Il giorno dopo Sara mi chiama vuole sapere come sto’, come mi e’ sembrato il mio primo bacio, io le dico che sto una meraviglia ed e’ vero, lei quasi non mi fa finire di parlare e mi invita a casa sua per cena. Io accetto, mi preparo con calma ed esco. Arrivo nel tardo pomeriggio, la casa e’ un grande bilocale in uno di quei vecchi palazzi di Milano, con i soffitti molto alti, il corrimano interno della scala in ferro battuto e l’ascensore a vista. Mi offre un aperitivo e per rompere il ghiaccio, mi fa vedere la casa, lei e’ vestita sportiva maglietta e pantaloncini. Per rompere il ghiaccio le chiedo della giornata, ma non riesco a finire la domanda. Mi bacia e mi spinge dolcemente sul divano, si getta sopra di me sbottonandomi furiosamente la camicetta di seta, poi mi afferra con dolcezza un seno, sa che per me e’ la prima volta, si mette in bocca il capezzolo lo succhia, lo mordicchia, lo lecca, ci fa colare sopra la saliva. Io sono senza fiato meravigliata e paralizzata al tempo stesso, poi passa all’altro seno, lo fa sgusciare fuori dal reggiseno, ora sento il suo schiacciato contro di me, la abbraccio, le infilo le mani sotto la maglietta e sento il rigonfiamento morbido e caldo sotto al mio …mi rilasso, mi sciolgo, ci giriamo su di un fianco ed ora sono io ad andare in esplorazione, le tolgo la maglietta sotto e’ nuda, mi prendo fra le mani un seno ed in bocca il capezzolo. E’ strano sentirlo sotto i colpi della mia lingua, succhio ed in bocca faccio entrare anche parte della mammella, invece quando lo faccio ad un uomo ha la pelle tesa e subito sotto il capezzolo sento il muscolo del pettorale duro. Sono eccitata, bagnata, passo piano la punta della lingua sul bordo dell’aureola e poi… ancora tutto in bocca…lei si rigira sopra di me, si mette a cavalcioni della mia gamba destra e comincia a strusciarsi sopra il ginocchio che tengo leggermente piegato simulando l’atto sessuale. La sento … poi ci fermiamo di scatto e lei dice ciò che speravo: “andiamo a letto staremo piu’ comode…” Ci stendiamo sul letto matrimoniale, la stanza e’ in penombra, la luce filtra appena dalla porta, quel tanto che basta per vedere i nostri corpi nudi, tento di smorzare l’imbarazzo parlando a vanvera per circa 4 minuti, nel mentre lei si gira su di un fianco e mi bacia, ci spogliamo di fretta, restiamo seminude, io ho solo un filo di perle bianche che mi tengo fra le labbra e sorrido…lei si avventa su di me prima che le tolga le mutande, mi infila di botto due dita nella figa io ho un sussulto da bomba nucleare e lei: “rilassati lasciami fare …..” ma non riesco, mi sento impacciata, non sono sicura di quello che devo fare ma voglio partecipare anche io e mentre ho le sue dita in figa io mi tocco la clitoride, ho la mente completamente vuota, di proposito non voglio pensare a nulla, solo al mio piacere ed al suo, la guardo, mi eccita… mi tornano in mente immagini erotiche …sento le sue dita lavorarmi dentro, sento la sua voce sussurrarmi all’orecchio ma non capisco bene cosa, sento il suo fiato caldo sul collo e poi …godo e ancora grido …mi lascio andare, mi sciolgo, per la prima volta davanti ad una donna …lei mi sorride e dice : ” brava…”. Per qualche secondo sono incapace di pensare di realizzare l’accaduto non riesco a provare niente, assolutamente niente. Poi ci abbracciamo, il contatto mi scuote e ridiamo, scherziamo e poi mi bacia, ora e’ lei ad avere voglia lo sento, le metto la mano sugli slip e la accarezzo e’ la prima volta che accarezzo il monte di venere di una donna che non sono io! Le tengo tutto il suo essere donna nella mia mano, mentre la bacio le sfilo gli slip, la sento bagnata, calda, i peli un poco crespi, neri, formano un bel triangolo…poi esitando le infilo un dito fra le piccole labbra, sono bollenti, piccole e bagnate direi appiccicaticce, lei ha un sussulto, cerco di penetrarla ma sono maledettamente insicura, indugio sull’apertura anche se a lei non sembra affatto dispiacere, glielo metto dentro di colpo …il medio…un’altra frustata elettrica mi colpisce sulla schiena, sono dentro una donna! Non sono sicura di quello che devo fare, mi lascio guidare dall’istinto, lo muovo, come vorrei fosse mosso dentro di me, sento i suoi muscoli stringersi, contrarsi attorno al mio dito, hanno una forza spaventosa, la sua vagina e’ flessuosa, caldissima e sembra non avere mai fine, sento che potrei infilarci anche tutta la mano se volessi, si dilata, si dischiude, si apre e mi accoglie e’ una sensazione che mi toglie il fiato! “Allora e’ questo che provano gli uomini dentro me” penso. Sento di nuovo i muscoli contrarsi, sento bene tutte le pareti, sento la sua carne cedere, arrendersi a me ed inumidirsi molto di piu’, sembra forte e vulnerabile al tempo stesso, lei si dimena, ansima, si contorce ed io vado veloce, aumento il ritmo, vorrei tanto provare con due dita ma ho paura che la mia inesperienza le possa fare male e mi trattengo, ci provo …cerco di accennare un’altra penetrazione all’entrata, ma non oso di piu’ …continuo sempre piu’ veloce e lei gode. Io sono affascinata, meravigliata, estasiata da quello che sto vedendo, sento le sue contrazioni vaginali, coi suoi muscoli mi stringe forte il dito in un modo come dire…come se a stringerlo fosse la mia mano e non la sua figa. Ci rilassiamo, poi ci rivestiamo e andiamo a cena. Ho perso la verginita’ che non avrei mai pensato di perdere.
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