1977Gustavo strinse i pugni e si avviò con fare deciso. Non sopportava che qualcuno s’impossessasse delle sue cose senza reagire, soprattutto se si trattava delle cose più care che avesse al mondo. Mentre si avvicinava la sua decisione incominciò a vacillare mentre soppesava la corporatura del suo sconosciuto avversario, non sembrava troppo robusto , ma le apparenze a volte ingannano e Gustavo non poteva certo definirsi un lottatore. Si accorse di aver rallentato il passo e fece uno sforzo per riacquistare sicurezza e decisione. Mancavano ormai pochi metri.S’impose di controllare il tono della voce e di mostrarsi deciso e pronto a tutto. “Quelle macchinine sono le mie… chi ti ha dato il permesso di giocarci?????” disse risoluto. Il suo avversario si voltò ed inaspettatamente gli sorrise “Ciao io sono Martina… le tue macchinine sono bellissime… giochiamo assieme?”. Quel visetto simpatico ed il sorriso dal quale mancavano molti denti smontarono l’ira di Gustavo che si sedette vicino a Martina controllando che non mancasse nulla. Rincuorato si lasciò un poco andare “Non ti ho mai vista da queste parti….” Disse. Martina Annuì… “Siamo arrivati oggi…. Io abito in quella casa la…..” disse la bambina indicano con il dito la casa vicina a quella in cui abitava Gustavo. 1987“Ma è mai possibile che tu non riesca a capire !!!!!” urlò Gustavo mentre saltava agilmente la rete del campo da tennis.“Guarda ancora una volta… quando colpisci devi caricare il peso sulla gamba che sta avanti e mentre colpisci devi iniziare a spostare il peso dall’altra parte… così riesci ad imprimere più forza….” Spiegò con convinzione mimando il colpo. “possibile che non lo capisca tu???? Sono negata per questo sport…. Mi piace giocarci, ma non diventerò mai brava come te….” Lo smontò Martina con un sorriso.Riusciva sempre a metterlo in difficoltà con quella sua franchezza e spontaneità disarmanti. Era sempre stato così ma da qualche tempo le cose andavano ancora peggio…. Martina stava crescendo, e malgrado avesse solo 14 anni, il suo corpo slanciato incominciava ad assumere sempre più rapidamente l’aspetto del corpo di una donna. Gustavo al solo guardarla si sentiva sciogliere anche se non lo avrebbe mai confessato a nessuno, tantomeno a Martina.Lei si avvicinò e gli diede un bacio su di una guancia ritraendosi di scatto “Ma pungi come un porcospino…..” ridacchiò. “Sai che facciamo…. Io sto a guardarti dalla tribuna mentre tu ti alleni…. Non sono io a voler diventare un grande giocatore di tennis….” Ridacchiò e se ne andò a sedere sulla piccola tribuna.Gustavo la vide chinarsi per spolverare il sedile prima di mettersi a sedere, le candide mutandine fecero capolino dalla corta gonna facendo risaltare le piccole natiche e lui dovette deglutire e volgere lo sguardo per non farsi sopraffare. 1989Gustavo era molto agitato, quello che era accaduto al campo di allenamento quel pomeriggio avrebbe dovuto rappresentare il realizzarsi di un sogno, ma per lui erano solo incominciate le incertezze. Accettare la proposta che gli era stata fatta significava lasciare il paese e questo avrebbe voluto inevitabilmente dire allontanarsi da Martina.A pensarci quasi gli veniva da piangere, ora era con le spalle al muro. O abbandonava il sogno di diventare un vero giocatore professionista o sarebbe stato costretto a lasciare Martina…. Tutto sarebbe stato più semplice se avesse trovato il coraggio di dichiararsi, ma se non c’era riuscito in tutti quegli anni…. Lui amava Martina… ma era convinto che lei pensasse a lui solo come ad un fratello. Era normale dal momento che erano praticamente cresciuti assieme….“Dio mio come sei pensieroso….” La voce di Martina lo riscosse.Si sforzò di sorriderle “Non è nulla….” Cercò di dire “Non me la racconti… sputa l’osso….” Lo incalzò lei. Gustavo si arrese e le raccontò dell’offerta che gli aveva fatto l’osservatore Federale “Dio ma è fantastico…..” dichiarò lei entusiasta. Lui scosse la testa “Certo… ma vogliono che io mi trasferisca presso il centro federale… scuola ed allenamenti… non so….” Gustavo espresse velatamente le sue perplessità “Non fare il fifone….è un occasione che non puoi lasciarti sfuggire…. “ continuò imperterrita Martina “Si ma trasferirsi….lasciare la casa… gli amici….” Avrebbe voluto aggiungere “Te…” ma non lo fece.“E che sarà mai…vedrai che troverai anche la ragazzi simpatici…. E magari anche qualche ragazza carina…. Sai quasi quasi sono gelosa….” Ridacchiò lei facendogli il solletico…”Ho capito… vuoi liberarti di me…” rispose lui cercando di stare al gioco. Martina fece una smorfia “Pensandoci non sarebbe male…. Sei così serio… e mi controlli ad ogni ora del giorno…..forse senza di te riuscirò a divertirmi un poco….”Le parole di Martina non fecero che confermare a Gustavo che lei lo vedeva solo come un fratello….. tanto valeva accettare la proposta ed andare al centro federale inseguendo l’unico sogno possibile della sua vita….”.Fece spallucce “Allora vorrà dire che ti lascerò libera di divertirti…” disse lei e lei entusiasta lo abbracciò. Stretto stretto….. se Gustavo avesse potuto vedere la strana luce nei suoi occhi…..forse avrebbe dubitato di quel suo comportamento forzatamente entusiasta… ma stretto a lei non la poteva vedere…. 1990Come ormai accadeva sempre più spesso il signor Parsi le aveva chiesto di fermarsi a sistemare il negozio. Martina incominciava a pensare che avrebbe dovuto trovarsi un altro lavoro ed a confermare i suoi timori vide comparire il Parsi nel magazzino. “Metti quelle scatole la in altò…” le disse. Martina esitò un attimo poi obbedì salendo sulla scala “Da un po’ di tempo a questa parte ti vedo sempre triste ed imbronciata…. Qualche problema con i ragazzi???” le domandò lui paternamente mentre le passava un’altra scatola da posizionare in cima allo scaffale. A Martina non sfuggì che ne approfittava per lanciare una lunga occhiata alle sue gambe. “No tutto bene grazie….” Cercò di sviare l’argomento “Ma dimmi Martina… un ragazzo ce l’hai vero? Perché non ti vedo mai in giro con nessuno….” Continuò lui.“Il mio ragazzo è a studiare in città… torna in paese solo raramente….per questo ci vede poco in giro assieme…” rispose Martina cercando di allontanare ciò che ormai sentiva inevitabile. “Peccato… lasciare sola una ragazza come te…. Queste gambe chiedono di essere accarezzate….” Disse il Parsi, e per la prima volta non si limitò a guardare….la sua mano si posò sulle gambe di Martina… partendo dal polpaccio e risalendo lungo la linea perfettamente tornita.“Ma che fa… la prego signor Parsi…” gemette Martina “Faccio solo quello che dovrebbe fare il tuo ragazzo… si capisce subito che tu sei una vera donna… anzi una vera femmina….” Continuò lui senza smettere il moto della mano che ormai era risalita ben oltre l’orlo della gonna…Martina si sentì morire… ma non per la vergogna come aveva sempre immaginato… le parole del Parsi devastarono la sua mente e solo in quel momento lei si rese conto di quanto avesse desiderato che Gustavo l’avesse toccata il quel modo…. Ma per lui lei era sempre stata solo come una sorella e lei non aveva mai trovato il coraggio di dirgli quello che realmente provava per lui….“Cristo… sei veramente calda… guarda come ti si stanno inturgidendo i capezzoli….” Lo sentì dire… ma ormai tutta l’attenzione di Martina era concentrata nello sforzo di sostenersi sulla scala “Dimmi Martina tu ed il tuo ragazzo che fate… scopate….” Lo sentì dire Martina non seppe resistere ed arrossì violentemente mentre implacabile la mano di lui risaliva sempre più sotto la sua gonna.Poi improvvisamente si sentì sollevare di peso e portare via dalla scala, si ritrovò stesa su di un bancone, con il Parsi che le sollevava la gonna ben oltre i fianchi. “Hai tutte le mutandine bagnate…. Lo dicevo io che eri una donna calda….” Lo sentì commentare e si rese conto che era vero… poi accadde qualche cosa che non si era aspettata accadesse. Il Parsi si chinò su di lei…con le dita scostò le sue mutandine e posò la sua lingua sul roseo clitoride.Il corpo di Martina si contrasse spasmodicamente come se avesse ricevuto una coltellata mentre una fitta sconosciuta, ma non spiacevole, si diramava da quel piccolo bottoncino di carne a tutto il suo corpo. Un gemito le sfuggì dalla gola mentre il Parsi iniziava a ridacchiare senza smettere di leccarla. Alla lingua si unirono le dita, prima sfiorandola leggermente… poi penetrandola adagio adagio… le dita sfiorarono l’intoccato imene e si ritrassero “Il tuo ragazzo deve essere un imbranato… lasciare vergine una puttanelle come te….” Lo sentì dire… non ebbe la forza di replicare il suo corpo ormai si tendeva sempre più mentre il piacere si accumulava in lei… non si oppose nemmeno quando la lingua e le dita del Parsi scesero un poco e sfiorarono il tenero forellino posteriore…..poi la nebbia del piacere scese su di lei… isolandola dal mondo che la circondava… dalla sua gola sfuggì un lungo e gutturale gemito mentre il suo corpo ed il suo ventre si contraevano spasmodicamente per contrastare le ondate di piacere che la travolgevano….Quando si riprese si ritrovò di fronte il viso paffuto e sorridente del Parsi…..ancora umido e lucente dei suoi umori “Adesso non fare l’egoista… io ti ho fatta godere e tu devi ricambiare….” Lo sentì dire… poi per la prima volta davanti al suo viso si parò il membro eccitato del Parsi “Da brava… apri bene la bocca….” Le disse… Martina docile obbedì e lui scivolò in lei. “Brava… stringi un poco le labbra ed inizia a leccare…..” continuò l’uomo…. Martina eseguì docilmente… quando le dita del Parsi tornarono a sfiorarle il clitoride i movimenti della sua lingua si fecero più decisi e l’uomo rispose con un grugnito di approvazione… il membro iniziò muoversi tra le sue labbra mentre l’uomo agitava i fianchi . “Brava continua non ti fermare… vedrai che se lo farai al tuo ragazzo impazzirà….” Lo sentì gemere… i fianchi accelerarono il ritmo e la mano di lui prese ala sua testa guidandola nei movimenti.“Sei bravissima… adesso ti ricompenserò…. Bevi tutto puttanella…..” il Parsi varcò la soglia del piacere… la sua mano impedì alla testa di Martina di arretrare mentre il membro prese a sussultare impazzito nella bocca di Martina… un liquido caldo e viscoso le allagò la bocca… Martina tossicchiò ma la mano del Parsi non cedette… per non soffocare lei iniziò a bere. 1992Gustavo era arrivato da poco e, come al solito fece un giro del vicinato per salutare tutti i vecchi conoscenti. In realtà la sua era solamente una manovra diversiva che serviva a nascondere il fatto che lui desiderava sapere dove si trovasse Martina.Quella sua visita a casa non era stata programmata, era frutto di una sua improvvisa decisione. Non riusciva più a stare lontano da Martina… non sopportava più di vederla solo di rado e fugacemente e, alla fine , aveva preso la decisione più importante della sua vita… cercava di non pensarci perché ogni volta che ci pensava sentiva la sua decisione vacillare, ma era ormai deciso a rivelare a Martina quello che provava … anche se lei gli avesse risposto di no, come riteneva molto probabile, almeno il suo incubo sarebbe finito….Scoprì che Martina aveva deciso di riprendere a studiare e che per racimolare i soldi oltre al lavoro al negozio del Parsi lavorava la sera come cameriera in un nuovo locale che avevano aperto da un paio di anni.. Lui avrebbe voluto andare subito a trovarla, ma si ritrovò bloccato da un non rifiutabile invito a cena.“Martina mi porti un’altra birra per favore….” Disse Massimo dal fondo della sala. Martina andò a riempire il boccale e glielo portò. “E’ l’ultima che ti porto… hai bevuto abbastanza questa sera…” gli disse “Bevuto troppo io??? Ma se sono super sobrio….” Ridacchiò Massimo “Te lo dimostro….” Disse subito dopo alzandosi e tentando di mantenersi in equilibrio su di un solo piede….. perse subito l’equilibrio e per non cadere si appoggiò al tavolo travolgendo il boccale che si rovesciò. Martina fece un salto indietro ma non riuscì ad evitare che la birra le sporcasse il vestito. “Peggio per te… tanto non te ne porto un’altra….” Sbottò irritata.Poi si allontanò verso il bagno per cercare di rimediare. La macchia era abbastanza piccola… e Martina si affrettò a lavarla sperando che non restasse l’alone costringendola a portare il vestito in tintoria. Improvvisamente la porta alle sue spalle si aprì e Martina si ritrovò addosso Massimo. “Ma che fai sei impazzito….” Disse Martina cercando di spingerlo fuori. “Voglio farmi perdonare….” Ridacchiò lui mentre le sue mani iniziavano ad accarezzare il suo corpo “Per favore Massimo….” Gemette lei “Non farai mica la difficile con me vero Martina….” Continuò lui senza farsi intimorire da quel primo rifiuto.“Non aveva tutti i torti… pensò Martina…il Parsi era stato il primo… ma poi ce ne erano stati anche molti altri…. Andava sempre allo stesso modo…lei non avrebbe voluto ma il suo corpo…… la mano di lui raggiunse il suo pube e Martina gemette “Dio che fichetta calda… no me la ricordavo così….” Le fece eco lui…..le sue mani imperiose la spinsero ad inginocchiarsi…. Il membro eretto le penetrò in bocca e Martina arrendendosi iniziò a succhiarlo .”Che pompinara…. La migliore in circolazione…” gemette Massimo. Martina diede forza alle sue parole iniziando a vellicare dolcemente tutta l’asta… scendendo a succhiargli i coglioni.Lui la fece sollevare…. La appoggiò al lavello e si chinò alle sue spalle… le mani s’infilarono sotto al vestito e le abbassarono le mutandine… la sua lingua si spinse tra le giovani natiche… saettò sullo sfintere. “Scusa ma non ho il preservativo….” Ridacchiò Massimo mentre si rialzava….il membro si fece largo nel suo culo e lui si stese sulla schiena di lei “Ma così è ancora più bello vero Martina…..” disse Massimo mentre il suo pube aderiva alle natiche di Martina e le sue mani scodellavano i deliziosi seni iniziando a tormentarne i capezzoli. Un gemito rispose alle parole di lui mentre Martina si mordeva le labbra… e tutto il suo essere si concentrava nel lento ma deciso scorrere del membro dentro di lei… sulla lingua che le lambiva il collo e le orecchie… sulle dita che le stuzzicavano i capezzoli ed il clitoride…..ben presto i suo gemiti si fusero con quelli di lui mentre il caldo seme le sgorgava nell’intestino…..Gustavo era furioso con se stesso…. Si era lasciato intrappolare… non aveva fatto nulla per liberarsi quasi fosse una scusa per rimandare ancora una volta…. Sperò di essere arrivato almeno in tempo per riaccompagnare a casa Martina. Trasse un sospiro di sollievo quando la vide uscire dal bar…. Era ancora più bella di come la ricordava…. Le si avvicinò con la macchina mentre abbassava il finestrino.“Signorina posso offrirle un passaggio….” Disse scherzosamente. Martina scosse la testa e si voltò per dare una risposta adeguata quando lo riconobbe. Gli corse incontro sorridendo “Gustavo… ma cosa ci fai qui… non dovresti essere ad allenarti??? Se non sbaglio tra un paio di settimane hai un torneo…..”. “Lui annuì “E tu come fai a saperlo….mi spii forse?”Lei fece un gesto quasi di fastidio mentre girava intorno alla macchina per salirvi “E come potrei non saperlo… tua madre non fa che parlarne… sembra quasi il Roland Garros invece di un torneo giovanile….” Lo sfottè. Quando lei salì agilmente ed il corto vestito risalì ulteriormente a Gustavo prese quasi un infarto.Lei lo abbracciò… lo baciò sulle guance…. Per qualche istante Gustavo resistette poi esplose “Quanto mi sei mancata Martina…..” gemette e subito dopo la baciò….Si attendeva che lei si ritraesse sconvolta e scandalizzata… ma Martina non lo fece… un gemito le uscì dalla gola e lei ricambiò appassionatamente il bacio….. le mani di Gustavo divennero più audaci muovendosi indipendentemente da quella che lui credeva fosse la sua volontà…. Martina accolse i suoi tocchi con nuovi gemiti. Riacquistarono un minimo di lucidità per trovare un posto più tranquillo… poi i loro corpi si fusero e Martina urlò di piacere mentre il membro di Gustavo scorreva veloce e potente in lei… le sue gambe si strinsero intorno alla sua vita… le sue mani porsero i deliziosi seni all’avida bocca ….il piacere non salì lento ma fu un’ondata impetuosa che li travolse…. Gustavo fece appena in tempo a ritrarsi ed il suo seme eruttò bagnando il ventre di lei che accolse quella calda pioggia con il prolungato gemito dell’orgasmo che la travolgeva…..Stesa sul petto di lui Martina gli accarezzava il petto possente “Credevo che questo giorno non sarebbe mai venuto… credevo di non piacerti……” sussurrò “…. Io invece ti ho amato da sempre…..” aggiunse con un sospiro “Anch’io….ma credevo che tu mi considerassi un fratello…..” farfugliò lui imbarazzato. Martina si alzò e lo fissò con un sorriso incredulo “Un fratello???” domandò… lui annuì sempre più imbarazzato… lei rise “Fratellino… adesso guarda cosa ho sempre sognato di farti….” Ridacchiò con aria furba… poi si stese nuovamente sul suo petto… abbassò la testa verso il pube di lui e lo accolse in bocca….Gustavo s’irrigidì per la sorpresa… ma poco dopo si rilassò mentre la lingua di lei si prendeva amorevolmente cura del suo membro che cresceva a dismisura nella sua bocca…… Gustavo non resistette a lungo… la avvisò che stava per godere… ma Martina non si sottrasse ed anzi si affondò ancor più profondamente il membro in bocca… i gemiti di Gustavo si mescolarono a quelli di lei…. All’osceno rumore del membro che si muoveva impazzito nella calda bocca ormai colma di sperma….Quella mattina Gustavo era calmo e riposato… tutte le tensioni l’avevano abbandonato ed aveva dormito come un sasso.,….aveva tutto il giorno per organizzare la serata… la serata in cui lui e Martina avrebbero dato a tutti la grande notizia…. Decise di fare un salto al vecchio bar per salutare gli amici…..anche se era presto li avrebbe attesi… nessuno avrebbe mancato l’appuntamento con l’aperitivo e le quattro chiacchiere di mezzogiorno…. Nulla cambiava mai al paese….Ed infatti gli amici arrivarono…. E ben presto il vecchio gruppo si riformò. Gustavo chiacchierava tranquillo e rilassato come da tanti anni non capitava… “Tu non ce la racconti giusta…..l’ultima volta che ci siamo visti eri il solito vecchio Gustavo invece oggi…. Niente niente che c’è di mezzo una donna????” lo stuzzico Roberto… rimase alcuni istanti in silenzio mentre rifletteva… ma il gran sorriso che gli illuminava il volto aveva già dato la risposta “Ebbene si ragazzi… sono innamorato pazzo…..” si decise alla fine a confessare. Tra gli amici vi fu un’esplosione di giubilo “Era ora incominciavamo a sospettare che tu fossi finocchio….” Scherzò Silvano “Comunque sei sempre il solito egoista… sarà una di quelle fighe spaziali che esistono solo in città e tu non la porti nemmeno al paese per presentarcela….” Lo stuzzicò MassimoGustavo rise di gusto pregustando la faccia che avrebbero fatto quando avrebbe svelato loro il mistero… “Ma ragazzi voi la conoscete già……non devo presentarvela….” . Roberto lo prese a pugni su di una spalla “Brutto bastardo… stai in città e vieni qui a rubare le donne a noi poveretti…. Come minimo ci devi dire chi è e poi pagare da bere a tutti ….”. Gustavo si sottrasse all’impeto alzando le braccia “Ma davvero non ci arrivate da soli.???” domandò. “E come cazzo facciamo… non siamo mica indovini…” gli risposero gli altri.Gustavo decise che il gioco era durato abbastanza… tanto nel giro di poche ore al paese tutti avrebbero avuto la buona notizia “Ma dai…. Era così facile… è Martina… io l’ho sempre amata… ma ieri sera ho scoperto che anche lei ama me….” Rise dando libero sfogo alla sua gioia….Si accorse subito che qualche cosa non andava,…. Non arrivarono le congratulazioni che si era atteso… ma solo facce sbigottite ed espressioni imbarazzate. “Ragazzi mi dite perché fate quella faccia???” domandò turbato…la domanda non fece che aumentare l’imbarazzo degli altri. Qualcuno buttò li un poco convincente “E’ fantastico Gustavo….”. Lui non la bevve “Ragazzi adesso mi dite che cosa avete o m’incazzo ….” Sbottò esasperato…..Massimo prese il coraggio a due mani “Gustavo scusa… ma non saremmo amici se non te lo dicessimo…. Martina non è più la ragazza che conoscevi…. Tu vivi in città e non lo puoi sapere… ma non è la ragazza per te…..”. Il viso di Gustavo s’irrigidì. “Ragazzi ma che cazzo state dicendo… siete impazziti????” domandò cercando di trattenere la rabbia che ribolliva in lui “Gustavo Massimo ha ragione…. Non ti offendere… ma…. Al diavolo…. Siamo amici o no… Martina è diventata una vera puttanella… non devi perdere tempo con lei….” Roberto diede man forte a Massimo.Gustavo inspiro profondamente stringendo i pugni poi fece per alzarsi “Non siete più miei amici… non capisco perché v’inventiate queste storie…..” disse. Massimo lo bloccò “Mi dispiace Gustavo ma non sono balle… tu devi sapere… poi farai quello che vuoi…” stancamente Gustavo si accasciò sulla seggiola. Massimo parlò a bassa voce “In paese lo sanno quasi tutti… da anni Martina si fa sbattere dal suo principale… quel porco del Parsi…. Ma in paese è stata anche con tanti altri… ce la siamo fatta tutti vero ragazzi….” Disse rivolgendosi agli altri . Tutti si agitarono sulle seggiole qualcuno farfugliò “Ci dispiace Gustavo… ma non sapevamo….”. Gustavo scosse con forza la testa “Credici Gustavo… io ieri sera me la sono inculata nel cesso del bar in cui lavora la sera……non è la donna per te…..”Gustavo si alzò ed uscì dal locale… nessuno lo trattenne più. Tornò a casa… ma non entrò nemmeno… prese la macchina e partì… anche se non sapeva bene dove sarebbe andato…. Solo ora si rendeva conto di cose che non aveva nemmeno notato…. Purtroppo i suoi amici avevano ragione…. La sera prima non lo aveva nemmeno notato… ma ora pensandoci sapeva perfettamente che per Martina non era stata la prima volta…. Poi ricordò come glielo aveva succhiato… l’abilità infernale della sua lingua…come aveva ingoiato con naturalezza il suo sperma…..Arrestò la macchina mentre le lacrime gli annebbiavano la vista….. una sola cosa non riusciva a capire… perché lei gli avesse mentito dicendogli di amarlo da sempre…. Ma era anche la cosa che più gli faceva male….Due mesi più tardi Era notte inoltrata quando Martina uscì di casa portando con se solo un piccolo zaino con le proprie cose. Non poteva restare più li… non avrebbero capito…. nessuno avrebbe capito. Le avrebbero imposto di fare cose che lei non intendeva fare… avrebbero cercato di privarla dell’unica cosa che ormai le restava……. S’incammino nelle strade silenziose, avrebbe preso il primo treno in partenza…. Ovunque andasse ormai Gustavo non si faceva più vivo al paese e lei sapeva benissimo il perché… tutti sapevano benissimo il perchè visto che ci aveva pensato la madre di Gustavo a farlo sapere a tutti… non aveva più senso restare li. 1993Non poteva andare avanti così, aveva assolutamente bisogno di soldi per pagare l’affitto e non poteva assolutamente perdere anche quell’alloggio. Il padrone del supermercato nel quale faceva le pulizie le ricordava molto il signor Parsi… lo aveva sorpreso molte volte a fissarla e non aveva dubbi sui pensieri che passavano nella sua mente…….Si diresse verso l’ufficio con passo deciso…. Ne uscì cinque minuti dopo… ripulendosi le labbra da una piccola goccia di sperma rimasta… ma con in tasca i soldi che le servivano…. Non era stato difficile……. 1994Per avere quasi sessant’anni Raffaella era ancora una donna veramente in forma, a Gustavo non dispiaceva troppo darle lezioni. Certo odiava quel mestiere al quale era costretto dopo il fallimento dei suoi sogni di diventare un grande campione… ma quando gli capitavano clienti come Raffaella trovava la cosa sopportabile.In passato Raffaella doveva essere stata veramente una bella donna dal momento che era ancora più che attraente, ma questo naturalmente a Gustavo non interessava.“Possiamo prenderci una pausa??” domandò Raffaella “Sono a tua completa disposizione…..” rispose Gustavo con un sorriso. La donna fece una smorfia che lui non comprese poi disse “Andiamo a berci qualche cosa ti va…..”. Gustavo annuì e la seguì ma poco dopo si accorse di aver commesso un errore.“Mi sa tanto che non potremo proseguire ancora con le nostre lezioni….” Disse sconsolata Raffaella “Come mai… ti trasferisci forse?” domandò lui. Lei scosse il capo e rise “No è solo che da qualche tempo mentre facciamo lezione mi ronza un’idea nella testa…. Non riesco proprio a togliermela dalla mente… e credo proprio che non passerà sino a che continueremo a vederci.…”.“Non capisco….” Rispose Gustavo molto perplesso per quel discorso “Ma dai Gustavo… anche se sono un po’ in la con gli anni sono ancora una donna attiva sai….. “ ridacchiò Raffaella “Questo lo vedo… sul campo ti muovi benissimo…” rispose Gustavo credendo di avere capito a cosa si riferisse. “Non solo sul campo sai…. Solo che con mio marito ormai…..” ridacchiò Raffaella con una voce roca e sensuale.Gustavo era sempre più confuso “Dai Gustavo… non far finta di non aver capito che ho una voglia matta di venire a letto con te……” si decise a dire Raffaella e l’imbarazzo di Gustavo divenne totale. Scosse la testa “Non faccio certe cose con le clienti…” Farfugliò… ma avrebbe potuto limitarsi alla prima parte della frase dal momento che da quella lontana sera con Martina non aveva più toccato una donna…“Fai male sai….. mettiamola così… io potrei pagarti per un altro genere di lezioni….. ti assicuro che per te non sarebbe affatto spiacevole…..” insistette Raffaella. Gustavo per poco non cadde dalla sedia di fronte a quell’enormità…. Si arrabbiò non poco vedendo Raffaella fissarlo senza il minimo imbarazzo e ridacchiare del suo disagio…..Non continuò a domandarsi a lungo perché avesse accettato…. la bocca di Raffaella era fantastica larga morbida ed accogliente…. Il membro scorreva profondamente nella sua gola scomparendovi completamente e lei pareva gradire moltissimo quella ginnastica.Il corpo di Raffaella era ancora sodo malgrado qualche chilo di troppo i suoi seni piccoli ma deliziosi…. Glieli baciò strappandole gemiti di approvazione…. Lei gli chiese di leccarla e lui la accontentò… seguendo i suoi consigli capì in fretta quello che lei desiderava e la sua lingua si concentrò sui punti più sensibili. Quando la ritenne pronta, si stese sopra di lei per penetrarla… ma Raffaella si sottrasse lasciando molto sorpreso. “Quando lo facevamo ancora mio marito lo faceva sempre così… questa volta voglio qualche cosa di diverso….”Disse Raffaella appoggiandosi maliziosamente alla parete…. Gustavo la raggiunse… lei gli saltò agilmente al collo passandogli le gambe intorno alla vita… lui la cercò e la trovò scivolando in lei accolto da un gemito la spinse contro la parete scopandola con foga… “Quanto sei forte….” Gemette Raffaella. Lui continuò a scoparla….Lo fecero anche con lui seduto sulla seggiola con lei che gli danzava sopra… le mani di Gustavo palpavano i deliziosi seni e stuzzicavano il turgido clitoride… il membro scorreva in lei provocando un osceno sciacquio dal tanto che era bagnata…Volle che la scopasse alla pecorina e lo accolse con gioia incitandolo a scoparla con sempre maggiore forza… le natiche ancora ben tornite anche se un poco troppo grandi, si arrossarono ben presto per i violenti colpi del pube di Gustavo. Lei era tanto scatenata che ben presto Gustavo giunse alle soglie dell’orgasmo. Raffaella se ne accorse “Vienimi su culo…. Sborrami sulla schiena…” gridò senza più controllo…. Gustavo diede ancora qualche affondo poi estrasse il membro dal ventre di lei… gli schizzi di sperma volano nell’aria con sequenze furiose… la calda pioggia ricadde su Raffaella che la accolse con un ultimo travolgente orgasmo….“Ho tante amiche che sarebbero entusiaste di simili lezioni…. Se vuoi ti faccio un poco di pubblicità. Gustavo si limitò a dare una scrollata di spalle.Quando se ne andò Raffaella gli lasciò 20000 lire sul comodino. 2000Tra i suoi clienti abituali Filippo era sicuramente quello che Martina trovava più stuzzicante. Era un uomo maturo, di circa cinquant’anni, di aspetto raffinato ed elegante. Lui sapeva creare atmosfere che la coinvolgevano come nessuno degli altri clienti riusciva a fare. Era molto esigente, ma Martina ormai si era abituata. Lo vide entrare nella stanza da bagno e sedersi sul bordo della vasca.. La sua mano sfiorò delicatamente il seno di lei ed i capezzoli risposero immediatamente. Lui rise divertito, ma Martina non si arrabbiò “sei la più deliziosa puttana che abbia mai conosciuto…. Questa sera ho in serbo qualche cosa di speciale per te… qualche riserva???” le disse sfiorandole le guance con un bacio. “Assolutamente no….” Rispose lei con tranquillità.“Toglimi una curiosità???? Hai mai detto di no una volta in vita tua??” ridacchiò Filippo. Martina annuì “Molte volte…ma generalmente gli uomini non mi ascoltano….” Rispose con un sorriso. Lui si alzò e prese un asciugamano… la fece alzare e la asciugò.Quando la condusse in camera da letto, Marina trovò un vestito e biancheria intima…”Vorrei che questa sera indossassi questi….” Le disse lui. Martina iniziò a vestirsi di fronte ai suoi occhi.L’abito era nero, lunghissimo ed allacciato sul davanti da una lunga serie di bottoni. La scollatura era profonda e lasciava ben in mostra i seni deliziosamente tenuti sollevati da un reggiseno a balconcino immacolato. Le mutandine erano anch’esse candide come le calze ed il reggicalze. Filippo la guardò un poco poi slacciò un paio di bottoni in basso in modo da lasciare le gambe libere di spuntare dal vestito ad ogni passo di Martina.Le infilò personalmente le delicate scarpe dagli altissimo tacchi a spillo.La portò nel più elegante locale della città, sfoggiò il suo corpo godendo degli sguardi eccitati sino a che non ritornarono in macchina. “Mi hai eccitato moltissimo questa sera….” Le disse “Anche per me è stato eccitante….” Rispose lei “Tra poco saremo a casa tua e ti farò impazzire….” Gli sussurrò subito dopo in un orecchio . Lui scosse la testa. “No… ho troppa fretta…. Voglio farlo qui… in macchina….” Istintivamente lo sguardo di Martina corse all’autista. “Non ti preoccupare di lui….è pagato per essere discreto….” Le disse luiLe sue mani la spinsero a sdraiarsi un poco sul sedile… poi le sollevarono le gambe. Il vestito si aprì lasciando ben in mostra le candide mutandine Filippo le slacciò le scarpe e gliele sfilò poi prese i piedi di Martina e li baciò ed infine se li appoggiò sul pube.Martina sentì il membro ergersi sotto quel perverso tocco… agitò leggermente i piedi accarezzandolo “Hai mai fatto godere un uomo con questi tuoi meravigliosi piedini???” le domandò lui. Lei scosse la testa “Lo faresti per me???” le domandò— ma non attese la risposta iniziando subito dopo a slacciarsi i pantaloni… Martina sussultò quando il caldo e durissimo membro entrò a contatto con i suoi piedi.Lui guidava il gioco, strusciava il membro sui suoi piedi… glielo infilava tra le dita facendosi masturbare a quel modo da lei… stringeva le palme dei piedi intorno all’asta in modo che potessero massaggiargliela. Martina era estasiata da quel gioco.. e non poteva fare a meno di notare che anche l’autista malgrado fosse certamente abituato alle stranezze di Filippo non riusciva a trattenersi dallo sbirciare…..”Povero Giacomo gli starà scoppiando nei pantaloni nel vedere quanto sai essere puttana…. Se glielo lasciassi fare sono sicuro che fermerebbe la macchina e t’inculerebbe senza esitare un istante…..” lo sentì gemere. Martina non rispose “Lo faresti??? Ti faresti inculare da lui mentre io ti sborro sui piedi???” le domandò “Faccio tutto quello che vuoi… lo sai….” Rispose lei con una voce che tradiva l’eccitazione che provava…. Ad un cenno della testa di Filippo Giacomo accostò la macchina.I vetri fumè della grossa Mercedes li proteggevano dagli sguardi di coloro che passavano nell’affollatissima via, ma Martina percepiva chiaramente la loro presenza. Sotto di lei Giacomo si agitava stantufando il grosso membro nel suo culo… davanti a lei Filippo in ginocchio agitava i suoi piedi che stringevano tra le palme il suo membro congestionato dall’eccitazione.“Sei una gran porca… sono convinto che lo faresti anche con i finestrini abbassati… con tutta la gente che ti guarda….” Ruggì sempre più eccitato “Se tu paghi lo faccio anche in uno stadio…..” rispose lei trovando in se le parole giuste per fargli perdere il controllo. Filippo chiuse gli occhi immaginandosi la scena… il suo membro si contrasse stretto tra i pedi di Martina… lo sperma sgorgò lentamente ma continuamente… imbrattandole le calze di seta ed i piedi. Lei si agitò in preda ad u leggero orgasmo e per il povero Giacomo fu troppo…. Sentì il suo sperma che defluiva nel suo intestino in copiose e giovanili bordate…..“sei una donna fantastica… io ho tre amici che amerebbero molto conoscerti….” Le disse più tardi Filippo mentre la riaccompagnava a casa “Hai il mio numero di telefono… di loro di chiamarmi…” rispose lei. Lui rise e scosse la testa “No… mi piacerebbe molto essere io a presentarti loro…. L’hai mai fatto con quattro uomini???” le domandò. Martina scosse la testa e fece una piccola smorfia “C’è sempre una prima volta….” Rispose….. 2002“Che ne diresti di farti una vacanza????” domandò Enrica mentre raddolcita dal piacere che ancora le languiva in corpo. Gustavo sorrise facendo una piccola smorfia “La mia vita è tutta una vacanza….” Rispose “Allora potresti accompagnarmi qualche giorno al mare… alcuni amici mi hanno invitata….” Insistette lei “E tuo marito che cosa ne direbbe???” domandò Gustavo. Lei diede un’alzata di spalle “Forse lo sfiorerebbe l’idea che sono ancora una donna….invece di perdersi tra le cosce della sua ultima amichetta….” Rispose lei. “Vuoi che ti aiuti a farlo ingelosire???” domandò ancora Gustavo. Enrica rise “Io voglio solo farmi qualche sana e rilassante scopata…. Se poi verrà altro….” Subito dopo si chinò ed accolse in bocca il membro di Gustavo “Ma sei insaziabile…. Io non sono più giovanissimo….” Cercò di fermarla lui “Stai buono e lascia fare a me……” rispose lei biascicando le parole a causa del membro che le occupava la bocca ingrandendosi secondo dopo secondo.Gustavo si rilassò e la lasciò fare… sino a che gemette leggermente mentre lo sperma defluì nella bocca di Enrica che si affrettò ad ingoiarlo rumorosamente…..Gustavo si pentì subito di aver accettato l’invito di Enrica. La villa degli amici della donna sorgeva in un luogo meraviglioso, con un lato confinante con un dirupo a strapiombo sul are e circondata da una meravigliosa macchia mediterranea, ma per i gusti di Gustavo l’atmosfera era troppo mondana e vi erano decisamente troppe persone. Le concesse giusto il tempo di rapide presentazioni alle amiche e poi la convinse a fare un tranquillo giro in barca.Purtroppo per lui la sera gli fu impossibile sottrarsi alla grande festa che i padroni di casa avevano organizzato e così non gli restò che fare buon viso a cattiva sorte ed indossare la maschera che gli era ormai abituale fatta di sorrisi ed affabilità.Enrica invece sembrava molto interessata alla festa e non solo per far sfoggio del suo nuovo accompagnatore…. Spesso lo lasciava solo per confabulare con le amiche e Gustavo si consolava con l’ottimo champagne del buffet. “Ti stai annoiando caro…..” gli disse Enrica, lui diede una leggera alzata di spalle e sorseggiò ancora un goccio di champagne “Dovresti socializzare invece… si scoprono cose molto interessanti….” Ridacchiò lei “Ad esempio????” domandò distrattamente lui “Ad esempio che non siamo l’unica strana coppia della villa….” Continuò misteriosa Enrica. Lui decise di fingere interesse “Cosa intendi per strana coppia… qualche altra tua amica ha rimorchiato un gigolò per far ingelosire il marito???” domandò.Enrica rise….. “No … ma pare che il vecchio Farnesi si sia portato al seguito una nuova puttanella…. Tutti i single della zona sono in agitazione….” Gustavo si limitò ad un sorrisino “Stai tranquilla… non sono interessato….” Rispose “Forse perché non l’hai ancora incontrata….” Ridacchiò lei. Nuovamente lui scosse le spalle e lei rispose con un sorriso scettico e lo prese per il braccio “…… disse la volpe all’uva….” lo stuzzicò poi ad un certo punto si fermò ed indicandogli discretamente un punto della stanza disse “Vedi quella ragazza vestita di bianco vicino a quel signore dai capelli bianchi…. Adesso dimmi che non la trovi incantevole se ne hai il coraggio…..” ridacchiò “Debbo dire che la ragazza piace persino a me…. Non mi dispiacerebbe….” Ridacchiò ancora….Più per farla contenta che per altro, Gustavo diede un’occhiata pronto a confermarle quanto le voleva sentirsi dire. La ragazza era di spalle, aveva capelli tagliati decisamente corti e di un castano chiaro tendente al biondo…. Era alta e portava un vestito bianco sorretto da spalline leggere. Il vestito aderente fasciava il suo corpo snello e flessuoso gonfiandosi leggermente sotto la spinta di natiche sode e perfettamente formate. Il vestito, decisamente corto terminava con un’alta fascia di picco ricamata che rendeva l’abito sobrio e non sfacciato senza per questo nascondere le gambe lunghissime e perfettamente modellate della donna rese ancor più attraenti dalla forma imposta dagli altissimi tacchi .Gustavo mentre osservava quel corpo provò un brivido che non poteva essere dettato solo dalla bellezza…. Non riuscì a spiegarselo “Allora che ne dici???” lo stuzzicò Enrica, ma Gustavo non rispose “Visto il mestiere che fai magari la conosci…. Nel vostro giro….” Continuò lei. Gustavo scosse la testa anche se i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quella figura di donna…. Lentamente la donna si voltò, sorrideva perfettamente a suo agio… il suo viso aveva tratti decisi ed allo stesso tempo dolcissimi…. Gustavo provò un senso di mancamento mentre dopo tanti anni rivedeva il volto di Martina……“Per fortuna dicevi che non t’interessava…. Chiudi quella bocca che tra un po ti colano le bave….” Senti ridacchiare Enrica, “Vieni…. Il Farnesi è un caro amico di mio marito…. Tra puttanieri…. Te la presenterà…..” prima che Gustavo potesse opporsi Enrica lo trascinò verso i due. Lui percepì immediatamente l’istante in cui lei lo riconobbe… per un attimo credette che la sorpresa avesse su di lei lo stesso effetto devastante che aveva avuto su di lui… ma durò solo un attimo nel quale un velo passò sugli splendidi occhi azzurri di Martina poi tutto svanì.“Caro Filippo…. Il mio accompagnatore è rimasto letteralmente affascinato dalla tua ultima fiamma…. Se voglio che mi degni ancora di uno sguardo devi assolutamente farmi il favore di presentargliela…..” disse Enrica abbracciando il Farnesi “Ma con piacere Enrica….” Rispose ridacchiando l’attempato uomo e si volse verso Martina, ma lei lo interruppe prima che parlasse “Non è necessario Filippo…. Io e Gustavo ci conosciamo da molti anni…..” subito dopo con grazia si rivolse a Gustavo porgendogli la mano “Come stai Gustavo??? Sono veramente felice di rivederti…..”“Anch’io sono felice di vederti Martina….” Rispose Gustavo, ma il suo imbarazzo era più che evidente… al punto che il Farnesi intuendo qualche cosa decise di prendere sotto braccio Enrica e trascinarsela via dicendo “Mia cara sei venuta proprio in vacanza nel posto giusto…. Ho un sacco di pettegolezzi da raccontarti…..”.“Ti trovo in grande forma sai….. un poco ingrassato ma penso che sia normale per uno che smette la pratica agonistica…..” disse lei, lui riuscì solo a sorridere debolmente “Non è necessario che resti con me…puoi raggiungere la tua amica se vuoi….” Disse lei notando il suo imbarazzo “Non deve essere facile per te scoprire che a distanza di tanti anni faccio ancora la puttana come una volta…..” continuò.Gustavo scosse la testa “Non è questo… ho smesso di giudicare da tanto tempo e poi cosa credi che faccia io qui con quella signora????” rispose sorridendo questa volta un po più apertamente”. Lei lo guardò senza capire, e questa volta lui rise liberandosi della tensione “Come giocatore ero un fallito…. Ma ho scoperto che a letto me la cavo abbastanza bene…. E cosa ancor più sorprendente mi fa guadagnare da vivere……”. Dopo qualche attimo d’incredulità Martina scoppiò a ridere “Mi prendi in giro????”Lui finse di assumere un’aria risentita “L’abbiamo fatto una sola volta… ma non mi dire che sono stato così scarso….” Poi scoppiò a ridere, ma subito il riso gli morì sulle labbra ricordando quella notte ormai lontana. “Tutt’altro…. Posso dire che non ho dimenticato quell’unica volta…..” rispose lei, ma il suo tono aveva qualche cosa che Gustavo non riuscì a decifrare. Subito però Martina tornò a sorridere, ma la loro conversazione venne interrotta dal ritorno di Filippo ed Enrica.Si salutarono cordialmente poi le due coppie tornarono a separarsi e non s’incontrarono più per tutta la serata.“Dio… ma che cos’hai questa sera…. La tua lingua è fantastica….” Gemette Enrica mentre Gustavo chino sul suo pube tormentava il clitoride con la sapiente lingua mentre due dita la penetravano scorrendo facilmente nella vagina madida d’umori. Lui cercava di concentrarsi per non pensare all’incontro con Martina che benché non volesse ammetterlo aveva riaperto un’antica ferita. Lui stentava a non ripensare a quell’unica notte in cui era stato con lei…. “Dammi almeno qualche cosa da succhiare….” Gemette Enrica…. Gustavo si spostò e le salì a cavallo…. Lei impugnò saldamente il membro affondandoselo completamente in gola.Lui la costrinse a ripiegarsi acrobaticamente e la sua lingua prese a scorrere velocemente sulla vagina e sull’ano di Enrica… a lungo la lingua premette sull’inviolato sfintere strappando alla donna muggiti d’indignato piacere “Cazzo mi stai uccidendo… sono venuta almeno tre volte…..” gemette Enrica…Gustavo si staccò da lei… la fece girare su di un fianco e portatosi alle sue spalle la penetrò scopandola con colpi secchi e potenti che facevano sobbalzare i grossi seni di Enrica.Quando la sentì prossima all’orgasmo, rallentò i colpi facendola soffrire mentre lui si concentrava…. Quando finalmente riuscì a godere i getti di sperma che le allagarono l’utero ad Enrica fecero superare la soglia dell’ultimo e più travolgente orgasmo della serata…Distrutta Enrica si stese al suo fianco e si addormentò mentre Gustavo rimaneva a fissare il buio fumando una sigaretta.Martina era seduta in bagno quando la porta si aprì e comparve Filippo… era nudo ed eccitato “E’ sempre delizioso vedere una bella donna fare la pipi….” Esordì lui, lei sorrise debolmente anche se avrebbe voluto cacciarlo a pedate… lui le giunse di fronte il membro sobbalzava elastico “Ti dispiacerebbe tanto darmi un poco di sollievo….” Gemette lui. Martina impugnò l’asta e se la portò lentamente alle labbra iniziando a vellicarla.“Questa sera sono eccitatissimo ed in vena di cose perverse…..” continuò lui “Ad esempio????” domandò Martina interrompendosi un attimo. Lui la fece sollevare e non le permise di asciugarsi… ma si chinò leccandola avidamente incurante dell’urina che ancora imperlava le sue grandi labbra. Martina alzò leggermente una gamba per facilitargli il compito. Lui si alzò e le prese il viso tra le mani… le sue labbra si avvicinarono a quelle di lei… ma le lasciò il tempo ed il modo per sottrarsi…. Martina rimase immobile e quando la baciò rispose come al solito al bacio “La mia piccola troietta perversa se non mi fermi questa sera ne vedrai delle belle….” Gemette lui ed il membro sussultò eccitato contro il suo ventre. La condusse alla vasca… la fece stendere…. Poi gemendo inizio a pisciarle addosso……. Il vecchio gemeva e si contorceva nello sforzo…. Quasi senza soluzione di continuità la pioggia dorata si tramutò nella bianca pioggia dello sperma che eruttava dal glande eccitatissimo…. Martina si rialzò e lo baciò “E’ stato fantastico….” Mentì. Lui la baciò nuovamente con slancio… poi si ritirò lasciandola sola…. Poco dopo Martina si ritrovò piegata in due sul water a vomitare…..Il giorno successivo trascorse tranquillo, ma la domenica sera la villa venne nuovamente travolta da una grande festa. Arrivò ancora nuova gente e la bolgia divenne infernale. Gustavo si sarebbe voluto sottrarre a quella confusione, ma Enrica non volle sentire ragioni “Questa serata è molto importante…. Ci sarà un’asta di beneficenza e io non voglio assolutamente mancare.. metterò all’asta il mio vestito della notte di capodanno e voglio vedere chi sarà la spilorcia che se lo comprerà di seconda mano..….” Ridacchiò quando lui le chiese perché volesse rimanere in quella confusione….Come al solito visto che si annoiava a morte e che la confusione lo frastornava Gustavo si consolò bevendo champagne. L’asta ebbe finalmente inizio ma anche se tutti intorno a lui sembravano particolarmente agitati Gustavo incominciò ad annoiarsi ancora di più.Era ormai passata mezzanotte e l’asta era ormai quasi conclusa quando una signora un poco alticcia decise di mettere all’asta le proprie mutandine. La trovata rivitalizzò l’asta frustrando le speranze di Gustavo di potersi liberare di quel tormento.Molte altre seguito l’esempio offrendo chi il reggiseno chi la lingery , qualcuna persino un bacio…Gustavo trovava lo spettacolo pietoso, ma la sua opinione non era affatto condivisa e la gente si agitava ed applaudiva ad ogni trovata.Ad un tratto il clamore se possibile aumentò e per curiosità Gustavo rivolse lo sguardo al palco. Anche se si sentiva già un poco alticcio bevve un altro sorso di champagne.“Filippo se provi a mettere in vendita le tue mutande ti cacciamo a pedate….!” Rise qualcuno tra il pubblico. L’uomo scosse la testa e con le mani fece cenno al pubblico di fare un poco di silenzio “Sono un vecchio presuntuoso… ma non mi sarebbe mai venuta in mente una cosa simile…. Piuttosto molti di voi avranno notato che in questi giorni sono stato accompagnato da una splendida creatura …” tra il pubblico vi furono altre battute “L’abbiamo notata… quello che non riusciamo a capire è che cosa possa fare tu in compagnia di una simile bellezza….” Sghignazzò qualcuno.“Il fascino dei capelli bianchi….” Rispose Filippo “Comunque non è di questo che volevo parlarvi…. Volevo invece parlarvi di questa mia compagna che oltre ad essere una donna bellissima è anche una donna molto generosa e sensibile…. “ disse quelle parole con un tono che provocò ammiccamenti e battutine tra il pubblico che lui lasciò sfogare facendo una sapiente pausa poi riprese “…..Conoscendo lo scopo benefico di quest’asta ha deciso di dare anche lei il suo contributo…..” vi furono applausi scroscianti “Come ho detto è una donna molto generosa e vuole dare un contributo significativo per cui ha deciso di mettere all’asta non un semplice indumento ma tutta se stessa……. La base d’asta deve essere adeguata quindi che offre 2000 Euro per una notte da sogno???? “ dopo un istante di sconcerto tra il pubblico incominciarono a scrosciare gli applausi mentre sul palco compariva Martina… Gustavo non riuscì a non fissarla .Seppur vestita molto semplicemente Martina era assolutamente strepitosa… la polo che indossava troppo corta evidenziava i suoi seni alti e sodi e lasciava scoperto il suo ventre piatto e sodo, la corta gonna esaltava il fascino delle sue lunghissime gambe evidenziate dagli stivali aderenti che le arrivavano sotto al ginocchio. Anche Enrica vicino a lui fu colpita dalla bellezza di Martina “Quasi quasi ti lascio la notte libera….e scandalizzo tutti i conoscenti….” Ridacchiò.Gustavo la guardò stupito e lei lo guardò divertita “Sai da ragazza sono stata in un collegio di suore….non c’erano maschietti in circolazione….” Ridacchiò ancora.Improvvisamente un’idea colpì Gustavo. Si chinò e baciò dolcemente Enrica sulla guancia “Ha che cosa devo quest’onore???” domandò lei stupita “Sei stupenda Enrica….Ho deciso di farti io un regalo una volta tanto…. Gustavo si rivolse al palco ed alzò il braccio per attirare l’attenzione “5000 Euro….” Disse con voce tonante…. Vi furono esclamazioni di stupore mentre tutti si voltavano verso di lui. Gustavo incrociò lo sguardo stupito di Martina…. Nessuno osò ribattere alla sua offerta… il banditore battè la chiusura dell’asta e Gustavo si avviò verso il palco per saldare il conto non prima di aver preso sotto braccio Enrica.Dopo aver pagato il conto si avvicinò a Martina “Non mi sembra una gran trovata….. io e te a letto ci andiamo per soldi….” L’apostrofò poco amichevolmente lei. Gustavo fece una smorfia “Non è stata un’idea mia…. La mia amica vedendo la tua bellezza ha riscoperto giovanili istinti lesbici… io e te questa notte dovremo farla divertire…. Come vedi per entrambi si tratta di lavoro…. Scommetto che il tuo amico ti paga profumatamente per questa sceneggiata…..” poco convinta Martina annuì.Gustavo la prese sotto braccio e la condusse da Enrica “Allora che ne dici… com’è vista da vicino….” Le domandò Gustavo “Un sogno…” rispose Enrica squadrando il corpo statuario di Martina. “Mi dispiace signora… ma guardi io non credevo finisse così…. Non sono mai stata con una donna….” Disse sorprendentemente Martina stropicciandosi nervosamente le mani . Enrica non si fece scoraggiare “Per questo ci sarà Gustavo con noi…. Vedrai renderà tutto più facile….” rispose Enrica e prese sotto braccio sia Martina che Gustavo…..La visione del corpo nudo di Martina diede a Gustavo brividi sconosciuti…. Non l’aveva mai vista cos’ì nemmeno quell’unica volta… e lei era ancora una ragazzina…Non aveva mai creduto che l’armonia potesse giungere a simili vertici… tutto il suo corpo era un susseguirsi armonioso di curve perfettamente modellate e leggiadre…. Enrica si mostrava entusiasta almeno quanto lui…. L’aveva spogliata ed ora si pasceva di quel meraviglioso corpo saggiandone tutti i punti sensibili… giocando a scoprire il modo in cui farla rilassare… Gustavo le guardava incapace di muoversi…. Per fortuna lo riscosse Enrica chiamandolo in suo aiuto…. Le loro lingue s’intrecciarono sul corpo di Martina… ma la tensione in lei se possibile aumentò…. Enrica allora fece stendere Gustavo sul letto e prese ad occuparsi del suo membro…. Poi chiamò Martina in suo aiuto….dopo qualche esitazione Martina la raggiunse… Gustavo chiuse gli occhi mentre le loro lingue s’intrecciavano sul suo membro eretto…. Poi Enrica si calò sul suo membro affondandoselo nel ventre ed attirò a se Martina baciandola ed accarezzandola… il suo ventre colava umori caldissimi sul membro di Gustavo che scorrendo in lei provocava osceni sciacquii . Gustavo non riusciva a staccare i suoi occhi dal corpo di Martina… ma lei appariva distaccata… meccanica anche se ora il suo corpo aveva perso l’iniziale rigidezza…Enrica volle che lei le desse il cambio e mentre Martina danzava sopra Gustavo Enrica si dedicò al suo corpo ed ai loro sessi uniti vellicando ogni millimetro della dolce pelle di Martina “Brutta porcellina…. Hai un culetto che credo Gustavo si godrebbe volentieri… che ne dici di concederglielo????” la stuzzicò Enrica. Martina non si oppose e si stese docilmente su di un fianco… Gustavo la penetrò mentre Enrica leccava ogni millimetro dell’asta imperlandola di saliva per facilitare la penetrazione., poi quando l’asta fu completamente scomparsa, Enrica si dedicò completamente alla vagina di Martina…. Gustavo non resistette a lungo… il membro impazzito sfuggì dall’ano di Martina ed iniziò a scaricare copiosi getti di sperma che si stamparono sul viso di Enrica e sul pube di Martina… Enrica si stese esausta vicino a Martina. Anche Gustavo si sentiva spossato e ben presto si addormentò. Quando a notte fonda si risveglio si accorse che nel letto accanto a lui c’era solo Enrica….Poco dopo l’alba anche Enrica si svegliò stiracchiandosi al suo fianco. “Dormito male???” gli domandò poi si guardò e ridacchiò “La nostra amica se ne è andata???” domandò nuovamente “Non so… deve averlo fatto mentre dormivo…” rispose Gustavo “Non voglio disprezzare il tuo regalo… ma debbo dire che quella ragazza è stata un’autentica delusione….” Disse Enrica mettendosi seduta e stiracchiandosi nuovamente “Davvero?” domandò lui. Enrica annuì “Si debbo ammettere che è bellissima… ma non so… questa notte sembrava un pezzo di ghiaccio…. Non si è mai sbloccata neppure per un istante…..” fece una pausa e poi riprese “Strano però…quel puttaniere di Filippo non perderebbe mai il suo tempo con un ghiacciolo simile….” Ridacchiò.Gustavo fece una smorfia “Forse semplicemente non è lesbica…..” disse. Enrica scosse la testa “Figurati se una così si blocca per una leccatina di fica….il motivo deve essere un altro….” Rimase un poco pensierosa poi si voltò verso Gustavo “Forse la chiave di tutto sei tu???? Vi conoscevate vero…. Magari siete stati anche amanti ?” domandò. Gustavo scosse la testa “Figurati…. L’abbiamo fatto solo una volta e lei già allora era una puttanella che la dava via a tutti….” Rispose. Sentì Enrica ridacchiare “… ohh ohhh non me la racconti giusta… tra voi c’è stato qualche cosa….” Disse e prese a stuzzicarlo con il dito che puntava nel fianco “Una volta eravamo amici… io credevo persino di esserne innamorato prima di scoprire che cosa era in realtà…..” Enrica lo fissò e poi scosse la testa “Fidati di me…. Tra voi due la storia non è finita….”. Gustavo si voltò a guardarla con aria scettica…..Un mese più tardiDalla macchina Gustavo la vide arrivare. Malgrado fosse vestita in modo trasandato con Jeans e maglietta Martina gli apparve comunque bellissima. Provò una fitta d’indecisione ed un senso di vergogna.Si era lasciato condizionare dalle parole di Enrica illudendosi che fossero la verità… che tra di loro potesse ancora esistere qualche cosa… era stato un mese terribile nel quale aveva fatto di tutto pur di riuscire a rintracciarla. Ora i vecchi timori l’assalivano nuovamente e si univano al senso di colpa per aver scavato nella sua vita.Gustavo rise nervosamente “E smettila di fare il bambino…. Sei cresciuto ormai… incominci persino a tingerti i capelli bianchi….” Si disse dopo che lei fu passata a poca distanza dalla macchina.Scosse la testa e si decise a scendere.Con pochi passi la raggiunse visto che lei era ostacolata dalle pesanti borse che portava “Signorina il mondo non è più quello di una volta se una povera donna è costretta a portare simili borse senza che nessun cavaliere l’aiuti….” Disse. Martina si fermo e si voltò con l’espressione infastidita “Non ci sono più i cavalieri ma i rompi coglioni ci sono sempre….” Disse di slancio prima di bloccarsi e fissarlo con espressione incredula.Per un attimo a Gustavo parve che gli stupendi occhi azzurri si velassero i dolorosa malinconia o di segreti rimpianti… poi lo sguardo si fece improvvisamente duro “Che cosa cazzo ci fai qui?” domandò “Come hai fatto a trovarmi????”. Gustavo cercò di non farsi smontare. “Visto che ci eravamo incontrati nuovamente….mi è presa la curiosità di vedere come stavi…. Siamo stati amici in fondo….” Disse cercando di dare alla voce un tono allegro .Martina scosse la testa poi si voltò e riprese a camminare “Ora hai visto che sto benissimo…. Addio…” per la prima volta in vita sua Gustavo non si fece scoraggiare “E dai non fare la maleducata… non sai quanto ho faticato per trovarti…. Almeno andiamo a bere qualche cosa e facciamo due chiacchiere …” insistette mettendosi a camminare al suo fianco. Martina continuò a guardare in avanti ed a camminare. Lui si chinò e le rubò le borse “Ce la facevo benissimo….” Si limitò a dire lei. “Allora per il mio invito???” Domandò lui. Martina con aria spazientita guardò l’orologio poi scosse la testa “Non posso… ho gente a pranzo e non ho ancora preparato nulla…. “Posso darti una mano…. In cucina sono un asso… sai vivendo da solo ….”“Lascia perdere Gustavo… il passato è passato…..” disse Martina. Lui diede una scrollata di spalle “Ma io sono qui per il futuro… non per il passato…”. Non riuscì ad interpretare il muto sguardo che Martina gli rivolse. Poco dopo Martina si fermò davanti alla porta dello stabile dove abitava “Io sono arrivata…” disse laconicamente. “Se proprio non vuoi che ti aiuti a cucinare… almeno lascia che ti porti le borse sino a su….”. Martina scosse la testa ma poi gli aprì ed insieme salirono in ascensore sino al settimo piano.“Ok è stato un piacere rivederti…. Ma ora devo andare…” disse Martina mentre apriva la porta, sul suo viso era stampata una strana espressione supplicante come a dire “Non mi fare questo per favore….”. Con indifferenza Gustavo la precedette entrando nell’appartamento “Te le porto sino in cucina… da che parte sta….” “Ti ho detto che ho fretta… devo cucinare….” Disse debolmente Martina entrando e precedendolo.“Ok ora hai completato la tua opera buona giornaliera…. Puoi andartene….” Gli disse non appena ebbe posato le borse. Lui scosse la testa “Non prima di aver visto quest’appartamento…. E fantastico… molto diverso da come melo aspettavo…” disse lui mostrando una disinvoltura che non provava….L’appartamento era grande… ben arredato, sembrava proprio una vera casa “Che cosa ti aspettavi??? Un bordello…. Io qui ci vivo mica ci lavoro…” rispose lei dura. Gustavo si voltò verso di lei sorridendo e tenendo le mani alzate “E dai… deponi l’ascia di guerra… mostrami solo la casa e poi me ne andrò tranquillo. Poi visto che lei non si decideva si mise da solo a girare.In salotto sotto ad un grande televisore vide una play station con una collezione di video giochi e si mise a sfogliarli “Dio… ma devi essere un’appassionata… hai una collezione fantastica… non sapevo che alla nostra età si potesse essere appassionati di videog…..” la frase gli morì sulle labbra mentre lo sguardo si puntava su di una serie di foto appese alla parete laterale….. fece alcuni passi in avanti “Sono le foto di mio figlio…..” sentì dire dalla voce di Martina alle sue spalle “Quanti anni ha?” domandò Gustavo con voce rotta mentre fissava il viso di quel bambino paffutello e dai capelli nerissimi “Ne compirà dieci tra un mese….” Rispose lei… Gustavo rimase a lungo in silenzio sino a che non trovò la forza di fare la domanda successiva “Di chi è figlio???” domandò “Te l’ho detto…. È mio figlio…” rispose lei “Chi è il padre intendevo….” Domandò ancora lui “Come fai a fare certe domande… come vuoi che faccia a saperlo… sono stata con tanti uomini…..”Gustavo scosse la testa… poi si voltò. Il viso di Martina sembrava pietrificato in un’espressione dura le si avvicinò “Dio mio quanti anni abbiamo perso…. Quanto male ti ho fatto…..” singhiozzò Gustavo…. Poi le sue labbra cercarono quelle di lei… Martina rimase bloccata per qualche istante poi rispose al suo bacio mentre le prime lacrime scendevano sulle sue gote.
Aggiungi ai Preferiti