Ciao io mi chiamo Luca ed ho 25 anni, sono fidanzato da circa un anno con Luisa d’anni 23, siamo ambedue studenti universitari. Una zia di Luisa c’invita per un fine settimana a casa sua, lei abitava in un piccolo paese che distava circa 40 km. da noi. I genitori di Luisa non dissero nulla dell’invito della zia Concetta, anzi furono contenti perché sapevano la zia come si comportava in maniera d’educazione. Quindi noi accettammo di buon grado ed arrivato il venerdì il padre di Luisa ci accompagnò alla stazione dove prendemmo il treno per andare dalla zia Concetta, partimmo alle ore 15.00 ed arrivammo dopo circa 45 minuti. Alla stazione c’era la zia Concetta che ci attendeva con Mario che era suo figlio più grande, ci salutammo e poi con la loro automobile ci dirigemmo verso casa. Zia Concetta oltre a Mario aveva altri quattro figli di cui uno sposato e tre che, anche se adulti vivevano ancora con lei, ed erano due maschi ed una donna quasi nostri coetanei. Feci subito amicizia con loro, poi arrivata la sera Mario convinse la sua mamma che poiché eravamo venuti noi, di andare in pizzeria a mangiare, la mamma prima brontolammo, ma poi si convinse. Così uscimmo e andammo in pizzeria (l’unica del paese), mangiammo bene e parlammo del futuro. Si avvicinarono al nostro tavolo una ragazza ed un ragazzo amici di Mario e invitarono lui ed i fratelli ad una festa di compleanno che si sarebbe organizzata l’indomani sera in un locale adibito ad una specie di discoteca, in un paese un poco più grande del loro che distava circa 15 chilometri, Mario per educazione chiese ai suoi amici se poteva portare sua cugina ed il fidanzato, loro acconsentirono. La zia Concetta non proferì alcuna parola, perché gli amici di Mario erano figli di persone illustrissime del paese (del maresciallo dei carabinieri, del sindaco, del farmacista etc.), così Mario si mise d’accordo per l’orario e li salutammo e ci dirigemmo verso casa. L’indomani mattina Luisa disse vicino a Gabriella la cugina, che lei non aveva nulla di elegante per quella festa, ma solo indumenti sportivi, Gabriella le rispose che andavano bene, che nonostante erano persone di un certo livello, erano molto alla mano. Luisa quindi il pomeriggio si preparò sul letto i vestiti da indossare ed erano un jeans, una maglietta a collo alto ed un top con relativa minigonna che però per evitare commenti dalla zia mise in borsa e come soprabito una giacca lunga. Arrivato l’orario concordato ci diresse con le automobili verso questa discoteca. Eravamo con circa quattro macchine che partivano dal paesino, giunti alla discoteca, nel parcheggio c’erano circa una trentina d’auto. Parcheggiamo ed entrammo dentro. Il locale era molto bello e c’era parecchia gente, tanto che Mario andò vicino al festeggiato, chiedendo chi erano tutte quelle persone, lui rispose che erano amici d’amici e ragazzi non conosciuti che erano venuti in discoteca. Prima di andare a ballare Luisa mi disse che andava in bagno a cambiarsi e quindi si tolse il jeans e la maglietta e si mise la minigonna ed il top, era tanto fica che quando usci dal bagno molta gente le diresse il loro sguardo peccaminoso verso di lei, io subito mi avvicinai e la strinsi a me per far notare che lei era solo mia. Il festeggiato aveva organizzato un piccolo rinfresco, senza però bibite alcoliche ma sola birra e qualche cochteel. Iniziammo quindi a mangiare e bere poi andammo a ballare. Luisa avendo mangiato molte noccioline (che a lei piacevano tanto) era costretta ad allontanarsi da me ogni tanto per andare a bere perché aveva la bocca piena di sale. Una di queste volte arrivata al bancone notò che era finita la roba da bere, così un ragazzo che lei ed io pensavano fosse del gruppo le si avvicinò portandole un bicchiere che però non conteneva birra, ma era vodka, lei se ne accorse solo dopo, ma per la troppa sete lo ringraziò e gliene chiese un altro, che gli fu subito dato. Finito di bere ebbe un piccolo capogiro ma questa persona prontamente la resse, e nel farlo mise una mano sul suo sedere, ma lei quasi intontita non si accorse di nulla, mentre io ero lontano e confuso fra gli altri da non poter vedere ciò che succedeva. Lei ripresasi mi raggiunse nel mezzo del locale ed iniziammo a ballare, oltre a quel ragazzo che le aveva offerto da bere se ne aggiunsero latri sei e ballavano vicino a noi, io mi accorsi che Luisa nel ballare stava pur non volendo provocando le persone che ci erano vicine. Allorché chiamai Fausto un altro cugino e chiesi chi erano quei ragazzi per farli allontanare, ma con amara risposta lui mi disse che aveva saputo da altri che erano ragazzi di cattiva strada, io mi rabbrividii e con una scusa mi tirai Luisa verso di me, ma lei sotto l’effetto dell’alcool mi strattonò, allora due ragazzi mi si avvicinarono dicendomi di lasciare stare quella ragazza, io insieme a Fausto dissi che quella ragazza era la mia fidanzata, ma loro ci risero in faccia, rispondendo che anche se fosse stato così lei non era d’accordo ad andare via dal ballo. In questo modo fummo costretti a ballare tutti insiemi. Ci accorgemmo che le cose non andavano bene, i soliti due ragazzi si avvicinavano sempre più a lei mettendo le loro mani dappertutto, senza avere alcuna risposta negativa da parte di Luisa. Io allora preso da coraggio mi avvicinai ad uno dei due ragazzi dicendogli che per stasera bastava così e che dovevano ritirarsi, ma la risposta del ragazzo fu che chiamò i suoi amici che si avvicinarono a me e ci costrinsero a seguirli, con Luisa e Fausto in una stanza adiacente ai bagni. Arrivati in questa stanza c’entrammo ed era molto grande con un tavolone al centro e tante sedie. Il ragazzo più grande mi disse che per questa sera la sua ragazza voleva stare con lui ed i suoi amici e dicendo ciò ci prese e ci diedero botte pesanti, intanto Luisa svegliatasi dallo stordimento si avventò contro questi ragazzi per difenderci, ma fu subito presa, ma lei si divincolò e per venire verso di noi si strappò il top. Rimase così solo con il reggiseno, il ragazzo che la teneva la ripresa e la fece sedere, mentre gli altri ragazzi ci presero in braccio (poiché eravamo svenuti) e ci condussero in un’altra stanza che chiusero a chiave. Ritornati nel salone, Luisa chiese dove aveva portato il suo ragazzo e suo cugino e loro risposero che erano andati a ballare perché si vergognavano di lei. Luisa si mise a piangere dicendo loro che volevano andare anche lei a ballare, ma Roberto il più grande la prese e incominciò a baciarla contro la sua volontà. Nicola che era il fratello di Roberto, si avvicinò a Luisa e facendola mantenere da atri due ragazzi, le sfilò la minigonna e gli abbassò le mutandine, mentre Roberto gli aveva tolto il reggiseno. Luisa rimasta completamente nuda davanti a sei ragazzi si terrorizzò, Roberto e Nicola che erano i capi, le dissero che non c’era nulla di aver paura, ma anzi che da li a poco si sarebbe divertita, e cosi dicendo si abbassarono i pantaloni estraendo i loro pesci mosci e dissero a Luisa di prenderli in mano lei si rifiutò e per loro risposta ebbe un sonoro schiaffone. Allora Nicola ordinò ad un altro ragazzo di andare a prendere il fidanzato di Luisa e di portarlo qui e così fece. Portato Luca nella stanza dove era Luisa, Roberto disse che se lei non avrebbe incominciato a masturbare loro, lui avrebbe dato ordine di spezzare un braccio al suo fidanzato, Luca intanto non poteva dire niente perché era stato legato ed imbavagliato, gli avevano lasciato solo gli occhi per guardare ciò che accadeva. Luisa allora incominciò a masturbare a Nicola ed un altro, mentre Roberto che già si era eccitato fece alzare Luisa e gli mise il cazzo in bocca, spingendo, perché lei non voleva, a tal punto da quasi affogarla. Intanto a Luca che vedeva la scena, gli si era drizzato il cazzo.
Aggiungi ai Preferiti