(N.B.: Io sono un fan di “Star Trek” e avevo pensato di fare una storia con questo sfondo. Alexander Popov e Roberto Farnesi esistono realmente, ma ho voluto renderli due ufficiali della U.S.S. Voyager). Alexander Popov e Roberto Farnesi erano due ufficiali della U.S.S. Voyager. Il primo era della sezione scientifica, era alto e snello e aveva i capelli e gli occhi neri. L’altro era della sicurezza, anche lui era alto e snello, aveva i capelli castani con delle ciocche di grigio (nonostante avesse solo trent’anni) e gli occhi azzurri.Una sera i due erano nel loro alloggio. Erano entrambi nudi e nel loro letto. Erano reduci da una brutta settimana. Un alieno chiamato Q aveva chiesto a Janeway di accudire ed educare suo figlio, e questo aveva causato numerosi problemi all’equipaggio della Voyager. Alla fine comunque il compito fu svolto nel migliore dei modi e Q fece risparmiare alla “Voyager” alcuni anni di viaggio. (1)– Oooh… finalmente un po’ di pausa – disse Alexander.– Concordo – disse Roberto. – Con uno come Q nelle vicinanze non puoi avere altro che guai.– Mi chiedo come facesse il Capitano Picard a sopportare le sue visite!– Che stia tra noi, ma credo che mi sarei suicidato.– Già, credo anche io.– Ora non pensiamoci più, O.K.? — Va bene!– Spero non ti piaccia se prima di dormire ti faccio una piccola cosa.– Che cosa?Roberto avvicinò una mano al pene di Alexander e cominciò a stimolarglielo. – Questa – rispose.– Aaaah… uuuh… — gemeva Alexander. – Sei… un traditore!– Credevo che mi conoscessi – disse l’altro – sai che mi piace prendere di sorpresa le persone.– Mi sa che… aaah… dovrò cercare di anticipare le tue mosse – disse Alexander.– Lo vedremo! — Aaah… uuuh… e adesso cosa mi fai?– Osserva e vedrai.Roberto continuava a masturbare Alexander, e il piacere aumentava.– Aaah… oh, santo cielo, non resisto… — diceva con parole disarticolate il giovane. – Non ce la faccio più… basta… oddio…Roberto si tenne seduto sul letto, e cambiò la mano con cui lo masturbava. – Ma se ho appena iniziato – disse.– Perché? Che vuoi farmi? – disse Alexander.– Lo capirai subito.Dal pene di Alexander cominciava a uscire sperma. Roberto fece in modo che lo sperma andasse a finire su tutto l’addome di Alexander. Poi alla fine Roberto cambiò posizione e cominciò a pulire l’addome di Alexander… con la lingua!!!– Aaah… aaaaaooooohhh…. – gemeva Alexander. Roberto leccava l’ombelico, poi andava da un fianco all’altro, e alla fine si diresse verso il pene. Con le mani abbassò il prepuzio e poi… si mise il pene del compagno in bocca.– Oohh… oh, no! Quello no! – gemeva Alexander, mentre sentiva la lingua dell’altro andare su e giù per il pene – quello è troppo per me! Non ce la faccio più… oddio… ti prego… non resisto… — e in quel momento fu vittima di un fortissimo orgasmo e emanò un urlo liberatorio – Ooooaaaaahhh… Roberto lo lasciò andare.– Oh, cielo… è stato incredibile! – ansimava Alexander.– Ti è piaciuto? – chiese Roberto.– Sì… — disse Alexander. – Mi piacerebbe riprovarlo!– D’accordo… ora dormiamo, si sta facendo tardi!– Va bene!Roberto si rimise a posto e entrambi dormirono. (1) Mi sto riferendo alla puntata “Q2”, per il momento ancora inedita in Italia. Q, il personaggio menzionato, è un’entità onnipotente e immortale e dall’indole bambinesca, che ha disturbato i capitani di numerose navi spaziali. In “Questioni di Q-Ore” ha procreato e dopo alcuni anni padre e figlio sono ritornati sulla Voyager a rompere le scatole al suo equipaggio.
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