Conosco Valentina praticamente da sempre. Abbiamo fatto le elementari e le scuole medie insieme. E’ la classica ragazza a cui tutti sbavano dietro. A vederla oggi che ha 28 anni, penso che nessuno saprebbe negargli nulla. Figuriamoci io a 13 anni, durante la gita a Capri, quando dopo un paio di baci mi fece la prima sega. Già allora dimostrò abilità mai nascoste, leccandosi le dita impregnate del mio denso seme. Quando a 18 anni partii per diventare Ufficiale dell’Aeronautica eravamo fidanzati da 6 mesi e quando 3 anni dopo ebbi la promozione a Tenente divenne la mia legittima moglie. Valentina è una donna che sprizza sesso da tutti i suoi pori e quando andavo in giro con lei mi sentivo orgoglioso perché tutti si giravano a guardarsi. Mi concesse il suo culo la notte di nozze, assicurandomi di essere vergine almeno li, ma la facilità con cui entrarono i miei 22 cm. mi lasciò qualche dubbio in proposito. Con lei sperimentai di tutto, appunto dal sesso anale ad forme estreme, come ad esempio il pissing, e il sesso durante le mestruazioni. Qualunque cosa facesse non c’era mai da meravigliarsi, le riusciva tutto naturale. Non mi meravigliai quando chiesi un prestito per la ristrutturazione della casa e nonostante il mio stipendio di 4 milioni delle vecchie lire mi venne negato dalla banca e solo una settimana dopo, per sua intercessione, lo avevamo accreditato sul nostro conto corrente. Per quanto riguardava la vita sessuale tutto andava a gonfie vele, lo facevamo almeno una volta al giorno con partecipazione e rapimento da parte di entrambi. Quando partii per la prima missione in kosovo, fu lei che mi spinse ad andare, adducendo a questo suo desiderio il prestigio che un lavoro del genere mi avrebbe apportato. Quando tornai dopo 4 mesi e le nostre scopate diventarono sveltine settimanali, non mi meravigliai, sapendo che comunque una donna del genere prima o poi non sarebbe stata più mia. E non mi meravigliai, quando da un giorno all’altro se ne andò di casa per andare a vivere con un muratore che aveva conosciuto durante la mia missione. Non mi meravigliai altresì quando si sparse in giro la voce che era incinta, già prima di andarsene da casa. E non mi meravigliai neanche quando durante una causa per la separazione, la mattina in aula mi aggredì verbalmente, accusandomi di non averle restituito della biancheria personale, e quando la sera, sotto ordine del giudice venne a riprendersi quello che le mancava, in pratica mi violentò in tutto e per tutto. Incinta di 6 mesi mi concesse tutto quello che mi poteva concedere, telefonò al compagno dicendogli che avrebbe dormito dalla nonna in quanto non stava tanto bene, e passammo una delle notti più trasgressive della mia vita. Mi donò 2 volte il culo che sembrava vivere di vita propria, mi fece un pompino da favola e non si lasciò sfuggire neanche una goccia della sborra che le riversai copiosamente in gola. La scopai selvaggiamente alla pecorina, prima di lasciarla la mattina sfinita e bellissima sulla soglia di casa. La maternità sembrava averle donato una bellezza se possibile ancora maggiore, la vedevo con la carrozzina in giro per le strade e mi struggevo al ricordo che quella splendida creatura, almeno per un periodo era stata mia moglie. Non mi meravigliai quando un pomeriggio mi convocò d’urgenza a casa sua, e con la scusa di trattare problemi inerenti la separazione, approfittando dell’assenza del marito, volle ricordare i vecchi andati facendosi leccare la fica in piene mestruazioni. Era la cosa che la eccitava di più e secondo quanto mi disse, con il suo attuale compagno non lo faceva mai, in quanto lui non voleva. Non mi sorprese quando mi disse che era salita di livello nel suo lavoro 2 volte in 5 mesi e mi raccontò nei minimi dettagli come si era scopata il suo datore di lavoro. Tra l’altro per lei lasciò anche la moglie e 2 figli. Approfittando dell’assenza del suo compagno, impegnato con la ditta in cui lavorava in una ristrutturazione di un castello che lo teneva lontano tutta la settimana lavorativa, passavo la maggior parte delle mie notti a riscaldare il suo letto, tra scopate, inculate e pompini da sogno. Non mi sorpresi quando mi disse con una risatina molto allusiva, che avrebbe chiamato il suo secondo figlio Adalberto, come il direttore della banca che le aveva concesso un mutuo di 45 mila euro. Adesso è la mia amante, scopiamo a più non posso tutti i momenti in cui possiamo, abbiamo avuto per un periodo di 6 mesi un menage a troi, in cui la sorella di 25 anni era quasi sempre spettatrice. So che scopava con tutti quelli che gli andavano a genio, la squadra di basket, neri compresi è praticamente passata in toto nel suo letto. Nonostante tutto è riuscita a sorprendermi la settimana scorsa, quando, incinta per la terza volta, mi disse che avrebbe chiamato il figlio Matteo.
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