Mi aveva telefonato nel pomeriggio, il mio amico Davide che stava trattando, la gestione di un Club privè, e siccome non aveva nessuna esperienza, voleva fossi presente durante la firma del contratto. Dopo aver concluso la parte burocratica, mi fece dare un’occhiata alla struttura, un ambiente grande, arredato elegantemente e con un gusto particolare, c’era un angolo bar, mentre un locale era adibito a Teatrino, tutto il resto poltrone e separè, la tappezzeria e la moquettes di un velluto rosso rubino, tutto il resto si adeguava ai tendaggi e alle luci, che con effetti speciali lo rendevano straordinaria mente fantastico. I soci potevano accedere, solo se muniti di tesserina magnetica, come un comune bancomat, mentre al guardaroba c’erano dei cassettini con chiavi, uguali a quelli che ci sono in tutte le banche, per depositare cellulari chiavi ed altri oggetti. Mi fermai ancora, un quattro orette ci sarebbe stato presentato il personale fisso, tre ragazzi e quattro belle figliole, tutti molto giovani, un ragazzo addetto al bar, un tutto fare, il terzo buttafuori, le bimbe che erano stupende facevano le conigliette, ad un tratto i ragazzi si dileguarono, il Padrone della struttura, era già andato per impegni, rimanemmo Davide, io e le quattro deliziose e bellissime femmine, due coppie di gemelle, due morettine e due biondine, lavoravano il venerdì, sabato e domenica pomeriggio, intanto Davide per tranquillità andò al quadro luci, a togliere la corrente che serviva all’ingresso, perchè così non poteva entrare nessuno, le fanciulle erano molto spiritose e molto espansive, io andai a preparare al bar degli intrugli, Martini, Gin, Champagne e arancio, dopo una bella bevuta, chiesi ad una ragazza di farci vedere, il vestito che avrebbe indossato durante la serata di lavoro, devo dire che quando l’ho vista il sangue mi è andato subito alla testa, perchè era praticamente nuda, una cuffietta con delle orecchiette, un grembiulino bianco e nero, calze a rete e reggicalze, il reggiseno permetteva ai capezzoli e alle rose di contorno di essere ben visibili, da fare arrapate chiunque, fece due tre passaggi come se stesse ad una sfilata di moda, a questo punto Davide disse alle altre, di mettersi come la loro collega, ci saremmo divertiti un pò e aggiunse: per i soldi, oggi paga doppia, dopo cinque minuti erano già pronte, sapevano benissimo cosa sarebbe successo, avevano i capelli molto corti ed erano veramente belle, ci spostammo nel teatrino, c’era sulla pedana un gran bel letto rotondo, ci mettemmo anche noi in libertà e cominciammo a giocherellare, due erano su di me e due sù Davide, una mora e una bionda a me, e lo stesso a lui, dopo il primo raund, avremmo fatto il cambio delle dame, Lory stava prendendo confidenza col mio pisellone, Betty invece mi aveva piazzato la sua bella lingua in bocca, baciare ed essere baciata era il suo forte, aveva preso a mordicchiarmi i miei capezzoli, mentre io succhiavo i suoi insieme al suo bellissimo seno, fin quando lei mi ha piazzato la sua bella fighina sulla faccia, i suoi odori mi mandavano in orbita, mentre Lory succhiava la mia cappella con una bravura, che sembrava non avesse fatto altro nella vita, il grilletto di Betty diventava sempre più grosso, con le mani cercavo il buchino del suo culetto, finalmente riuscii a infilare l’indice nel suo piccolo buco e il pollice nella sua dolce pataccona, mentre continuavo a ciucciare il suo clito, grondava di umori l’odore delle quattro fighe, profumava tutto l’ambiente ed era estremamente eccitante, Lory che mi stava succhiando il cazzo, mi faceva spasimare di piacere, io invece stavo manipolando Betty davanti e dietro mi faceva impazzire, non capivo più nulla quella bella fica me la stavo mangiando, presto arrivò un orgasmo collettivo, seguito da gemiti e urli, a allora ci mescolammo, diventò una vera e propria orgia, io mi trovai il tarellone nella figona di Franci l’altra gemella mora, e con la lingua stavo sbaciucchiando Natalì l’altra biondina, era deliziosa mi sussurrava nelle orecchie, che le piacevo da morire, che baciare era la cosa che le piaceva di più, uguale a sua sorella Betty, portai la mano nella sua passerina, era tutta bagnata mentre la baciavo, godeva ed emana liquidi come una fontana, mi svincolai da Franci e penetrai Natali aveva la figa bollente, i suoi capezzoli erano talmente duri, che non potevo fare a meno di succhiarli, era meraviglioso mentre me la stavo chiavado, cominciò a miagolare, gemeva, stava per venire, rallentai i colpi, mi concentrai per un momento, ed insieme facemmo una sborrata da sogno, gli ultimi spruzzi di sperma li scaricai sulla sua pancia, poi appoggiai il cazzo tra i due seni, lei mi guardò, e me lo prese in bocca, le sollevai la testa e glielo feci sentire fino in fondo alla gola, poi continuò a succhiare la cappella da farmi male, mi girai a 69 mi trovai davanti anche la fica di Lory sua sorella gemella, praticamente erano uguali allargò le gambe, e mi trovai la fighetta di Natalì sotto il naso, e quella di Lory all’altezza degli occhi, quattro colpi di lingua a Natalì e quattro a Lory, mi dovevo allungare tutte le volte ma era un piacere, dopo qualche minuto si spostò a ciucciare pure lei con la sorella Natalì, avevano preso il controllo del pistone, fianco a fianco, in maniera che le potevo leccare tutte due, mi veniva comodo, prima una e poi l’altra anche loro col mio zucchino facevano lo stesso, intanto per tenerle vicine i miei pollici erano infilati nei loro culetti, ben lubrificati dal liquido che buttavano le belle figone, godevano come delle cagne in calore, ad un certo punto, Natalì doveva andare in bagno, allora decisi di penetrare Lory, era li che non aspettava altro, la posizionai a pecorina e puntai la mazza verso il culo. Ma facevo molta fatica, la piccola non l’aveva mai provato, anche se continuava a dire: dai mi piace spingi dai mi piace, allora decisi di entrare nella sua bella fica tutta bagnata, e cominciò ad ansimare i suoi gemiti erano talmente forti, che non capivo più nulla, lei godeva con un piacere indescrivibile, provai di nuovo a puntare il culetto, questa volta entrò per metà, era impazzita urlava di dolore ma nello stesso tempo, gridava di spingere, io ci davo dentro con tutta la mia forza, finalmente entrò fino infondo lei fece un grido di gioia, e cominciò ad aiutarsi con un movimento piacevole, anche perché gli avevo sborrato nel culo, le piaceva ancora di più perché scivolava ed era piacevole anche per mè, dopo qualche minuto cominciò a godere sembrava impazzita, con una mano nella fica continuava a menarsela fino raggiungere l’orgasmo per l’ennesima volta con un urlo che sembrava Tartan. Quando ritornò Natalì, vide la sorella in quel momento di godimento, si getto sul cazzo con la bocca, ripulì per bene lo sperma che era rimasto, poi cominciò a succhiare la cappella, il piacere era talmente forte, che non potevo fare a meno di con torcermi, mi stava svuotando il cervello, Lory con la lingua mi teneva la bocca impegnata, il momento era tragicomico perché quando cominciai a godere, anche Lory si era gettata con la bocca sul mio uccello, per sentire il caldo sperma in bocca, lo succhiarono tutto, era ancora duro come un martello, Natalì volle per forza essere scopata prima in figa, poi nel culo il suo era bello largo, non facevo nessuna fatica, probabilmente lei aveva già provato altre volte, io ero sdraiato sopra il lettone, perciò lei si era seduta sopra, io la guardavo stravolto mentre andava su e giù, tra culo e figa si divertiva come quando si gioca, io invece sentivo di non poter resistere ancora per molto, mi aggrappai ai suoi seni cercavo di resistere, ormai il mio pirla era solo duro come un sasso, ma non sentivo nessuna sensazione, avevo esaurito tutto, non c’era più nemmeno un filo di sperma, quando Natalì cominciò a godere, mi concentrai sulla sua goduria, sentivo di nuovo l’uccello che rispondeva, allora mi aiutai e con quattro colpi feci un’altra goduta da favola, dal piacere ruggivo come un leone, come avevo previsto nemmeno un filo di sperma. Anche Davide si era fermato, non aveva più nemmeno la forza di parlare, ci mettemmo in circolo sul lettone e cominciammo a ridere, di gioia e di piacere, poi guardammo tutti verso le poltroncine, c’era una marea di gente che applaudiva, e urlava: bravi, bravi, bravissimi, a questo punto mi sono svegliato, era suonata la sveglia, era stato soltanto un sogno, bellissimo ma soltanto un sogno, avevo l’uccello in tiro ma era avevo sporcato tutte le lenzuola, mi alzai a fare una doccia, dopo telefonai a Davide per raccontagli come avevo trascorso il pomeriggio con lui, facemmo un gran ridere. La sera per sfizio andammo in un Club privè, ci costò solo l’ingresso, fù una notte piacevolissima, con due belle signore sui trentenni, erano con una comitiva che si divertiva solo a bere e guardare, mentre le bellone erano impegnate a spompinarci, e a turno si facevano leccare la loro bella figa, dopo aver provato l’orgasmo svariate volte, alla mattina ci scambiammo i numeri di telefono e le accompagnammo a casa, visto che la comitiva si era sciolta.
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