La storia che sto per raccontarvi mi ha introdotto nel mondo del sesso. Mi trovavo all’ultimo anno delle superiori e non avevo avuto ancora nessuna esperienza in fatto di sesso. Io sono alto 1m80cm, occhi e capelli castani e un bel fisico. Piacevo abbastanza alle ragazze ma ero molto timido, infatti passavo quasi tutte le mie giornate a studiare domenica compresa. La domenica, però, venivano sempre a trovarmi i miei zii con la loro figlia. Mia cugina era l’oggetto principale di tutte le mie seghe: è alta 1m65 per 60 kg circa, bocca da pompinara, mora e soprattutto due seni enormi (una quinta coppa c!) Io adoro le ragazze tettone, mi provocano delle erezioni incredibili anche da vestite e lei era proprio il mio tipo. Lei veniva sempre a trovarmi in camera mentre studiavo, aveva sempre delle magliette attillatissime e io sentivo di non poter più resistere alle sue tettone. Ogni volta che se ne andava io correvo in bagno a masturbarmi pensando ai suoi meloni. Una domenica improvvisamente avvenne la svolta…. Eravamo nel mese di maggio e faceva molto caldo: io indossavo una maglietta e pantaloni corti e stavo come al solito studiando. D’un tratto arrivò lei fantastica come al solito: aveva una maglietta bianca attillata che faceva trasparire il suo reggiseno e dei pantaloni corti che mettevano in evidenza il suo sedere un pò grosso che però mi eccitava ugualmente tanto. Capii subito che era molto triste, era molto imbronciata e infatti subito mi disse: “Ieri sera il mio ragazzo mi ha lasciato, ero sicura che fosse quello giusto ma come gli altri veniva con me solo per mettere il suo coso tra il mio seno! Dopo che gliel’ho data mi ha lasciato!” Al solo sentire queste parole ebbi un’erezione, nel frattempo lei si era seduta sul letto, allora mi alzai e mi sedetti vicino a lei dicendole che non tutti i ragazzi sono uguali. Allora lei proseguì: “Ma a te piace il mio seno??” Mentre pronunciava queste parole mi prese la mano e me l’appoggiò sul suo seno. “Sì….sì…mi piacciono tantissimo le tue tette” Balbettai io visibilmente arrapato. “Eh sì, si nota anche….” Ribattè lei guardandomi in mezzo alle gambe, in effetti avevo un’erezione spaventosa impossibile da contenere. Io diventai paonazzo, la cosa che desideravo più al mondo era poter mettere il mio bastone tra le sue enormi tettone. “Certo che siete tutti uguali voi ragazzi!” Incalzò mia cugina. “Non è vero, io passerei tutta la vita insieme a te, adoro tutto di te!” Ribattei convinto. Lei si stupì molto da questa mia risposta, mentre parlavamo continuavamo a stare in una posizione stranissima: io palpavo il suo seno e lei mi toccava tra le gambe. A questo punto lei avvicinò le sue labbra alle mie e ci baciammo appassionatamente. Appena ci staccammo lei mi disse: “Sei veramente dolcissimo, nessuno era mai stato così romantico con me, ti meriti un premio!” A questo punto lei si tolse la maglietta: aveva un reggiseno che conteneva a fatica i suoi seni che sembravano esplodere da un momento all’altro; io nel frattempo mi ero abbassato i pantaloni e avevo dato libero sfogo al mio cazzo che viveva un’erezione fantastica (almeno 20 cm!). Lei mi guardò stupita e mi disse: “Vediamo questa visione che effetto ti fa!” Si slacciò il reggiseno e le sue tettone vennero fuori in tutta la loro maestosità: aveva le aureole intorno al capezzolo grandissime e molto scure, io mi trattenevo per non saltarle addosso. Con la mano incomincio a masturbarmi mentre io mi ero aggrappato alle sue tettone; si capiva che era molto esperta e mentre mi segava mi diceva: “Cuginetto, hai un cazzo veramente bellissimo, se ti eccito così tanto, insieme potremo fare tantissime cose: lo sai che sono una grandissima porca!” Dopo pochi minuti io stavo già quasi per sborrare, glielo dissi subito e allora lei si fermò. Lei mi fece alzare in piedi e mi disse: “Adesso cuginetto ti faccio andare in paradiso!” S’inginocchiò e cominciò a leccare il mio cazzo che ormai era di marmo. Poco dopo incominciò a farmi un pompino meraviglioso: usava la sua bocca sapientemente, aveva le labbra carnose da vera pompinara, io tenevo le mani appoggiate alla sua testa per non farla staccare. A un certo punto lei aumentò il ritmo e io non resistetti più: sborrai una quantità mai vista prima di sperma nella sua bocca e lei lo bevve tutto. Mentre lei era ancora inginocchiata con il mio cazzo in bocca, sentimmo i suoi genitori che la chiamavano per andare a casa, allora lei si rivestì in fretta e furia e prima di andarsene mi sussurrò nell’orecchio: “Ti assicuro che farò in modo che questi nostri incontri ravvicinati accadono più spesso. Un cazzo come il tuo non voglio lasciarmelo scappare!” Mentre se ne andò, io immaginavo cosa sarebbe potuto succedere nei nostri prossimi incontri, ma questa è un’altra storia…….
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