Mentre suonava alla porta della casa di Sabrina, Angela era stranamente nervosa. Lei e Sabrina erano diventate amiche da poco tempo ma si erano talmente affiatate che l’abitazione della sua amica era per lei una seconda casa e la conosceva quanto la sua, eppure questa volta era diverso. Da alcuni giorni lei e Sabry non erano più solo ottime amiche, qualcosa era cambiato. Tre sabati precedenti per la prima volta avevano fatto l’amore e la loro amicizia si era evoluta in qualcosa di diverso. Non che fossero diventate lesbiche o che adesso fossero assieme, ognuna delle due continuava ad avere la propria vita…le proprie avventure con altri ragazzi…… ora c’era qualcosa in più. Oltre a sabato l’avevano già fatto altre 2 volte, ed ogni volta era stata più bella delle precedenti ma… stasera era speciale. Per la prima volta da quando aveva scoperto l’amore ed il sesso, Angela avrebbe passato San Valentino con una ragazza! – Ciao Angela, entra… – disse Sabrina aprendo la porta e sorridendo all’amica. – inutile che di dica di fare come se fossi a casa tua… sai che lo sei, vero? – Grazie Sabry… – rispose Angela sorridendo a sua volta – lo so… anzi, come tu sai a volte mi trovo più a mio agio qui che a casa mia… Angela entrò e posò la borsa contenente le sue cose (avrebbe passato lì la notte e l’indomani sarebbe andata a scuola direttamente senza passare da casa) per potersi sfilare il cappotto. Sabrina aiutò l’amica a liberarsi dell’ingombrante indumento, poi le due ragazze si abbracciarono, si baciarono dolcemente sulle labbra e quindi rimasero un istante a studiarsi a vicenda. Angela indossava un vestitino nero, corto, scollato didietro abbastanza profondamente da mostrare che non portava il reggiseno, calze nere a rete, scarpe con un po’ di tacco (ma non molto, non le piacevano i tacchi troppo alti). I capelli biondii che portava corti lasciavano scoperte le orecchie e, come sua abitudine, portava un solo orecchino, all’orecchio sinistro, piuttosto grosso e abbastanza vistoso… una specie di rombo allungato, di lacca nera con disegni e decorazioni color oro in stile orientale. Non portava collane, braccialetti né anelli…Sabrina indossava un abito color blu elettrico molto scollato sul davanti che evidenziava il suo bel seno pieno e, probabilmente, ulteriormente evidenziato da un reggiseno adeguato. Il vestito contrastava magnificamente coi capelli rosso rame lunghi fino alle spalle e la carnagione bianchissima della ragazza e terminava appena sopra le ginocchia. Era a piedi nudi. Non avendo dovuto uscire non aveva indossato né calze né scarpe ed i suoi piedini bianchi e ben curati spiccavano sullo sfondo scuro del tappeto dell’ingresso. – Sì lo so… – disse quando vide lo sguardo dell’amica fermarsi sui suoi piedi nudi -con questo vestito ci sarebbero voluti tacchi alti e calze sexy ma- Oh, non preoccuparti… sei splendida così! E poi sai che trovo che le tue gambe siano ancora più belle quando sei a piedi nudi… le completano in maniera così perfetta! Grazie Angela, sei sempre gentilissima… e non ti ho nemmeno detto quanto sei bella e sexy vestita in quel modo! Fai venir voglia di saltarti addosso…! Ma questo dovrà aspettare… ora è pronta la cena, andiamo a tavola! Angela ringraziò l’amica per i complimenti e la segui in bagno dove entrambe si lavarono le mani prima di raggiungere la cucina. I genitori di Sabrina erano via, andati a fare una settimana bianca, quindi le ragazze erano sole in casa e Sabrina aveva passato buona parte del pomeriggio a cucinare per quella serata. La cena fu perfetta e molto romantica, e le due ragazze mangiarono ridendo, scherzano e stuzzicandosi a vicenda a lume di candela. Angela riempì l’amica di complimenti per come aveva cucinato le lasagne, l’arrosto con patate al forno e la torta di mele e mangiò tutto di gusto (come Sabrina del resto) accompagnando il tutto col vino che l’amica aveva messo in tavola ma…in realtà non vedeva l’ora che la cena finisse per passare al “dopo”… Alla fine la cena terminò e le due ragazze si trasferirono in sala e si sedettero sul divano abbandonando piatti e stoviglie sporche in cucina… ci sarebbe stato tempo dopo per le pulizie! – Una cena davvero fantastica Sabry… ma del resto tutto quello che fai tu è fantastico… come te! – disse Angela carezzando lentamente gli splendidi capelli rossi e soffici dell’amica lo sai che ogni volta che ti guardo mi sembri più bella? – Ma va là! Dai Angela… non esagerare! – rispose l’altra iniziando ad accarezzare una guancia dell’amica ed a passarle un dito sulle lebbra rosse e lucide. Angela la lasciò fare per un po’ fissandola negli splendidi occhi verdazzurri rendendosi conto per la prima volta che quegli occhi avevano sempre avuto un fascino particolare ed un effetto incredibile su di lei, fin da quando si erano conosciute, … solo che allora non poteva capire il perché ma ora sì… ora lo sapeva… era terribilmente attratta da quella ragazza e dai suoi occhi! Dopo un po’ Angela dischiuse le labbra ed iniziò dapprima a baciare, poi mordicchiare ed infine succhiare il dito di Sabrina. Quasi senza rendersene conto e senza che nessuno l’avesse deciso, le 2 ragazze si trovarono strette in un abbraccio mentre le loro labbra si cercavano. Quando infine si trovarono, le loro bocche si fusero in un bacio appassionato che sembrò non finire mai, che lasciò entrambe senza fiato e durante il quale le lingue s’intrecciarono, duellarono, si accarezzarono, le salive si mischiarono e passarono da una bocca all’altra. Quando infine le bocche si staccarono erano entrambe leggermente ansanti e rimasero un attimo a prendere fiato fissandosi senza parlare. Si resero conto solo allora che, durante il bacio, le mani non erano rimaste inerti ma si erano mosse, sui loro corpi, seguendo il loro istinto e rivelando i loro desideri. Il vestito di Angela era slacciato ed era scivolato giù, sul lato sinistro lasciando scoperta una spalla ed un seno. Quello di Sabrina era sollevato lasciando completamente scoperte le belle gambe lunghe e le mutandine blu di pizzo. Anche queste ultime non erano esattamente al loro posto ma erano state leggermente abbassate. Le ragazze scoppiarono a ridere poi si baciarono di nuovo ma questa volta fu un bacio più breve e più dolce… – Sabry… – propose Angela – …che ne diresti di toglierci questi bei vestiti che c’intralciano prima di rovinarli troppo? Sabrina acconsentì con entusiasmo ed in un attimo i vestiti lasciarono i corpi delle 2 amiche e volarono su di una poltrona, lasciando una Sabrina in mutandine e reggiseno di pizzo blu a fronteggiare una Angela con calze a rete, autoreggenti nere e tanga di pizzo pure nero. Poi di nuovo furono una nelle braccia dell’altra per un altro lungo bacio appassionato. Mentre labbra e lingue s’inseguivano, si prendevano, si lasciavano e si ritrovavano, le mani di Sabrina vagavano sulla schiena e le chiappette sode di Angela mentre quelle di quest’ultima slacciavano il reggiseno dell’amica lasciandolo poi cadere sul pavimento. Poi Sabrina prese Angela per mano e, sorridendo, la condusse verso la camera da letto dei genitori. – Questa volta lo faremo comodamente…- disse Sabrina tanto dovrei comunque cambiare le lenzuola prima del loro rientro. Entrate in camera, Angela fece sedere Sabrina sul letto, quindi iniziò a baciarla iniziando a spingerla indietro, finché l’amica si trovò sdraiata supina con le gambe che penzolavano dal bordo ed i piedi appoggiati sullo scendiletto. Angela si lasciò scivolare indietro, lungo il corpo di Sabrina, lasciandosi dietro una scia di saliva sul collo, il seno, l’addome… finché a furia di scivolare Angela si trovò in ginocchio sullo scendiletto ai piedi di Sabrina. Presa tra le mani una delle gambe dell’amica, Angela iniziò ad accarezzarla dolcemente… quando giunse al piede, si chino ed iniziò a baciarlo delicatamente ed a lambirlo con rapidi colpi di lingua… – Mmmm… Angela ma… che fai ? – Non ti piace…? – Sì… è piacevole ma tu… – Se lo faccio è perché mi va quindi non preoccuparti… Quindi riprese da dove aveva interrotto… lentamente iniziò a salire lungo il piede… la caviglia… il polpaccio… l’interno del ginocchio… sentiva Sabrina rabbrividire di piacere sotto l’azione delle sue dita e della sua lingua e la cosa eccitava anche lei… quindi continuò … raggiunse la coscia e si fece strada lungo la parte interna costringendo l’amica ad aprire sempre di più le gambe per far posto alla sua testa…. Quando si trovò davanti agli occhi il blu delle mutandine di Sabrina le sposto con una mano, mettendo a nudo la patatina rosea, già bagnata ed ornata da un folto ciuffo di peli dello stesso colore dei capelli… Quasi di sua iniziativa la lingua di Angela si tuffò in quell’anfratto caldo ed accogliente che si schiudeva davanti a lai… Sabrina sussultò sentendo la lingua dell’amica farsi strada all’interno di lei ed il naso andare ad urtare il clitoride già turgido e sensibilissimo. La lingua di Angela continuò a lungo a lambire la patatina di Sabrina, spalancata e fradicia di umori, mentre il naso ed, a tratti, un dito della mano che teneva scostate le mutandine giocavano col clitoride. Angela apprezzava il sapore di quella vagina e dei liquidi che versava in profusione e si godeva i gemiti ed i sussulti di piacere dell’amica. Ad un certo punto Sabrina non resistette oltre, con un gesto rapido, inconsulto, portò le ginocchia al petto, si sfilò di un lampo le mutandine e poi lasciò ricadere le gambe sul letto spalancandole al massimo. Quindi prese tra le mani la testa di Angela, allontanatasi in seguito a quel movimento, e se la riportò tra le cosce. Angela fu colta di sorpresa dall’azione di Sabrina, ma solo per un istante. Ora più libera, senza più l’impedimento delle mutande, riprese a leccare la patatina dell’amica usando nel frattempo le dita per titillarle il clitoride e penetrare nella vagina spalancata. Ben presto sentì i muscoli di Sabrina contrarsi, le cosce stringersi intorno alle sue spalle, le mani sulla sua testa e poi con un urlo, l’amica raggiunse l’orgasmo. Sobbalzò ancora un attimo sul letto sotto l’incessante azione della lingua e delle dita di Angela, poi s’abbandonò esausta ed appagata sul letto. Angela rimase ancora un po’ a leccare i succhi che uscivano copiosi dalla splendida figa color rosa intenso che, a confronto con la carnagione candida pareva ancor più vivo ed acceso, poi si lasciò cadere al fianco dell’amica che la guardava sorridente, con aria soddisfatta.
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