Era una splendida serata e mi ero divertito moltissimo al bar e poi al pub a scherzare con gli amici, erano circa le 2.00 dopo mezzanotte quando aprii come mio solito la porta di casa pianissimo per non fare il minimo rumore e farmi sentire da mia madre a letto già da alcune ore. Così pianissimo feci le scale e passando davanti al bagno aprii la porta della mia camera e mi infilai dentro, degno del perfetto ladro silenziosissimo. Mi svestii piano piano e rimasi solo con i boxer e la maglietta, infilandomi tra le lenzuola fresche dicendo: – ah mio bel lettino eccomi qua, ah….- Quando sentii dei strani rumori, quasi come un gatto innamorato, provenire dalla camera di mia madre. Erano quasi sospiri e parole uccise nel nascere e devo dire la verità mi fecero paura. Ultimamente infatti nella zona dove abitavamo c’erano stati molti furti e tutti erano avvenuti di notte con la minaccia di un coltello. Presi il cuore in mano e decisi di andare verso la camera di mia madre per vedere cosa stava succedendo, anche se quegli strani rumori erano ancora più leggeri e sembravano quasi il russare di una persona. Mi avvicinai alla porta con un orecchio, nella camera c’era solo mia madre, mio padre era partito per un altro viaggio di lavoro in medio oriente che lo avrebbe portato via da casa per circa 3 mesi, ed ecco che sentii ancora quella leggera voce soffice dire qualche cosa, non riuscii a capire che cosa. Era una voce molto calda, soffocata e addormentata, ma sembrava proprio essere quella di mia madre. Aiutato dal buio decisi di aprire un poco la porta per assicurarmi che fosse da sola e che stava soltanto sognando. Ebbene era sì sola, ma era anche completamente nuda sul letto sopra le lenzuola e nella luce della luna alla finestra si notava che una mano era sul suo seno e un’altra era tra le sue cosce, e si muoveva rapidamente. Era incredibile stavo guardando mia madre masturbarsi. Mia madre, proprio lei, Anna, con i suoi capelli rossicci, la sua somiglianza a Lilli Gruber, ed il suo magnifico seno (una terza) che si apriva sopra una vitina molto sottile e slanciata. Era proprio mia madre e sembrava godesse molto a muovere quella mano tra le sue cosce con così tanta passione, tanto slancio. Era in estasi e la trasmetteva, ed io ero lì immobile sulla porta, nascosto dal buio a guardarla e a meravigliarmi di come fosse in quel momento bella, giovane ed eccitante, seppure con i suoi 37 anni e un figlio (io) a soli 18. Era come una ragazza alle prime esperienze, e mentre la guardavo ecco di nuovo una smorfia sul viso e poi due sottili frasi nel buio: – oh Dio, oh Dio, ho tanto bisogno di un uomo, ho tanto bisogno…- – oh perché… …sì, mi piace tanto… ne ho bisogno…- Ero in eccitazione anch’io ed i miei boxer stavano stringendo una delle più grosse erezioni mai avute fino a quel tempo, io ero eccitato e lei aveva bisogno di qualcuno. Avrei potuto avvicinarmi e nel buio avrei potuto possederla, ne ero quasi sicuro che anche se ero io, suo figlio, non avrebbe opposto resistenza e forse si sarebbe eccitata anche di più. Ma non ne ho avuto il coraggio, era mia madre comunque, e mio padre era solamente in un viaggio di lavoro per darci i soldi da mangiare e vivere. In quel momento non ce l’ho fatta, mi sono girato e tornato sui miei passi silenziosamente, sono ritornato nella mia stanza per iniziare una bella e lunga masturbazione. Passarono alcuni giorni da quella notte, quando una sera decisi di rimanere in casa a guardare un po’ la televisione dopo essere per parecchi giorni di seguito uscito con la mia compagnia. Mi sedetti verso le 21.00 sul divano a guardare un thriller del cavolo su raidue, dopo circa 10 minuti arrivò mia madre e mi chiese: – beh stasera non esci?!?- – No, gli altri domani hanno tutti da lavorare…- – Finalmente, sono contenta tu mi faccia un po’ di compagnia…- Si sedette proprio vicino a me, sulla mia destra, i nostri corpi si toccavano leggermente: – che film è?- – boh, uno dei soliti thriller di raidue del giovedì sera, sarà la solita storia poliziesca americana…- Dopo altri dieci minuti ci fu una scena molto bene girata con l’assassino che doveva uccidere la sua ennesima vittima, e mia madre si avvicinò a me ancora di più, io l’abbracciai… – che bastardo, è lui l’assassino…- – sì mamma, ma non lo urlare a tutto il paese…- Dopo la scena dell’omicidio, la scena passo su una donna che cavalca un signore sul letto, stavano facendo sesso sfrenatamente, e ciò dopo un primo impatto sembra durare pochissimo, mentre invece la scena si prolungò per 2 o 3 minuti, e la donna emise dei sospiri sempre più forti. Tra me e mia madre ci fu un momento di grosso imbarazzo, eravamo lì, abbracciati a guardare un scena molto hard di sesso, io e lei. La prima cosa che feci fu quella di togliere il braccio da dietro di lei, e di allontanarmi un poco. Poi però la mia erezione iniziò a farsi sentire… Mia madre seguiva la scena molto interessata e poi disse: – perché hai tolto il braccio?- – ehm veramente… la scena… pensavo non fosse la più appropriata…- – ma su dai… comportati da adulto… una bella scena di sesso va vissuta insieme…- – ok, ma ho anche delle reazioni…- – ah sì, non mi dirai che ti sei eccitato?- – beh quasi…- – dah dai, torna ad abbracciarmi che la scena è finita…- Dopo un paio di secondi sorridendo disse: – …mio figlio si è eccitato… mah… stai tranquillo…- E fu in quel punto che mi diede un grosso bacio sulla guancia, e mi mise la sua mano sulla coscia iniziando a fare un leggero massaggio che mi fece eccitare tantissimo. Era bello perché era molto dolce e innocente, sembrava quasi che lo facesse per darmi un premio del mio imbarazzo… Così involontariamente iniziai con un dito della mano che avevo dietro al suo collo per abbracciarla, a leggermente sfiorare la sua pelle nel collo, cercando di essere il più dolce possibile. La situazione continuò fino alla fine del film, ed ogni tanto tra me e mia madre c’era un sorriso dolce, come per intendere che eravamo consapevoli entrambi di stare giocando tra noi, ma che questa cosa era anche gradevole per entrambi. Tutto poi finì lì, ci recammo verso il letto, comportandoci in maniera del tutto normale, ma io ero molto soddisfatto di ciò che era successo, perché avevo finalmente reso mia madre un po’ più felice di come era negli ultimi tempi… La sera seguente uscii con una ragazza di nome Martina, una ragazza alla quale ero moltissimo innamorato da alcuni mesi, e che per la prima volta quella sera usciva con me. Ero molto felice di stare con lei, anche se non era bellissima, lei era quel tipo di ragazza che mi piaceva, biondina con una vita molto sottile, alcune forme molto dolci, e non molto alta, ma soprattutto simpatica, dolce e con il viso da gatta. La sera si portò avanti molto bene, lei era una ragazza da compagnia, io cercavo di intrattenerla nel migliore dei modi, ripescando a volte anche battute e frasi vecchie e già dette altre volte, sentivo dentro di me di amarla profondamente, e mentre si continuava a parlare si finì in spiaggia a guardare il mare verso le 23.30 di notte. Era una serata piuttosto calda pur essendo i primi di marzo e ci sedemmo sulla sabbia vicini: non tardò molto che io l’abbracciai. I discorsi procedevano regolarmente quando ecco lei: – ehi, posso chiederti una cosa?- – certamente…- – che cosa ho io che ti può piacere? Dato che prima abbiamo parlato di gusti…- – ehm, sinceramente di te mi piace tutto, non so il perché ma la prima volta che ti ho visto ho pensato: -che carina….- – eh eh non esagerare…- – ….non esagero…- E la baciai. Continuammo a baciarci per circa dieci minuti quando la mia mano si spostò sul suo seno e dopo avere combattuto un poco con la camicetta e il reggiseno, lo liberai iniziando leggermente a tenerlo nel palmo della mia mano e ad accarezzarlo. Nello stesso momento la sua mano raggiunse i miei pantaloni e accompagnandoli leggermente giù scoprì la mia grande erezione. Poi si staccò dalla mia bocca… – oh mio Dio, ma tu hai un ehm, un coso gigantesco…- – beh, non saprei dire…- – …purtroppo io sono ancora vergine, ed ho molta paura ora…- – ehm, paura di ehm che scusa?- – ehm ho paura che tu mi faccia male…- Dopo qualche secondo la baciai, ci tenevo troppo a quella ragazza e vedevo che non era sicura di ciò che faceva, ma io volevo stare con lei, io mi ero reso conto di amarla veramente, così con molta dolcezza dissi: – stai tranquilla, non c’è bisogno che tu lo faccia ora, abbiamo molto tempo, ora mi importa di stare con te…- – oh, grazie…- Un altro bacio con abbraccio molto forte… – lo faremo quando sarai pronta per farlo…- – …ti voglio bene…- – io di più Martina…- Dopo circa mezz’ora ci incamminammo verso la macchina per tornare a casa. Lasciata Martina davanti al suo cancello e salutata con un bellissimo e dolcissimo bacio, mi recai verso casa, dove alle 1.30 circa aprii la porta, recandomi silenziosamente verso la mia camera. Una volta dentro, mi spogliai e preso dall’eccitazione per quella sera, mi sdraiai sul letto iniziando a masturbarmi lentamente. Quella notte era stata molto importante per me, era da molto tempo che volevo stare con lei, ed ora ne avevo la possibilità. Ma quella notte era stata anche molto eccitante, avevo toccato il suo bellissimo seno, l’avevo baciata con la lingua, e lei mi aveva accarezzato il mio membro. Già, il mio uccello, lo guardai… – non credevo tu laggiù facessi così tanta paura, beh, beh in effetti sei grandino eh…- Poi sentii un leggero rumore. Rimasi in silenzio per un minuto e capii, era ancora lo stesso suono della sera passata: mia madre stava facendo la stessa cosa, come me, e ciò mi fece ancora più eccitare. Avevo quasi una gran voglia di andare da lei e farle vedere la mia asta in tiro, dopotutto lei aveva bisogno di quello e io avevo bisogno di una donna… Ed invece anche stavolta rimasi nella mia camera e continuai la mia operazione da solo… Passarono alcuni giorni, io nel frattempo mi ero messo con Martina, ed arrivò l’8 marzo, la festa della donna come si sa. Io ed i miei amici eravamo stati scaricati dalle nostre donne che aveva deciso di fare una mangiata al ristorante da sole, così noi un po’ per ripicca un po’ per divertirci avevamo deciso di fare una festa da soli, e il posto venne deciso a sorte: fu casa mia. Mia madre si era offerta di farci da mangiare, perché lei non usciva quella sera, purtroppo mia madre non aveva molte amiche anzi non né aveva per niente, tutte le aveva perse di vista quando si era sposata e così anche quella sera sarebbe rimasta in casa da sola, senza mio padre ancora in medio oriente. E fu così che ci raggruppammo cinque ragazzi soli nel mio soggiorno dopo mangiato, attendendo il caffè, e attendendo di mettere sul videoregistratore un paio di film porno che quella sera uno degli amici aveva portato. Dopo circa dieci minuti arrivò mia madre con i cinque caffè che ci spettavano, poi iniziò a scherzare con noi chiedendoci se volevamo qualche liquore da bere più tardi: – eh beh può starne sicura!!!- Rispose un mio amico, ed ancora mia madre a scherzare su di noi che non tenevamo l’alcool. Poi dallo stesso amico partì una frase che non doveva essere fatta: – ehi Signora perché non resta qui con noi a guardare i film?!?- I miei occhi si spalancarono. Non volevo che mia madre rimanesse lì con noi. Ci sarebbe mancato solo questo, io non mi sarei divertito e lei si sarebbe imbarazzata. – beh non ho niente da fare, perché no, volentieri…- Portò le tazzine in cucina e poi ci ritornò sedendosi tra due miei amici nel divano. Io e un altro eravamo sulle poltrone e un terzo mio amico era seduto per terra sul tappeto con il telecomando in mano. Fu in quel momento che proprio lui fece partire la videocassetta. – che film è?- – ehm diciamo Signora che è un film molto impegnato…- Dopo dieci minuti di discorsi e di panorami, iniziò con un’imboccata la prima scena di sesso tra una bionda abbastanza prosperosa e un ragazzo abbastanza dotato. Mia madre iniziò a spalancare gli occhi molto interessata, poi i miei amici si avvicinarono un poco a lei abbracciandola da tutte e due le parti. Ma quando la bionda abbassò i pantaloni e iniziò a spompinare l’uccello del ragazzo esclamò: – ehi voi non dovreste guardare questa roba!!!!- – mah, ci capisca signora, siamo soli stasera e vogliamo imparare…- Questa fu la risposta di un mio amico. Mia madre sorrise e mosse la testa da una parte all’altra in segno di no, ma continuò a rimanere tra l’abbraccio dei due amici. Quando iniziò la penetrazione alla bionda, mia madre diede un piccolo sussulto e un dei due ragazzi iniziò leggermente ad accarezzarle il collo con la mano… L’amico che era sul tappeto si alzò e decise di spegnere la luce nella stanza, solo il televisore illuminava la camera, e proprio sul televisore la scena dei due era finita, ora c’erano due ragazzi e una ragazza in una spiaggia completamente nudi che iniziavano un leggero petting tra di loro. Poi la ragazza iniziò a succhiare uno per volta entrambi i due ragazzi e a questo punto notai che mia madre diede un altro sussulto, il ragazzo che prima non stava facendo niente aveva spostato la sua mano e mentre l’altro accarezzava leggermente il collo, lui stava con una mano completamente sul seno di mia madre. Continuai a guardarla, lei iniziò anche ad allargare leggermente le gambe. La ragazza sullo schermo aveva preso in bocca uno dei due e l’altro stava iniziando ad infilare il suo membro dentro di lei, quando osservai che la mano del mio amico si era portata sotto la camicetta di mia madre e anche dalla mia posizione si vedeva che le aveva slacciato il reggiseno e sotto stava continuando a toccare il suo seno in modo molto evidente. L’altro amico che era sulla poltrona davanti a me iniziò a toccarsi e dopo un poco chiese a mia madre: – signora non se la prende se mi tocco, sa mi fa un certo effetto il film…- – mah credo di no, infondo sta facendo un certo effetto a tutti…- Era incredibile come mia madre stesse parlando così, con un ragazzo che le stava toccando completamente le tette e un altro che le accarezzava il collo dall’altra parte. Ma dopo poco proprio quel ragazzo che stava accarezzando il collo si spostò e mia madre emise un suono, la guardai, il ragazzo stava baciandole il collo e leccandole l’orecchio. Era troppo incredibile. Mia madre ora era eccitata, e ad un certo punto si girò verso di me, guardandomi con uno sguardo a mezzo tra l’eccitato e il “ho bisogno di aiuto”. Poi sullo schermo cambiò scena, la ragazza ora era presa tra i due uomini, uno sotto la prendeva nella fica e l’altro sopra di lei era dentro il suo culo, entrambi i due spingevano e sembravano soddisfare moltissimo la dolce biondina. Anna guardava la scena con occhi stralunati, quando il ragazzo che la baciava sul collo prese la sua mano e la portò proprio sopra il suo uccello, insegnandole a fare il movimento su e giù. Subito dopo anche l’altro ragazzo prese l’altra mano e la accompagnò sulla sua patta. Mia madre stava accarezzando da sopra i pantaloni due uccelli in tiro insieme, ma ad un certo punto spostò subito le mani e continuò a accarezzare la loro coscia senza toccare le parti intime dicendo piano: – no, ragazzi accontentavi di questo, è già troppo…- Ma uno dei ragazzi era già impegnato a slacciarle la camicetta. E dopo due bottoni mia madre prese la mano del mio amico e la portò sul suo seno chiudendosi però la camicetta perché questo non si vedesse da noi altri che eravamo lì non distanti. Dopo una decina di minuti andati avanti in silenzio il film ebbe termine e mia madre ricompostasi, si alzò dicendo che era ora per lei di andare a letto. – ma come signora, non vuole vedere anche l’altro film… è emozionante…- – mi dispiace ma di emozioni per stasera ne ho già avute abbastanza, buonanotte a tutti.- Se ne andò sorridendo dopo aver detto questa frase. I miei amici rimasero in silenzio e poi dissero che avevano tutti quanti una gran voglia di fotterla. Ed io esclamai, forse dicendo una bugia: – sapessi che bello che sarebbe stato con una vecchia… mah lasciate stare…- – beh secondo me è ancora una gran bella donna…- – anche secondo me, anzi a due seni bellissimi e una pelle quasi da verginella…- I miei amici mi prendevano in giro, soprattutto quei due che questa sera si erano divertiti a toccare mia madre. La serata stava finendo piano piano, dopo circa una mezz’ora le ragazze iniziarono a telefonare per sentire la voce dei loro amati, e ad uno ad uno i miei amici se ne andarono verso le loro case. Dopo aver sentito Martina, anch’io mi recai verso il letto, e questa sera non fui sorpreso nel sentire i soliti rumori di masturbazione proveniente dalla camera di mia madre. – credo che si sia eccitata parecchio stasera…- Queste furono le parole che correvano nella mia testa ed erano dette con tranquillità, ma anche con tristezza per la povera situazione di quella donna così triste negli ultimi tempi. Passarono alcuni giorni, arrivò il sabato. In quel piccolo periodo ero piuttosto felice per il mio rapporto con Martina, ma non mi sentivo a posto con me stesso e di questo Martina se ne era resa conto. Quella sera purtroppo litigammo, lei mi aveva rimproverato il fatto di non dirle mai le cose che sentivo non mi andavano bene ed io l’avevo accusata di essere troppo legata alle sue stupide amiche. Erano quasi le 2.00 dopo mezzanotte, quando io ed un mio amico prendemmo la strada per casa. Ero triste. Era come se il mondo mi fosse caduto addosso. Ora che avevo trovato finalmente la ragazza. Una ragazza che veramente amavo. Mi ero ridotto come tutti gli altri a litigare con lei, come i miei amici, come gli altri che tanto criticavo prima: – ed io che credevo di essere diverso…- Arrivato a casa, salii le scale lentamente. Anche stasera il solito rumore proveniva dalla camera di mia madre. Ma stasera era stranamente diverso, sembrava un lamento, qualcosa di simile ad un pianto. Feci un poco di rumore per farmi sentire e mi avvicinai alla porta della sua stanza da letto, e bussando chiesi di entrare. Non essendovi risposta entrai lo stesso. Mia madre era stesa sul letto in vestaglia, stava piangendo e solo una piccola luce sul comodino illuminava la stanza. Per un secondo mi resi conto di quando con quella vestaglia mia madre fosse bella e dolce, poi mi avvicinai e mi sedetti sulla sponda del letto. – che cosa è successo mamma?- – vattene via, non voglio che tu mi veda in questo stato…- – su mamma non fare la bambina, cosa hai fatto?- – mi dispiace tanto, mi dispiace…- – per che cosa scusa?- – mi dispiace troppo per come mi sono comportata con il tuoi amici l’altra sera…- – non devi temere, abbiamo tutti capito la tua situazione…- – sì, ma io sono arrivata quasi a tenere due uccelli di ragazzi come mio figlio nelle mani…- – per loro è stato come un gioco, stai tranquilla mamma.- La stavo calmando nel migliore dei modi. Lei si fece molto più dolce e capì la situazione. Dopo 5 minuti stava ridendo ed era molto più felice. Dopo altri 5 minuti mi alzai per uscire visto che ormai lei si era ripresa. – ti prego resta qui a dormire, questo letto mi dà troppo tristezza così vuoto…- – non so se ne è il caso, sono un uomo anch’io…- – su dai cosa dovrebbe succedere tra madre e figlio…- Fu così che accettai, non so perché, forse perché ero molto triste anche io quella sera, forse perché mia madre mi sembrava così in difficoltà, forse perché il calduccio di una donna nel letto mi è sempre piaciuto. Ci sistemammo nel letto e ci coprimmo. Dopo un paio di minuti passati a parlare, lei mi fece una strana domanda: – stasera hai litigato con Martina vero?- – beh sì, ehm un po’, ma come fai a saperlo?- – lo si vede da fuori che sei triste, su stai tranquillo sono cose passeggere…- – lo spero proprio, mi danno molto fastidio…- Continuammo a parlare di Martina per un po’, poi lei si avvicinò a me un poco, i nostri corpi si toccavano leggermente e in atto di confidenza mi chiese: – avete già fatto l’amore?- – eh? Che? No, no stai tranquilla.- – ma come mi sembrate molto uniti…- – beh se ti dico il perché non l’abbiamo ancora fatto ti metti a ridere…- – beh ora sei costretto a dirmelo mi hai messo la pulce nell’orecchio…- E dicendo ciò si avvicinò a me ancora di più, io l’abbracciai, mi sembrava giusto, dovevo dirle una cosa di cui mi vergognavo. – beh ehm, lei crede, ehm che il mio, ehm coso, ehm sia molto, ehm, grande, e ha praticamente ehm paura…- Si mise a ridere. – ah ah, non ci posso credere, si rifiuta per quello, ah ah ma che coso avrai…- – beh di tutto rispetto se permetti.- – mi piacerebbe tanto sentirlo se è veramente così grosso…- – ehm ma adesso, ehm non è in grande…- – se è tutto questo il problema ci penso io, sta tranquillo…- Iniziò a baciarmi sul collo, in un modo come mai, Martina o qualsiasi altra ragazza aveva mai fatto. Dopo pochi secondi alzò la sua gamba, e fece scivolare la coscia su tutto mio uccello ormai in tiro completamente. Poi si fermò. – non ci posso credere, è il coso più bello che abbia mai sentito…- Mi aveva eccitato. Preso dalla passione la presi tra le mie braccia e la montai. Ora lei era sotto di me. Iniziai a bloccarle i baci che stava dandomi sul viso e iniziai io a darle dei lunghi baci sul collo e sul viso. Lei si muoveva con il bacino sotto al mio uccello come una indemoniata. Fece scivolare una mano sotto i miei boxer e mi prese l’asta stringendo fino a farmi male, ed io per tutta risposta tolsi il suo reggiseno ed iniziai a stringerlo molto forte con una mano. Intanto i miei baci stavano quasi per creare succhiotti in tutto il suo collo e il suo viso, poi passai al seno. Presi i capezzoli tra i denti e leccandoli con la lingua li feci diventare duri come non mai. Ci togliemmo a vicenda la biancheria intima, poi ci fermammo. Non l’avevo ancora baciata in bocca e mi abbassai per farlo ora. Mi stupii del fatto che la sua lingua mi penetrò in gola. Intanto con una mano stavo puntando il mio uccello sulla sua fessura. Entrato però il glande sembrava quasi non ci fosse più posto in lei. Continuava a muoversi sotto di me per adattare la sua entrata a me. – i tuoi amici non avevano nemmeno la metà del tuo…- Sentito questo la mia rabbia per quella sera, per quanto fosse stata puttana con i miei amici mi fece fare una cosa: abbassai il mio membro completamente dentro di lei in un colpo solo. – aahhhhhhhhhhh- Un urlo di mia madre si alzò forte. Era un urlo di godimento, e lo sentii dai liquidi che in quel secondo esplosero dentro la sua vagina. Poi continuò a baciarmi fortissimo sulle labbra e sulla nuca, chiudendomi dentro di lei con le sue gambe dietro di me. Ora la stavo pompando con un ritmo elevato e con forza, poi prima di venire mi insinuò un dito nel culo. Fu a quel punto che esplosi dentro di lei. Dopo una decina di minuti scesi per leccarle la fica e farle provare un altro orgasmo e notai del sangue. La guardai e mia madre in segno di soddisfazione mi sussurrò: – mi hai sverginato per la seconda volta…- – grazie.- Non successe più nulla tra me e mia madre dopo quella sera. Infatti mio padre ritornò dal suo viaggio e iniziò a tenere a bada le voglie di quella donna-madre, che quasi ho stuprato quella sera. Circa un mese dopo quella sera feci l’amore con Martina. E fu in questo caso che notai che se fatto con amore il sesso diventa molto ma molto più piacevole. Fu infatti lei che mi montò e iniziò a muoversi come voleva sulla mia asta, che dopo molti sacrifici era entrata completamente in lei. Martina aveva una grande particolarità che sempre amerò di lei: quando faceva l’amore dava tutto per il soddisfacimento dell’altro. Fu infatti così che la prima volta, dopo averlo fatto mi prese addirittura l’uccello tra i suoi seni, in una spagnola indescrivibile. Grazie mamma e grazie Martina. Tutto il mio amore per il sesso, lo devo a voi.
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