Eccomi di nuovo qui, a raccontare le nostre avventure hard delle nostre vacanze brasiliane. In questi giorni sto andando un po’ a rilento con i racconti, ma si sa che al ritorno dalle vacanze c’è sempre molto da lavorare per rimettere a posto ciò che è rimasto in arretrato e quindi non ho molto tempo per scrivere; inoltre, il nostro settembre è stato molto ma molto godereccio, ma questi sono altri racconti che invierò dopo aver inviato quelli delle vacanze. Dunque, riprendo da dove ero rimasta nella prima parte: Dopo aver trascorso 6 giorni a Porto de Galinhas, dove mi sono fatta scopare da Raimundo, la nostra seconda tappa del viaggio è l’isola di Fernando de Noronha, un arcipelago fantastico a 500 km dalla costa di Recife. Anche qui, tutto è rimasto come 100 anni fa: stesso discorso degli altri posti brasiliani che sono sotto la tutela dell’UNESCO, e quindi si dorme nella Pousade anche qui. Durante i 6 giorni trascorsi nell’isola, ci è capitata un’avventura che è diversa dalle altre, dalle nostre solite. Domenica 18 agosto siamo andati a fare un’escursione su un barcone alla baia del delfini. La barca poteva contenere 58 persone, ed era bella piena. Tra la gente, c’erano due ragazze brasiliane, di S. Salvador, che erano lì in vacanza come noi. Una era veramente molto carina, nera, capelli lunghi e riccissimi, alta più di 1,70 con due tette ed un culetto che avrei mangiato volentieri anche io che sono donna! La sua amica invece, era piuttosto bruttina, nera anche lei, alta più o meno come me, sull’1 e 60, un po’ paffutella, con il culo e le cosce molto ben fornite di cellulite! Tutte e due si stavano mangiando con gli occhi mio marito Alex e Simon, tanto che dopo pranzo io e Paola lì abbiamo spinti ad andarci a parlare. I nostri uomini, una volta entrati in confidenza ed aver chiarito quello che si voleva, spiegarono così a Vitoria, questo il nome della bella bahiana, che avrebbero giocato volentieri con lei ma non con la sua amica, e possibilmente lo avrebbero fatto insieme a me e Paola. Ma lei si disse subito disposta a giocare senza la sua amica, ma della mia presenza e di quella di Paola non ne voleva sapere, perché non amava giocare con le donne, mentre nel farlo con due uomini insieme non si sarebbe fatta problemi. Così, Alex e Simon ne parlano con me e Paola, e non erano neanche tanto convinti di giocare senza di noi. Invece io e Paola, li abbiamo spinti ad andare, la sera, con la badiana, a patto che poi ci avrebbero raccontato la situazione nei minimi dettagli. Così io e Paola ci ritroviamo a passare la serata da sole, in un’isola che è un paradiso terrestre, ma che in quanto a sesso e divertimenti ha molto poco da offrire! Andiamo a cena in un ristorantino vicino alla nostra Pousada, dove cucinano il barracuda ed il tonno sulla brace fatta di legno di banano. Ci presentiamo con due completini, uno bianco per me e l’altro nero per Paola, sui soliti 15 centimetri di tacco a spillo. Dopo esserci prese l’antipasto nel buffet, ecco che ci viene servito il pesce, a trance ed a volontà, fino ad esser sazie. Con nostra sorpresa, scopriamo che a servire il pesce c’è Cesar, un ragazzo nero molto carino che è il tuttofare dell’isola: la mattina lavora alla nostra Pousada, poi il pomeriggio fa qualche lavoro di risistemazione stradale e la sera cucina e serve il pesce in questo piccolo ristorante. Rimaniamo al tavolo fino ad essere le ultime ancora a tavola, così che Cesar si siede al nostro tavolo. Qualche chiacchiera, poi ci decidiamo: lo invitiamo da noi! Andiamo nella camera di Paola e Simon, e Cesar è piuttosto imbarazzato. Dice che non gli è mai capitato di aver due donne tutte per lui, figurarsi poi così disinibite, anche troie oseremo aggiungere noi! Ancora poche altre chiacchiere, poi l’eccitazione nostra e di Cesar è già a livelli ottimi! In un attimo io e Paola siamo già al lavoro: Paola ha praticamente una mano già infilata nella sua fica, mentre io giocherello con una bottiglietta di vetro di Coca Cola che uso come un vibratore. Cesar si è accomodato sulla poltrona di fronte a noi e sta ad osservare l’inatteso, per lui, spettacolino, pensando probabilmente già a quando ci scoperà! Evidentemente, la quasi totale assenza di avventure erotiche, hanno incendiato sia me che Paola, che iniziamo a leccarcela in un 69 mozzafiato davanti al nostro spettatore brasileiro, che è eccitato al massimo ed ha sfoderato un bastone nero di notevoli dimensioni! Il fatto che lui è lì, davanti a noi, cosciente che stiamo per scopare e che non si aspetta altro che quello, è per tutti e tre un motivo d’eccitazione straordinario. Così, ad un certo punto, Cesar non resiste e si alza. Paola lo blocca subito: “Fermo lì! Il gioco lo conduciamo noi!” dice mentre Cesar ha iniziato a menarsi il suo gran cazzo, e così dicendo Paola si alza e fa sedere Cesar di nuovo sulla poltrona: “Ora tu ci guardi, poi ti diciamo noi quando ci potrai scopare!” gli dice la mia amichetta super eccitata e stra-bagnata! Cesar seguita a farsi la sua sega, mentre io e Paola ripartiamo con il nostro 69 e con le nostre bottigliette di vetro di Coca-Cola. Ne abbiamo tre a nostra disposizione, ed a turno le usiamo tutte e Paola arriva persino a mettermene due dentro, una in culo e l’altra in fica. Con la coda dell’occhio però, non perdo mai di vista il cazzo di Cesar, che lui seguita a smanettare, quindi ad un certo punto mi alzo, mi metto una bottiglietta nella fica, in piedi davanti a lui, poi la estraggo e gliela passo sulle labbra. Lui tira fuori la lingua ed assapora il mio gusto. Poi mi rigiro, mi piego porgendogli il culo davanti al viso, ma senza farglielo toccare, e sento che lui sussurra: “Puta!” ed io rido sonoramente, mentre Paola si avvicina a me ed io le bagno il culetto con la mia saliva, poi pian piano le infilo la bottiglietta nel suo buchetto, lentamente, girandola piano. Paola digrigna i denti dal dolore, ma resiste, tenendosi ben dritta sopra i suoi altissimi tacchi a spillo. La bottiglietta, anche se con fatica, entra nel culetto di Paola, poi la lasciamo lì, mentre come due lesbiche-troie, ci baciamo appassionatamente. Decidiamo che è ora di passare alla carne vera, così Paola si stacca dalla mia bocca e si avvicina a Cesar, chinandosi davanti alla sua poltrona ed iniziando ad assaporare il suo gran cazzone. Lo fa lentamente, dando dei colpi di lingua come fosse un cono gelato. “Aaahhh!” grida Cesar alzando la testa ed afferrando con le mani quella di Paola, fino a fargli ingoiare completamente il suo cazzo nero. Intanto io mi sono messa dietro a Cesar e sto baciandogli lentamente il collo, mentre Paola seguita la sua pompa che, a vedere l’espressione del viso di Cesar, dovrebbe essere sublime! Intanto io libero e spoglio Cesar, poi io e Paola ci mettiamo alla pecorina, in piedi sui nostri 15 cm. di tacchi a spillo, appoggiate con le mani sulla finestra della stanza. Cesar si butta sui nostri culi, oscenamente protesi verso di lui. Si inginocchia ed inizia a leccarci dai piedi fino alla fica, passando lentamente anche sull’ano. Io e Paola sentiamo i brividi, eccitate e bagnate come due cagne in calore, senza tralasciare di toccarci e di infilarci almeno tre dita ognuno nella fica dell’altra. Cesar intanto, è arrivato al limite supremo della sopportazione e si infila un preservativo, poi prende Paola per i fianchi Rossana, e subito glielo infila nel culo! “Non venire subito, porco!” sussurra Paola, ma così dopo pochi Cesar deve uscire per non venire subito. Lo prendiamo e lo facciamo sdraiare sul letto, inginocchiandoci davanti a lui e cominciando a succhiargli, alternandoci, l’uccello, facendolo con maestria, stando attente a lasciarlo non appena il cazzo di Cesar si mette a pulsare, indicando che è vicino a sborrare. Poi, anche io richiedo la mia parte di cazzo, così salgo sopra Cesar e m’impalo la fica sul quel cazzo enorme, mentre Paola si siede sulla bocca del ragazzo, che è così eccitato al massimo, che la sborra non tarda a riempire il preservativo nella mia fica, mentre io non vorrei mai smettere di cavalcare questo palo enorme. Come scendo però, gli sfilo il preservativo ed tutte e due iniziamo a ripulirlo dal suo sperma che ancora gocciola dal suo uccello. Finito il lavoro di ripulitura però, io e Paola guardiamo con uno sguardo di rimprovero Cesar e gli diciamo: “Ehi, noi però non siamo venute!” Cesar ci fa distendere a gambe aperte sul letto ed inizia a sditalinarci con frenesia. “Mettici la lingua!” ordina Paola a Cesar! Inizia subito a leccarcela, prima a Paola, e non ci mette molto a farla venire, poi prende me, mi infila tre dita, le quali si trovano immerse in un lago di umori vaginali, ed inizia a muoverle velocemente. Mi aggrappo al braccio di Cesar urlando, finché, muovendo convulsamente le gambe sulla sua schiena, non vengo in un orgasmo che non ho mai avuto così violento con una masturbazione, tanto che Cesar estrae la mano completamente inzuppata. Intanto, tra un orgasmo e l’altro, si è quasi fatta mezzanotte, quando io e Paola andiamo in bagno per risciacquarci. L’orgietta è finita, anche Cesar viene in bagno per lavarsi, poi ci lascia da sole e se ne va. Quando, quasi mezz’ora più tardi, Alex e Simon tornano nelle nostre stanze, ci raccontiamo ognuno la nostra serata, ogni coppia nella sua stanza, e diamo inizio a due poderose trombate, e penso proprio che sia stato impossibile per gli altri ospiti della piccola Pousada, non sentire le urla di goduria mie e di Paola!
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