Fino all’età di 18anni ho vissuto in una famiglia tradizionale, padre, madre una casa su due piani e mansarda alla periferia della città, lo studio, gli amici, le prime ragazze, insomma niente di particolarmente trasgressivo. solo una volta una domenica sera successe un fatto casuale che mi turbò: rientrato a casa dal cinema salii le scale per avviarmi nella mia cameretta nella mansarda notai la porta della camera dei miei genitori socchiusa e un filo di luce che filtrava; mi avvicinai incuriosito e affacciatomi notai che mia madre Antonia, una signora mora 48enne bella in carne con due puppe piuttosto grandi, una terza almeno, ancora sostenute ed un gran bel culo grosso e morbido, se ne stava in piedi accanto al letto completamente nuda infilandosi un paio di mutande di cotone bianche, in un attimo potei notare la sua schiena rotonda con i rotolini di ciccia appena accennati sui fianchi, il suo bel culo bianco in bella vista, le chiappe bianche e prosperose stavano ancora sù, e le sue puppe sormontate da due grossi capezzoli scuri, molto scuri e turgidi; mamma s’infilò le mutande poi le sue mano iniziarono a titillarsi i capezzoli sospirò e chinatasi in terra raccolse l’accappatoio che aveva evidentemente usato dopo aver fatto il suo solito bagno caldo, dopodichè si girò venendo verso la porta ed allora feci appena in tempo ad allontanarmi di soppiatto rifugiandomi in camera mia; vedere mia mamma tutta nuda mi aveva fatto uno strano effetto, era la prima volta che mi capitava, mamma era una donna piuttosto all’antica e riservata, farsi vedere nuda per casa era per lei assolutamente inconcepibile, tutt’al più si poteva far vedere con indosso solo mutande e canotta o con un body, ma niente di più; anzi anche queste mises erano molto rare, solo nei giorni più caldi dell’estate e per pochi minuti e sopratutto solo quando mio padre non era presente, perchè con il suo moralismo bigotto ed intransigente le avrebbe fatto scenate incredibili. quindi quell’episodio mi prese davvero, e steso sul letto mi spogliai completamente nudo e presi il mio cazzo che si erse duro e scappellato come il ferro, chiusi gli occhi, rividi mamma tutta nuda con il culo e le tette all’aria, le sue mani che toccavano i capezzoli tosti e duri, rimpiansi di non averle potuto vedere la sua bella sorca che ora con gli occhi chiusi immaginavo bella grande e pelosa, tutta bagnata e calda.. . la mia mano corse veloce sulla mia asta immaginando mamma che mi accarezzava e mi prendeva in bocca tutta la mia esuberante virilità fino a farmi esplodere sul suo corpo tutta la mia sborra. purtroppo, o per fortuna, quell’episodio rimase isolato e mamma stette ben attenta a non farsi più sorprendere nuda da me, ma per quanto mi riguardava quelle scene di lei nuda accompagnarono le mie seghe quotidiane per diverse settimane; poi d’improvviso accadde una cosa che cambiò il senso delle nostre vite: era un venerdì e tornato a casa dopo gli allenamenti trovai una macchina della polizia davanti al nostro cancello, entrai un po’ spaventato e vidi ne salotto di casa la mamma seduta sul divano, la testa fra le mani come se piangesse, dall’altra parte mio padre che continuava a urlare contro di lei insultandola pesantemente: – vergognati, troia, sei andata con un altro, come hai potuto tradirmi, tradire la mia fiducia, eh? lo hai fatto apposta.
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