Sono passati alcuni giorni da quella sera, io mi sono un po’ isolata con tutti. I miei genitori, Paolo e le mie nuove e vecchie amiche, spero solo che il mio disagio non traspaia troppo perche’ non saprei come giustificarlo. Una parte di me non riesce a credere a cio’ che ho fatto ed ho bisogno di rifletterci sopra di stare senza uomini o donne intorno. Parlo solo con Francesco il mio confidente. Mi sento confusa, avevo sempre potuto contare sul mio corpo sulla mia definita identita’ sessuale, ora questa certezza e’ caduta . Non mi riconosco piu’. Eppure sono felice. Alla fine decido di uscire di divertirmi e lasciare i pensieri pesanti per un altro giorno, chiamo Sara ed organizziamo una serata in un locale gay, mi preparo e mi dirigo verso il locale, non ci sono mai stata prima d’ora sono curiosa. Arrivata all’entrata io e Fabiana, la compagna di una cugina di Sara, ci fermiamo per aspettare le altre, nel frattempo vedo arrivare della gente incredibilmente strana: moltissimi travestiti, ragazzi visibilmente ubriachi, uomini molto piu’ maturi di me e per circa 5 minuti ho paura, mi sento terribilmente a disagio, immagino l’interno come un ambiente promiscuo, pericoloso, esattamente come il club di scambisti nel quale sono stata molto tempo addietro, quando ancora ero etero, e mi riscopro a provare lo stesso disagio e lo stesso senso di nausea di allora. Quasi non ho voglia di entrare e’ una sensazione di pericolo, di disgusto, ma quando finalmente arrivano tutte mi faccio coraggio, quasi violenza, ed entro. Percorriamo un lungo corridoio ed arriviamo in una saletta piena di gente che sta pagando per l’entrata, posso gia’ sentire la musica e scorgo fra le persone alcuni travestiti. Sono maledettamente alti su quelle zeppe argentate che mi sembrano tanto trampoli, stretti in quegli abiti trasparenti, visibilmente di almeno due taglie piu’ piccoli, hanno corpi sfatti sformati, non sono ne uomini ne donne, sono volgari, esibizionisti, sfrontatissimi, approcciano i loro primi clienti li’ davanti a tutti, la mia moralita’ piu’ o meno incorruttibile si fa sentire. La loro presenza mi mette un po’ a disagio, non ci sono abituata, nel pensare cio’ che penso mi sento un po’ razzista e una grandissima bacchettona moralista, so bene che non dovrei generalizzare tanto, so bene che non tutti sono cosi’, ma al momento non mi riesce di elaborare un solo misero pensiero che abbia un senso logico, sono solo stupita di me stessa, stupita di essere li’ e la cosa che mi piace di meno e’ che di certo, tutte queste sensazioni traspaiono chiaramente dall’espressione sconcertata del mio volto. Finalmente paghiamo ed entriamo percorrendo un altro lungo corridoio, mentre la musica si fa piu’ forte arriviamo in cima ad una scalinata, che da su di una grande sala stracolma di gente di ogni tipo, eta’ e colore, il tutto e’ in penombra e per qualche istante i miei occhi si devono adattare alle sole luci stroboscopiche. Non riesco a distinguere bene cosa c’e’ nella sala, vedo solo la gente, le luci e le enormi casse stereo. Camminiamo per un po’ in circolo fino a che non troviamo un divanetto libero e ci buttiamo i nostri cappotti, Sabrina e Manuela, altre due nostre amiche, si siedono noi invece andiamo a ballare. Comincio a divertirmi mi sembra di essere nel centro di un enorme bordello. Mi piace molto la musica, in realta’ questo posto non e’ affatto come la mia fantasia aveva immaginato fino a pochi istanti prima, se non fosse per il fatto che gli uomini ti MANGIANO con gli occhi ed anche le donne. Il disagio sparisce quasi subito e mi ritrovo divertita ad osservare quella sfilata di corpi maschili e femminili e di sesso non ben definito portati, e’ evidente, chirurgicamente all’estremo, una pioggia di seni enormi, deformati da improbabili corsetti pseudo contenitivi, sederi di tutte le forme e colori, messi ben in evidenza da microscopici tanga leopardati o di pizzo, che lasciano molto ben intravedere sessi piu’ o meno minuscoli . Sembra una sfilata di carnevale ed io sono ai bordi della sala, seduta comodamente a godermela. Ballo con Fabiana… eccitate dall’ambiente ci baciamo ma innocentemente sulle guance o sfiorando appena le labbra ed io noto gli sguardi degli uomini intorno a noi e comincio a giocare con lei la abbraccio, la bacio, mi struscio addosso seno contro seno (lei capisce al volo il gioco che voglio fare) e con la scollatura da infarto che ho e’ tutto molto, troppo in mostra, ma stasera va bene cosi’, stuzzichiamo tutti quegli occhi e la cosa mi eccita da morire! Mentre sto ballando fra la confusione delle linee e delle forme imposta dalle luci stroboscopiche, i miei occhi si fermano affascinati su di una coppia di uomini, esteticamente perfetti, che si bacia avvinghiati, sudati ed appagati (lo si nota chiaramente) in mezzo alla gente …e’ una visione magnifica! Posso vedere chiaramente le loro lingue che si intrecciano, le bocche che si succhiano, si mordono, le mani che cercano ed affannose si stringono a pugno, i loro occhi infiammati di desiderio si guardano e si sorridono… e’ la prima volta che vedo due uomini baciarsi… Mi eccitano….e se ne accorgono ..si voltano verso noi due e ci sorridono. Il mio sguardo continua a vagare fra la gente poi si fissa su di un ragazzo, avra’ avuto circa 30/35 anni, mi dirigo sicura verso di lui e’ da un po’ che mi fissa ha voglia di sesso glielo si legge in viso, mi dice di essere un pugile, fisico asciutto e muscoloso , poco piu’ alto di me, testa rasata, molto elegante, un bel viso, occhi neri, e’ molto sexy. Io ho perso ogni tipo di controllo o di pudore…mi sono dimenata come una lasciva giumenca in calore. E mi ci sono davvero divertita, anche se non mi comporto abitualmente cosi’ non mi riconosco piu’, questo posto, queste persone e l’anonimato portano a galla i miei istinti, vedevo la sua eccitazione crescere ed anche il suo nerbo, pur se nascosto dai pantaloni, fino a che ha ceduto, mi ha presa e baciata senza dire nulla e senza lasciarmi il tempo di dire nulla . hoo… che lingua….calda, morbida ed enormemente larga…mi sembra un fiume in piena che confluisce rabbioso nella mia bocca. Dopo mesi avevo ancora la lingua di un uomo nella mia bocca, sul mio collo, nel mio orecchio … ansimavo e ricambiavo con passione i suoi baci, succhiavo, mordevo, leccavo ….mi eccitava l’idea di avere gli occhi di Fabiana puntati su di me, mentre io avevo la mano sinistra sul suo culo, la destra sul suo pene eretto e la sua lingua lungo il mio collo. Siamo avvinghiati, schiacciati in un angolo della sala e pur in quella semi oscurita’ non sembra toccarci il fatto di essere in mezzo a centinaia di persone che possono vederci, che possono scorgere i contorni, le linee dei nostri corpi. Sono tentata di fargli un pompino li’ davanti a tutti, l’idea di un sano esibizionismo, che magari potrebbe sfociare in una grandissima orgia, la cosa mi eccita in modo indicibilmente lurido e vergogonoso. Mi dice il suo nome… (he non ricordo nemmeno) e’ stranamente sobrio, stiamo insieme a lungo, ma non beve e non fuma, mi dice che tra poche settimane ha un incontro percio’ si diverte, ma con moderazione. Mi dice che ho un buon profumo, io gli dico che dovrebbe sentire il mio sapore! Ammicca, mi sorride e mi chiede quali sono le mie preferenze sessuali, io gli rispondo che preferisco le donne (anche se ancora non l’ho mai avuto un rapporto completo con una donna, insomma non so che sapore ha) ma non disdegno gli uomini, dipende da come mi sento, mi chiede di fare sesso con lui, (sesso sicuro specifica, perche’ ovviamente non vuole problemi e nemmeno io, non ho mai avuto un rapporto non protetto in vita mia e non mi sembra questo il momento di cominciare ad averne) mi dice che mi stava osservando da un po’ e che vedermi con Fabiana, lo ha fatto eccitare da impazzire, mi chiede cosa preferisco che mi si faccia a letto, io gli dico sesso orale, ci baciamo, succhiamo, morsichiamo a lungo … mi chiede cosa preferisco fare a letto, gli dico far mettere comodo il mio uomo e succhiarglielo fino a che non e’ piu’ in grado di camminare, per quanto riguarda le donne non mi esprimo (anche perche’ non saprei cosa dire non ho ancora abbastanza esperienza), lo scintillio del suo sguardo mi trapana il cervello… metto una mano fra le sue cosce e lo sento gia’ in erezione il bastardo, ci baciamo ancora come piace a me, gli struscio il seno sul petto…nonostante il reggiseno e la camicetta di seta, i capezzoli sono troppo duri e lui li sente….. li scopre …li succhia e li morde davanti a tutti. mi piace questo esibizionismo ed accetto la sfida. io muoio dalla voglia di fargli un pompino, muoio dalla voglia di sentire il suo sapore cosi’ lo trascino in un angolo buio della sala, gli slaccio i pantaloni e li abbasso quel tanto che mi basta per affondare il viso in mezzo ai suoi coglioni e cominciare a leccarli… prima con la punta e poi con tutta la lingua, risucchiare leggermente la pelle in bocca e poi tutto il coglione prima uno e poi l’altro, massaggiandoli delicatamente con la lingua, in un moto rotatorio uniforme… Mentre li succhio la mia mano destra e’ sul cazzo, lo sento caldo, duro e nerboruto, lo tocco, lo massaggio lo accarezzo. Con la lingua lo percorro in circolo alla base cercando di fare un leggera pressione, come un piacevole massaggio. Poi sono sull’asta che percorro per tutta la sua lunghezza, lungo tutte le vene, tutte le pieghe… prima con la punta e poi con tutta la lingua, facendovi colare quanta saliva mi e’ possibile… Nel frattempo la mano non si e’ fermata e l’altra tiene dolcemente, ma ben saldi i testicoli massaggiandoli di continuo, ora gli sono sulla cappella violacea, la pelle e’ tesa fino allo spasmo … gli “faccio la punta” come amo dire io…la racchiudo saldamente fra le labbra la inumidisco bene e la spompino velocemente dalla base alla punta ma solo della cappella… sento le sue cosce tremare, le sue ginocchia cedere, ci guardiamo fisso negli occhi … sono lucidi di godimento e di estasi … in un istante lo prendo tutto in bocca e sento un grido roco scappargli dalle labbra, lo sento ansimare, gli porto le mani sopra il mio capo, fra i miei capelli, voglio fargli capire che puo’ darmi un ritmo diverso… lui non si fa pregare… spinge, ansima e spinge …io mugulo e glielo succhio con piu’ forza Poi rallento …lui tenta invano di continuare ma non ci riesce e allora accenna un forsennato, nevrotico andirivieni col bacino, ma io lo attanaglio con una presa alla vita… Deve godere solo quando voglio io! Rallento e poi riprendo, in una danza che sembra non avere fine, mi guarda, vedo i suoi occhi implorarmi, supplicarmi di farlo godere, ma non cedo, fino a che sussurrando, quasi mordendosi le labbra si fa sfuggire un: “ti prego…” E’ in mio potere! Aumento il ritmo di colpo, lo lavoro dall’interno con la lingua e succhio … succhio… succhio… fino a che non ho piu’ fiato… si irrigidisce, sento le chiappe che si stringono dure come marmo, butta indietro la testa, mi afferra con violenza i capelli e mi impone un ritmo insostenibile, quasi mi soffoca, ma io lo voglio accontentare e lo sento godere ….ed io godo con lui… sento finalmente il suo sapore agrodolce, con getti caldi lo sento sciogliersi sulla mia lingua… il suo sperma mi cola copioso dalla bocca, perche’ cosi’ ho voluto, lo sento tremare… lo vedo dare una ferocissima testata all’indietro al muro… sbuffare… ringhiare…l’ira e l’aria che espelle prepotente dalle narici lo fa somigliare molto ad un toro l’attimo prima della carica. Le persone attorno a noi sono immerse nella festa e nel casino, non sembrano accorgersi di nulla o per lo meno non ci danno molto peso, il che dopotutto non mi dispiace… Ha goduto ma io lo tengo ancora in bocca, morbido, ogni tanto gli do un colpetto con la lingua ed una poppata, lui mi guarda e sorride … Lo faccio fuoriuscire dolcemente dalla bocca, lo rimetto negli slip, mi ripulisco la bocca ed il collo con un paio di fazzoletti di carta che avevo in tasca, mi alzo e lo bacio a lungo, voglio che senta il suo sapore e lui ricambia appagato, con passione mi abbraccia, mi stringe, quasi mi stritola, mi soffoca, fra quei muscoli… io gli faccio segno di stringere di meno e lui allenta la presa e mi chiede scusa. Gli sorrido e gli chiedo se e’ bisex come me, mi dice che e’ stato sempre e solo con donne, eccezion fatta per una sola notte con un trans, io gli chiedo se gli e’ piaciuto e lui si limita a dirmi: “…un’esperienza che non rinnego…”, Balliamo molto insieme, poi torniamo nel nostro angolo. Mi porta da bere, si prende in bocca una fetta di limone e me la offre da succhiare…io la prendo fra le dita, la infilo sotto la gonna, me la passo fra le labbra bagnate (lui mi guarda sorridente) poi ne succhio una meta’ e porgo a lui l’altra…. Lui la mangia, la divora …ed io rido divertita. Lo so mi sto comportando come una troia. Non posso crederci ma mi piace e glielo dico senza mezzi termini Lui mi sorride e risponde “…non credo a te piaccia fare la troia, credo a te ora piaccia fare la MIA troia…dai lasciami fare, voglio farti godere …lasciati andare…”Ha ragione, il mio corpo mi sta gridando il desiderio che ha di questo sconosciuto, ma in un flash il mio pensiero corre a Paolo ed il mio cuore, accidenti a lui, mi impedisce di fare cio’ che sarebbe nella mia indole. Lui insiste, vuole solo farmi stare bene, gli credo ma non cedo e senza dirgli il perche’. Mi piace stare di nuovo tra le braccia di un uomo, anche se non e’ l’uomo che amo. Lui per tutti questi mesi e’ dovuto stare in America per lavoro, la multinazionale per la quale lavora lo ha spedito lontanissimo da me, tornera’ fra 10 giorni e chissa’ come faro’ a dirgli quello che ho fatto… Improvvisamente non mi diverto piu’, ma non voglio pensare a Paolo adesso. Le mie amiche mi vedono assaporare di nuovo la lingua dello sconosciuto, lo vedono prendermi in bocca un capezzolo … ha molta voglia di scoparmi e me lo dice senza mezzi termini in un orecchio. Io invece no, non ho voglia di scopare ho solo voglia di giocare, come sto facendo…. Alle 5.30 mi invento una scusa lo bacio un’ultima volta e me ne vado con le mie amiche e alle 6.20 dopo una doccia calda finalmente mi metto a dormire. Ho deciso, non diro’ nulla a Paolo. Mi sveglio il giorno dopo molto rilassata, e’ domenica ed ho voglia di vedere Sara e dirle che l’avventura è finita tornerò ad essere quella di sempre. Ma la penso proprio così?

