Mi chiamo Stefano ho 24 anni e lavoro in un laboratorio di Oreficeria, ho due sorelle, Angela di 28 anni sposata, e Orietta di 20 che ancora studia, i nostri genitori lavorano entrambi, e per quasi tutto il giorno è Orietta a rimanere sola in casa.Io fin da piccolo ero attratto dalle mie sorelle, prima le mie attenzioni erano rivolte ad Angela, e adesso mi è rimasta solo Orietta da guardare, e tante sono state le volte che fantasticando su di lei mi sparavo dei segoni magnifici.Questa era stata una settimana particolare, mi ero preso una influenza quasi senza febbre, ma la spossatezza che mi aveva dato era stata straordinaria, io e mia sorella abbiamo dormito sempre nella stessa camera, e tante volte facendo finta di dormire l’avevo spiata mentre si cambiava.Mi ero svegliato abbastanza bene, era il primo giorno che non avvertivo la debolezza dell’influenza, Orietta mi aveva portato la colazione a letto e aveva scherzato con me, anche lei oggi era di buonumore, il ragazzo l’aveva lasciata da un mese, e finalmente si era convinta che la vita continuava anche senza di lui, Orietta è veramente una bella ragazza, alta 1,70 con un seno meraviglioso della quarta misura, un viso bellissimo con due occhi azzurri stupendi ed un caschetto biondo oro, mi dispiacque molto quando se li fece tagliare, gli arrivavano fin sopra al culetto tondo e perfetto, questa mattina era in vena di scherzare e rideva per un nonnulla.Era la mattina perfetta per cercare qualche sua confidenza, infatti mentre eravamo a giocare sul letto le chiesi, ma dimmi la verità, ci facevi l’amore con Guido? mi ha dato uno sguardo indagatore e continuando a scherzare mi dice, perché lo vuoi sapere? non dirmi che sei anche un fratello geloso, geloso no le risposi ma molto curioso si, e per quale motivo saresti curioso nei mie riguardi continuò lei, io dico che sei anche geloso, ti si capisce a un chilometro di distanza, il fatto è continuai che sei bellissima, e il saperti nuda che ti concedi a lui mi fa imbestialire, non dirmi che volevi essere al posto suo incalzò Orietta, ero diventato rosso porpora, e non riuscivo a nascondere i miei veri propositi in tal senso, cercavo di essere naturale nel rispondere, ma la naturalità non doveva abitare con me questa mattina, in più mi ero eccitando da impazzire, e poi avevo sotto al viso lei con il pigiama leggermente aperto, mi mostrava quel seno favoloso e notavo i capezzoli duri, anche Orietta si stava eccitando con il discorso, lei si era resa conto che avevo un’eccitazione incredibile, ma continuava nel suo gioco perverso a mantenermi eccitato, ma vedi continuava lei, se anche io ti cedessi come hai sempre sperato, lo sai che non si potrebbe andare avanti con la cosa, lo sai che siamo fratelli e che questo sarebbe un incesto bello e buono, mi veniva spontaneo rispondere, vallo a raccontare a lui che è un incesto, e poi dimmi se ti ascolta indicandogli il rigonfiamento del pigiama, lei mi poggiava una mano sopra al pisello e poi diceva, però ti facevo più scarso come misura, ed è molto chiaro a lui che sono tua sorella non interessa, però proseguiva lei cambiando il tono della voce, in questo momento era eccitata al massimo, il solo toccarsi non sarebbe un incesto, tu che dici? la sua mano era rimasta sul mio pacco e non accennava a toglierla, io le mettevo una mano in mezzo alle cosce e la sentivo bagnata sotto. Tutto accadeva in una frazione di secondo, io abbassavo il mio pigiama, e lei si toglieva il suo, adesso ci stavamo masturbando freneticamente, era naturale avvicinarmi con il mio viso e baciarla sulla bocca, il bacio non era stato molto lungo ma dolcissimo e sensuale, avevamo smesso solo per il sopraggiungere di un orgasmo devastante per entrambi, adesso ci guardavamo sorridenti e soddisfatti, finalmente avevamo dato sfogo a un desiderio lungamente represso, poi decidevamo di andare in bagno a lavarci, con la mia sborrata avevo imbrattato anche lei oltre che me, mentre andavamo al bagno Orietta mi dice, ma che hai un idrante al posto del pisello, o semplicemente eri pieno da morire, credo che sia buona la seconda le risposi io di nuovo eccitato. Era stata talmente veloce e improvvisa la nostra conoscenza intima, che ancora le dovevo vedere la fica a mia sorella, adesso ce l’avevo davanti agli occhi, dire che era una fica favolosa era veramente riduttivo, bella paffuta con due labbra gonfie e bellissime, un monte di venere pronunciato e gonfio, i peli biondi che la incorniciavano sembravano fatti apposta per questo monumento alla gnocca, adesso che stava seduta sul bordo della vasca, si notava sporgere imperiosa la clitoride completamente fuori dal suo alveolo, mettevo una mano in mezzo a questo paradiso d’oro, lei mi divaricava ancora di più le gambe, io mi sedevo dentro la vasca con l’acqua calda, la facevo mettere piegata davanti a me e cominciavo a leccarle la fica, adesso che era prona in avanti e si poggiava sul bordo, avevo davanti agli occhi lo spettacolo più bello del mondo, la fica che le gocciava umori in continuazione, il buchetto del culo bello dolce e perfetto che non potevo esimermi dal leccarlo, Orietta adesso sborrava continuamente, godeva come mi diceva lei non aveva mai fatto, le piaceva soprattutto la mia lingua dentro al buchetto del culo, lo aveva sensibilissimo e le piaceva sentire la mia lingua che lo forzava, con una mano si divaricava di più le chiappe per favorirmi le lappate sul buchetto, poi improvvisamente mi diceva soltanto, non resisto più e quello che accadrà dopo non me ne frega niente, si inchinava sopra di me infilandosi il mio bastone in quella fica favolosa, era lei adesso che mi stava scopando come una forsennata, singhiozzava dal piacere, io questo lato di Orietta non lo avevo mai immaginato, era una donna dolcissima, ma se si scatenava perdeva completamente i freni inibitori, e mentre mi scopava quasi urlava, sborrami dentro che voglio sentire come mi schizzi nella fica dai, dammela tutta la tua crema, riempimi, tanto prendo la pillola e non c’è problema, e continuava a venire e gridare tutto il suo piacere, questo aveva accelerato il mio godimento, le dicevo soltanto eccolo è tutto per te, e il mio idrante iniziava a spruzzarle nella fica tutto il mio piacere, Orietta al primo schizzo aveva cominciato ad urlare per il piacere, era scatenata, stava sborrando copiosamente e sentivo lo sciacquettio del mio bastone in mezzo ai suoi umori.Era rimasta seduta sopra di me con ancora il mio pisello nella la fica, si girava e guardandomi negli occhi mi diceva, dovrei sentire un rimorso atroce per quello che ho fatto, ma ti giuro che ho una felicità dentro di me incredibile, non avevo mai provato punte di piacere così alte, e adesso mi è venuta una voglia incredibile di sentirmelo dentro il culo, ti prego Stefano, fammelo sentire nel culo che non vedo l’ora, io mi sentivo il cazzo dentro la fica di Orietta che ormai era cresciuto all’inverosimile, con tanta nostalgia prendevo mia sorella per i fianchi e la sollevavo da me, e dicevo ad Orietta baciandola, amore mio, per mettertelo nel culo dobbiamo trovare qualche cosa che te lo faccia scivolare, altrimenti il dolore ti mangia sia a te che a me.Anche io non avevo mai inculato nessuna, però sapevo che sia il burro che l’olio erano adatti per farsi una bella inculata, ci asciugavamo e andavamo in cucina, Orietta era eccitatissima, ogni tanto si toccava la fica gocciolante umori, preparavamo sia dei pezzetti di burro che la bottiglia dell’olio, ma Orietta mi diceva guardandomi il bastone, Stefano scusami ma io non resisto più, cerca di avere pazienza ma io….si metteva seduta sulla sedia con le gambe aperte, poi mi prendeva il cazzo in bocca cominciando a succhiarmelo, e iniziava a farsi un ditalino meraviglioso, la vedevo che godeva da impazzire, e al primo orgasmo sopraggiunto in pochi secondi, ne cercava un altro continuando a menarsi la fica.Adesso era finalmente rilassata e quasi calma, mi guardava guardava interessata che preparavo il burro e l’olio, poi su un piatto li portava in camera, nella camera Stefano chiedeva alla sorella di mettersi a pecorina sopra il letto, una volta posizionata, Orietta si faceva mettere pazientemente i quadrucci di burro nel culo, Stefano ci metteva un dito e cominciava a scorrere dentro al culo di Orietta, poi infilava il secondo e ricominciava a pompare con due, Orietta già era sul punto di sborrare solo con le dita, ma Stefano si bloccava e gli diceva, adesso calmati amore mio, se devi godere lo fai con questo nel culo e lo poggiava sopra, adesso tremava sia per il piacere provato che per l’attesa di sentirlo, Stefano aveva cominciato a spingere e la cappella si era impuntata, questo significava che ormai era destinato ad entrare, poi improvvisamente gli scivolava dentro al retto per buoni dieci centimetri, Orietta emetteva un lamento più di timore che di dolore, e adesso sentendolo dentro era lei che gli andava incontro al fratello, Stefano era rimasto fermo per non farle eccessivo male, ma Orietta oltre che decisa lo voleva nel culo tutto quanto, era lei che iniziava a venirmi incontro sempre più intenzionata a infilarselo tutto dentro, e infatti si fermava solo quando le sue bellissime chiappe mi toccavano il basso ventre, chiaramente non era una semplice passeggiata per lei, il dolore lo avvertiva, ma era più la voglia di sentirselo nel culo che il dolore provato, iniziava a spingere e sfilarselo continuando con un ritmo fantastico, ma quel buco era troppo bello per me, cominciavo a sborrare come una fontana, Orietta lo avvertiva e sborrava insieme a me dicendomi, ma che stronzo che sei, adesso che me lo stavo godendo mi sborri e io come faccio, avevo finito di spruzzarle sperma nel retto, ma dire che ero soddisfatto non se ne parlava proprio, dicevo a Orietta, adesso tendi bene le orecchie e ascolta quello che ti dico, le prendevo in mano quelle stupende mammelle e sentivo i capezzoli dritti, era come ricevere una scossa di tremila volt, il cazzo in un secondo riprendeva appieno il suo vigore, e Orietta veniva di nuovo solo a sentirlo ricrescere ancora, lasciavo quel petto stupendo e l’afferravo per i fianchi, cominciavo a spingere il cazzo dentro a quel culo favoloso, Orietta riprendeva ad urlare per il piacere, poi come presa da un delirio mi diceva, dai sfondami il culo fratello mio adorato, si fammelo arrivare nello stomaco questo bastone meraviglioso, senti come si infila nel mio retto meravigliosamente, madonna quanto è bello io non resisto, e mentre la inculavo come un selvaggio Orietta si sparava un ditalino stupendo, e continuava a gridarmi non permetterti di sborrare adesso, ancora me lo voglio godere nel culo questa meraviglia, aveva poggiato il viso sul cuscino e con l’altra mano si martoriava i capezzoli, adesso era veramente partita di cervello per il piacere che provava.Questa volta ero io che l’avvisavo che stavo per venire di nuovo, e lei sempre urlando mi dice, quando sborri il primo schizzo fermati che lo voglio sentire, e poi spingimi il più possibile dentro al culo questo bellissimo cazzone, stavo venendo, e mi fermavo al primo getto, Orietta a questo punto gridava come un ossessa che stanno torturando a morte, e dopo un ultimo orgasmo crollava esausta e sfinita, davo ancora due o tre spinte in quel culo favoloso e poi crollavo anche io stremato.Eravamo sdraiati e ancora abbracciati sul letto completamente esausti, si apre la porta della nostra camera e entra l’altra sorella, dall’ingresso che diceva piangente, quello stronzo di marito che ho, ma una volta dentro davanti a questa scena si zittiva immediatamente, noi la guardavamo spaventati e sorpresi per la sua presenza, Angela aveva smesso di piangere e di parlare, continuava a guardarci incredula e silenziosa, io ero ancora dentro al culo di Orietta e mi sfilavo, un rigagnolo di sborra colava da buco del culo di mia sorella, Angela si avvicinava e prendendomi in mano il cazzo moscio mi dice, hai capito i mie cari fratelli che combinano quando sono soli, ma non vi vergognate a fare queste cose fra voi? lo sapete che questo è un incesto e che è vietato anche dalla legge? Orietta iniziava a piangere disperata, io non sapevo più cosa dire ero annichilito, ma Angela con un sorriso improvviso mi dice, sapessi quante volte ho pregato mio marito di incularmi non ci crederesti, e poi iniziando a spogliarsi diceva, o mi fate partecipare oppure lo racconto a mamma e papà, finivo di sfilarle le mutandine e Orietta il reggiseno, cominciavo a leccarle la fica e Orietta il seno, ma sborrava quasi subito dicendoci, credo di avere trovato i sostituti di quello stronzo di marito che ho, e rivolta a me diceva, adesso mi devi fare lo stesso servizio che hai fatto alla sorellina, io la guardavo mentre il cazzo che mi teneva in mano aveva ripreso vita, e Orietta le diceva ridendo, ma se non hai il burro come fai? e aggiungeva, ok provvedo io tu intanto mettiti comoda nella vasca che poi…..ma,… questa è un’altra storia.
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