Fabio era raggiante. Compilando la classifica ebbe modo di farlo lentamente, pensando a come erano cambiate le coppie. Ora al comando c’era lui, sposato da 12 anni con Lorella. La seria e decisa Lorella, che mai avrebbe dato modo di pensare che fosse una sporcacciona che si scopava ben otto sconosciuti… Erano al comando con 200 punti. Renato e la bella mora Lella, i loro più intimi amici, erano al secondo posto, con 175 punti. Fabio sorrise pensando alle prove che Lella aveva superato… Si era prostituita, e si era fatta pisciare addosso da tutti i suoi amici. E pensare che era una tranquilla negoziante, con un po’ di puzza sotto il naso… Viaggiava su auto di lusso e con vestiti firmati, e solo poche sere prima lui, come altri, aveva avuto modo di urinargli addosso… Sempre al secondo posto, Gianni e Marzia. Sposati da più di 18 anni, con due figlie nate appena sposati ed oramai grandi, avevano dimostrato anche loro di non avere più nessuna remora, nessun tabù. Pino e Sandra, anche loro a 175 punti. Il povero Pino subiva l’esuberanza sessuale della sua più giovane compagna, che nonostante tutto era la donna più “anziana”, con i suoi 45 anni, portati benissimo. Il povero Pino, oramai aveva superato i 60 anni, e per non perderla e trovarsi solo come un cane, da tempo aveva accettato tutto quello che Sandra voleva e desiderava fare, compreso questo gioco. Sandra era certamente la più spregiudicata, e per Fabio avrebbe potuto vincere il monte premi facilmente, tanta era la sua voglia, ampiamente riconosciuta, di cazzo. Ma per ora, se ne stava tranquilla al 2° posto… Dario e Denise, anche loro sposati giovanissimi, Lui sembrava ancora un giovane pazzo scatenato, ed non era un mistero per nessuno che le scappatelle facevano parte del suo modo di fare. Lei era una donna seria, sempre vestita molto pudicamente, senza nessuna cosa che la facesse notare in qualche modo, ma sempre sorridente ed affabile. 50 punti ed una prova in meno. Ultimi, sorprendentemente, Giacomo a Maria. Si erano sposati quando lei aveva 17 anni appena compiuti e due gemelline appena nate. Lui, di 7 anni più anziano, era un tipo molto bizzarro ed imprevedibile. Non gli faceva paura nulla, e quando s’intestardiva… non c’era verso di farlo ragionare. Per il Gioco dunque, era un potenziale vincitore, sebbene la povera bionda e tranquilla Maria, avesse fallito la sua prova, ed ora erano ultimi, con soli 25 punti. Il montepremi era di 39.900.000 lire, ma Fabio, che pure era al comando, non se ne preoccupava, anzi, la cosa che lo seccava maggiormente era che il Gioco avrebbe forse potuto finire con quest’ultima prova, come era stato prestabilito all’inizio. Inviò la classifica via e-mail a tutti i partecipanti, ricordandogli che si dovevano incontrare a casa di Dario e Denise, il martedì seguente. Naturalmente furono tutti presenti. Nel frattempo poi, Dario aveva tempestato di telefonate il povero Renato, invitandolo a escogitare una prova davvero difficile per la propria moglie, in quanto era sicuro che la povera Denise, avrebbe superato ogni difficoltà senza alcun problema. Nel frattempo, pure Giacomo aveva chiesto di far fare una prova a Maria, per recuperare tutti i punti persi. Renato così, escogitò una prova per ambedue. Le coppie, sedute nel comodo salotto di Dario e Denise, attesero le delucidazioni di Renato, il quale le espose senza tanti fronzoli: “Ho contattato un regista hard. E’ disposto a venire a fare un filmato di tipo amatoriale, dove Denise e Maria dovranno esibirsi davanti alle telecamere con alcuni maschi.” “Quanti?” chiese divertito Gianni. “Abbiamo pattuito che siano quattro o cinque in tutto. Ma mi ha assicurato che in caso di necessità, anche gli operatori potranno unirsi al gruppo…” Tutti si scambiarono delle occhiate furtive, poi Denise intervenne: “Mah… Qui si parla di filmato hard… Dovrò baciare e farmi penetrare da dei cazzi senza preservativo…. Non era mai successo….” “Questa è la prova….” sentenziò Renato. Ci fu un attimo di silenzio. La decisione era dura da prendere, e le due donne osservarono i rispettivi mariti, i quali risposero per loro: “Accettiamo!” La povera Denise sprofondò nella sua poltrona, ammutolendo, mentre Maria, seduta sulle ginocchia di Giacomo, arrossì, sorridendo come una ragazzina. “Ti pensi Maria” disse Giacomo, infilandole una mano all’interno delle cosce “cinque maschietti per voi due… Questa volta solo cazzi veri…” Maria si fece toccare un po’, poi balzò in piedi rimettendosi a posto la gonna: “Sei un porco…” Giacomo per tutta risposta si annusò le dita: “Che troia… E’ già bagnata…” Risero tutti, poi Fabio volle mettere un po’ di pepe sulla cosa: “Propongo che i punti siano 125, con una maggiorazione di 25 punti per la femmina che avrà dimostrato più doti… artistiche….” Risero, accettando la sua proposta. Le scommesse furono aperte, e furono di 50.000 lire sul superamento o meno della prova di ambedue le donne, più 50.000 di puntata, su chi si sarebbe comportata meglio sul set. Quest’ultima scommessa sarebbe stata divisa tra il gruppo, e non sarebbe andata nel monte premi. Tutti scommisero che le due donne, nonostante la loro aria da santarelline e di madri di famiglia, avrebbero superato la prova. Le scommesse sulla più brava furono eque, tre a tre. La serata andò avanti tranquillamente, tranne per Denise, che rimase silenziosa, seduta nella sua poltrona. Renato aveva organizzato tutto per bene, e raccontò a Fabio quanto aveva stabilito con il regista. Le donne avrebbero dovuto fare un filmato dove compariva anche “Ivan il Terribile”, un ragazzone enorme con un cazzo asinino. Questo Ivan, corpo da culturista e cazzo da animale, era il fiore all’occhiello della piccola casa cinematografica che aveva contattato, e per averlo aveva rinunciato a qualsiasi compenso per le riprese! Semplicemente aveva detto al regista, che le due donne dovevano essere scopate da Ivan. Fabio come sempre, volle aggiungere un altro particolare: “Prima una piccola intervista… tanto per eccitarle o metterle maggiormente in difficoltà. Poi una bella lesbicata tra le due…” Renato sorrise: “Hai ragione….” “E quando faremo la prova?” “Sabato pomeriggio alle 13,30 arriveranno i tecnici per preparare luci ed attrezzature. Alle 15,00 le riprese dovranno cominciare. Mi ha raccomandato che le donne siano lì alle 14,30 per prepararsi.” Tutti si voltarono ad osservare Denise e Maria. Denise avrebbe voluto sprofondare… Sabato arrivò veloce, soprattutto per la povera Denise. Alle 13,30, puntuali, arrivarono con un furgone i tecnici, i quali con una velocità sorprendente, installarono faretti, spostarono mobili, piazzarono tre cavalletti, tutt’attorno alla camera. Sistemarono il banco regia in corridoio, poi prepararono il lettone, dove le due donne avrebbero dovuto esibirsi. Il regista arrivò poco dopo, e subito chiese delle donne: “Non si preoccupi… Saranno qui a momenti…. Sono un po’ tese….” “Ma sanno che dovranno scopare con Ivan?” Renato rise: “No… Credo che sarà una bella sorpresa….” “E che volete che gli faccia Ivan?” “Tutto….” “Anche il culo?” chiese preoccupato. “Compreso il culo, certo…..” Fabio, che aveva avuto modo di vedere in alcuni filmati Ivan, restò un po’ sbalordito. Un cazzo del genere faceva gridare anche culi ben allenati a prenderlo. Chissà che effetto su due tranquille mogli…. Dario non fece una piega. Fu Giacomo a protestare: “In culo? Ma a Maria non piace…. Mi dice sempre che gli fa male….” “Guarda amico… se ci da una passata Ivan, poi puoi entrarci con un braccio” disse sorridendo il regista, e Fabio di rimando: “Concordo in pieno…..” Giacomo si grattò la testa preoccupato: “Cazzo… Mi sa che anche questa volta va a finire male….” “Non l’hai mai inculata tua moglie?” chiese Gianni. “Credo che l’ho fatto tre, quattro volte al massimo. Lei grida, dice che gli fa male…..” Renato rise: “Vuoi ritirarti?” Giacomo serio si girò, ed osservò negli occhi Renato: “Neanche per sogno! Maria si farà inculare da quella specie di paracarro, e noi vinceremo quei stramaledetti soldi!” “Ricordatevi” intervenne Fabio “Le donne non devono sapere nulla di quello che le accadrà!” Annuirono, e cominciarono ad aspettare l’arrivo delle donne. Queste arrivarono puntuali, e subito le due si presentarono al regista. Questo con fare freddo e professionale le squadrò per bene. Denise aveva come al solito un paio di pantaloni blue, scarpe nere con il tacco, e un maglioncino. L’uomo la fece girare su se stessa, poi gli chiese di spogliarsi. Un ragazzo stava già riprendendo il tutto con una piccola telecamera, e Denise, rimasta sola con Maria, arrossì violentemente, ma cominciò piano a spogliarsi. In piedi, davanti ad un uomo sui 50 anni, sconosciuto, con alle spalle un ragazzo ventenne con la videocamera in mano che la puntava addosso a lei, si tolse prima le scarpe, poi passò a sbottonarsi i pantaloni. Questi caddero, e delicatamente Denise li raccolse, li piegò e li sistemò sopra una vicina sedia. Poi si abbassò lentamente i collant color carne. Alzò lentamente prima un piede, poi l’altro, liberandosi dell’indumento, quindi si tolse il maglioncino, rimanendo con un completino bianco. Il regista la fece girare ed abbassare, in modo di poter osservare attentamente il suo culo. Denise eseguì, sempre in silenzio. Si abbassò, mostrando le terga al regista ed alla telecamera, e tenendo le mani appoggiate alle ginocchia, alzò la testa, e poté vedere che tutti gli altri, in fondo al corridoio, la stavano osservando. Ora era lì, piegata in due, e sentiva l’invito del regista di spostarsi le mutandine in modo di mostrare maggiormente il suo corpo. Denise, sempre osservando i suoi amici, eseguì l’ordine. Accanto a lei. Maria, in silenzio aspettava il suo turno. Il regista parlava, facendole delle domande, e Denise rispondeva a monosillabi, di malavoglia, provando un’enorme vergogna per quello che stava facendo, ma non osava ribellarsi. Lei stessa non riusciva a capire il perché ora era lì, chinata, mentre teneva con la mano sinistra il bordo dell’elastico delle sue mutandine, mettendo in mostra il suo culo ad un emerito sconosciuto. Eppure era lì, e poco distante suo marito assieme a tutti i suoi amici e le sue amiche. Era rossa di vergogna, e detestava le domande del regista, che voleva sapere a quanto anni aveva cominciato a scopare, quando aveva sbocchinato il primo cazzo, quando l’aveva preso in culo, cosa gli piaceva fare con un uomo, e così via… Detestava tutto, eppure era lì, e la sua figa cominciava ad apprezzare il tutto. Con le dita della mano infatti, poteva sentire, oltre all’elastico delle mutandine, anche un leggero senso di umido, e questo non fece altro che aumentare il suo imbarazzo. Finalmente il regista gli chiese di alzarsi, di togliersi tutto e di mostrarsi davanti alla telecamera completamente nuda. Denise si girò, si tolse le mutandine ed il reggiseno, restando completamente nuda. Il regista fece fare delle inquadrature dettagliate su quel corpo. Le fece allargare le gambe, e chinare in avanti per mettere in mostra i seni. Si sentiva come una bestia messa in mostra… eppure la cosa se da una parte la rendeva rabbiosa, dall’altra la eccitava. Oramai sentiva indistintamente la sua figa bagnata, ed insistentemente continuava sbirciare nella direzione di Dario, che da lontano la stava osservando. Il regista la fece avvicinare, e con la mano le tastò i seni, poi la fece girare, e con ambedue le mani gli divaricò le chiappe, mettendo in risalto l’ano. La sensazione che provò, aumentò l’eccitazione. Il regista la fece rialzare e la invitò ad accomodarsi su una sedia. Denise, nuda, si sedette, e cominciò ad osservare Maria. Ora toccava a lei. Contrariamente a Denise, Maria si era preparata meglio. Indossava una minigonna mozzafiato, che faceva risaltare le formose e robuste cosce. Sopra una camicetta bianchissima, sbottonata a metà, per far risaltare le sue enormi tette, strette dentro una gueppierre bianca. Calze autoreggenti color carne, e stivali neri. La piccola e formosa Maria, era sorridente, per niente turbata da quello che Denise aveva dovuto fare poco prima. Come Denise, si tolse la corta minigonna, poi la camicetta, restando con la gueppierre bianca. Il regista la fece inchinare, cosa che lei fece sfoderando un sorriso stupefacente, ed allargandosi le chiappe per meglio mostrare quello che di più intimo aveva. Il regista passò a palpeggiare anche Maria, e poté assaporare le enormi tette di quella che era una curata e perfetta madre di famiglia. Solo un lieve rossore delle guance faceva denotare l’imbarazzo che Maria stava provando. Accanto a lei, nuda e sempre più imbarazzata, Denise, che con le ginocchia tentava di nascondere più parti del corpo possibili. Il regista fu soddisfatto. Fermò la telecamera, ed invitò le due donne ad accomodarsi in cucina, dove avevano allestito un piccola postazione per il trucco. Le due, nude, si accomodarono su due sedie, dove due solerti e baldi ragazzotti cominciarono a prepararle. “Tu vai bene come sei…” disse il regista a Maria “Mentre tu cerca di metterti addosso qualcosa….” Molto sgradevolmente e forse con la volontà di metterle ancora più in ridicolo, ad alta voce il regista tuonò: “Cercate di inquadrarle negli occhi queste… Si vede che sono un po’ imbarazzate. Voglio che il loro imbarazzo venga messo in risalto. Voglio che si veda che arrossiscono mentre se lo pigliano in corpo!” Le due arrossirono maggiormente… Dopo una bella passata di trucco, mentre tutti i componenti della compagnia si tenevano lontani, ma restando attenti a quanto succedeva, a Denise vennero consegnati degli indumenti intimi. Un paio di scarpe con un tacco vertiginoso, un reggicalze ed un paio di calze velatissime e nere. Denise cominciò a vestirsi, sempre sotto lo sguardo lontano del marito. Si vestì lentamente, con il pensiero fisso a quel lettone che l’aspettava lì vicino, e a quanto ora la stava aspettando. Le due furono accompagnate in camera, e le sorprese non ebbero fine. Le fecero accomodare su un lato del letto, e non tardarono a scoprire che prima della scopata collettiva, l’aspettavano un piccolo fuori programma. Il regista, come sempre un po’ brutale, le avvertì che siccome i ragazzi erano in ritardo, avrebbero dovuto cominciare senza di loro, e dicendo così pose accanto a loro degli attrezzi erotici. Maria li osservò un po’ perplessa. Erano due vibratori a forma di cazzo, un vibratore più piccolino per uso anale, e un lungo o grosso doppio cazzone di gomma. Non ebbero nemmeno il coraggio di ribattere, ma ambedue fissarono il grande specchio sulla parete, certe che dietro già avevano preso posto tutti i loro amici e compagni. Le due donne poi si guardarono attonite. Non avevano mai pensato di doversi toccare, eccitare reciprocamente, e Denise era la più restia. Si scostò da Maria, forse alla ricerca di un’improbabile riparo, ma il regista le incalzava: “Avanti… avvicinatevi e cominciate a toccarvi… a baciarvi….” Maria, che sapeva bene che non poteva più fallire, si avvicinò alla ritrosa amica, ed allungò la sua mano verso l’interno delle cosce di Denise. Questa si bloccò maggiormente, e sembrò tramutarsi in una statua di marmo, ma la lasciò fare. Maria salì con la mano, fino ad andare a sfiorare delicatamente i biondi riccioli della figa di Denise. Maria si avvicinò maggiormente, ed andò a baciarla delicatamente sul collo. Denise chiuse gli occhi, e strinse i pugni ed i denti. Provava un senso di repulsione. “No… Maria…. No….” Sussurrò, mentre Maria con la lingua risaliva il collo, andando a finire sulle labbra di Denise. Denise respinse il bacio, ed allora Maria la spinse leggermente facendola cadere sul letto. Denise sentì che lei le stava allargando le cosce, e sentì il viso di Maria farsi largo. Aprì gli occhi e poté vedere la testa bionda della sua amica infilata tra le sue cosce, e sentì indistintamente la sua lingua frugarle tra le labbra della figa. Volse lo sguardo verso lo specchio, e trovò un senso di schifo per quello che stava vivendo, poi osservò la telecamera che era praticamente sopra di lei, e stava filmando il tutto. Maria la stava sciogliendo piano piano, decisa a non deludere il suo uomo, che la stava osservando attentamente dietro quel maledetto specchio. La prova che Denise stava cedendo definitivamente la ebbe quando sentì la sua mano poggiarsi sulla testa e spingerla maggiormente verso l’interno delle cosce. Lei contraccambiò affondando la lingua fin dentro la figa dell’amica, assaporando uno strano gusto dolciastro. Il regista le richiamò e gli ordinò di cambiare posizione e di cominciare a toccarsi. Le due si distesero accanto, e dopo essersi osservate un attimo, cominciarono a toccarsi. Da principio le due mani toccarono i seni dell’amica, per poi scendere lentamente verso la figa, mentre i visi piano piano si avvicinarono fino a toccarsi. Infine le due si baciarono, mentre le due mani erano arrivate a titillare i rispettivi clitoridi. Le dita s’infilarono nelle fighe, e tutte e due oramai erano dimentiche delle telecamere, degli sguardi degli amici, del fatto che erano madri di famiglia, amiche, conoscenti da anni. Ambedue ora si godevano il lavorio di mano che l’altra gli stava facendo, dimentiche di tutto. La cosa andò avanti un po’, poi ancora un richiamo ed un cambio di posizione. Denise, con le guance arrossate in modo innaturale, si trovò con in mano un vibratore enorme, con le gambe oscenamente aperte, spalancate davanti alla telecamera. Lo stesso stava facendo Maria, la quale, dopo una veloce leccata all’attrezzo, l’aveva già infilato nella sua folta figa castana, e già stava sussultando, facendo intendere che gradiva la cosa. Maria stava manovrando l’affare con una foga davvero impressionante. Sembrava scatenata. Voleva finire la cosa velocemente, riscattandosi agli occhi del marito che da tempo la rimproverava per aver dovuto sodomizzare causa sua un viados, ed ora era decisa a tutto, anche a farsi filmare con quel coso in figa, ed in fondo, stava pure provando piacere. Denise, molto più lentamente, s’infilò il vibratore, e cominciò ad usarlo, osservando stupefatta l’amica in modo imbarazzato. Le due poi furono invitate a prendere il grande cazzone di gomma a due punte, e con difficoltà se lo infilarono, andando a svolgere un altro giochetto piacevole. Era evidente la grande grinta di Maria e l’imbarazzo di Denise. Le due si mossero aritmicamente, finché Maria non emise un suono gutturale ed insperato. Aveva goduto…. Si bloccò irrigidendo le gambe, e chiudendo gli occhi. Il regista decretò uno stop per rimetterle in ordine. Le due donne si alzarono, togliendosi lentamente il cazzone dalla figa, e velocemente si diressero verso il bagno per una rinfrescata. Maria era un lago di sudore, e non tutto questo era causato dalle forti lampade. “Sono arrivati i ragazzi” disse un cameraman, mentre le due stavano rinfrescandosi. “Ditegli di spogliarsi e di prepararsi…” rispose il regista, e rivolgendosi alle due, che nude stavano bevendo dell’acqua minerale “Sbrigatevi, che adesso vi beccate dei cazzi veri….”Maria e Denise finirono di bere direttamente dalle piccole bottiglie, una buona dose di acqua minerale, poi ritornarono sul set, davanti all’enorme specchio, di fronte agli sguardi dei propri compagni ed amici. Nude, senza nemmeno rimettersi le piccole mutandine, entrarono in camera, e Denise, con fare naturale, prese i vari vibratori sparsi nel lettone e li mise da parte, pulendosi poi le mani con un angolo del lenzuolo, quindi si sedette tranquillamente sul letto, accanto alla sua amica. Il resto del gruppo, nascosto dietro lo specchio, potevano osservare quelle due brave madri di famiglia, che bardate da vere puttane, stavano tranquillamente, dopo essersi masturbate a vicenda, aspettando l’arrivo di quattro o cinque stalloni, che le avrebbero sbattute davanti a loro ed alle telecamere. Le due stettero in silenzio, in un misto di eccitazione e di vergogna evitando pure di guardarsi, unico segno di un leggero imbarazzo. Attorno a loro, per il momento, dopo tutto quel periodo di confusione, s’era fatto il vuoto. Le telecamere erano rimaste incostudite, e le luci erano state spente. L’imbarazzo stava tornando piano piano a farsi notare, ma l’arrivo improvviso e trafelato dei vari cameraman, che subito accesero tutte le luci, le fecero trasalire. Maria si sedette compostamente, mettendosi a posto la gueppierre bianca e sistemandosi i due notevoli seni, mementre Denise sfoderò uno dei suoi migliori e radiosi sorrisi, accavallando le gambe, come per nascondere la sua peluria rimasta libera. Giacomo a Dario erano praticamente attaccati al vetro, ed osservavano quelle due loro donne, che apparentemente disinvolte stavano con le gambe accavallate, ad osservare i tecnici lavorare attorno a loro, aspettando l’arrivo degli altri sconosciuti uomini, che le dovevano scopare. Il regista, il quale evidentemente voleva proprio imbarazzarle, arrivò e chiese: “Ci sono un paio di ragazzi in difficoltà… Per favore, chi viene a dargli una sistemata all’uccello?” Denise voltò lo sguardo verso Maria. Le due arrossirono nuovamente, e nessuna delle due si mosse. Il regista si avvicinò, e presa per mano Maria gli disse: “Fammi il favore… Tu con quella bocca carnosa dovresti fare faville… Vai a fare un miracolo…. Succhia stì due cazzetti e rimettimeli a posto…” Maria, contrariata, ma senza opporre la minima resistenza, si alzò, diventando praticamente paonazza, e seguì in silenzio il regista, lasciando Denise da sola. In cucina, quattro baldi ragazzotti, nudi, stavano masturbandosi in piedi per preparasi alle riprese. Maria li osservò appena, ed abbassò la testa per la vergogna. Il regista la piazzò davanti a due giovani ragazzi. Avranno avuto 20, 22 anni, e la prima cosa che pensò, fu che potevano benissimo essere amici delle sue due gemelle. Il regista gli fece una leggera pressione sulla spalla, e Maria inginocchiatasi davanti a loro, si trovò i loro due cazzetti, abbastanza mosci, davanti alle labbra. Alzò gli occhi, ed osservò i due che la divoravano con gli occhi. Con le mani Maria andò a toccargli i rispettivi uccelli, dapprima delicatamente, poi presoli bene in pugno, cominciò a baciarli lentamente, poi cominciò a leccarli ed ad infilarseli alternativamente in bocca. “Ehy, mi raccomando. Non finirmeli, che ci devono servire” disse il regista, che impaziente aspettava, e sembrava godere nel vederla sempre più imbarazzata. Il due cazzi presero magicamente vigore subito, e Maria si fermò ad osservare i due cazzi, oramai pronti, e si voltò verso il regista, come per chiedere il permesso di alzarsi. Il risultato doveva aver soddisfatto il regista, il quale invece di far alzare Maria, fece sistemare gli altri due davanti a Maria e senza il bisogno di dire nulla, lei si mise a dare una ripassata anche a loro. Finito il veloce lavoretto, con tutte le labbra abbondantemente bagnate, con le guance arrossate, fu presa per un braccio, e senza tanti complimenti il regista la spinse verso la camera: “Preparatevi. Adesso arrivano….” Velocemente Maria raggiunse Denise, la quale si stava spalmando nella figa una buona dose di lubrificante. Vedendo arrivare Maria, non si scompose minimamente, ma finì il lavoro, e poi passò il contenitore all’amica, che pensò bene di imitarla: “Come sono?” chiese Denise. Maria, che evidentemente non si aspettava una simile domanda, fece un cenno con la testa che Denise non capì: “Cosa vuoi dire? Come sono?” Maria si pulì la mano su un piccolo asciugamano, poi sussurrò imbarazzata: “Sono tutti giovani…. Potrebbero essere compagni di scuola delle mie figlie…. Ed invece ora sono qui a …” “A scoparci…” terminò la frase Denise. Maria cominciava ad ammirare Denise. Si chiedeva come poteva essere così tranquilla, serena, mentre lei era un fascio di nervi e di sensazioni strane. I quattro ragazzi comparvero sulla porta, e si misero subito davanti alle due, con i cazzi già belli lucidi grazie alla saliva di Maria. Denise li osservò con un sorrisetto malizioso. Si alzò, e li andò a salutare tastandoli leggermente sui testicoli, e sfiorandoli con le labbra. Sembrava davvero un’altra donna. Irriconoscibile dalla tranquilla e casta casalinga tutta casa e supermercato. Un attimo dopo, le riprese ebbero inizio. I quattro si misero in fila davanti alle due donne, le quali cominciarono a succhiare e leccare i cazzi protesi davanti a loro, mentre dietro e sopra di loro, le telecamere funzionavano a pieno ritmo. I cameraman le riprendevano da tutte le angolazioni possibili. Dopo un po’, i ragazzi fecero distendere le due donne, e poco dopo il tutto era un groviglio di corpi che si attorcigliavano. I giovani erano davvero scatenati, e strizzavano seni, leccavano cosce, peli, mettendo le loro dita dentro ogni buco disponibile. Le due donne, con gli occhi socchiusi subivano, o meglio, si prestavano a tutto quello che gli altri gli chiedevano. I seni di Maria, fuoriuscii dalla gueppierre erano preda dei morsi di ambedue i giovani che le stavano a fianco, mentre con le mani lei andava a toccargli i rispettivi cazzi. Denise, a gambe aperte, si gustava le leccate di uno dei due suoi maschi, mentre succhiava avidamente il cazzo all’altro. Dietro lo specchio il clima era oramai infuocato. Lo stretto spazio, il buio, e le immagini che potevano osservare, avevano creato un’atmosfera incredibile. Fabio era tutto preso da ciò, ma non ci mise molto a scoprire Sandra, appoggiata su un angolo, mentre si masturbava con la sinistra, mentre con la destra aveva in mano il cazzo di Pino. Appena scoperto ciò, udì dei leggeri mugoli… Era Marzia, che aveva appoggiato le mani sul grande vetro, e facendo attenzione poté intuire che dietro di lei, Gianni la stava scopando in perfetto silenzio. Abbassò gli occhi, e mettendo lentamente a fuoco, poté intravedere nell’oscurità, le mutandine di lei a terra, infilate su una sola gamba. Lei inarcava sempre più il corpo per agevolare la silenziosa e lenta penetrazione del marito, che tentava di non farsi scoprire, ma preso com’era da tutto quanto gli accadeva di fronte, probabilmente gli interessava veramente poco. Fabio tornò ad osservare davanti a se, le due donne, che messe alla pecorina, si davano da fare con i quattro giovani stalloni. Le due, con un cazzo in figa ed uno in bocca, si stavano davvero divertendo, sempre ben consce della presenza dei loro rispettivi mariti dietro lo specchio. Ad un tratto però, il regista richiese di cambiare posizione, e subito i due che in piedi si stavano facendo spompinare, si proiettarono sulle donne. Chi le stava scopando, si distesero sul letto, facendole salire su di loro, ed infilandole da sotto. I due le distesero su di loro, facendo ben risaltare i culi delle due donne. Gli altri due, dettero una bella ripassata con del lubrificante, e questo provocò un grido di ribellione da parte di Maria: “Il culo no… Non lo prendo mai….” Le riprese si fermarono, ed il regista si precipitò in camera da letto: “Cosa vuol dire, in culo no?” Maria, imbarazzata, si staccò dall’uccello che la stava penetrando in figa, e si sedette sul letto, ed osservò Denise, che intanto, sempre sdraiata sul ragazzo, stava aiutando tranquillamente il secondo cazzo a penetrarla in culo. Maria, manifestando una certa incredulità, restò ad osservare la sua cara amica, che con gli occhi chiusi, si stava allargando le chiappe per agevolare la penetrazione. “Cosa vuol dire, in culo no?” domandò nuovamente il regista. Maria si girò, ed lo osservò un attimo, poi rispose: “Mi fa male… Non mi piace….” “Che cazzo dici? Vuoi rinunciare allora?” Maria osservò lo specchio, e certamente il pensiero andò a sua marito, alla scommessa, ai 40 milioni, alla prevedibile punizione che l’avrebbe attesa, alla delusione che avrebbe nuovamente provocato in suo marito. D’altra parte, Denise, stesa fianco a lei, aveva già i due cazzi in corpo, e sembrava pure sentire del godimento, ad osservare quel suo sorrisino dipinto sulle labbra. Chinò la testa, poi tornò a guardare Denise, che si era leggermente alzata, e lentamente si muoveva con due cazzi in corpo, per non fargli perdere consistenza. Dietro lo specchio, tutti si erano fermati. Gianni aveva smesso pure di scopare Marzia. Tutti aspettavano in silenzio la risposta di Maria. Giacomo stringeva i pugni, con il viso appiccicato allo specchio, imprecando dentro di se, mentre un ragazzo, con il cazzo duro e lubrificato aspettava in silenzio. Era una cosa assurda. Giacomo con i denti stretti stava per gridare dalla tensione, dal nervoso e dalla rabbia, e tutto questo per paura che la moglie non si facesse inculare! Maria non staccava gli occhi da Denise, che ora contraccambiava lo sguardo. Lei con quei due cazzi dentro il corpo, sorrideva dolcemente, quasi invitandola a fare altrettanto. Maria guardò nuovamente verso lo specchio, poi decise: “Va bene… ma piano…. Piano per favore…” e così dicendo, si andò a risistemare sopra il ragazzo, e si infilò subito il cazzo in figa, distendendosi poi, ed allargando come meglio poteva le chiappe. Il ragazzo si avvicinò, e le posò il cazzo tra le chiappe per un primo tentativo. Maria gridò, e schizzò in avanti, liberandosi di ambedue i cazzi. Il regista bestemmiò, e Maria andò a risistemarsi sopra il primo cazzo. Il secondo ragazzo allora, cominciò ad allargare lo stretto canale con le dita, spalmandolo il più possibile con il lubrificante. Denise intanto, continuava a muoversi lentamente per mantenere in erezione i due giovani cazzi, ed intanto si gustava quella strana sensazione. Non aveva mai scopato con due ragazzi, e quei due cazzi sembravano volerla dividere in due. Maria intanto, chiuse gli occhi, ed aspettò il secondo tentativo. Il cazzo del giovane tornò a forzarle il buco del culo, e lei strinse i pugni ed i denti, e sentì l’enorme cappella entrarle in culo. Non era la prima volta che lo prendeva in culo, ma lo aveva fatto solo pochissime volte, e quelle poche volte era stato molto doloroso. Maria gridò, e delle lacrime cominciarono a farsi vive nei suoi occhi, ma implacabilmente il cazzo si fece largo ed entrò. Le telecamere le stavano tutte attorno, e quando il giovane cominciò a muoversi, le sembrò che il suo corpo scoppiasse in mille pezzi. Gli sembrava che il cazzo volesse risalirgli fino alla pancia, spaccando tutto quello che incontrava. Respirò profondamente, poi aprì gli occhi e vide gli obiettivi che inesorabilmente la stavano filmando. A fianco a lei, Denise veniva ora sbattuta freneticamente dai due suoi giovani stalloni, e lei sussultava sorridente ai colpi dei due. Maria non riusciva a capire come Denise poteva provare piacere mentre lei provava un dolore atroce. La cosa le sembrava non avere mai fine, ma poi finalmente sentì il cazzo uscire dal suo culo, e lei ringraziò il cielo, sperando che tutto fosse finito. Il ragazzo le si presentò davanti, e in un sol colpo le infilò il cazzo in bocca, e lei poté sentire il gusto del suo culo sulla punta di quel cazzo sconosciuto. Pensava comunque che il peggio fosse passato, ma si sbagliava. Dietro di lei era arrivato Ivan il Terribile. La star della piccola casa produttrice era già denudato e il suo cazzo era già pronto e duro. Lei sentì da principio le mani di Ivan posarsi sui suoi fianchi. Lei si irrigidì e guardò nello specchio e quello che vide la terrorizzò: un cazzone enorme, lucido, lubrificato si stava avvicinando nuovamente al suo culo. Gridò a squarciagola e si dimenò. Subito i due ragazzi la bloccarono, e di peso la sistemarono in posizione, noncuranti delle lamentele di Maria. Denise intanto, si era nuovamente bloccata, ed osservava in silenzio quanto stava per accadere alla sua amica. Quando Maria fu pronta, Ivan le fu addosso, e le grida di Maria si fecero più forti e selvagge, ma fu tutto inutile. L’enorme cazzone entrò, squarciando tutto quello che faceva resistenza. Maria stramazzò sulle lenzuola piangendo, trattenuta a malapena dai due giovani. Si dimenò un po’, ma Ivan oramai era dentro di lei, e non mollava la presa. Piano piano, Maria cessò ogni movimento di resistenza, e piangendo piano tentò di assecondare il movimento di Ivan. Intanto ora Denise era alle prese con tre cazzi, e quanto stava succedendo alla sua amica sembrava non interessargli. Il dolore per Maria fu talmente forte, che le sembrò di perdere ogni sensibilità. Sentiva una cosa enorme dentro di se, ma ad un tratto il dolore sembrava essere scomparso. Il tutto sembrava essersi narcotizzato… Lentamente cominciò a muoversi, piangendo ed osservando l’enorme specchio davanti a se. Aprì la bocca, e fece entrare il cazzo del ragazzo che era rimasto accanto a lei, e chiuse gli occhi nuovamente, sperando che tutto terminasse in fretta. Denise intanto, stava emettendo dei gridolini di piacere, in preda ad un godimento mai provato. Il primo ragazzo le aveva già sborrato in culo, mentre un secondo le stava innaffiando il viso. Lei stava a sua volta godendo, noncurante di tutto il resto. Dentro lo stanzino intanto i mugolii non potevano più rimanere nascosti. Anche Lella aveva cominciato a masturbare il suo compagno, tenendo sempre lo sguardo fisso su quanto accadeva nella camera. Maria era oramai un bagno di sudore e di dolore. Il giovane le sborrò velocemente in bocca, e lei sputò un po’ di sperma, pensando dentro di se, che uno era sistemato. Aprì gli occhi, e si agitò maggiormente, digrignando i denti, e dopo un po’, sentì la calda sborra di Ivan cadergli sulle chiappe, violate in modo incredibile. Ivan si portò davanti a lei, e si fece ripulire quell’enorme cazzone dalla sua lingua. Maria, oramai sfinita, piangente, non fece nessuna reazione, ma preso il cazzo in mano, si adoperò per eseguire l’operazione. Stava eseguendo quel lavoretto, quando sentì che un altro cazzo stava penetrandola. Aprì gli occhi, ma un cameraman le impediva di osservare lo specchio, per poter scoprire chi la stava nuovamente inculando. Osservò Denise, che stava ancora cavalcando l’ultimo dei ragazzi. Denise sorrise mostrando un nuovo imbarazzo, e Maria non capì il perché. Finalmente il cameraman si spostò, e Maria poté indistintamente vedere riflessa nello specchio, l’immagine di suo marito Giacomo, che ridendo allegramente aveva infilato il suo cazzo nelle viscere, imbrattate dallo sperma di Ivan, di sua moglie. Giacomo, eccitato come un pazzo, aveva lasciato lo sgabuzzino per precipitarsi in camera, e denudatosi ora si stava godendo il culo violato violentemente della moglie. Denise intanto stava eseguendo un magnifico 69 con l’ultimo ragazzo, che si stava dimostrando veramente resistente. Il giovane leccava avidamente quella grande e pelosa fica bionda, e sicuramente lei stava apprezzando il lavoro di quel giovane che poteva benissimo essere suo figlio. Il ragazzo le riversò direttamente una buona dose di sborra, che lei ingoiò senza battere ciglio, mentre a sua volta godeva sopra la bocca di lui. Denise restò ferma, a gustarsi tutte quelle sensazioni, mentre sotto di lei il ragazzo stava espellendo le ultime gocce di sperma. Al suo fianco, Giacomo stava letteralmente “sguazzando” nell’allargato buco del culo di Maria, fino a che, davanti ai suoi amici e ripreso dalle telecamere, non venne a sua volta. Estratto il cazzo, Maria cadde a bocconi sul letto, e scoppiò a piangere violentemente, mentre con la mano destra andava a toccarsi quel suo culo martoriato. Dentro lo stanzino intanto, Gianni stava aumentando il ritmo, ed i gemiti di Marzia non potevano più lasciare dubbi. Gianni la girò verso di se, e baciandola appassionatamente, gli infilò il cazzo in quella sua figa allagata d’umori, e continuò a scoparla con vigore, fino a venirle dentro. Marzia giunse all’orgasmo assieme, noncurante degli altri, in piedi, appoggiata al muro, a stretto contatto con Sandra che stava masturbando Pino. Fabio si guardò attorno, e si toccò il cazzo che cominciava veramente a fargli male Un pensiero si fece largo nella sua mente: l’idea del Gioco era stata la cosa più brillante che avesse mai escogitato…
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