Spengo la radio, voglio il silenzio e la notte intorno a me, Simona non parla, io non ho il coraggio di guardarla, non provo nessun sentimento, se non amore nei suoi confronti. Mi ha stupito questa sera, ma allo stesso tempo ho scoperto una cosa che mi aspettavo di trovare come un esploratore che viaggiando per il mondo trova quello che si aspettava di trovare.Quando usciamo dalla high way, vicino a casa, le ruote fischiano sul cemento dello svincolo, con la coda dell’occhio mi accorgo che Simona si muove, freno bruscamente per non tamponare la macchina che davanti a noi è ferma allo stop alla fine della rampa. Siamo fermi, Simona mi prende la mano destra, porta la bocca vicina alla mia guancia e mi bacia appoggiando sulla mia pelle labbra chiuse e ferme. È un bacio innocente, quasi infantile.Il silenzio continua anche se le nostre mani rimangono intrecciate e strette. Mi fermo davanti alla serranda del garage che sale, Simona slaccia la cintura e scende dalla macchina. Aspetta che io parcheggi, scendo e quando sto per aprire la porta che collega il garage alla casa la blocca:“Non penserai di lasciarmi cosi, io devo ancora ricevere quello che mi spetta.”Cammina verso il cofano della spider, ci si ferma davanti e allargando le gambe fa salire la gonna fino a mostrare il sedere, si piega e appoggia le mani sul cofano:“Ti sto aspettando, non vuoi darmi una lezione. Vieni a sentire quanto sono bagnata.”Mi avvicino lentamente, e mentre cammino slaccio la cerniera dei pantaloni, infilo la mano nei boxer e trovo un sesso già quasi in tensione, lo guido fino a farlo uscire.“Sei sicura di essere bagnata abbastanza? Prima sono stato con una donna che mi ha succhiato cosi tanto che adesso non so cosa sia rimasto.”La domanda è ironica, Simona è un lago, mi appoggio muovo il membro in mezzo alle sue gambe e mi sembra di trovare il paradiso, Simona arretra leggermente e senza che io spinga si fa penetrare, il suo sesso accoglie il mio e lo ingloba, siamo uniti e sembra più che mai difficile che qualcosa possa dividerci.Appoggio una mano sulla spalla di Simona, lascio che sia lei a scegliere il ritmo del rapporto, guardo la sua immagine riflessa nel parabrezza, la immagino nella stessa posizione con il membro di Joe tra le labbra, la mia dolcezza sparisce, con le mani afferro i seni, li stringo e incomincio a penetrarla con più forza e vigore. Il sesso bagnatissimo e stretto si lascia plasmare, si allarga e facilita il movimento veloce con la sua lubrificazione.“Si, sbattimi Giacomo fammelo sentire fino in fondo.”“Ti è piaciuto giocare questa sera vero? Ti piacciono i giochi di ruolo?”“Non mi è piaciuto, per niente, mi sentivo a disagio. Ma sono stata brava secondo te?”Il sorriso sulle sue labbra rivela che sta mentendo spudoratamente.“Per essere alla prima esperienza direi che sei stata molto brava, certo che si può sempre migliorare con la pratica. Girati a fammi vedere se sei ancora sporca dello sperma del tuo cliente.”Appena Simona si gira, la faccio appoggiare col sedere al cofano e sollevandole leggermente le gambe la penetro nuovamente, le sue mani prendono il lembo della camicia e lo stringono, mi tira verso di se, lo vuole sentire fino in fondo, fino a quando il glande tocca il collo dell’utero.Quando sta per venire attanaglia il mio bacino con le gambe e stringe per impedirmi di uscire da lei, sento i muscoli della vagina contrarsi attorno al pene, riesco a muovermi leggermente mentre Simona urla per l’orgasmo, le ultime spinte mi donano il piacere che allaga il suo sesso. La sollevo e mentre mi abbraccia stretto la porto al piano superiore in camera da letto. L’appoggio al letto, si lascia andare, è sfinita e anche io ho le energie appena sufficienti per andare a farmi una doccia.Squilla il telefono, è la terza volta in un minuto, questa volta devo rispondere anche se non ne ho affatto voglia; per tutta la mattina sono stato in riunione con gli altri colleghi che si occupano della divulgazione del sistema in Oceania, e adesso mi tocca sopportare questa ennesima scocciatura.“Velo…”“Ciao Giacomo, sono Joe, tutto bene?”“Certo Joe, scusa se non ti ho chiamato prima, ma sono appena rientrato dal pranzo e….”“Tranquillo, ho dormito fino ad ora. Senti avrei un favore da chiederti che esula completamente dall’ambito lavorativo, ma mia moglie ha insistito tanto!”“Dimmi pure, se posso sarò contento di esserti utile.”“Angela mi ha parlato tutta la mattina di quanto fosse ben vestita tua moglie, e mi ha implorato di chiederti il nome dei negozi dove si serve, se potessi darmi anche le indicazioni per arrivarci; lei vuole uscire a fare shopping tra dieci minuti e quando è in queste condizioni non è sopportabile.”“Mmmm, ho capito. Posso darti io il nome di alcuni negozi, ma forse è meglio se chiamo Simona e chiedo tutto a lei, posso richiamarti fra cinque minuti?”“Certo, grazie mi faresti un grosso favore, e sarebbe già il secondo in due giorni.”Appoggio la cornetta e mi fermo un attimo a pensare alla serata di ieri, le immagini di Simona che balla la lap dance per me e Joe mi scorrono veloci davanti agli occhi e un brivido percorre la schiena.“Ciao Simo, come stai?”“Benone, tu?”“Non male, sono sopravissuto alla riunione di stamattina… Joe mi ha appena chiamato: sua moglie vuole assolutamente sapere dove vai a fare shopping è rimasta molto colpita dai tuoi vestiti. Mi servirebbe un elenco con gli indirizzi, lei sta per uscire dall’albergo e vuole andare a rifarsi il guardaroba.”“Senti, sono a casa è ho appena acceso il PC per navigare un po’, ti mando una mail cosi la puoi leggere direttamente a Joe…”“Ma scusa, non dovevi lavorare come una pazza oggi? Come mai sei già a casa?”“Avevo un udienza questa mattina che pensavo durasse tutto il giorno, ma alla fine abbiamo convinto i nostri avversari a patteggiare in un ora. Eravamo cosi soddisfatti che abbiamo deciso di prenderci una mezza giornata di ferie, in più col patteggiamento abbiamo guadagnato molto di più.”“Vabbè, ci vediamo questa sera allora, o esci con le tue amiche?”“Pero ora non ho sentito nessuno, penso che mi troverai a casa. Ti bacio, amore.”“Ciao”Richiamo Joe immediatamente, ed inizio a leggere l’elenco dei negozi… al quarto lui mi ferma “scusa Giacomo, ma tua moglie sta lavorando oggi pomeriggio? Non vorrei sembrarti invadente, ma se lei non ha niente da fare pensi che potrebbe accompagnare Angela nello shopping?”Joe mi coglie un attimo impreparato, non sono sicuro che Simona abbia voglia di uscire, ma ho due relazioni da leggere e correggere prima delle 18, quindi decido di scaricare la patata bollente a Simona.“Facciamo cosi Joe, ti do il numero di casa mia, Simona è lì, non so se debba lavorare o no, chiamala o falla chiamare da Angela, cosi saltiamo tutti questi passaggi intermedi, OK?”“Perfetto, magari Angela può passare a prendere Simona a casa.”Lascio a Joe il mio numero di casa, e riattacco. Forse sono stato un po’ sbrigativo e brusco con lui, ma mi sembra che il livello di confidenza sia tale da permettermi di comportarmi come farei tranquillamente con un altro europeo. Almeno adesso posso dedicarmi alle relazioni che devo rivedere.Sono le otto quando rientro in casa, è vuota e le luci sono spente, mi ricordo che il cellulare è spento da questa mattina, appena lo accendo arrivano due messaggi, una chiamata di Simona e un suo SMS mandato subito dopo che dice: Angela mi ha incastrato x shopping:peggio x te, i soldi guadagnati oggi finiranno direttamente nel guardaroba. torno dopo chiusura negozi.Apro il frigo e prendo una lattina di Coca, salgo in camera e mi cambio, torno da basso e con a sorseggiando la lattina, guardo un po’ di TV.Il telefono che vibra per un nuovo SMS mi sveglia alle dieci, è Simona che mi dice che tornerà alle due e quindi di non aspettarla; salgo in camera e mi metto a letto senza nemmeno chiedermi cosa Simona abbia in programma per la serata.Mi sveglia quando la sento infilarsi sotto le lenzuola, prima si distende e poi si mette vicina a me.“Ciao Simo”Mi bacia sulle labbra prima in fetta e poi dolcemente: “Ti amo Giacomo”Ci ritroviamo a fare colazione alle undici, oggi è sabato e quando mi sono alzato ho lasciato dormire Simona e mi sono occupato del giardino, dopo la colazione andiamo a fare la spesa e nel pomeriggio da Lucy e David per aiutarli ad organizzare il trasloco a Vancouver.Finalmente dopocena abbiamo la possibilità di dedicarci un po’ di tempo:“Cosa hai fatto ieri sera Giacomo?”“Alla fine ieri ero distrutto, quando mi hai mandato l’ultimo SMS stavo dormendo davanti alla Tv e cosi me ne sono andato a letto. E tu? Sei uscita con le tue amiche?”“Veramente no, pensavo che sapessi che ero uscita con la moglie di Joe a fare shopping…”“Si, ma sei stata con lei tutta la sera?”“Si!”“Ma scusa i negozi non chiudono alle 22? Non sarai andata a fare lo spettacolino anche ieri sera?!?”“No, lo sai che senza di te non mi offrirei mai ad un altro uomo! Siamo state insieme io e Angela, se ti va ti racconto cosa abbiamo fatto…”Noto della malizia nei suoi occhi e che hanno ripreso vita dopo che erano stati spenti e stanchissimi per tutta la giornata.“Certo che mi interessa, hai fatto acquisti? Non dovevi spendere un sacco di soldi?”“È meglio che vada con ordine… non interrompermi!…Angela mi ha chiamato dopo che tu le hai dato il mio numero di telefono, ci siamo messe d’accordo e cosi lei è passata a prendermi, aveva una limousine con l’autista. Prima siamo state in centro nelle boutique, e nei negozi un po’ meno cari dove di solito vado io. Il massimo è stato passare tre ore a PingPong abbiamo provato tutte le scarpe più belle, saresti impazzito, Angela ha voluto che provassi tutto quello che le piaceva, praticamente tutte le collezioni di Sergio Rossi, Casadei e Le Silla. Alla fine lei ha comprato tre paia di stivali, quattro paia di decolletes e due paia di sabot. Ha anche voluto regalarmi un vestito, che mi stavo comprando.Alle nove avevamo finito, ma lei mi ha chiesto di portarla in un centro commerciale per comprare qualcosa a The Gap e dei berretti e delle maglie delle squadre di football nei soliti negozi.Nel corso del pomeriggio avevamo fatto molta amicizia e siamo entrate in confidenza, mi ha raccontato di lei e della vita che fa a Cipro, era moto contenta di potersi confidare e uscire con me perché quando è a Cipro non ci sono molti negozi da visitare ed inoltre le sono rimaste pochissime vere amiche, molte la cercano solo per i soldi di suo marito e ormai non si può fidare di nessuna.”“In effetti anche Joe quelle poche volte che mi ha parlato della sua vita, mi ha trasmesso la sensazione di essere solo come uomo, anche se ha materialmente tutte le cose che vuole.”“Comunque siamo andate alla Galleria e abbiamo concluso i nostri acquisti, uscendo però Angela ha notato un negozio di biancheria intima e mi ha chiesto una consulenza confidandomi che la sera che eravamo usciti a cena con loro, si era accorta che indossavo il reggicalze, e aveva provato invidia per il mio modo di portarlo sia sfrontato che spensierato.Le ho spiegato che sei stato tu a portarmi sulla cattiva strada e che all’inizio io mi vergognavo quando uscivo di casa con addosso il reggicalze,mentre adesso ho capito che non mi devo vergognare.Ovviamente ha fatto impazzire le commesse del negozio, credo si sia provata dieci completi e alla fine ne ha comprati tre di La Perla. Quando siamo uscite mi ha chiesto se sono queste le armi che uso per farti impazzire a letto; mi è venuto in mente il regalo che voglio per il mio onomastico e cosi le ho chiesto se fosse mai stata in un sexy shop; mi ha detto che ne aveva sentito parlare, ma che non ci era mai stata.“Se vuoi ci possiamo andare adesso. Vedrai Angela, li troverai delle cose che faranno impazzire sia tuo marito che te.” Sembrava titubante, ma poi la curiosità l’ha spinta ad accettare l’invito.Quando siamo entrate le ho fatto subito vedere la biancheria intima ma lei sembrava più interessata ai vibratori, continuava a lanciare delle occhiate veloci e alla fine si è decisa a chiedermi se ne ho mai provato uno. Le ho detto che ne ho due e che spesso li usiamo insieme, sembrava sbalordita. Abbiamo continuato a guardarci in giro, un po’ spaesate e visto che sembrava titubante mi sono decisa a provare due diversi bustini, per farle capire che non c’era motivo di essere imbarazzata. Le ho chiesto un consiglio, spiegandole quanto ti avrebbe fatto piacere vedermi stretta in un bustino e che sarebbe stato il regalo per il mio onomastico, dovevi vedere la sua faccia quando le ho fatto vedere come mi stavano, era molto imbarazzata, ma questo l’ha decisamente liberata di un peso. Infatti quando sono uscita dal camerino lei ha confidato che avrebbe voluto comprare un vibratore, cosi le mostrato quali sono le forme che preferisco. La commessa mi è venuta in soccorso perché Angela ha incominciato a tartassarmi di domande. Ho lasciato che fosse lei a spiegare tutto ad Angela e sono andata a vedere se erano arrivati gli stivali da uomo.Dopo qualche minuto Angela è venuta nel reparto calzature dicendomi che era ora di andare, aveva una grande borsa piena, ma ho evitato di chiederle cosa aveva comprato. Cosi siamo uscite dal negozio e siamo subito entrate nella limousine. “Simona mi daresti un consiglio? Posso farti vedere quello che mi sono comprata? Vorrei un tuo parere!”“Certo Angela”Angela ha aperto la borsa e ha tirato fuori un vibratore molto grosso, che è possibile utilizzare sempre perché viene tenuto in posizione da un perizoma, poi si è slacciata il vestito e mi ha mostrato un completo intimo in lattice che lasciava scoperto il seno. Sono rimasta a bocca aperta, il seno di Angela è molto prosperoso e poi sembrava stranamente a suo agio, aveva uno sguardo malizioso.“Pensa che il vibratore ha un telecomando per azionarlo, mi fai vedere come si usa? Sempre che la cosa non ti imbarazzi.” La situazione si stava facendo calda, mi sono messa sul sedile di fronte al suo e ho alzato la gonna, non portavo niente sotto cosi dopo essermi masturbata con la punta del fallo di gomma me lo sono messa dentro tutto, anche se ho avuto qualche difficoltà, perché era cosi grosso.Angela intanto leggeva le istruzioni del vibratore e ogni tanto mi lanciava un occhiata, appena ha visto che mi ero riempita, ha schiacciato un pulsante che ha messo in azione il giocattolo.“Ti piace Simona?”“Molto, credo che piacerà molto anche a te. Perché non lo provi tu?”“Volevo mettermi gli stivali neri col tacco a spillo che ho preso nel pomeriggio e andare in albergo vestita così, credi che Joe apprezzerà?”“Forse dovresti farmi vedere come stai, no?”Angela ha fatto fermare la macchina in una stazione di servizio, è scesa e ha preso la scatola degli stivali dal baule e ha detto all’autista che poteva farsi un giro per dieci minuti.Ci siamo chiuse in macchina e Angela ha iniziato a mettersi gli stivali, restando sempre con il seno e il sesso scoperti. Io ho sfilato il vibratore e mentre lei infilava gli stivali ho provato a masturbarla con il dildo, quando ho visto che la vagina era bagnata ho spinto e l’ho penetrata.Ho preso il telecomando e ho accesso il vibratore alla massima velocità, Angela ha incominciato a dimenarsi e a godere. Fissandomi negli occhi ha portato le mani attorno ai seni e stringendoli si è avvicinata a me in modo che li potessi leccare, così ho iniziato a stimolare i capezzoli con la lingua e con le dita. Angela continuava a muoversi stimolata dal vibratore che le stava dilatando la vagina, e nell’eccitazione ci siamo ritrovate a baciarci. Poi ho sentito qualcosa che spingeva sulle mie labbra, dalla borsa aveva estratto un fallo a doppia punta ed Angela stava cercando di penetrarmi con quello, quando ho visto i suoi goffi tentativi gliel’ho praticamente strappato di mando e allargandomi le labbra con una mano mi sono penetrata spingendolo fino in fondo al mio sesso. Angela ha preso in bocca l’altra estremità e simulando un pompino ha iniziato a muoverlo dentro di me. Io ero seduta sul sedile e lei era inginocchiata sul pavimento della macchina, sembrava una prostituta raccolta per strada.Mentre succhiava il fallo ha iniziato a stimolarmi il clitoride con le mani; siamo venute in meno di cinque minuti, e lei quando ha visto gli umori che scendevano copiosi lungo le gambe ha levato il fallo dalla mia vagina e mi ha leccata fino a ripulirmi.Quando ha finito Angela mi ha detto: “vorrei farmi sbattere da un uomo vero adesso! Ma non da mio marito, voglio provare qualcosa di nuovo… perché non vai dall’autista e gli dici che deve entrare nel retro della macchina?”“Sei sicura di volerlo fare?”“Si Simona,mi sento come non mi sono mai sentita e voglio essere posseduta da un uomo che no sia mio marito.”Sono uscita dalla macchina e ho cercato l’autista, quando gli ho spiegato cosa doveva fare ha sgranato gli occhi e mi ha detto che non ne voleva sapere niente perché avrebbe potuto rimetterci il posto. Gli ho toccato il membro e sentendo quanto era duro gli ho sussurrato nell’orecchio che se avesse fatto il bravo gli avrei fatto vedere anche il mio corpo.Zack è entrato in macchina, mentre io ho comprato una scatola di preservativi alla stazione di servizio. Quando ho aperto la portiera li ho trovati avvinghiati sul sedile dietro, si stavano baciano come due quindicenni e ho dovuto sbattere la portiera perché si accorgessero di me.Mi sono seduta di fronte a loro sull’altro sedile e ho cominciato ad osservarli, ho suggerito a Zack di essere più intraprendente e vigoroso, finalmente ha aperto il soprabito di Angela e ha messo la mano sul suo sesso, le sue dita enormi hanno vagato per poco lungo le labbra e poi lui ne ha infilata una nella vagina facendo urlare dal piacere Angela. Io mi sentivo eccitata e ho preso il fallo a due punte, aiutandomi con della crema l’ho infilato nell’ano e poi aspettando che mi guardassero ho mostrato loro come mi masturabavo facendolo entrare sempre più a fondo, poi ho avvicinato l’altra estremità alla vagina e l’ho fatta scivolare dentro lentamente.Angela ha fatto uscire il membro dell’autista dai pantaloni e dopo averlo leccato ha preteso che lui la penetrasse. Il loro amplesso è stato brevissimo e quando l’autista ha estratto il membro dalla vagina ha riversato il contenuto del preservativo sul corpo di Angela, lei lo ha spalmato sui seni e mi ha chiesto di leccarlo insieme, alzarmi e spostarmi vicino a lei è stato difficilissimo a causa dei membri che mi penetravano. Mi sono abbassata a leccare i seni e l’autista ha preso la parte esterna del doppio fallo che mi penetrava e lo ha mosso fino a farmi raggiungere l’orgasmo. Mentre urlavo dal piacere Angela mi ha baciato in bocca.Ci siamo risistemati e Angela mi ha fatto portare a casa mentre lei si preparava a dare spettacolo davanti a suo marito. Si è messa tutti i capi più sensuali che aveva comprato durante lo shopping e mi ha ringraziato per averle fatto scoprire una parte di se che stentava ad emergere. ““Così sei tornata alla due per questo e non perché sei andata in giro con le tue amiche?”“Certo, ero sfinita e poi avevo voglia di addormentarmi al tuo fianco.”“E quando potrò vedere i tuoi regali?”“Domani amore, domani ci dedichiamo a noi e basta, va bene?”“Certo!”Saliamo le scale che portano in camera e ci mettiamo a letto, sono eccitato, ma stanco e voglio riprendermi per passare una giornata interamente dedicata al sesso.
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