L’altro giorno ho assistito alla scoperta del sesso da parte di Marco, il mio nipotino di diciotto anni.Avevamo ospiti : la mia sorellastra, suo marito e la loro figlia di diciannove anni, Stefania.Quest’ultima si è poi fermata per il week-end nella nostra casa di campagna. I due cugini avevano ciascuno la propria camera ma il bagno era in comune e permetteva il passaggio da una stanza all’altra. Bene: mentre passo nel corridoio sento un parlottio proveniente dalla camera di Marco.Mi avvicino, entro nella camera di Stefania e vado nel bagno, la cui porta è aperta. L’altra porta è socchiusa, cosa che mi permette di vedere cosa sta succedendo. Stefania è seduta sul letto di Marco che sta in piedi davanti a lei, con i pantaloni del pigiama abbassati sulle caviglie. Il suo uccello penzola sui coglioni.- E’ bello il tuo uccello: posso toccarlo?- Naturalmente. Fai un anello con l’indice ed il pollice e stringilo in punta. In questo modo farai uscire la cappella e sarà piacevole per me.Stefania obbedisce e riesce a far apparire il glande rosso ciliegia. Sotto l’effetto della carezza la verga di Marco si drizza e Stefania si meraviglia:- Perché è così duro adesso? Gli ho fatto male?- Al contrario, è bellissimo…continua!!! Coprimi la cappella con la pelle e ricomincia come prima. Questo si chiama : menarlo!Stefania si attiva scrupolosamente e dice:- Ho voglia di dargli un bacio. Ti va?Facendo seguire l’atto alle parole, la ragazza si abbassa e poggia le labbra sul glande, poi se lo mette in bocca e lo cosparge di saliva. Marco sembra al settimo cielo, ma la sua curiosità non è soddisfatta: chiede alla cugina di scambiarsi i ruoli e Stefania denudandosi gli mostra il basso ventre.- Vedo solo una fessura. Sarebbe questa la passera? Che delusione.- Aspetta…ti faccio vedere meglio!Stefania si sdraia sul letto e spalanca le gambe davanti al viso di Marco che frattanto si è inginocchiato. La ragazza mette un dito a ogni lato della vulva e la dilata. Marco osserva concentrato il tesoro nascosto e chiede:- Come si accarezza? Vorrei renderti il piacere che mi hai dato prima.- Così: passa un dito lungo la fessura, troverai un punto duro, in alto…è il mio bottoncino: accarezzalo dolcemente!Marco obbedisce e masturba la piccola ninfetta che sembra apprezzare…Poi infila la testa fra le cosce della ragazza e lecca per intero la passera, facendo sussultare la cugina:- Che bello…oh, che bello!!Si toccano ancora per qualche minuto, poi si rivestono ed io mi affretto ad abbandonare il mio osservatorio. Quella sera stessa, mentre Marco fa il bagno, gli faccio i complimenti per il suo uccello che è di giorno in giorno più attraente. Mentre parlo lo tocco con naturalezza e la verga indurisce fra le mie dita mentre il ragazzo comincia ad ansimare.- Ti piace?- gli domando.- Oh sì….è bello…è meglio di…- Di che cosa? Chi te lo fa? Lo fai sempre da solo?A quel punto Marco mi racconta quello che conosco già.- Ti piacerebbe vederla tutta nuda? Pensi che le piacerebbe divertirsi con noi?- Oh certo!! Credo che sia abbastanza maiala per questo.Detto questo il ragazzo esce dalla vasca, si asciuga, ed io chiamo Stefania con voce calda e roca suggerendole di mettersi nuda con noi. Poi andiamo tutti e tre in camera sua.- Bene, ragazza mia, adesso devi obbedirmi. Per prima cosa vai a chiamare tuo zio!La ragazza arrossisce e due minuti più tardi ritorna con mio marito Michele. In due parole gli spiego la situazione: non abbiamo bisogno d’altro per capirci, viziosi come siamo, sappiamo bene come profittare delle circostanze.- Non vorremmo certo imbarazzare questi due ragazzi restando vestiti – dice lui- , forza Cecilia, mettiti nuda.Lui stesso si toglie il pigiama e si piazza davanti a Stefania che d’un tratto vede il randello di mio marito ergersi sotto i suoi occhi. La ragazza lancia un grido di sorpresa ma non stacca gli occhi da lì.- Coraggio, toccalo come hai fatto con Marco.Stefania prende nella mano il cazzo eretto e fa scivolare indietro la pelle che ricopre la cappella violacea di cui vado pazza.- Tirala fino in fondo…brava! E adesso leccalo come fosse un gelato.- La ragazza prende il glande fra le labbra e comincia a lapparlo, visibilmente contenta.Frattanto Marco si è gettato ai miei piedi e mi esamina la fessura sotto ogni angolatura, arrivando persino a metterci una mano sopra.Io allora mi distendo sul letto e, spalancando le gambe, scappuccio il clitoride e chiedo al ragazzo di titillarlo.Lui se ne occupa con successo e mentre mi lavora io osservo Michele che ha infilato un agile dito nella vulva della nipote e la masturba alacremente.Poi, con l’altro dito, cerca lo sfintere anale e , dopo averlo trovato, si infila con decisione. Stefania sussulta ma non smette per questo di spompinare lo zio, il quale, sentendosi prossimo a venire, si ritira dalla bocca della ragazza.Stefania se ne esce con questa frase:- Zio, è proprio bello sentire il tuo dito nel culo. Agitalo di più…Michele si volta verso di me e mi strizza l’occhio; ho capito perfettamente cosa ha in mente quando lo sento dire a Marco:- Non vuoi mettere l’uccello dentro tua cugina?- Certamente – risponde subito il ragazzo.Un po’ di vaselina sull’ano di Stefania e sulla cappella di Marco, poi io stessa accosta l’uccello del ragazzo al piccolo buco frastagliato. Sotto l’effetto della spinta Stefania si mette a gemere; adesso il glande è prigioniero dello sfintere che si è racchiuso poco dopo il collare.Mi metto a masturbare la ragazza che geme e fa segno a Marco di continuare l’inculata. Poco a poco la verga sparisce dentro l’intestino di Stefania che si mette a gridare allorché sente le palle del cugino schiaffeggiarle la fregna. Comincia allora un lento andirivieni finché mia nipote sembra avere letteralmente il fuoco al culo e si produce in gran colpi di reni come per farsi sfondare meglio.Marco non resiste a lungo e, dopo un possente ululato, sborra copiosamente.Adesso noi quattro speriamo di coinvolgere anche la mia sorellastra e suo marito nel nostro circolo erotico, anche perché Michele ha conservato un ricordo toccante dei giochetti erotici della sua adolescenza.
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