Elena, a settembre compie 19 anni, è un’insicura, pensa di essere “una bruttina” ma non è vero è graziosa e particolare, slanciata e solare.Vuole iscriversi alla facoltà di lettere e filosofa, nella sua città quell’indirizzo non c’è quindi i suoi genitori, molto apprensivi e “all’antica” le consentono di trasferirsi per frequentare l’università, ma non le concedono la libertà di vivere con le altre studentesse in affitto.Elena non ne vuole sapere di andare in collegio, trovano quindi un accordo su una soluzione di mezzo, andrà a casa di amici di famiglia, i Brini, sono entrambi professionisti, quarantenni senza figli, abitano una grande casa e sono spesso fuori per lavoro, quindi la presenza di Elena non darà nessun fastidio anzi Giulia, la padrona di casa è molto contenta di avere una compagnia giovane, Marco, suo marito non ha opposto nessun dubbio, è molto amico di suo padre e per lui Elena è come una figlia.La ragazza che nutre molta simpatia e stima per entrambi è entusiasta di questa soluzione.La casa è una graziosa villetta con giardino, si sviluppa su tre piani, il piano terra è composto da tutta la zona giorno, al primo piano si trovano la camera dei padroni di casa, una camera degli ospiti e lo studio, l’ultimo piano è mansardato, Elena si è sistemata lì, ha una graziosa stanza con bagno annesso.Marco le da poca confidenza, parlano del più e del meno senza entrare mai nel personale, l’unica cosa su cui è intransigente sono i suoi studi, ogni sera le chiede come vanno le cose, quando darà il prossimo esame, cosa sta frequentando e così via.Giulia è tranquilla, simpatica molto affettuosa, Elena ogni tanto si confida con lei, sono molto affiatate soprattutto quando Marco non è in casa.La ragazza, ha fatto caso che Giulia alla presenza del marito diventa silenziosa, remissiva, se le cade qualcosa di mano o combina qualche piccolo guaio domestico si agita e cerca di nascondere l’accaduto.Durante i week-end Elena torna quasi sempre a casa dai genitori, solo durante gli esami preferisce rimanere dai Brini, ne approfitta per studiare a volte Marco l’aiuta, la interroga valutando la sua preparazione, La ragazza non è molto contenta ma suo padre ha chiesto personalmente a Marco di controllare i suoi progressi e quindi non ribatte. In questi frangenti il suo ospite diventa severo, qualche volta alza la voce, la giovane è a disagio, in soggezione.Una sera Elena assiste ad una scenata di Marco verso la moglie, niente di grave, Giulia si è dimenticata di riferirgli una telefonata, lui la insulta, la costringe a guardarlo negli occhi mentre la rimprovera, lei chiede scusa varie volte, arriva persino a dire:- “Hai ragione, merito una punizione, ma ti prego perdonami”.- ” Bene, questa sera avrai quello che meriti”.Elena è allibita, lascia con una scusa il salotto e sale in camera sua, dopo una mezzoretta sale da lei Giulia con gli occhi lucidi, si siede sul letto:- ” Elena, cara ti devo delle spiegazioni, Marco è un’amore di uomo, lui non è cattivo non ti fare strane idee, è solo uno che crede nella disciplina domestica, e devo confessarti che ci credo anch’io, mio padre lo faceva con mia madre e a casa di Marco succedeva al stessa cosa, quando eravamo fidanzati una volta mio padre mi ha punito davanti a Marco, mi ha sculacciato con le mutandine abbassate come faceva sempre, e inevitabilmente gli ha dato l’autorizzazione di fare altrettanto. Io sono contenta così, secondo me l’autorità in casa deve averla l’uomo, quindi ti prego non giudicarci se vedi o senti cose strane”.- ” Ascolta Giulia, secondo me è assurdo perché accetti di essere umiliata così? Lavori sei una donna indipendente istruita, tu sei matta, comunque non sono affari miei, vi chiedo solo di tenermi fuori da questi meccanismi familiari”.La sera, Elena rientra in casa subito dopo cena e trova la zona giorno deserta, sale al piano superiore e marco si affaccia sulle scale per dirle che loro sono già in camera e le augura la buona notte anche a nome di Giulia, la ragazza si chiude nella sua camera ma alcuni rumori la distolgono dalla lettura, si avvisina alla porta e tende l’orecchio, sente marco parlare con voce autoritaria e Giulia lamentarsi, è incuriosita le torna in mente la confidenza del pomeriggio e decide di scendere al piano di sotto, nascondersi nella camera degli ospiti a origliare, sa che non è un comportamento corretto ma la tentazione è troppo forte.Dalla stanza dei coniugi le arrivano tutte le voci, Marco si rivolge alla moglie brusco e severo:- ” Puoi alzarti un’ora in ginocchio contro il muro può bastare, stenditi a pancia sotto sul letto, abbassa gli slip, le braccia dietro la testa, forse ti bastano 30 cinghiate, ma se ti lamenti ricominciamo, vediamo quando imparerai a comportarti bene, ti ricordo che questa settimana è la seconda volta, anche lunedi sei stata punita, cosa avevi combinato?”- ” Ho rotto un posacenere”.- “Vedi, sono costretto a farlo, tu non sai quanto vorrei starmene tranquillo la sera invece di pensare alla tua disciplina”.- ” Scusa amore, non è colpa mia, sono sbadata, fai bene a corregermi”.Elena inizialmente è sconvolta, poi sente una strana inquietudine crescerle dentro, riconosce i sintomi è eccitata, Marco le piace, subisce il suo carisma e a volte pensa che vorrebbe essere al centro delle sue attenzioni. Inizia a masturbarsi, un ditalino bellissimo, viene più volte, le voci che arrivano dalla stanza vicino, continuano ad eccitarla. Elena sale nella sua stanza, è sfinita troppe emozioni, cerca di riflettere sugli eventi e soprattutto sulla sua reazione, perché una situazione tanto imbarazzante invece di irritarla le ha provocato un’eccitazione così forte?Stesa sul suo letto, le arrivano ancora i rumori dalla camera di sotto, i toni ora sono smorzati, sente i coniugi fare l’amore, ora è ancora più confusa.La mattina dopo il clima familiare è lieto, come se non fosse successo niente, Elena ne approfitta, chiede il permesso di uscire dopo cena per andare ad una festa universitaria, le danno il benestare ma non deve fare tardi.Contrariamente alle promesse la giovane rientra all’alba, Marco l’aspetta sveglio, in poltrona:- ” Domani chiamo tuo padre e riferisco l’accaduto, sarà lui a decidere la tua punizione, mi spiace Elena ma in questa casa la disciplina è molto importante”.- ” Marco ti prego, perdonami, non dire niente a papà, puniscimi tu, ma se dovessero saperlo a casa mia, quest’estate mi scordo le vacanze con gli amici”.- ” Non è compito mio la tua educazione, non voglio responsabilità che non mi competono”.- ” Ti prego, ti prego, accetterò qualsiasi cosa ma non tradirmi”- ” Vai a letto, domani ne riparliamo ma non illuderti”.L’indomani Marco la convoca nello studio.- ” Ho riflettuto sulla tua proposta, potrei accettarla ad una condizione, da oggi sarò io ad occuparmi dalla tua disciplina, naturalmente tuo padre resterà all’oscuro di tutto, sia delle tue azioni che dei miei provvedimenti disciplinari, se accetti, non ci saranno ripensamenti, altrimenti ti trasferisci in collegio, allora che ne dici?” – ” Grazie Marco, sapevo di poter contare su di te, non te ne pentirai”.- “Non ti ho detto l’ultima cosa, le punizioni verranno applicate anche per i fallimenti scolastici, quindi conoscendo i tuoi andamenti universitari, verrai punita più di quello che pensavi”.- ” Va bene, va tutto bene”.- ” Bene, ora passiamo alla pratica, questa notte, non ho dormito per colpa tua, siamo stati tanto in ansia per il tuo ritardo, meriti una bella lezioncina, vieni qui, stenditi a pancia sotto sulle mie gambe, alza la gonna e giù le mutandine a metà gamba”.Elena subisce la più lunga sculacciata della sua vita, piange senza ritegno, chiede pietà tante di quelle volte da perderne il conto, Marco non si impietosisce, si ferma solo quando le natiche della ragazza sono scarlatte.Il giorno dopo evita di sedersi, non va neanche in facoltà è provata fisicamente, ripensa continuamente all’esperienza fatta, durante tutta la punizione ha avuto le stesse sensazioni di quando sentiva Giulia lamentarsi per la punizione di Marco, che stia diventando masochista? Questo pensiero la fa inorridire, ma forse dovrebbe accettare l’evidenza, non può neanche confidarsi con Giulia, sarebbe imbarazzante, decide comunque di aproffondire l’argomento con la donna appena si presenta l’occasione.Nel fine settimana Marco parte con degli amici, vanno a vedere un Gran Premio di formula uno, le due donne colgono l’occasione per godersi il week end da sole, e finalmente Elena trova il coraggio di fare delle domande a Giulia sull’argomento che le sta così a cuore.- ” Senti Giulia io sono così inesperta sugli uomini e con te ho un rapporto profondo, penso che tu possa aiutarmi, ad esempio come fai a fare l’amore con tuo marito dopo che ti ha trattato come l’altra sera? Non gli porti rancore?”- ” Elena ci sono cose che potrebbero sembrare strane a chi non ha esperienze come te, ma ti assicuro che certi meccanismi di coppia, sono necessari per tenere in vita il rapporto, ad esempio la disciplina a cui mi sottomette Marco finisce sempre per accendere la nostra sessualità, non posso affermare che il nostro sia un rapporto sadomaso, ma sicuramente la mia sottomissine piace a mio marito e la sua severità piace a me, non so come spiegarti ma mi eccita da morire essere di sua proprietà, sottomettermi alle sue regole mi fa sentire sua, e dopo ogni punizione facciamo sesso in modo speciale quasi animalesco.- ” Marco ti ha detto che l’altra sera ha punito anche me?”- ” Certo, abbiamo concordato insieme il tipo di punizione, lui mi fa partecipe di tutte le sue decisioni e sono d’accordo anch’io sulle nuove regole che ti ha imposto, d’altronde non sei più una bambina è bene che qualcuno ti abitui a capire chi comanda in casa, chissà forse un giorno sarai più felice con il tuo uomo.” – ” Sono confusa, è la prima volta che mi capita una cosa simile, non riesco neanche a capire le mie reazioni, non so come dirtelo ma quando Marco mi ha sottoposto alle sue sculacciate, ho avuto sensazioni discordanti, da una parte la rabbia e il dolore, dall’altra… non pensare male ti prego Giulia ma posso parlarne solo con te, insomma dall’altra ho sentito tutto un calore che si concentrava sulle mie parti basse”.- ” Conosco bene quelle sensazioni, noi siamo amiche e complici, non ti devi preoccupare, lasciati guidare da Marco e vedrai che diventerai una donna migliore”.Un discorso strano, come interpretare quel consiglio “lasciati guidare da Marco”, Elena non ne ha idea, decide di non pensarci per un po’. Il fine settimana scorre sereno, vanno insieme al cinema, a vedere una mostra e a mangiare al ristorante africano che piace tanto a Elena.La domenica sera, rientra Marco con due pacchettini, uno è per la moglie e uno per Elena, il clima che si instaura subito è gioviale, le donne aprono i regali e baciano Marco per ringraziarlo, poi la coppia sale in camera e Elena rimane a guardare un po’ di televisione, ma poi si incuriosisce e sale al piano superiore a spiare i due “piccioncini” la porta è socchiusa riesce ad intravedere Giulia che si spoglia e sotto ha un bustino di gusto retrò, di quelli con le stecche di balena tutti stringati, ecco perché la donna ha una vitina invidiabile, pensa a quanto può essere scomodo, e si chiede come mai indossa una cosa così obsoleta, poi Marco le si avvicina e lo sente rivolgere dei complimenti alla moglie.- ” Come sei bella Giulia, mi fai impazzire così costretta per me, lo hai allacciato da sola oggi? Si vede non è bello stretto come quando lo faccio io”.- ” Lo so è un po’ comodo ma mi vergognavo a chiedere ad Elena di aiutarmi, quella ragazza è ancora giovane per capire certe cose”.Quali cose si chiede Elena, cosa centra un bustino vittoriano con la sua età? Non ha più voglia di spiare e decide di salire in camera sua, vuole pensare a tutte quelle strane cose, ma decide di alzarsi presto l’indomani per vedere se Giulia indossa quella corazza tutti i giorni.La sveglia la butta giù dal letto con una trentina di minuti d’anticipo, scende in pigiama e si apposta alla porta che è ancora socchiusa come la sera prima, Giulia è inpiedi accanto all’armadio, Marco la sta aiutando ad indossare un nuovo bustino, più semplice di quello di ieri ma con le stringhe sul retro, lei si tiene alla maniglia dell’armadio mentre lui la strattona continuamente stringendo i lacci al massimo, ogni tanto alza la voce:- ” Trattieni il respiro, ritira la pancia il più possibile, se non collabori non finiamo più”.- ” Stai esagerando, non riuscirò a respirare ti prego devo strare tutto il giorno in ufficio e non riesco a stare seduta più di tanto così”.Elena è allibita, forse sono due pervertiti, è vero il bustino è esteticamente bello e Giulia ha una linea invidiabile ma forse è troppo!”Torna in camera a vestirsi è sempre più confusa, mentre si guarda allo specchio nota la sua figura slanciata ma non sottile, le viene invidia per l’altra donna, ma lei non ha il carattere e la forza di volontà per sottomettersi così tanto.Le giornate successive trascorrono comunque tranquille, poi un giorno Marco la riprende:- ” Stai troppo tempo seduta a studiare, secondo me ti stai ingrassando.”- ” Tu pensi? Cosa dovrei fare, vado già in palestra due volte la settimana non ho altro tempo libero”.- ” Questo tipo di consiglio dovresti chiederlo a Giulia hai visto che vitino da vespa che ha? Lo sai come fa?”- ” Non ho idea forse è costituzione e comunque lei mangia come un uccellino”.- ” No mia cara, Giulia fa dei sacrifici, indossa sempre dei corsetti contenutivi, sono la mia passione sono io a comprarglieli, li faccio fare da una bustaia anziana che lavora solo su ordinazione, se vuoi posso regalartene uno, ne avresti bisogno”.Elena è offesa e sconvolta, non risponde, rimane pensierosa a riflettere sulla proposta, come è crudele a volte Marco, sa che lei è un’insicura, e sa che si lascia facilmente influenzare, perché le ha detto quelle cose, forse vorrebbe far soffocare anche lei tutto il giorno in quella corazza”.Passano alcuni giorni e le due donne si ritrovano sole in casa, Elena decide di chiedere consiglio a Giulia sulla sua linea:- ” Sai Marco mi ha detto che sto ingrassando, cosa posso fare?”- ” Non è vero sei carina dovresti solo affinare le tue curve”.- ” Mi ha detto che tu indossi un corsetto contenitivo, non è scomodo?”- ” Si è molto scomodo ma poi ci si abitua, sono una sua passione, sono anni che li porto, i miei sono molto rigidi ma esistono anche più leggeri, indossandoli tutti i giorni ti aiutano a mangiare meno, ti senti subito sazia e poi aiutano a stare dritte con un bel portamento”.- ” Non fanno per me, non voglio neanche vederli, cercherò di sudare di più in palestra o a limitarmi con la cena.L’argomento viene abbandonato per parecchio tempo.Elena continua a studiare ma i suoi profitti non sono alti, Marco spesso si infuria sull’argomento, ogni tanto la punisce sempre a suon di sculacciate sulle natiche nude, un paio di volte la costringe a rimanere inginocchiata contro il muro del suo studio mentre lui continua i suoi affari alla scrivania, un giorno arriva a minacciarla pesantemente:- ” Se non superi il prossimo esame con una votazione decente sarò costretto a punirti in modo esemplare, pensavo proprio ieri che l’ideale sarebbe di farti portare un corsetto punitivo per qualche giorno, visto che ti sono così odiosi forse comincerai a studiare come Dio comanda.”Elena impallidisce ma non ribatte, ormai lo conosce bene, preferisce impegnarsi per superare l’esame.Qualche giorno dopo Giulia le chiede un’aiuto in casa ma Elena si scusa:- ” Vorrei aiutarti ma non posso interrompere neanche un minuto, Marco mi ha fatto una minaccia terribile se non prendo un bel voto”.- ” Che tipo di minaccia?”- ” Mi farà portare uno dei tuoi bustini per qualche giorno anzi lo ha definito corsetto punitivo, già il nome mi fa tremare”.- ” E’ esattamente come i miei solo lo stringe al massimo, stai tranquilla se dovesse succedere farò in modo di mettertelo io, vedrai non è una tortura le nostre nonne lo portavano normalmente”.- ” Grazie Giulia sei sempre carina con me, ma questa volta sono proprio terrorizzata non riuscirai a tranquillizzarmi.”Il giorno dell’esame Elena non è tranquilla, non si sente preparata ed è convinta che non è un giorno fortunato per lei, passa comunque l’appello con un 26, è felice non vede l’ ora di dirlo a Marco.Torna a casa è euforica, Giulia l’aspetta sulla porta e la bacia congratulandosi, suo marito non è ancora rientrato lo aspettano chiaccherando allegramente, poi si apre la porta ed entra il capofamiglia è accigliato, probabilmente di malumore, ascolta il racconto entusiasta di Elena poi senza fare commenti rimanda al dopo pranzo i particolari.Elena entra nello studio di Marco dopo aver aiutato Giulia a riassettare la cucina, lo trova pensieroso sulla poltrona.- ” Marco che hai, pensavo fossi contento per me.”- ” Mi aspettavo un 30, sarò sincero mi hai comunque deluso, neanche sotto minaccia sei in grado di avere risultati eccellenti forse sei una mediocre.”- ” Perché mi offendi, sei deluso perché volevi attuare la tua punizione e ora non ne hai la possibilità?”- ” Calma bambina, tieni a freno a lingua, la mia punizione non è stata sospesa mi aspettavo il massimo e riceverai comunque quello che meriti.”- ” Sei ingiusto, ma farò quello che decidi comunque.”- ” Bene, domani mattina prima di vestirti scendi da me, ora vai in camera tua.”Elena piange per la rabbia, Giulia cerca di consolarla ma minimizza:- ” E’ solo una piccola punizione, durerà un paio di giorni non ne fare un dramma, ti confido una cosa, quando Marco mi stringe il corsetto mi sento come abbracciata a lui, è un gesto affettuoso, d’amore.”- ” Tu sei pazza, io non ci posso pensare, comunque non gli darò nessuna soddisfazione, mi sottometterò in silenzio.La notte Elena dorme male è agitata, guarda l’orologio continuamente poi alle sette scende da Marco in accappatoio, il viso da martire senza scampo.L’uomo l’abbraccia e la bacia, poi le accarezza i capelli:- ” Tesoro, non portarmi rancore, vedrai come sarai bella, e poi se ci pensi bene potevo scegliere una punizione peggiore, invece porterai il corsetto e se farai la brava, intendo senza lamentarti troppo, sabato sera potrai uscire senza limitazioni d’orario.”- ” Insomma bastone e carota” risponde acida la giovane.- ” No è semplicemente amore, tu mi piaci, io ti considero il gioiello di casa, e proprio perché tengo a te che mi impegno così.”Elena scioglie la cinta dell’accappatoio e rimane nuda davanti al suo carnefice, lui si avvicina le sfiora il seno, poi prende un corsetto leggero che era già stato preparato sul letto, l’aiuta a infilarlo, e cerca di tranquillizzarla:- ” Calma tesoro, tieniti saldamente alla maniglia dell’armadio e trattieni il respiro il più possibile, voleva farlo Giulia ma lei non è mai stata brava, quando lo mette da sola è un disastro.”Elena ubbidisce a testa bassa, si sente soffocare, l’operazione richiede più tempo di quello che pensavano, ogni tanto l’uomo si ferma e aspetta che la giovane si calmi, poi a lavoro finito la guarda intensamente la fa girare su se stessa un paio di volte mentre lui l’ammira estasiato, il piccolo seno strozzato sale verso l’alto sembrando molto più grande, la vita è assottigliata di parecchi centimetri, il sedere in fuori sembra proprio un mandolino.- ” Sei bellissima, sei il più bel spettacolo che potessi immaginare, guardati allo specchio, non sei mai stata così attraente.”E’ vero, Elena si trova bella, le parole di Marco la lusingano, è felice e pentita per il suo atteggiamento, se si concentra capisce che non è poi così difficile conviverci, respira già bene.- ” Grazie Marco, scusami per il mio atteggiamento infantile, ti prometto che è stata l’ultima volta, da oggi sarò molto più remissiva.”Elena è una nuova donna, Marco è riuscito a cambiarla, ma è solo l’inizio di un lungo cammino.
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