Mia moglie è una donna di 40 anni, una gran bella donna. Alcuni anni fa mi ha tradito, cose che succedono: liti a non finire, drammi, orlo del divorzio. Poi non so come mi è scattata quell’insana voglia di vederla mentre scopa con un altro. E grazie a questa piccola perversione stiamo ancora insieme. Infatti, dopo il tradimento, le ho chiesto mille volte che aveva fatto con quell’altro, come, quante volte, dove, se aveva goduto, se aveva usato la bocca eccetera eccetera. Ma proprio questa mia curiosità morbosa da un lato mi faceva soffrire e dall’altro mi eccitava paurosamente. Così, proprio nel momento in cui stavamo per andare dagli avvocati, l’ho provocata dicendole che l’avrei perdonata se si fosse fatta vedere da me mentre lo faceva con un altro. Ancora liti, reazioni, urli e strilli, ma poi, improvvisamente, forse anche lei per provocarmi, forse anche lei eccitata, mi dice di sì. Impaurito ma deciso a portare avanti la faccenda ho passato una notte in chat cercando un tipo che facesse al caso mio. E sono stato fortunato. Parlo con uno che si spaccia per un gran trombatore e prendiamo un appuntamento il giorno dopo. Chiacchieriamo a lungo in un bar: lui ha poco più di trent’anni, un ragazzone ben piantato e certamente non brutto: capelli corti e faccia un po’ squadrata. Capisco che fa sul serio, lui capisce che faccio sul serio anch’io. Lo invito a cena per quella stessa sera. A casa, poco prima delle nove, avverto mia moglie che sta per arrivare l’uomo che ho scelto per lei. Fa finta di crederci ma sotto sotto pensa che sia solo un mio amico e che io mi sia inventato tutto per spaventarla. E infatti quando arriva il tipo lei è gentilissima, né più né meno di tante altre volte che avevo portato a casa amici o colleghi di lavoro. Chiacchieriamo tutti e tre a lungo: io vado sempre sul discorso piccante e mia moglie accetta il gioco. La faccio anche bere molto, alludendo al fatto che più tardi ne avrebbe avuto bisogno, e lei, anche in questo caso accetta la mia provocazione e beve molto. Fra l’altro è quasi astemia e verso le undici è completamente partita. Dopo il caffè, ormai mezza addormentata per la botta di alcool, si alza, ci saluta cordialmente e se ne va a letto traballando sulle gambe. Il tipo mi guarda perplesso e io gli faccio cenno di stare buono. Quando mia moglie se n’è andata il tipo mi chiede se lei sia al corrente della situazione. Gli rispondo che ne è al corrente ma che probabilmente non ci crede fino in fondo. “E adesso che si fa?” mi chiede lui. “Si aspetta un po’. Fra poco la andiamo a trovare in camera.” Gli dico io. Dopo una mezzoretta gli faccio cenno di seguirmi. Apro la porta della camera da letto e vediamo Valeria già addormentata nel letto. E’ completamente nuda e il lenzuolo le copre solo un po’ i seni e la pancia. Le cosce e il sedere sono esposti impudicamente al nostro sguardo. Dico al tipo di spogliarsi e di raggiungerla nel letto. “Puoi farle quello che vuoi. Beninteso che non dovrai essere violento perché io sarò qui a guardare e se le farai del male ti fermerò. Ma potrai trattarla per quella troia che è. E’ chiaro?” Il tipo mi sorride soddisfatto e in un secondo è nudo come mamma l’ha fatto. Io mi siedo sulla poltroncina in fondo al letto e mi guardo la scena. Per prima cosa le carezza le caviglie e le cosce risalendo su fino ai glutei. Lei bofonchia qualcosa ma è ancora mezza addormentata e sembra non capire. Il tipo le carezza allora con maggior impegno il sedere e le passa il dito sul buchino e poi lo fa scorrere sotto fino a carezzarle la passera. Vedo che lui è già infoiato e il suo cazzo, indurendosi, ha già preso delle dimensioni ragguardevoli. La massaggia a lungo sulla fica e lei reagisce ondeggiando i fianchi. Non so se ha capito o meno che si tratta del tipo e non di me, ma ci sta e questo mi basta. Da come il tipo si sta posizionando sulla sua schiena mi pare di capire che non intende far troppi preamboli. Mi piace l’idea… Le ha allargato un po’ le cosce e, continuando a carezzarla, ha fatto scivolare la sua cappella proprio davanti alla passera di Valeria che mi pare tuttavia già lubrificata. Sono eccitatissimo anch’io e quando vedo che il tipo dà un furioso colpo di reni penetrandola fino in fondo sussulto sulla poltrona, quasi quanto Valeria che lancia un grido strozzato. “Ahh!” geme lei. “Zitta troia” le sussurra lui vicino all’orecchio stantuffandola subito in modo furibondo. Valeria si contorce, vuole dire qualcosa, ma lui la blocca col suo peso e la trapana senza tregua. Valeria apre gli occhi e mi vede seduto in poltrona tutto eccitato che mi godo la scena. Capisce al volo la situazione e con rabbia cambia atteggiamento: “Che bel cazzone che mi hai piantato dentro… siii, infilamelo fino in fondo…. Ahh che stallone!” Il tipo si ritrova quasi spiazzato per la completa adesione di mia moglie che gli facilita il lavoro oscillando oscenamente con la pancia. “Che vacca sei… ha ragione tuo marito…” le fa lui. “Sìììì scopami… sono una troia… spaccami, dai” Il tipo sta sbuffando come una locomotiva mentre continua ad assestare colpi a Valeria. Lo vedo fremere e contarsi, e poco dopo lanciare un urlo. Lo stronzo è già venuto. Praticamente lo cacciamo di casa. Torniamo in camera e parliamo dell’accaduto. Nonostante il tragico finale il gioco ci è piaciuto, ci è piaciuto a tutte e due. E da quel giorno abbiamo cominciato una serie di avventure che ho intenzione di raccontare a tutti quelli che pensano di essere in grado di soddisfare quella gran vacca di Valeria.
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