Siamo in camera tua, nella penombra della notte. Ad illuminarci solo i lampioni sulla strada, che rischiarano un po’ la stanza attraverso la finestra. Stiamo lì, in piedi, al centro della stanza, uno di fronte all’altra. Mi prendi le mani e mi guardi. Inizialmente cerco di evitare il tuo sguardo… temo di perdermi nei tuoi occhi, temo di venire rapita dal tuo sguardo e di non poterti così più lasciare. Inizi a sfiorarmi… partendo dalle mani risali lungo le mie braccia, mi sfiori le spalle, il collo… Mi accarezzi i capelli. Poi con una mano ti posi dolcemente sotto il mio mento, e con gentilezza m’imponi di alzare il viso, obbligandomi così a guardarti dritto negli occhi. Mi sorridi… cerchi in questo modo di tranquillizzarmi e mettermi a mio agio. Ci riesci perfettamente… il tuo sorriso ed i tuoi occhi mi dicono “non preoccuparti piccolina… va tutto bene”. Sì, va tutto benissimo. Ora ti guardo sicura di me… Mi sorridi nuovamente. Sei così bello quando sorridi… mi dai sicurezza. Le tue mani scendono sui miei fianchi, lentamente… Ti sento stringermi, desiderarmi. Mi dici “vieni qui piccolina mia”, e mi tieni stretta in un interminabile abbraccio. Sei così dolce con me. Ho la testa appoggiata al tuo cuore, lo sento battere forte, sei emozionato. Allora mi scosto, ti guardo negli occhi, e questa volta sono io a sorriderti dolcemente. Le tue mani scivolano sui bottoni del mio vestitino corto… inizi dall’ultimo, quello che sta all’altezza delle mie cosce, e poi sali. Li sbottoni lentamente, uno ad uno. Sei così sensuale nel farlo… mi stai facendo impazzire! Ti sto desiderando tremendamente… vorrei che tutto diventasse più rapido, che mi strappassi i vestiti di dosso e mi prendessi così, subito. Ma tu continui con la tua lentissima dolcezza a farmi sognare… sei un angelo! Finalmente sei giunto al bottone più in alto… sbottoni anche quello guardandomi negli occhi, e finalmente fai cadere il vestito a terra. Non distogli lo sguardo dal mio, per ora non t’interessa osservare il mio corpo e le mie forme… lo vuoi solo toccare e al tempo stesso vuoi penetrare il mio sguardo scavando nell’intimo, cercando cenni di piacere e di approvazione. Li avrai tesoro mio, perché ti desidero troppo. Inizi ad accarezzarmi il seno, lo sento scoppiare, mi sembra che non riesca più a stare contenuto nelle coppe del reggiseno azzurro che ho comprato proprio per l’occasione… Sembra che anche tu lo capisca… le tue mani scivolano dietro, sulla mia schiena, e lo sganciano. Torni sulle mie spalle, fai scivolare le spalline, poi lo prendi e te lo porti al volto… Vuoi sentire il mio odore… Lo tieni forte stretto tra le tue mani, e dopo un bel sospiro lo lasci cadere a terra, facendolo finire sopra il mio vestito. Ora finalmente mi guardi, guardi il mio seno e lo accarezzi, con le dita accarezzi le sue rotondità, vai a solleticarmi i capezzoli, li stringi… Sono estasiata, il mio corpo è percorso da mille brividi. So di essere in tuo potere. Le tue mani scendono lungo i miei fianchi e vanno a posarsi sui glutei lasciati scoperti dal perizoma che indosso, li stringi, e mi fai contrarre in un altro brivido. Non posso più aspettare… porto le mie mani a sbottonarti la camicia, guardo il tuo petto che si scopre man mano che proseguo… Sei stupendo così, con la camicia aperta… Ora prendo la tua cintura e la slaccio con un movimento deciso che ti fa sussultare ed eccitare al tempo stesso. Ti sbottono i pantaloni, e li faccio cadere sul pavimento. Con un lento movimento che ti caratterizza esci da essi, li togli. Sei rimasto in un paio di boxer molto carini, e scorgo il tuo rigonfiamento… Sì, mi desideri, come io desidero te. So che fra pochi attimi mi avrai, non ce la fai più. Mi fai stendere sul letto, a pancia in giù, ed inizi a darmi dei baci sulla schiena, lungo la colonna vertebrale. Sento le tue umide, calde, morbide labbra, e a volte anche la punta della tua lingua. Ogni tuo bacio corrisponde ad un mio brivido, ho la pelle d’oca ovunque… Non so più cosa fare, vorrei che tu smettessi, sto impazzendo. Sento il clitoride gonfio e duro che mi fa stringere le natiche per la voglia. Divarico leggermente le gambe cercando così di placare il mio desiderio… Ma tu non intendi affatto placarlo. Vieni a togliermi il perizoma, baciandomi i glutei, e le tue dita che scivolano lungo le mie gambe mi fanno rabbrividire ancora. Ti porti un dito alle labbra, lo succhi, lo bagni, e poi lo infili tra le mie gambe divaricate. Stai tastando il territorio. Lo percorri dalla vagina al clitoride, bagnandoti così dei miei umori che già scorrono abbondanti. Il mio clito si ritrae al tuo passaggio… Lo sento piacevolmente indurito e voglioso. Infili il dito dentro di me mentre riprendi a baciarmi la schiena… inizi a scoparmi… Mi fai provare un vuoto allo stomaco tant’è il desiderio ed il piacere per quello che mi stai facendo. Sali con le labbra fino al mio collo, continuando a muovere il dito nella mia vagina, e poi arrivi finalmente alla mia bocca… Mi baci. Fortunatamente non hai fumato stasera, non ne avrei sopportato il gusto… Sento la tua lingua scavare nella mia bocca per poi incontrare il mio muscolo… Ci stiamo piacevolmente leccando l’un l’altro, le nostre lingue si sono unite così come le nostre salive… è tutto un miscuglio di liquidi e di sapori. Mi piace come mi baci, sei stupendo amore mio. Certo che il tuo bacio mi ha scombussolata… mi hai fatto provare emozioni fortissime ed incredibili, ho avuto un’esplosione di piaceri che sta colando sul tuo dito mentre lo tieni ancora dentro di me. Ti stai eccitando ancora di più a sentirmi così bagnata, a sentire la mia vagina dilatarsi e chiederti di più. Vorresti accontentarla, ma non è ancora il momento, vuoi farmi impazzire fino in fondo… Vuoi che il mio desiderio aumenti così tanto da farmi sentire una vera troia, una cagna in calore… Vieni a divaricarmi le gambe ancora di più, e ci infili la testa. Inizi a darmi profonde leccate che partono dal clitoride e percorrendo tutta la mia vulva arrivano fino all’ano. Nessuno mi aveva mai leccata così! Il mio corpo inizia ad agitarsi, quasi a ribellarsi. Sei costretto a tenermi ferma per le braccia, mentre continui a leccarmi e a farmi godere in quel modo. Ogni tanto mi stuzzichi infilando la lingua nei miei buchi per un attimo… la rendi dura e poi la piazzi nella vagina e nell’ano per farmi aumentare vertiginosamente la gran voglia di cazzo che ho. Ci resti solo un attimo, ma è quanto basta per farmi star male quando poi la ritrai, mi sento improvvisamente vuota… Sto esplodendo… Il mio culetto rotondo si solleva, cerca qualcosa che mi riempia facendomi sentire la troia che sono. So che stai sorridendo compiaciuto nel vedere la scena… Vieni a prendere il cuscino e lo infili sotto il mio ventre… ora tutto il bacino è sollevato, e così il mio sedere. Vorresti dilatarlo, come so che ti piace vedere dilatata ogni cavità di una donna. Posi le mani sui miei glutei, vicino al solco, ed inizi a tirare la pelle per vedere il mio buco posteriore aprirsi… Cazzo, così mi fai venire voglia di prenderlo anche nel culo! La mia figa continua a colare, non l’ho mai sentita così fradicia di piaceri. Credo di avere già allagato il cuscino, sento tutto colare sul mio interno coscia. Tenendomi il culo così, bene aperto, vieni nuovamente a leccarmi l’ano. Ci sputi sopra un po’ di saliva, poi infili tutta la lingua ben dura dentro, e con essa tenti di scoparmi il culo. Sei proprio un gran porco tesoro; è la prima volta che lo facciamo e già sai come farmi morire… Sei fantastico! Porti una mano sotto, sulla mia figa, e fai un sospiro. Dici di non aver mai sentito nessuna fregna così vergognosamente bagnata. Dici che il mio clitoride si è ingrossato a dismisura. Continui dicendomi che sono una gran bella troia, oscenamente vogliosa. Le tue parole mi eccitano ancora di più, mi fanno gemere, e i miei caldi umori mi stanno ormai inzuppando. Ti giuro, non mi sono mai sentita così tanto vacca in tutta la mia vita, con te mi stanno succedendo cose nuove, con te lo farei ovunque senza preoccuparmi della gente che ci circonda, e anzi, mi ecciterei ancora di più a sapere che ci stanno guardando, e magari che le patte dei loro pantaloni si sono gonfiate, o addirittura che si stanno masturbando nel vederci. Il pensiero è ormai fisso nella mia mente e mi fa godere troppo. La mia voglia è alle stelle! Con te sto diventando una gran puttana, e la cosa mi piace troppo… In questo modo ogni piacere è triplicato, ogni voglia, ogni pensiero… Vivo il sesso in tutto il su! o enorme piacere. Sto gridando… Vieni a placarmi infilando tre dita tutte insieme nella figa, e con voce incredibilmente sensuale mi chiedi “va meglio?”. Stai diventando sempre più porco, lo sento, il vedermi soffrire e godere allo stesso tempo ti fa salire l’eccitazione e la voglia di tenermi in attesa… Ti piace vedermi trasformare in una troia vogliosa di cazzo, vedi che così sono completamente in tuo potere, che faccio di tutto, che ti farei e mi lascerei fare ogni sorta di cose. Questo pensiero ti fa concludere con un “che vacca!” a voce alta. Ed è enormemente godurioso sentire questi “complimenti” da te… In altri termini sarebbero state parole offensive, ma in questo contesto sono solo enormi complimenti, mi fanno sentire realizzata nel mio scopo… quello di essere, per stasera, la tua troia, la tua grandissima cagna in calore. Fai uscire le dita dalla mia vagina, e mentre mi lamento mi dici “non preoccuparti tesoro, torno subito. Vado solo in cucina a prendere la borsa della spesa… oggi sono stato dal fruttivendolo”. Lì per lì non capisco, ma quando ti vedo tornare con la borsa tutto mi è più chiaro: carote, zucchine, banane ed un bella melanzana… Mi chiedi cosa preferisco, ed io ti chiedo d’iniziare con le zucchine. Ne prendi tre, me le dai, e mi chiedi di succhiarle lentamente, una per una, come se stessi facendo una pompa… Obbedisco. La mia saliva cola sulla prima zucchina, le mie labbra scendono e risalgono succhiandola lentamente, come mi hai chiesto tu. Me la togli dalla bocca, dicendo “proprio un bel lavoretto”, e ti accingi ad infilarmela tra le cosce. Ora sono sdraiata a pancia in su, mi apri le gambe, tieni bene aperta la mia vulva con una mano, e con l’altra infili la zucchina. Mi vedi chiudere gli occhi e piegare la testa all’indietro… Non è di notevoli dimensioni, ma nemmeno tanto piccola, e ciò mi permette di sentirmi parzialmente riempita. “Dai, ancora!” ti chiedo io, e tu non esiti. Mi dai da succhiare la seconda zucchina. Questa volta succhio più avidamente, e sei costretto a togliermela quasi con la forza. La punti nuovamente alla mia vagina, e cercando di tenerla più aperta possibile con le dita spingi dentro anche questa, dolcemente, per non farmi male. Sì, entra… Mi dai immediatamente la terza in bocca, ed inizi a scoparmi con le altre due. Le muovi avanti e indietro, a volte insieme, a volte in modo alternato. Ad un certo punto ti fermi tenendole dentro di me, e vai a far colare un po’ della tua saliva sul mio ano. Ti imbratti le dita dei miei umori, e dopo averli raccolti li vai a spalmare bene sul mio buchino posteriore. Infili un dito, e poi un altro, cercando di prepararmi. Mugolo dolcemente, dicendo di sentirmi finalmente piena, ma tu mi rispondi che non lo sono ancora abbastanza. Prendi la terza zucchina e me la spingi nel culo. Le altre due che mi riempiono la figa di certo non ti facilitano il compito, ma tu vuoi riempirmi come si deve. Ora finalmente puoi scoparmi figa e culo alternando i movimenti… Sto morendo di te e dei tuoi giochi erotici. Guardo i tuoi boxer, è già da un po’ che stanno esplodendo. Quella dura proboscide in mezzo alle gambe spinge come non mai… Togli tutto, togli le zucchine una ad una per lasciarmi soffrire maliziosamente. Penso che sia finalmente giunto il momento di riceverti, ma mi sbaglio. Dici di voler fare la “prova dilatazione”… mi chiedo cosa sarà mai. Inizi ad infilarmi una ad una le carote che hai comprato, così come sono, senza inumidirle, poiché ritieni che la mia figa sbrodoli già a sufficienza… Una, due, tre… cazzo, ancora non mi sento piena. Siamo già a quattro… ora vanno dentro con più difficoltà, ma riesci ad infilare anche la quinta. Mi dici “amore, hai la figa così oscenamente enorme o è tutto merito della tua infinita eccitazione?” “Hai detto bene, infinita… Da quando abbiamo iniziato non ho smesso di eccitarmi nemmeno per un secondo. E non avevo mai provato una simile dilatazione, di questo ne sono certa. Basta, ti togli finalmente i boxer mentre mi chiedi di togliere le carote. Hai un cazzo stupendo come immaginavo. Lo posi tra i miei seni ed inizi con una spagnola che me lo fa sentire enormemente duro… Non so quanto reggerai. Mi fai alzare, ti stendi sotto di me, e mi chiedi un 69. Non vedevo l’ora! Inizio a succhiarti le palle mentre mi lecchi il clitoride… Risalgo lungo l’asta, la lecco come leccherei un ghiacciolo, dalla base fino alla cappella. Te la succhio… è rossa e bella dura, succhiarla è un vero piacere… Ogni tanto la stuzzico con dei colpetti di lingua decisi, e poi riscendo ad ingoiare il tuo meraviglioso membro. Anche tu hai preso a succhiarmi il clitoride, e lo mordicchi provocandomi piaceri e brividi immensi. Te lo sto succhiando sempre più avidamente, sono affamata ed assetata del tuo cazzo. Le tue dita sono nella mia figa, ma non riesco nemmeno a capire quante sono, sto pensando solo al tuo uccello. Credo che tu stia per venire… Ed infatti mi dici di fermarmi, ma io non lo faccio… la mia voglia è esagerata e non riesco a smettere. “Brutta troietta che non sei altro” mi dici, ma non ti sento. Mi dai della porca, della vacca, della puttana, ma niente serve a placare la mia fame di cazzo. Allora mi tieni con una mano la testa e mi dici “Cazzo, sei più troia di una cagna in calore! Allora puttanella, la vuoi fare la mia cagna?” Sto zitta, ma tu quasi ti arrabbi, mi urli di risponderti, subito… Il mio sì arriva come un gemito da orgasmo… Con un sorriso beffardo dici che lo vuoi sentire dalle mie labbra cosa sono, come mi sento. Mi vergogno, ma se non lo dicessi probabilmente mi lasceresti lì in preda a tutte le mie voglie. Ti dico che sono una cagna in calore, una grande troia… Ne sei entusiasta. Mi fai notare come mi sia trasformata da dolce e quasi timida a grande porca, troia e passionale… Mi metti in posizione da cagna, vuoi sfondarmi tant’è la tua eccitazione. Mi chiedi se preferisca prima il culo o la figa… La risposta è ovvia, ma so che me l’hai chiesto solo per sentirmelo dire… “La fregna” ti rispondo io… “Dai, infilamelo tutto che sono fradicia. Non lasciare fuori neanche un millimetro, voglio sentirmi la figa completamente piena”. Mi accontenti senza indugiare… “Certo mio piccolo tesoro” dici sottovoce, ma io lo sento, ti sento… Nonostante tutto rimani il mio dolcissimo cioccolatino. Me lo infili con un movimento deciso, mi tieni i fianchi e li spingi addosso a te ad ogni affondo. Mi fai urlare dall’immenso piacere, sei fantastico. Sento perfino pulsare il tuo uccello dentro di me… Ma ancora non vuoi venire. Lo estrai e vai a riempirmi il culo. Ti sento piacevolmente sfondare in me… Vai a riempirmi la figa, per quello che puoi, con una mano… Mi fotti e mi fai godere… Sì, sei fantastico… Eccoti, ti sento, finalmente vieni. Una violenta eiaculazione invade il mio corpo. È stata una scopata grandiosa… Anzi no, non è stata solo una scopata, il nostro è stato amore, me lo sento.
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