Marina e Claudia sono amiche dal primo anno di Ragioneria, si erano conosciute nell’aula dove erano per studiare, un Istituto lontano 30 chilometri dal loro paesetto, un piccolo agglomerato di case nell’entroterra Toscano, con un solo bar e un alimentari che aveva un po’ di tutto, i loro genitori partivano la mattina che era ancora buio, andavano a lavorare la terra per conto di un Nobile che era padrone di quasi tutte le terre circostanti, facevano una vita molto semplice, mai uno svago,un cinema, anche perché i loro genitori per farle studiare facevano molti sacrifici, e loro tutti i giorni stavano dopo essere tornate o in casa di Marina o in quella di Claudia, ormai erano vicine al diploma, e con gli anni passati insieme erano proprio in confidenza l’una con l’altra, e quel pomeriggio Claudia era assente strana e nervosa, Marina erano già tre volte che le chiedeva che cosa avesse ma era sempre stata evasiva, all’ennesima richiesta Claudia si alza nervosamente e le rispondeva, ma a te non prende mai il nervoso e ti senti che chissà che faresti? allo sguardo interrogativo di chi non ha capito nulla Marina le rispondeva, ma se mi spieghi a cosa ti riferisci potrei oltre che capire risponderti, allora Claudia ritrovando l’apparente calma le diceva, a me quando mancano 4 o 5 giorni al mio ciclo, mi sento nervosa e nello stesso tempo con una voglia che non ti dico, e mi prende all’improvviso, adesso perché sono qui con te, altrimenti andavo in bagno e me la toccavo fino a venire, ma a te non succede mai? non lo credo, e come ti comporti quando ti succede? per Marina si apriva un capitolo interessante, era la prima volta che poteva parlare su un argomento che avrebbe voluto affrontare da molto tempo con la sua amica, ed infatti le chiedeva, ma a te quando ti prende come fai? e Claudia che non aveva tabù come la sua amica le rispondeva, io vado in bagno, prima me la lavo e intanto la tocco, poi quando sento che il clitoride è bello duro, lo comincio a strusciare delicatamente con due dita e così mi faccio una sborrata fenomenale, e poi lo ripeto anche tre quattro volte, e ritrovo la calma che avevo perso, e Marina le rispondeva, ma lo sai che a sentirti parlare mi hai fatto venire una voglia che non ti dico? facciamo così se ti va, andiamo in bagno e lo facciamo insieme, saresti d’accordo? e così vediamo chi arriva prima e come lo facciamo, lasciati i libri sul tavolo, e dal momento che erano sole , si recavano in bagno, prima Claudia e poi Marina sedute sul bidè si lavavano la fica, poi una seduta sul vaso e l’altra sul bordo della vasca, con la gonna alzata e senza le mutandine, cominciavano a toccarsi la fica, ognuna per proprio conto, ma guardando l’altra, erano entrambe con le cosce larghe e la fica spalancata, Marina aveva i peli castano chiaro essendo bionda, mentre Claudia aveva una fica nera come il carbone, e al contrario della sua amica aveva il monte di venere molto pronunciato, le labbra gonfie e il clitoride che si ergeva dritto dalle piccole labbra, infatti Marina nel vederlo si avvicinava e si chinava ad con il viso ad un palmo dalla fica dell’amica per vederlo, era stupita nel notare come avesse grande il clitoride la sua amica, e intanto Claudia non smetteva di menarsela, la voglia che aveva era grande, e che l’amica le fosse così vicina non la considerava affatto, e in pochi secondi Claudia faceva due piccoli schizzetti di sperma, aveva sborrato davanti a Marina senza pensarci, ma a quel punto anche Marina si era eccitata tanto, e alzatasi in piedi, aveva messo una gamba sopra la vasca, e a pochi centimetri dall’amica con la fica aperta si faceva a sua volta un ditalino, e veniva subito eccitata dalla visione della sborrata di Claudia, ma era proprio questa ultima che proponeva a Marina, sai che si potrebbe fare per divertirci? adesso il ditalino io la faccio a te mentre tu lo fai a me, e vediamo chi fa venire prima l’altra, ci stai? per Marina si aprivano le porte del paradiso, non sapeva il perché ma Claudia l’attirava sessualmente molto più di un uomo, lei accettava immediatamente, e messasi un po di saliva sulle dita le poggiava tremante e delicata le mani in mezzo alla fica di Claudia, che al solo contatto aveva un brivido, e poco dopo sborrava copiosamente con tre schizzetti sulla mano di Marina, la curiosità il piacere e la voglia portavano marina a mettersi la mano in bocca e leccare avidamente gli umori di Claudia, ma anche lei bagnatasi le mani con la saliva iniziava a masturbare Marina, e nel momento che sborrava con la mano a cucchiaio se la faceva scolare sul palmo e poi leccava gli umori dell’amica, poi quasi all’unisono dicevano, ma perché non continuiamo sul letto? dal momento che ci piace tanto vale che ce la lecchiamo insieme, e poi sarebbe la prima volta che faccio un 69, lo so che è con una donna, ma credo che la lingua sulla fica sia sempre una cosa bella, e poi approfittiamone adesso che siamo sole, altrimenti arrivano i genitori e addio sborrate, e mentre andavano nella stanza di Claudia finivano di spogliarsi completamente, Marina si era messa sdraiata e Claudia le era sopra al contrario mostrandogli e vedendo a sua volta la fica aperta dell’amica, senza perdere tempo le aveva messo le labbra sopra al clitoride di Marina e cominciava a lambirlo con tutta la voglia e il gusto che provava, mentre sentiva che l’amica aveva cominciato a farle con la lingua un ditalino dentro la fica, Claudia non reggeva e per la terza volta ma questa abbondante, riempiva la bocca di marina con una grossa dose di umori, marina era estasiata dal risultato ottenuto, voleva bersi tutti gli umori che la sua amica poteva regalarle, e anche lei faceva una sborrata colossale sia per il gusto che provava che per la voglia di sentire finalmente la fica di Claudia, poi Marina faceva mettere Claudia alla pecorina e cominciava a leccarle il buco del culo mentre con il dito la masturbava sul clitoride, metteva la lingua a punta e anche se poco le entrava dentro al culo, e sentiva Claudia da come si lamentava che il servizio che le stava facendo era veramente notevole, ma tutta la sua foga nel far godere l’amica, era per continuare a bere i suoi umori, Marina ad ogni sborrata di Claudia beveva avidamente la sua sborra, per lei era diventata una droga, più Claudia sborrava e più Marina godeva, anche se non la toccava continuava a venire da sola, poi era Claudia che chiedeva all’amica di sdraiarsi, le metteva un cuscino sotto il culo, poi facendole tenere in su le gambe aveva lei iniziato a leccarle il buco del culo e tutta la fica, in quella posizione aveva tutto a portata di bocca, poi Claudia metteva molta saliva sul buco del culo di Marina e messole il medio dentro, cominciava a muoverlo avanti e indietro, facendo un ditalino nel culo dell’amica, che a questo punto iniziava a gridare per il piacere che provava, e lo dimostrava con una sborrata colossale che faceva nella bocca di Claudia, poi era Marina che la supplicava di farle provare a lei quello appena fatto, ma Claudia si sentiva soddisfatta di quel pomeriggio, ma le insistenze petulanti dell’amica la convinsero a sdraiarsi di nuovo, e con il cuscino sotto al culo si era prese le gambe e spalancava di nuovo la fica a Marina, ma questa volta lei era determinata a far morire di piacere Claudia, le piaceva troppo per non dedicarle il massimo che poteva fare, si era sdraiata e con il viso sulla fica dell’amica aveva cominciato piano a leccarle il clitoride, poi era scesa con la lingua dentro alla fica, e sempre con la lingua aveva cominciato a scoparla dentro, sentiva che Claudia rispondeva positivamente al lavoretto che le stava facendo, poi con le mani le aveva preso i capezzoli e li strizzava delicatamente, poi bagnatosi bene due dita sia con gli umori di lei che con la saliva,lentamente li infilava nel culo di Claudia, e una volta dentro aveva iniziato a succhiargli il grilletto che era diventato enorme, sembrava un piccolo cazzo, ed ecco arrivare il regalo che tanto aspettava, infatti Claudia si arcuava dal letto, e con un grido soffocato dal piacere, faceva una sborrata di diversi schizzi nella bocca di Marina, che non aspettava altro per dissetarsi dalla fonte della sua amatissima amica, poi si sdraiava vicino a Claudia che era sudata e affannata, e senza pensarci le dava un bacio sulla bocca, lei ricambiava subito quel bacio saffico ma pieno di voglia, e le diceva, per oggi abbiamo studiato abbastanza, ma che ne pensi se domani facciamo sega e rimaniamo qui a gustarci l’una con l’altra, si ristringevano in un abbraccio amoroso, e si baciavano di nuovo sulle bocche avide di piacere con due lingue che sembravano impazzite per come si muovevano una nella bocca dell’altra, poi si rivestivano e nel salutarla Claudia diceva a Marina, a domani amore, pero dobbiamo trovare un sistema per stare tutta una notte insieme, e poi lo sai come dice la canzone, la notte è fatta per amare, ma…….ma questa potrebbe essere un’altra storia.

