Dopo essere rimasta ancora un attimo distesa supina a riprender fiato, Sabrina si girò su di un fianco, si avvicinò a Angela, le accarezzò dolcemente i capelli ed il collo, poi, mentre la mano scendeva verso le spalle ed il seno, avvicinò il viso a quello dell’amica e la baciò dolcemente ed a lungo. – Angel. – disse poi al termine del bacio – è stato fantastico. mi sembra che sia ogni volta più bello. ma ora tocca a me fare qualcosa per te! Quindi Sabrina fece girare Angela a pancia in giù, salì a cavalcioni del bel corpo dell’amica e si sedette su di lei all’altezza delle reni, iniziando a massaggiarle il collo sottile che i capelli non coprivano. Angela sentì il tocco dolce ed al tempo stesso energico e sapiente delle dita di Sabrina sul collo e poi, lentamente scendere a massaggiare a lungo le spalle e la schiena. Sentì i propri muscoli rilassarsi e sciogliersi sotto le mani dell’amica ed una piacevole sensazione di calore diffondersi ovunque. Sentì l’amica spostarsi più indietro, ora era seduta sulle sue cosce e le mani passarono a massaggiare ed accarezzare le reni e le natiche. approfittando del fatto che le gambe di Angela erano parzialmente aperte, Sabrina fece scivolare una mano lungo il solco tra le belle chiappette sode dell’amica intrufolandosi tra le sue cosce. Quasi senza rendersene conto, si trovò a contatto con la patatina bagnata e bollente dell’amica e cercò di spingervi un dito all’interno. Però, la posizione rendeva la cosa difficile e scomoda. quindi Sabrina si sollevò dalle gambe di Angela e le fece piegare le ginocchia, cosicché pur restando con la testa e le spalle appoggiate sul letto, si trovasse col culetto sollevato, le ginocchia aperte e piantate saldamente sul letto e la sua bella patatina ben esposta. Al contrario di Sabrina, Angela era parzialmente depilata. infatti, pur avendo mantenuto un triangolo di pelo biondo che come una freccia puntava verso il clitoride, la patatina vera e proprie era liscia e totalmente priva di peluria. Com’era già successo le altre volte che l’aveva vista, Sabrina trovò la cosa molto eccitante e, immediatamente, si tuffò a leccare quella meraviglia esposta ai suoi occhi ! Angela fremette di piacere quando sentì la linguetta di Sabrina iniziare a lambirle le grandi labbra per poi intrufolarsi in direzione di quelle piccole. una mano di Sabrina si unì al gioco e dischiuse la vagina della donna amata per facilitare l’azione della lingua che riuscì così a raggiungere le piccole labbra ed il clitoride. Angela sussultò per l’eccitazione quando la lingua di Sabrina iniziò a lambire con piccoli colpi il bottoncino che iniziò immediatamente ad inturgidirsi facendosi, se possibile, ancora più sensibile. Sabrina continuò a leccare la bella patatina dell’amica, tenendola aperta con una mano mentre infilava, con facilità, un dito della mano libera in quella fessura fradicia e bollente. Angela sentì il dito entrare ed uscire ripetutamente dalla sua vagina finché, improvvisamente, si spostò a titillare il buchetto più piccolo, posto un po’ più su. tra le sue chiappette sode. Con un po’ di sforzo, Sabrina spinse l’indice destro, lubrificato dalle abbondanti secrezioni di Angela all’interno del culetto dell’amica che lo accolse con un mugolio di piacere. E di dolore,il culetto di Angela era come si dice,un po’ vergine,non gli era mai piaciuto prenderlo laggiù e quelle volte che i ragazzi hanno cercato di farlo,ha sempre provato dolore,ma il dito di Sabrina era un’altra cosa…tutto per Angela si fece più confuso. Il piacere che ora proveniva da laggiù. era troppo per riuscire a distinguere con esattezza se a provocarlo fossero le dita o la lingua di Sabrina, se si trovassero nella sua patatina, nel culetto o solo nei pressi. Poi tutto si fece ancor più confuso, Angela sentì un intenso calore nascere nel suo ventre ed espandersi come una scarica elettrica in tutto il suo corpo. I muscoli si contrassero, la testa si sollevò dal letto, la schiena s’inarcò e poi con una specie di rantolo, ricadde inerte sul letto. Sabrina, soddisfatta del suo operato (in fondo era solo la terza volta che leccava una figa) fece scorrere una mano lungo il corpo rilassato dell’amica e poi si lasciò cadere al suo fianco. Angela si girò su di un fianco in modo da poter guardare l’amica distesa accanto a lei, le sorrise ed allungò una mano sino a sfiorarle un braccio. poi seguì il braccio verso il basso finché raggiunse la mano e la strinse… la portò verso il proprio viso e le baciò delicatamente le dita che erano ancora umide dei suoi umori, sorrise ed usò le labbra e la lingua per ripulire, ad uno ad uno, le dita dell’amica. – Sabrina sei stata fantastica. davvero bravissima ! si direbbe tu non abbia fatto altro in vita tua! – le disse poi continuando a sorridere. – Ahahah! Grazie. – rispose l’altra – si vede che è un talento naturale ! Magari ho scoperto la mia vera vocazione! – Già. chi può dirlo! – Beh. quel che posso dire ora è che siamo entrambe scompigliate, sudate ed impiastricciate. che ne diresti di una doccia ? – chiese poi Sabrina. Angela trovò l’idea magnifica e così, sia pur un po’ a fatica, le due ragazze si alzarono dal letto e, mano nella mano, senza curarsi di vestirsi o coprirsi in alcun modo, lasciarono la camera da letto dirette verso il bagno…….)
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