dopo i convenevoli di rito, mentre l’assessore e il signore raffinato si allontanavano con una ragazza, Io prendevo sottobraccio Marina e continuando a parlare con Cesare (così si chiamava il coatto) ci avviammo lentamente verso il giardino. Appena fummo abbastanza distanti dagli altri invitati, Io mi rivolse a Marina dicendole: "Sai amore mio, Cesare ha una caratteristica sulla quale vorrei che tu mi dessi un giudizio da esperta…".Marina non capiva in che cosa potesse essere esperta… ma l’amore mio iniziale l’aveva fatto piacere e mai avrebbe immaginato dove sarebbe andato a finire il discorso…"Vedi, apparentemente è un uomo come tutti gli altri, ma devi sapere che il nostro Cesare è un vero superdotato…"Lei trasalì, capì che sarebbe stata una serata di sesso, la prima, la tanto attesa… Mi guardò e mi vide molto eccitato… l’oscurità le mascherò il rossore del viso…"…ha un pisello di ventotto centimetri di lunghezza e 15 di circonferenza…" aspettai con studiata lentezza le reazioni di lei… che non disse nulla. "Vieni… voglio che tu gli faccia conoscere le tua labbra… per il momento" la presi per mano; con il braccio sulle spalle al commerciante, ci dirigemmo dietro un oleandro con i fiori rossi… Marina, docile, decise che quella sera mi avrebbe assecondato, le infilai una mano sotto la gonna e le pizzicai il pube, poi glielo accarezzai, la strinsi a me e le sussurrai all’orecchio: "Quando sei così docile, mi ecciti da morire amore mio… adesso fai quello che ti chiedo per favore… Dai… ora gli fai un lavoretto di bocca come sai fare tu… ma stavolta deve essere di quelli senza sprechi… non voglio vedere uscire dalle tue labbra neanche una goccia… e sii veloce ti prego, faglielo più in fretta possibile…". L’uomo si era già abbassato la zip, aveva estratto il cazzo e se lo masturbava lentamente.Io le misi una mano sulla nuca e le spinse la testa in basso, fu costretta ad imboccarlo…Passarono pochi secondi e, mentre la mia mano le spingeva la nuca, non ebbe più la sensazione di avere un membro in bocca bensì un cotechino…Faceva fatica a continuare, non riuscendo a farlo scorrere tra le labbra, gli afferrò la base con la mano destra e cominciò una masturbazione veloce… voleva che la cosa finisse al più presto… iniziò a leccargli velocissimamente il frenulo. Cesare intanto la insultava a bassa voce:"Dai zoccola… ti affogo di sborra… succhiamelo… così… non ti fermare…lecca… troia…" … avvertì una mano sotto la gonna che le tastava la figa… ma non capì a chi dei due appartenesse. Io le tolsi la mano dalla nuca… L’altro, eccitato dal lavoro della lingua, le afferrò la nuca con entrambe le mani, ed iniziò a scoparla in bocca violentemente… per evitare di soffocare, distese la lingua in avanti, favorendo in qualche modo la parziale introduzione dell’enorme cappella nella gola… Cercava di non pensare a niente… e sperava che venisse in fretta… si eccitava solo al pensiero che Io la stessi guardando… Il primo fiotto lo ricevette in posizione di uscita del membro, non fece nulla per respingere il liquido che iniziò ad invaderle la cavità orale, 5, 6 sferzate… ognuna abbondantissima, se le lasciò scivolare passivamente giù per la gola… quando si staccò, sul membro non c’erano tracce di seme ma solo saliva… mi guardò incredula (con la convinzione che nel frangente avessi eiaculato nei pantaloni) che … aveva cronometrata la sua prestazione!!!… "Un minuto e 52 secondi… brava, ma mi aspetto che farai di meglio in futuro…" Orgogliosa si rassettò i capelli e si pulì le labbra. "Brava…" la apostrofò il coatto mentre si ricomponeva "… m’hai fatto sborrare quasi subito… ma che hai al posto delle labbra, un’idrovora ?… e ghignò sguaiatamente. Le era rimasto in bocca un sapore acre, un po’ salato e, considerata la quantità ingoiata, doveva assolutamente bere qualcosa… uscì dal cespuglio preceduta da me e seguita dal commerciante che le mise una mano sul sedere… Rientrarono nel salone e constatò con sollievo che nessuno si era accorto della loro breve assenza, bevve un aperitivo… Improvvisamente, dietro un angolo un po’ buio del salone notò un movimento strano su un divano… incuriosita scansò una tenda ed entrò facendo fatica a mettere a fuoco la scena nella scarsa luce… non credeva ai suoi occhi, tre uomini e una donna stavano scopando sul divano…Uno era completamente vestito e stava seduto con la ragazza chinata su di lui che lo baciava in bocca, e veniva presa da dietro dall’altro uomo chele aveva abbassato gli slip a metà coscia e sollevata una gonna plissè… Il terzo uomo, si limitava a stare a fianco della donna carezzandole le natiche semi coperte dalla gonna rovesciata… Parlavano con calma e a bassa voce tra di loro… lei gemeva un po’. "Dai cara, appena vieni, facciamo entrare anche Tony… non è vero ??? Le sussurrò in un orecchio l’uomo seduto sul divano… lei annuì con la testa… " …e poi li fai venire tutti e due assieme, come piace a noi …" scosse di nuovo la testa in senso affermativo gemendo un po’ più forte come se cominciasse a godere.L’uomo in piedi a fianco della ragazza si accorse della presenza di Marina e, senza darle il tempo di andarsene, le si avvicinò porgendole la mano: "Sono Tony signora, venga… si accomodi anche lei… venga a controllare quanto è brava Sabrina…" e così dicendo, senza lasciarle la mano, la attirò verso il gruppo con una mossa decisa che non ammetteva repliche. "No… la prego… Ehmm… scusate, non vorrei disturbare… " farfugliò imbarazzata ma alle sue spalle Io la spinsi verso l’uomo…Un gemito più forte della ragazza tradì il suo orgasmo…"Nessun disturbo" replicò l’uomo che scopava la ragazza mentre si ritirava, senza essere venuto, con il membro ancora rigido, lasciando il posto a Tony che, tenendo sempre Marina con una mano, si liberò il cazzo già eretto con l’altra e si infilò facilmente dentro la vagina di Sabrina, cominciando a stantuffarla lentamente. Si portò la mano di Marina sotto i testicoli…"Me li massaggi, per favore…". Marina, assolutamente presa di sorpresa, si ritrovò senza rendersi neanche conto come, a palpare il sacco scrotale di uno sconosciuto mentre l’altro, le aveva messo in mano il suo membro ancora fradicio degli umori della ragazza e gliela guidava in una sega lenta e cadenzata. Tutti gli uomini erano vestiti ed avevano solo il cazzo di fuori dalla patta sbottonata…Quando Tony affondava, spingeva la mano di Marina a contatto con le grandi labbra di Sabrina e la carezza alle palle, diventava sempre più lubrificata dagli umori della vagina della ragazza. La ragazza era sempre chinata ed abbracciata all’uomo seduto che la incoraggiava e la coccolava carezzandole i capelli."Brava, amore mio… ti piace sentire il cazzo nella figa… fallo con discrezione… non ti abbandonare al piacere animalesco, tu sei una signora… godi con eleganza… così… brava Sabrina… preparati a far godere i nostri amici come loro stanno facendo con te… sei un tesoro…". La novità della situazione (e la strana passività di Sabrina) eccitò molto Marina… continuò a carezzare i due uomini meccanicamente, quasi in trance…e quando quello che stava masturbando infilò la mano sinistra sotto le sue gonne, tastandole i glutei, infilandosi oltre l’elastico degli slip, scendendo nel solco alla ricerca delle sue intimità, sentì le gambe mancarle. L’uomo avvertì il suo turbamento e, con fare navigato cercò subito di forzarle gli orifizi… prima incontrò quello anale e ne saggiò la rosetta stretta, poi passò a quello vaginale… fradicio di umori che la dicevano lunga sulla sua disponibilità…… si chinò verso di lei e con molta educazione le sussurrò: "Suo marito mi invita a chiederle se posso possederla ??…" Trasalì e, presa da un’irrefrenabile libidine, senza ritegno annuì impercettibilmente con il capo, senza riuscire ad opporsi. Smise di masturbarlo e con la mano libera (con l’altra continuava il massaggio dello scroto di Tony), si tolse gli slip aiutata anche da me che le era alle spalle… li abbandonò per terra. Mi scansai e l’uomo le passò dietro e la fece piegare leggermente in avanti… poggiò la mano destra sulla schiena di Sabrina per sorreggersi… l’uomo si lubrificò l’asta con un tubetto che stava lì, vicino al divano, probabilmente vaselina… le sollevò la corta gonna sui fianchi scoprendole il sedere… con la mano destra le afferrò il pube e con la sinistra si afferrò la verga guidandola tra le sue natiche… I primi due tentativi fallirono… la cappella, scivolosa al massimo, si insinuava sempre tra le grandi labbra vaginali… allora lei capì che i tentativi erano tesi ad incularla! Si rialzò e lo pregò di non insistere, lì non gli andava di prenderlo… Io si rivolse all’uomo e gli disse "Se non lo vuole nel culo, per il momento la scopi… poi vedremo…". L’uomo dietro di lei fu rapido ad insinuarsi in lei. Rimasero fermi qualche attimo, fino a che lui non avvertì, dalle contrazioni della vagina, che lei lo stava esplicitamente invitando a dare inizio alle spinte. Spinte potenti e regolari e manipolazione esperta del clitoride le davano splendide sensazioni. Intanto Sabrina sotto l’incalzare di Tony, venne anche la seconda volta. Rimase un po’ ferma, si staccò dall’uomo e poi, lentamente si rialzò… si tirò su le mutandine… si sedette sul bordo del divano accanto all’uomo anziano. L’uomo seduto non si scompose e, carezzandole i capelli continuò ad osservala ammirato… poi entrambi volsero lo sguardo su Tony che tentava di trovar rifugio per il suo pene tra le labbra di Marina, che lo rifiutava mentre si stava godendo le intrusioni sempre più profonde dell’altro uomo… Vedendo che gli uomini si infoiavano sempre più, li richiamò educatamente a quello che – evidentemente secondo taciti patti tra di loro – doveva essere l’epilogo del loro godimento e quasi se ne scusò con me. I due uomini con i cazzi eretti abbandonarono Marina, si avvicinandosi al viso di Sabrina, si introdussero alternativamente nella sua bocca aperta e passiva… non era lei che li pompava, ma erano loro che la scopavano tra le labbra… il tutto sempre molto delicatamente. L’uomo seduto notò Marina che era rimasta sola e si stava riabbassando la gonna salita oltre i fianchi… la invitò con un gesto ad accomodarsi accanto a lui sul divano… quasi ipnotizzata eseguì, l’uomo le mise una mano tra le cosce e risalendo verso il pube, le cercò delicatamente il clitoride… sussurrandole nell’orecchio:"Vede, mia moglie Sabrina è molto più giovane di me, ha 32 anni e, soprattutto, ne ha 35 meno di me… Io non posso darle più quello che merita una donna della sua età e così veniamo una volta alla settimana qui, dove incontriamo persone che hanno un rapporto schietto con il sesso… Scegliamo con chi si vuole accoppiare e lei è soddisfatta per un po’ di giorni… la amo molto…" Mentre era sospesa tra i suoi pensieri (con la mano del vecchio affondata nel suo sesso) si accorse che aveva aperto le gambe senza volerlo per facilitargli la manipolazione. L’uomo che l’aveva scopata iniziò a venire, spinse l’asta dentro la bocca di Sabrina e le afferrò la nuca per impedirle di sottrarsi… ce la lasciò tutto il tempo che ci volle per scaricarle in gola il godimento, muovendo impercettibilmente i fianchi… il vecchio marito le posò i polpastrelli sulla gola e fu felice di sentire i movimenti della glottide della moglie che dimostravano inequivocabilmente che lo sperma veniva deglutito totalmente. Fu la volta di Tony… stessa prassi, stesso epilogo… Il marito tolse la mano dalla figa di Marina ed attirò a se Sabrina…la baciò in bocca… poi si alzarono e si allontanarono abbracciati. Tony, con il membro abbastanza moscio, mi si accostò: "Ci scusi… le prometto che se la signora riesce a farcelo ridiventare duro, la facciamo godere assieme…" Il mio sguardo era inequivocabile "Fallo, amore mio…"Marina imboccò Tony e iniziò a succhiarlo, mentre l’altro maschio si masturbava osservandoli. Appena ebbe il cazzo in piena erezione, Tony si sfilo dalla sua bocca e di stese supino sul divano, la fece mettere a cavalcioni e la impalò affondandole il cazzo dentro la vagina… L’altro uomo si portò alle sue spalle e iniziò a lubrificarle con della vaselina il forellino anale… Li lasciò fare e si concentrò sul mio viso che stava impazzendo di piacere… anzi, allungò la mano sinistra, afferrò il mio cazzo al massimo dell’erezione ed iniziò a masturbarlo… non le dispiacevano le sensazioni che provava… ma quando il cazzo dell’uomo alle sue spalle forzò il primo anello dello sfintere cacciò un urlo… Si fermarono un attimo… poi l’uomo, da me incoraggiato, affondò lentamente fino a che lei non avvertì una sensazione di squartamento totale ed il contatto dello scroto contro le natiche… Era la sua prima doppia penetrazione…"…Uhmm… ahaaaa… non… non mi venga… dentro…uhmm… per favore… non … uso …contraccettivi… ahaaa … ohoo…" sussurrava nell’orecchio di Tony che la abbracciava e la stringeva a se, scopandola dal basso verso l’alto…aprendola così alla più completa penetrazione del suo amico che le affondava veloce tra le natiche spalancate… andarono avanti per qualche minuto rallentando ed accelerando secondo l’istinto…In verità non avrebbe voluto subire quel tipo di rapporto… aveva paura di qualche conseguenza fisica… troppa foga da parte dei maschi che, evidentemente, si esaltavano nella doppia penetrazione e nei miei incitamenti… ma dopo il dolore iniziò a subentrare l’animalesco piacere…indescrivibile… Marina ebbe il primo orgasmo di li a poco… godette immensamente fremendo a labbra serrate… quasi in silenzio… ma i due uomini non venivano… L’aumento delle frequenze dei due sconosciuti, pur eccitata dall’approssimarsi del 2° godimento, le fece capire che era giunto il momento di sfilarsi il membro di Tony dalla vagina prima che fosse troppo tardi… Si sollevò a fatica a causa delle spinte pesanti inflittele da dietro… Lo afferrò con la mano destra e continuò a masturbarlo con furore… mentre l’altro le si conficcava dentro sempre più profondamente… Raggiunse il secondo orgasmo, quando avvertì le scariche bollenti che le frustavano il budello anale… anche Tony iniziò a sborrarle in mano… mentre la stringeva a se leccandole il collo, l’orecchio, gli occhi… non smise di masturbarlo fino a che non sentì il maschio dietro di se che si ritirava lentamente dalle sue terga… e i miei schizzi di sperma (copiosi come non mai) la colpirono con violenza sul viso…Si imbarazzò non poco quando, mentre stringeva ancora il cazzo di Tony, un peto incontrollabile le fuoriuscì dal foro dilatato prendendo tutti di sorpresa… "Scusate… " balbettò in preda ad un tremito di voluttà che sembrava oramai essersi impossessato di lei…I due uomini sorrisero, Io le accarezzò il viso consolandola e spalmandole lo sperma come una crema sulle guance…Si liberò lentamente dall’abbraccio di Tony che la costringeva prona e si tirò su scendendo dal divano. Avvertì distintamente il liquido seminale fuoriuscirle dal sedere e scenderle lentamente lungo l’interno della coscia destra… raccolse le mutandine e le usò per tamponare la colata, facendo attenzione a non entrare in contatto vaginale con lo sperma… Si rese conto solo allora che aveva subito una doppia penetrazione praticamente vestita… aveva la gonna e la camicetta abbondantemente stropicciate e bagnate dal seme di Tony, frutto della masturbazione. Si ricompose alla meglio e mi pregò di accompagnarla in bagno. Pensò a tante cose… Si sentì porca come non mai… Io la seguì tenendola per mano… era felice…
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