Con Manu (nome di comodo ma storia verissima), donna spostata e mamma di due bambini, ci siamo conosciuti per telefono qualche tempo fa, quando lei doveva prenotare una normale vacanza da trascorrere con la famiglia. Dopo un notevole scambio di e.mail per metterci d’accordo sul tipo di appartamento, prezzo ecc.abbiamo deciso di prendere gli ultimi accordi la telefono. Qualche giorno dopo, dopo una ennesima telefonata, le confesso che ha una voce molto bella osando anche un sexy. Lei ricambia dicendo altrettanto della mia. Il gioco delle e.mail e delle telefonate continuò ancora per qualche tempo, anche dopo l’avvenuta prenotazione della vacanza. Abbiamo approfondito l’amicizia. Lo scambio di battute cominciò ad essere più arduo, ma sempre senza superare certi limiti. Un giorno squillò il mio telefonino, era lei. Parlammo circa 20 minuti e senza una ragione precisa ma mi sentivo salire una forte passione dal petto che si trasformò in una erezione. Eppure parlavamo di stronzate. Chiusa la telefonata, due minuti dopo, mi arriva un sms con la scritta “peccato non essere andati oltre”. Non potevo credere ai miei occhi. La richiamai istantaneamente dicendole che ero eccitatissimo, per la telefonata e per l’sms, lei capì benissimo a coso mi riferivo e replicò ” anch’io sono tutta eccitata, cosa mio hai fatto? Ho voglia di te adesso. Sono sdraiata sul divano”. Io risposi “posso sentire esattamente quanto sei eccitata, la tua voce è bellissima. Ti stai toccando”? “Si” Rispose lei. “Toccati per me, toccati la figa, mettiti un dito dentro e poi succhialo” Mentre lo dicevo sentivo che gemeva e capivo e vedevo che faceva tutto quello che le dicevo. Il mio cazzo era enorme, non riuscivo a trattenerlo, ma essendo nel balcone dell’ufficio non potevo tirarlo fuori per masturbarmelo per bene. Ormai si era spinta in la come una vera troia. Ad un tratto mi dice “devo confessarti che mi piace tanto prenderlo in culo ed in bocca. Non ho mai provato ad averne due contemporaneamente e adesso lo farei. Bagno il mio buco con l’umore della figa e mi sto mettendo due dita” Gemendo come una cagna senza ritegno. Io le dico “muovili sempre più veloce, su e giù, fammi sentire quanto ti piace e come vieni”. Lei gode come sempre di più fino a venire. Subito dopo mi confessa era la prima volta per telefono e che le sarebbe piaciuto che mi fossi toccato anch’io! Ci siamo risentiti per e.mail dove, senza alcuna inibizione, ci siamo confessati tutto le perversioni possibili. Dallo scambio di coppia ad inculate e spompinate pazzesche. Ci siamo dati appuntamento telefonico un sabato sera, dopo le 11.00 quando il marito era fuori per lavoro e i figli erano a letto. In quella circostanza per farmi godere al telefono ne ha dette di tutti i colori. “Ti voglio leccare le palle, il cazzo” e mi disse esplicitamente “quando faccio un pompino vado in estasi, non capisco più nulla e sarei capace di tutto. Mi fa impazzire pensare al tuo cazzo dentro la mia bocca e la mia lingua che te lo fa diventare duro come il legno. Lo esco e lo entro e tiro forte proprio quando esce. Ti voglio leccare il culo mente continuo con una sega lenta. Poi risalgo dalle palle e ti guardo negli occhi. Tu non sai la goduria nel vedere uscire le gocce di dolce umore dal tuo cazzo. Metto la lingua sopra qualla goccia e la tiro su. Tu vorresti che io te lo ingoi tutto fino alla gola. Vuoi venire e spalmarmi di sperma tutto sulla faccia, Non sai che lo berrò tutto”. Quando sento lei parlare la immagino e le chiedo “cosa stai facendo adesso?” E lei “Sono seduta su un bracciolo di legno un divano e mi muovo per sentire il legno che schiaccia la mia clitoride. Adesso voglio farti sentire quanto sono porca, mi tocco per eccitarmi e sentirai dalla mia voce quanto godo solo a sentirti”. “Si fallo ti prego, fammi sentire i tuoi gemiti” E continuò fino a quando non ce l’ho fatta più e sono venuto con un vigore incredibile. Continuammo a sentirci per e.mail fino a quando non venne il momento di conoscerci realmente. Doveva trascorre una vacanza dalle mie parti. Con il marito e i figli al seguito non era semplice combinare qualcosa. Sono arrivati puntuale all’appuntamento, dovevo consegnare le chiavi dell’appartamento. Per un problema in una altro appartamento affittato, li ho dovuti lasciare in compagnia della mia ragazza per circa 15 minuti. Al ritorno avevano fatto amicizia. Ci siamo conosciuti. Io con la mia ragazza (una strafiga per la cronaca, ma gelosa come non mai) e lei con marito e figli. Stranamente alla mia ragazza risultarono simpatici. Forse vedendo lei con il marito ed i figli, le davano una certa sicurezza. Dopo qualche giorno ci incontrammo in piazza e fu una scusa buona per fare due passi insieme e per andare al bar per prendere una aperitivo. Da li è nata una specie di amicizia che ci portò ad un appuntamento in spiaggia. Proprio sotto casa mia. La cosa si è ripetuta anche il giorno seguente. Ma appartarci era difficilissimo. Io avevo una gran voglia di prenderla e lei non lesinava sguardi infuocati. Fino a quando non abbiamo deciso di organizzare un giorno intero in spiaggia. Quel giorno faceva un caldo boia, avevamo pranzato in spiaggia. Dopo il pranzo e qualche gelato, quando tutti erano sotto gli ombrelloni presi dal caldo e dalla digestione, mi alzo e dico “vado a casa a prendere la chitarra qualcuno vuole approfittare per andare in bagno per darsi una rifocillata? Dopo un attimo di silenzio, qualcuno disse “No grazie” Lei si alzò tranquillamente, prendendo la palla al balzo e disse “Se non ti dispiace io dovrei andare in bagno se no creo disturbo” “no di certo risposi io” Non credevo a quello che stava succedendo. Mentre camminavo pensavo come fare a combinare qualcosa. Passando dal retro del palazzo, arrivati nel sottoscala la presi per le spalle l’avvicinai al mio viso e le diedi un bacio che la lingua se la ritrovò in gola tanta era la mia passione. Certo non era un luogo adatto, quello era il passaggio che porta in spiaggia gli inquilini. A quell’ora e con quel caldo decisi di rischiare. Lei mi chiese se fosse sicuro ed io risposi di si eccitatissimo. Mentre ci baciavamo iniziai a pressargli il cazzo quasi duro sulla pancia, le toccai il seno ma subito diressi la mie mani verso il culo. Spostai il costume e accarezzai anche la figa. Lei non perse tempo, prese il mio cazzo e cominciò a masturbarlo. Disse “voglio farti un pompino… adesso… non ce la faccio più” Si abbasso con calma, lo tirò fuori dal costume e comincio a leccarlo ed a succhiarlo e a masturbarlo. MI guardava negli occhi io ero rimasto confuso e non sapevo cosa dire. Stavo godendo e non volevo venire. La feci alzare, ci spostammo qualche metro e le dissi, “ti ricordi qual’è il mio desiderio?” Non se lo fece ripetere per non perdere tempo e mi rispose “mi vuoi vedere porca e troia al tuo servizio?” Si mise davanti a me mi allontanò con la mano e cominciò a toccarsi la figa tormentandosi la clitoride, si bagno le dita dicendo “guardami ho voglia di farti impazzire… adesso guarda” Si girò e mettendosi a 90 gradi davanti a me con la mano dietro cominciò a toccarsi il culo scivolando per figa. Quando le dita erano bagnate a punto giusto si mise prima uno e poi due dita nel culo, godendo come una pazza. Dopo qualche secondo mi disse “mettimelo nel culo adesso” Io le dissi sei magnifica“ e con il cazzo in mano mi avvicinai, lo puntai e con un colpo solo la feci sobbalzare. La pompai per qualche minuto, avevo voglia di venire. Lei lo capì, e siccome non c’era troppo tempo si rigirò e mi disse, devi venire mentre te lo succhio. Si abbasso continuando a toccarsi la figa ed il culo e con il cazzo in bocca cominciò a spompinarmi da maestra. Dicendomi “vieni… aspetto” mentre succhiava sempre con più passione ed eccitamento. Ad un tratto le presi i capelli con una mando con l’altra il mio cazzo, lo masturbai fino ad esplodere i primi colpi di sperma dentro la sua bocca aperta. Lo riprese lei e continuò a succhiarlo mentre sentivo che stava succhiando anche l’ultima goccia. Succhiava e leccava con dolcezza ed aggressività ed io godevo cove un pazzo. Lei mi disse “sono stata abbastanza porca”? Io risposi “tu sei un genio del sesso!” Ci baciammo ed io ancora sentivo il sapore del mio umore dentro la sua bocca. Risalimmo le scale fino casa e durante il tragitto mi disse “ho esaudito il tuo desiderio e mentre eri dietro di me, pensavo ossessivamente che avrei voluto un cazzo in bocca… come posso fare per esaudire il mio?”… Adesso continuiamo a sentirci, ma abbiamo preferito (di comune accordo) di mettere da parte le nostre perversioni e di aspettare l’estate… non si sa mai che accada qualcosa di nuovo… non ci tireremo indietro… nessuno dei due…
Aggiungi ai Preferiti